La mia brava troia

di
genere
dominazione

I raggi solari filtrati dalla finestra mi svegliano deliticamente fancendosi riacquisire i sensi capendo di essere tornato a casa mia, avevo bevuto troppo pensando a me, e tutta colpa del mia amica che con la scusa della sfida che manco mi ricordo, mi ha fatto superare il mio limite di alcol che posso sopportare. Sentendo una presenza affianco con il suo corpo attorcigliato al mio petto e una gamba poggiata leggermente sul mio pacco, mi resi conto che stavo con lei, il suo odore erotico con un leggero profumo di vaniglia annebiò la mia mente non facendomi rendere Conto che stavamo dormendo insieme anche perché ieri a una festa a base di alcol siamo andati giù pensati.
Non sapendo cosa fare rimango immobile a riflettere sulla situazione, perché effettivamente ricordo a tratti cosa era successo per arrivare a questo punto, e sinceramente non mi dispiaceva ritrovarmi con lei in questo modo. È un amica che in fondo mi è sempre piaciuta e sia fisicamente con e mentalmente e il nostro rapporto è sempre stato ambiguo con scherzi, insulti amichevoli e battute sessuali che nel tempo hanno rinforzato il mio interesse per lei.
Comunque mi accorsi anche la mia enorme erezione prorompente stuzzicata dalla sua coscia che non smette mai di muoversi, non riesce a stare proprio ferma mentre dorme e in più i suoi sospiri simili gemiti agggravano la situazione. I suoi capelli neri mossi ma morbidi stuzzicano il mio collo, un punto erogano per me. L'erezione non tende a affievolire perché
Sentendo la sua figa bagnata sul mio fianco della gamba che umidava le sue calze semitrasparenti e le sue mutandine. Inoltre rimasi completamente ipnotizzato dalle sue tette spinte sul mio torace e trattenute dal suo vestito succinto di rosso, decisi di palpare il suo sodo culetto che sembrava, con il suo movimento a invitarmi di essere palpato per bene.
Mentre lo stavo facendo non pensai al possibile problema che lei poteva sentire tutto, infatti dopo le prime palpate al suo culo sodo e morbido, sento dei piccoli lamenti di gemiti provenira dalla sua bocca e diretti nel mio orecchio, facendomi venire un brivido piacevole diretto nel mio pene che diventa a essere così duro fino a a scapperlarsi da solo e con la punta avvolta dalla sua interno coscia accogliente. Ma la mia punta pulsante ormai uscita dai pantaloni emana liquidi da bagnare le sue calze.
Lei si svegliò stordita dal post sbornia, aprii gli occhi, i suoi occhi color miele e quei contorni verdi mi paralizarono. Lei capendo la situazione e sentendo la mia erezione mi dice con un tono sconvolto e di disagio "cosa fai, pervertiro?!?" Io non riesco a rispondere, mi allontano fisicamente da lei e cerco di evitare il suo contatto visivo non sapendo cosa dire dall'imbarazzo di essere colto in fragrante.
Lei inaspettatatamente dalla reazione di prima si mette sopra di me e strisciando la sua figa sil mio pene, mi dice "stavo scherzando" con un sorriso ammiccante e continua "il tuo cazzo è durissimo" toccando e poi abbassando le mie mutande in cui si può vedere il mio cazzo tronfio e pulsante, io rispondo con la mente annebbiata dalla situazione e dal post sbornia "è colpa tua". Lei con uno sguardo di sfida e con tono sarcastico "colpa mia dice, sei tu il pervertito" e scendo con il suo faccino delicato e appoggia le sue umide e fredde labbra sull'alsta del mio pene facendomi un pomino così bello e eccitante con le sue movenze, stuzzicando con la bocca e con le mani il mio cazzo e le mie palle rigide dai brividi piacevoli che provavo, quando il mio cazzo arrivò alla sua gola emano un gemito di piacere e lei guardandomi negli occhi compiaciuta del suo lavoro continua con più energia giocando anche con la saliva.
Preso dalla situazione dico "brava la mia troia", lei si infastidisce dal mio commento e si stacca dicendo mi "pensi che sono una troia?, pensi che la do facilmente?" Con un espressione disgustata dal mio commento, invece di placare il mio desiderio sessuale invece mi ha aumento il mio desiderio di scoparla, quindi cerco di giustificarmi "non mi importa che l'hai fatto con altri, adesso io voglio farlo con te" con tono deciso e serio (per quanto potrebbe esserlo effettivamente data la situazione). Lei si ricompone e nel mentre si alza dal letto dandomi la schiena inclinata in avanti facendo evidenziare la sua vita stretta e il suo culo sodo, dice "non l'ho mai fatto con nessuno, sei la mia prima volta" con un tono stizzito, io risposi "quindi sei vergine?" E lei fa il cenno di conferma con le spalle.
Non voglio che il nostro rapporto finisce qui, quando finalmente stavamo facendo sesso inoltre, quindi presi le sue braccia e la ributto sul letto ribalzando i nostri corpi e le sue tette uscite dal suo vestito ballozolando mettendo in imbarazza lei con uno sguardo che cerca di esprimere sdegno, dice "lasciami andare non lo voglio più fare con te!" ma si sta facendo tradite dalla sua figa, bagnando sia le sue mutandine e le sue calze che evidenziavo la sua forma delle gambe erotiche, tocco con una mano la sua figa stuzzicando il suo clitorie bagnato e con l'altra blocco suoi polsi esili, e dico " stai mentendo... te non vedi l'ora di essere penetrata dal mio cazzo", lei gemendo non poteva assolutamente mentire e smette di fare forza, guarda il mio cazzo e il mio fisico da uomo vigoro in confronto al suo corpo minuto. mi dice "ti prego mettilo, ma fai piano... è la mia prima volta" con un tono arreso alla eccitazione che emanava dalla sua figa succosa.
Io non ragionando più strappo le sue calze con fretta di sbatterla come una troia, lei sentendo lo strapo con un sussulto "ma che cazzo fai.." ma non riesce a continuare la frase perché mi sono fiondato con mia lingua affamata dal succo che usciva dalla sua figa vogliosa di me, gemendo come se avesse scoperto il paradiso gli dico "stai zitta troia, che tanto tu sarai solo mia!" Con tono eccitato e autoritario, lei non può controbattere perché è evidente che è più eccitata di prima e non smetteva di godere come una cagna in calore.
Prendo il suo stacco di coscia e eccittante e egli allargo le sue gambe fremite di voglia a posizione da missonario e infilo il mio cazzo con una facilità casuata dalla sua figa più che bagnata... era pronta per essere scopata.
La prima penetrazione emana un suono di dolore misto eccitazione dalla sua bocca ma successivamente continuando a aumentare il ritmo il suo dolore si trasforma in piacere e gli scappa con uno orgasmo "sono la tua troia!!" Con quel tono accompagnato, un orgasmo che mi stava facendo quasi venire, io rispondo "brava la mia troia, hai capito finalmente".
Per evitare di venire prima la ribalto con forza a Pecorina spingendo la sua schiena
Sul letto, così facendo mettevo il suo culo ecccitante pronto per essere sbattuto come si merita. Allargo lo strappo dell calze per rendere più evidente la sue pelle liscia e alzo la gonna e infilo il mio cazzo bagnato dai nostri fluidi, lei dice "fammi quello che vuoi" con quel culo che ormai si muoveva da solo pur di non smettere di essere penatrata. Preso totalmente dalla eccitante e il riecheggio delle sue parole, non mi sono più trattenuto. Con i miei fendenti poderosi tenendo dai fianchi, gli schiaffo il culo più volte cercando di lasciare il segno e farlo ballozolare. lei tramite dolore misto piacere era completamente persa, non aveva nessun filtro per esprimere il suo piacere e con continuai orgasmi grida il nome con gambe tremanti a furia di sbatterla come una troia da educare.
vengo fuori ricoprendo il suo vestito rosso provocante con la mia sborra che zampillava sulle sue tette e sulla faccia che ormai avevo accusato una quantità orgasmi visibili dalla sua tremolante voce dolce e eccitante e dai suoi occhi in visibilio.
Stanco dalla prestazione mi sdraio affianco a lei e gli avvolgo il bacino con la mia mano affaticata dalla mio miglior sesso della mia vita sentendo le sue convulsioni.
lei mi prende la faccia con forza (per quanto può averla in quel momento) e mi bacia appassionamente fin quando non ci manca il respiro. Staccata con l'affanno esprime "sei un coglione, potevi baciarmi anche.." e continua "non ti piaccio?" Con questa domanda io risposi stranito anche perché effettivamente aveva ragione "pensavo ti desse fastidio, siccome non stiamo insieme, comunque si... te mi piace molto." Pur io con l'affanno. Lei ride facendo la finta offesa "mi hai trattato come una troia, ma non mi tratti come la tua ragazza, scemo" e mi bacia sulla guancia in modo femminile facendomi battere il cuore.

Piacere a tutti, è la mia prima volta che scrivo un racconto erotico, spero che vi piaccia nonostante Tutti possibili errori che ho fatto. ma spero porta eccitazione
A voi quanto me, mentre lo scrivevo.
scritto il
2023-12-17
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