Teresa, storia incredibile, parte 1

di
genere
tradimenti

Ciao a tutti, mi chiamo Riccardo, ho 35 anni e voglio condividere con voi questa storia davvero assurda che mmi è capitata...
Come già detto, ho 35 anni e, per mia fortune e godimento, ho avuto parecchie storie; mi ha aiutato molto il fatto di saper ballare i latini americani.
Ho iniziato a ballare da quando ero piccolo e, modestamente, so muovermi molto bene... Il mondo caraibico, è un ambiente sano, alle serate non trovi gente ubriaca o fatta di qualcosa che trovi in discoteca, ma soprattutto, trovi tante donzelle in cerca.
Ho avuto tantissime avventure con ragazze coetanee, ma le più eccitanti sono state con le signore mature, sposate, le cosidette milf.
Spesso ero solito andare alla scuola di ballo per aiutare i maestri nei corsi e, quando vedevo coppie sposate che venivano li, che per la maggiorparte delle volte per decisione di lei di fare qualcosa di diverso, la milf era la mia.
Ma ora passiamo alla storia che volevo raccontarvi.
Tutto iniziò un annetto fa, era il mese di febbraio ed ero a casa con l'influenza. Oltre a essere un ballerino nel tempo libero, sono un tecnico informatico specializzato in grafica. Era sera e in tv non c'era nulla di interessante, così accendo il portatile e mi misi a navigare un pò su internet.
Girovagando fra siti, mi trovai in una di quelle chat erotiche, in cui al 99,99% non trovi mai una donna. Visto comunque che non avevo meglio da fare, vi entrai. Vi erano mote stanze, dai vari nomi: segaioli, vecchi porci, milf, puttane, incesto, mogli in foto ect.
Entrai nella stanza incesto; scorrevo i nomi dei vari partecipanti e mi colpì uno in particolare, miamammamilf che aveva come descrizione del profilo "vorrei tanto vedere mia madre fare la troia". Lo contattai con un ciao e dopo, qualche istante mi rispose:
miamammamilf: Ciao
Io: Come va?
m: Diciamo bene e tu?
Io: Poteva andare meglio, malato con influenza
m: Mi dispiace
Io: Comunque io mi chiamo Riccardo, piacere di conoscerti
m: Io sono Piero, il piacere è mio
Io: Anni e da dove?
m: 21, provincia di Milano, e tu?
Io: 34, della provincia di Lecce. Nome e anni della mamma?
m: Teresa, 44
Io: e come mai vorresti vederla troia?
m: mi eccita l'idea, sai è una donna non dico tutta casa e chiesa ma quasi
io: descrivimela
m: castana chiara, occhi azzurri, terza di seno, alta 1,70 circa, carne in punti giusti
io: bella donna mmmm, senti un pò, se vuoi posso aiutarti io...
m: e come?
io: posso rendertela troia...
m. magari, ma come?
io: sono un esperto di grafica e di photoshop, mandami una sua foto e te la renderò troia
m: mmmm ma non so se posso fidarmi e poi sei davvero bravo?
io: capisco le tue titubanze, è normale, ma ti puoi fidare di me, ti do mio indirizzo email che utilizzo per skype e per farti vedere di cosa son capace, dimmi una vip che ti piace e ti farò vedere...
Attesi oer quasi cinque minuti, ma poi Piero accettò e ci spostammo su skype.
Li mi disse che aveva un debole per la Vanessa Incotrada, gli dissi di aspettare un dieci minuti.
Trovai una foto della Vanessa in internet e una di una donna nuda con solo calze e le fotomontai.
Quando Piero la visualizzò, mi fece un sacco di complimenti e mi disse che si era subito eccitato.
Gli richiesi se voleva vedere la madre così e, dopo tante rassicurazioni sulla mia buona fede, mi mandò la foto della madre.
Era davvero una gran bella donna, lo feci attendere un quarto d'ora, ma il fotomontaggio fu perfetto: presi la foto di una in completo intimo a gambe aperte e le misi il volto della madre.
Appena la visualizzò, rimase senza parole, mi disse che gli era venuto duro come il marmo e che per via della forte eccitazione, venne subito.
Le nostre chat di skype non finirono li, continuarono quasi tutti i giorni, appena potevo fotomontavo la madre e gliela mandavo; lui mi mandava altre foto di Teresa e molto spesso ci segavamo fantasticando su di lei.
Io e Piero diventammo amici, ci scambiammo i numeri di telefono; la madre mi piaceva, mi eccitava; una volta mi spedì anche le mutandine e il reggiseno usati da lei, come ringraziamento delle foto che gli mandavo.
Un giorno capitò che l'azienda per cui lavoravo, mi comunicò che dovevo trasferirmi a Milano per alcuni mesi per un progetto; comunicai la notizia a Piero e ne fu felice.
Arrivato a Milano, dopo essermi sistemato nell'abitazione trovatami dalla mia azienda, chiamai Piero per incontrarci e conoscerci finalmente dal vivo. Il nostro rapporto di amicizia si fece sempre più forte; diventammo come fratelli, mi sentivo il suo fratello maggiore; quasi ogni giorno ci si vedeva, si usciva, birretta, chiacchierate e, ovviamente, segate, a casa mia, sulla madre.
Ci segavamo e fantasticavamo su di lei,sulle sue foto fatte da Piero mentre dormiva o normali di quando era a casa; ma le sborrate migliori venivano quando portava gli indumenti intimi di Teresa.
Dopo qualche settimana, Piero mi comunicò che mi avrebbe fatto conoscere la madre dal vivo, invitandomi a cenare a casa sua l'indomani, con la scusa della partita di coppa della juventus; non stavo più nella pelle, finalmente l'avrei potuta vederla in carne e ossa.
Il giorno dopo mi presentai a casa loro, mi aprii Piero e mi fece entrare; mi presentò il padre, Stefano, un uomo sulla cinquantina d'anni, infermiere; poi arrivò il turno della madre, era stupenda, più bella dal vivo che in foto.
Durante la cena non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso, oltre a essere bellissima, era molto simpatica; il marito cenò in fretta e furia perchè doveva fiondarsi sul divano per vedersi la partita.
Dopo qualche minuto anche Piero raggiunse il padre; mi offrii di aiutarla a sparecchiare e mi ringraziò; avevo il cazzo in tiro, avrei voluto prenderla e scoparmela lì, all'istante.
Dopo aver sparecchiato, mi offrii di aiutarla a lavare i piatti, ma lei, pur ringraziandomi, mi disse che avrebbe fatto lei e che potevo andare a vedere la partita; andai in salotto e chiesi a Piero dov'era il bagno, mi accompagnò e gli dissi che ero troppo eccitato e avevo bisogno di svuotarmi... e così feci.
Dopo qualche giorno quella cena, Piero mi disse che la madre aveva deciso di iniziare con delle amiche, visto che al marito non piaceva, un corso di balli caraibici.
A quel punto gli dissi:
Io: Piero, vorresti vedere tua madre scopata?
Piero: magari...
Io: La vorresti vedere scopata da me?
Piero: Siiii
Io: Se mi dai permesso, voglio provarci e so anche come fare...
Piero: ok amico.
Andai ad iscrivermi alla scuola di ballo; mi iscrissi al corso base dove Teresa si era iscritta; i corsi si tenevano due giorni alla settimana, il martedì e il giovedì dalle 20:00 alle 21:00.
Arrivò il primo giorno di corso, andai un pò in anticipo giusto per farmi trovare li prima da lei e conoscere un pò l'ambiente. I due insegnanti erano una coppia di ballerini, Alessandro e Marinella, per prima impressione molto simpatici, confermata con il proseguo.
Quando arrivò Teresa con sue due coppie di amici e mi vide, rimase sorpresa nel vedermi e lo feci anch'io. Si avvicinò e ci salutammo; mi chiese come mai qui e le risposi che avevo iniziato a ballare prima di trasferirmi qui e volevo riprendere.
Le feci poi la stessa domanda e mi rispose che era una cosa che voleva fare da molto tempo e che il marito non ne aveva mai voluto sapere e che ha colto l'occasione con questi suoi amici, che mi presentò, che ci volevano provare.
Iniziò il corso; dopo un pò di riscaldamento, ci dividemmo in uomini e donne con i rispettivi maestri per imparare i primi passi base della bachata. Dopo un bel pò, verso fine lezione, Alessandro disse di formare delle coppie per poter provare i passi.
Fu Teresa ad avvicinarsi per fare coppia.
I giorni passavano, le lezioni erano piacevoli e legai moltissimo con Teresa; oltre ad essere una donna molto bella e sexy, era anche molto simpatica e solare.
Dopo un mesetto di lezioni,il giovedì, i nostri maestri, ci invitarono a noi tutti corsisti, alla serata caraibica che organizzavano il venerdì sera in un pub poco fuori città; ci dissero che andava bene ballare e imparare a scuola, ma il vero apprendimento si aveva in pista.
Al pub la serata caraibica iniziava alle 22:30 e volevamo prenotare una tavolata prima per mangiare qualcosa insieme.
Io ci sarei andato e chiesi a Teresa se anche lei veniva, mi rispose che non credeva, in quanto il marito non sarebbe mai venuto; gli dissi che doveva fregarsene e poi se venivano gli amici suoi che male c'era.
Per fortuna i suoi amici sarebbero venuti e lei mi disse che doveva pensarci, nel caso ci saremmo visti l'indomani al pub. Ovviamente il giorno dopo, Piero mi fece sapere che la madre sarebbe venuta, in quanto il padre aveva il turno di notte e gli aveva dato l'ok.
Quando arrivai al pub, lei ancora non era arrivata; quando arrivò feci finta di essere sorpreso nel vederla; ci sedemmo al tavolo con tutti gli altri e mi sedetti insieme a lei. Fra un bicchiere di birra e una pizza, arrivarono le 22:30 e il dj iniziò a mettere la musica; iniziò con la bachata, presi per mano Teresa e la portai in pista; in pochi secondi la pista si riempì ed eravamo molto stretti.
Me la strinsi ancora di più verso me, ero già in tiro e glielo feci sentire; lei cercava ti allontanarsi, ma lo spazio era poco, per non dire nulla. Finì la canzone e ne iniziò un'altra; gli chiesi se voleva ballare ancora con me e mi disse di si.
Teresa era molto portata con il ballo ed era una delle poche del corso che sapeva muovere bene il bacino; al secondo ballo, a differenza del primo, non cercò di allontanarsi al contatto ma non si staccò un attimo e riuscii a fatica a non venire nei pantaloni.
La serata andò avanti, ballammo con gli altri corsisti e verso le 23:30 lei se andò via con i suoi amici.
Passò un altra settimana e al corso gli chiesi se domani sarebbe venuta alla serata; mi rispose gli sarebbe piaciuto ma che gli amici avevano un impegno; allorchè gli disse che se voleva, poteva venire con me; mi rispose che mi faceva sapere ma che era molto probabile che non veniva.
Ci scambiammo i numeri di telefono nel caso cambiava idea.
L'indomani pomeriggio mi arrivò un messaggio da parte sua, con scritto se era ancora valido l'invito; il marito aveva di nuovo turno di notte e Piero, dietro mio suggerimento, sarebbe andato al cinema, quindi si era convinta.
Passai a prenderla all'orario concordato; quando la vidi rimasi senza parole; era bellissima, molto più sexy rispetto al venerdì scorso; aveva un vestitino nero, calze velate e tacchi a spillo.
Durante il ballo, decisi di osare un pò di più e di dar sfogo alle mie doti ballerine; lei non indietreggiava anzi si strusciava di più; ad un certo punto, sempre con la scusa della confusione, posai le mie mani sul suo fondoschiena, ero pronto per uno schiaffo invece nulla, mi fece continuare.
Dopo qualche minuto, rimasi sorpreso dalle sue parole; mi fece abbassare un pò e all'orecchio mi sussurrò: "Andiamocene via".
Non me lo feci ripetere due volte; con una scusa salutammo i maestri e gli altri.
Appena fuori, entrati in auto,o la va o la spacca, in un attimo lingua in bocca e mano tra le cosce, Teresa non disdegna affatto, la sua mano accarezza il mio pacco.
Dopo un pò mi sussurra di andare a casa mia e in un battibaleno siamo li.
Arrivati su da me, ci saltammo addosso contemporaneamente, baciandoci profondamente. Il suo modo di baciare era incredibilmente dolce, delicato e passionale allo stesso tempo, riusciva a farmi dare fuori di testa; si divertì a spogliarmi, quasi strappandomi i vestiti di dosso...era veramente eccitata.
Si piegò in ginocchio davanti a me guardandomi dritto negli occhi...il suo viso, la sua bocca a poca distanza dal mio pene eccitatissimo.
Le sue labbra si appoggiarono sulla mia pelle, sull'inguine, baciandomi. Scese sui testicoli, riempiendosi la bocca prima con uno e poi con l'altro, leccandoli, succhiandoli e mordendoli delicatamente. Le sue mani intanto si erano serrate entrambe sul mio pene, muovendosi all'unisono.
Era veramente brava, sia con le mani e con la bocca, mi faceva impazzire.
Dopo un pò, la feci alzare e baciandola sul collo e sul seno feci in modo che restasse quasi nuda; aveva addosso solo un piccolissimo tanga, quasi trasparente davanti e solo un filo dietro che le separava le natiche.
Mi sorrise vedendo la mia espressione mentre le guardavo ed accarezzavo i suoi seni; i miei occhi, scendevano lentamente su di lei, ammirando quel corpo.
L'afferrai per le gambe e, mentre ci baciavamo, la portai in camera da letto; ci mettemmo sul letto, abbracciati.
Lei sopra di me. Rotolammo a destra e sinistra baciandoci furiosamente.
Presi a scendere, scivolare sul suo corpo, leccandola e mordendola con delicatezza, torturando quei splendidi seni, sino ad arrivare alla sua figa.
Teresa era molto curata, mi ritrovai una sottile striscia di peli che scendevano dalle sue labbra coprendola solo per pochi millimetri.
mi ritrovai col viso in mezzo alle sue gambe, leccando e frugandole dentro con la mia lingua affamata ed assetata di lei.
La sentì rabbrividire, inarcandosi, ma aprendomi ancora di più quelle belle cosce.
La feci contorcere ed esplodere di desiderio, lavandomi il viso e bevendo il suo nettare.
Dopo non so quanti orgasmi, manovrò in modo da trovarsi il mio pene umido e teso davanti alla sua bocca; cercai di resisterle quanto più possibile, ma quel primo orgasmo venne dopo qualche decina di minuti.
Teresa, bevve saziandosi, ma non mollò; continuò maliziosamente a giocare col mio pene. Le sue mani scivolavano velocemente sulla mia carne dura ed umida, stringendo, tirando, mentre la sua lingua e le sue labbra non smettevano di leccare e succhiare la cappella.
Ci ritrovammo in un 69 spettacolare; mentre lei giocava con il mio pene, io con le dita le entravo dentro, penetrandole il buchino facendole un ditalino, mentre con la lingua le frugavo la figa bagnata.
Dopo un pò si alzò e si sedette sul mio pene, penetrandosi ed impalandosi da sola.
Si scatenò su di me, facendomi saltare dall'eccitazione. Muoveva il bacino in maniera divina.
Le venni dentro e si lasciò cadere su di me, lasciando una scia di sperma sul mio corpo e sul lenzuolo.
Iniziai a baciarla lentamente e delicatamente, girandomi verso di lei...bagnandola ancora con le gocce che ancora mi uscivano...e lei sorrise.
Rimanemmo abbracciati per un pò e si addormentò tra le mie braccia.
Presi il cellulare dal comodino e mi feci una foto di noi.
La inviai a Piero con scritto: " Missione compiuta"
scritto il
2023-12-30
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