La mamma urlava dal dolore
di
pistola
genere
sadomaso
Non saprò mai cosa stesse facendo papà alla mamma. Ne' posso andare dalla mamma a chiederglielo. Cose che capitano quando si rientra a casa all'insaputa dei genitori. A quel tempo ero militare a Firenze e normalmente sarei dovuto rientrare dopo un mese che avevo fatto riposo a casa. Caso ha voluto che dopo soli 4 giorni che stavo sul ponte radio c'è stata la necessità di rientrare in caserma e chi voleva poteva andarsene a casa venerdi, sabato e domenica rientrando lunedi. Che facevo non ci andavo. Mi prendo il treno e arrivo intorno alle 23,50. Prendo il taxi e arrivo a casa a casa dopo l'una di notte praticamente. Avevo al chiave di casa. Senza fare tanto casino giro la chiave ed entro. Sento che dalla camera da letto provenivano suoni inequivocabili: gli strilli di mia mamma, che sembrava la stessero operando senza anestesia da quanto urlava. Va beh che abitiamo in villetta unifamiliare e che abbiamo le doppie finestre antitermiche e antiacustiche. Io sono rimasto al buio nel corridoio. Poteva essere una sodomizzazione o un fisting o poteva essere di tutto. La mamma urlava di brutto. In modo inimmaginabile e irriferibile. E la sòlfa andava avanti alla lunga. Non so se avessero cominciato da tempo, quando io sono entrato, ma io sono stato quasi mezz'ora a sentire strilli acutissimi e lamenti di dolore atroce.
Preoccupato che la "tortura" potesse finire e che potesse aprirsi la porta della camera per raggiungere il bagno, ho pensato bene di svignarmela. E di rientrare di mattina tarda.
Mi è toccato dormire nella mia macchina in garage, svegliarmi presto e poi attendere un'ora decente della mattina, per fare rientro a casa, dicendo di essere arrivato con un treno della mattina a mia madre. Cosa che ho regolarmente fatto. Ho notato che mi madre si sedeva con disagio e camminava pure male, come se fosse stata sodomizzata con qualcosa di molto più grosso di un pene vero. Nei sexi shop vendono delle nerchie grosse e lunghe in modo impressionante e mi sa proprio che la notte mia madre l'ha passata a farsi entrare quella misura xxxxxl nel buchino dietro. A meno che non si trattasse di fisting o vaginale o anale. Pratica estrema compatibile con quegli strilli che ho sentito. Pratica estrema resa possibile dalla mia creduta assenza in casa, dacchè in servizio militare dichiarato per un rientro alla fine del mese. La sera ho dormito in camara mia, ma avevo ancora nelle orecchie quegli strilli acutissimi da tortura medievale. Pertanto giocoforza mi sono dovuto sparare una sega poderosa per poter addormentarmi. Immaginando un bel 30 cm x 6 di diametro che entrava dietro a mia madre o il braccio che le entrava fino al gomito nell'intestino retto, dopo abbondantissima lubrificata con il burro solesina arricchito con la panna. A rientrare in modo inatteso ho avuto una bella sorpresa. In tutta la mia vita sessulae non ce l'ho mai fatta a far strillare una donna come ho sentito strillare mia madre quella sera. Provando di tutto per risuscirci.
Preoccupato che la "tortura" potesse finire e che potesse aprirsi la porta della camera per raggiungere il bagno, ho pensato bene di svignarmela. E di rientrare di mattina tarda.
Mi è toccato dormire nella mia macchina in garage, svegliarmi presto e poi attendere un'ora decente della mattina, per fare rientro a casa, dicendo di essere arrivato con un treno della mattina a mia madre. Cosa che ho regolarmente fatto. Ho notato che mi madre si sedeva con disagio e camminava pure male, come se fosse stata sodomizzata con qualcosa di molto più grosso di un pene vero. Nei sexi shop vendono delle nerchie grosse e lunghe in modo impressionante e mi sa proprio che la notte mia madre l'ha passata a farsi entrare quella misura xxxxxl nel buchino dietro. A meno che non si trattasse di fisting o vaginale o anale. Pratica estrema compatibile con quegli strilli che ho sentito. Pratica estrema resa possibile dalla mia creduta assenza in casa, dacchè in servizio militare dichiarato per un rientro alla fine del mese. La sera ho dormito in camara mia, ma avevo ancora nelle orecchie quegli strilli acutissimi da tortura medievale. Pertanto giocoforza mi sono dovuto sparare una sega poderosa per poter addormentarmi. Immaginando un bel 30 cm x 6 di diametro che entrava dietro a mia madre o il braccio che le entrava fino al gomito nell'intestino retto, dopo abbondantissima lubrificata con il burro solesina arricchito con la panna. A rientrare in modo inatteso ho avuto una bella sorpresa. In tutta la mia vita sessulae non ce l'ho mai fatta a far strillare una donna come ho sentito strillare mia madre quella sera. Provando di tutto per risuscirci.
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Commenti dei lettori al racconto erotico