La scusa di portare fuori il cane 1
di
Bella e possibile 5
genere
zoofilia
prosieguo del precedente "La scusa di portare fuori il cane"
Il commesso del negozio mi guarda mentre mi ammiro allo specchio per vedere come mi sta la t-schirt. e i nuovi pantaloncini elasticizzati . Perfetti , evidenziano benissimo il mio lato b , il monte di venere e lasciano intravvedere lo spacco della figa. Ho pensato bene di indossare l'intimo per non macchiare i pantaloncini , nel caso mi bagnassi la figa nell'eccitazione .
Sono vestita come piace a me , libera di apparire nelle mie forme e di stimolare il desiderio di chi guarda.
Decido, li compro, li tengo in dosso , pago lasciando al commesso il sacchetto con all’interno la maglietta e la tuta con cui ero entrata, con il proposito di riprenderli al mio ritorno, saluto il commesso con un sorriso malizioso ed esco.
Fuori dal negozio mi avvio verso il vicino parco. Varco l’ampio cancello e comincio a correre da prima lentamente , poi sempre più intensamente ; pochi minuti ed ecco salire la temperatura , comincio a sudare , entro nella fase di movimento intenso , i muscoli si scaldano il corpo diventa tonico , le gambe si sciolgono sempre di più . Rotto il fiato il respiro si fa regolare . Comincio a provare benessere e corro sempre più forte .
Supero le persone che passeggiano al parco , sento gli sguardi dei maschi , mi eccita pensare che qualcuno pensi :
“ .. guarda alla sua età ancora così tonica, non è bellissima, ma me la farei volentieri . Guarda come corre e se scopa come corre deve essere una favola. Me la farei .. anche qui dietro quei cespugli . Guarda come è bagnata , ha tutta la maglietta inzuppata e anche i pantaloncini , chissà come sarà fradicia tra le gambe… “
Il pensiero di essere desiderata e posseduta mi eccita e forse inconsciamente prendo la direzione per raggiungere la panchina in cui qualche la sera prima ho vissuto un’esperienza straordinaria. I ricordi mi portano a qui momenti e l’eccitazione aumenta sempre più.
Correndo raggiungo un signora con un cane al guinzaglio, si è proprio lei quella della famosa sera . La riconosco anche se è vestita con i pantaloni e indossa occhiali da sole . Le passo vicina la sfioro il fianco sinistro, ci guardiamo e la saluto.
Lei mi riconosce ne sono certa . Sono troppo appariscente , ero vestita sportiva anche quella sera e la mia pettinatura riccia è inconfondibile , infatti mi saluta chiedendomi
“ Che piacevole sorpresa !…Come stai ?”
Io mi fermo e cominciamo a camminare affiancate , io alla sua sinistra e il cane al guinzaglio corto a destra.
Qualche parola ed eccoci nei pressi della panchina, lei rivolgendosi a me:
“ Ti ricordi vero ? l’altra sera non puoi esserti dimenticata . Dai sediamoci un po’ ..”
Titubante e nello stesso tempo eccitata, le rispondo avevo ancora 15 minuti di corsa , lei annuisce e sedendosi nella panchina dice che mi avrebbe aspettato li .
Mi alzo e continuo a correre, la mia mente comincia a vagare e a pensare alla quella a sera all’esperienza vissuta e voglio vivere la stessa emozione.
Ritorno alla panchina con il fiato ansimante dalla corsa , mi siedo accanto a lei. Il suo cane nero è libero nel prato vicino, corre , si guarda attorno e annusa tutto e ovunque , come fanno i cani .
Lei entra subito nell’argomento, raccontandomi che sin da bambina le piacevano i cani di media e grossa taglia. L’hanno accompagnata nella crescita e da ragazzina ha cominciato a vederli anche come compagni di giochi, e con un sorriso malizioso precisa : “… si si , proprio di quei giochi li …”
Ascolto con interesse , ma ecco sopraggiungere il suo cane , l’annusa tra le gambe , ma oggi indossa i pantaloni e non può intrufolarsi tra le sue gambe , come l’altra sera.
Scoraggiato il cagnone , senza neanche guardarmi , si avvicina annusa le mie gambe nude e sudate dalla corsa e d'istinto mi da due leccare al polpacci e all'interno cosce. Un brivido mi percorre la schiena.
Lei subito mi tranquillizza:
“ … non aver paura non ti morderà , ti sta assaggiando, vuole sentire il tuo odore e che sapore hai. Ti sta assaggiando , vuole sapere se gli puoi piacere. Hai già capito cosa gli piace di noi donne.. l’ hai visto l’altra sera con me … “
Rimango sorpresa , nelle mie fantasie avevano già esplorato questa possibilità. Infatti mi ero già domandata se mi fosse piaciuto farmi leccare da un cane, magari mentre mi penetro con il vibratore e l’idea non mi aveva scandalizzato , anzi mi aveva incuriosita e mi ero bagnata dall'eccitazione .
Dopo un po’ il cagnone , mi annusa tra le gambe sui pantaloncini proprio in corrispondenza della figa e leccare il sudore delle gambe.
“ …. e si mi penso proprio che tu gli piaccia, guarda come lecca il tuo sudore, se non fosse così , sarebbe nel prato a correre. Lasciatelo dire da me che i cani li conosco bene sin da quando ero ragazzina.. Tu gli piaci ! “
Stiamo un po’ nella panchina a parlare di cose varie, nel frattempo il cane se ne era andato a correre nel prato.
Ascoltavo la signora , ma ero molto distratta stanca dalle corsa e dal caldo iniziava a farsi sentire; con la mente inizio vagare e guardavo il cagnone nel prato che vedo sotto un’altra possibile luce.
Vedendomi un po’ assente, la signora prende l’iniziativa con un fischio chiama il cane e mi invita :
Anche la signora è un. po' accaldata e con voce invitante , mi propone
“ ..su dai vieni con me, andiamo la verso quella siepi , la è più fresco c’è ombra…”
Appena alzate dalla panchina cane ci raggiunge di corsa. Convinta di appartarci , come se non aspettassi altro, mi avvio e un desiderio particolare si fa largo nella mente.
Seguite dal docile cane , raggiungiamo la zona in ombra e ci sediamo sull’erba , nascoste dalla siepe .
Il cane, anche lui accaldato dal sole e con la lingua fuori , ansimante dalla sete e si accuccia vicino alla padrona , io mi stendo supina guardando il cielo e godendomi la frescura, mi rilasso e socchiudo gli occhi .
La signora estrae dalla borsa una bottiglietta d’acqua e una piccola ciottola, la riempie d’acqua offrendola al suo bel cane che beve con avidità .
Ormai ho preso confidenza , la presenza del cane mi è familiare ; lo guardo bere e sopratutto come usa la lingua , guardo la mia nuova amica e sorridiamo. Ritorno supina e mi rilasso all’ombra , forse mi assopisco per qualche minuto.
Qualcosa mi sveglia , giro lo sguardo verso la signora e la vedo in ginocchio alla pecora , si è calata i pantaloni e le mutande fino alle ginocchia e il cane la sta leccando da dietro .
La ruvida lingua la lecca tra le natiche e in mezzo le i mi guarda e dice:
“ Ti eri addormentata e ne ho approfittato. E’ da prima che volevo farmi leccare, non ho resistito , mi sono eccitata. Sai è bravissimo …. l’ho addestrato io anche per questo … Mi fa godere come una cagna. A lui piace molto leccarmi , gli piace sopratutto il sapore del mio nettare. Guarda come mi lecca con piacere.”
Mentre parla con le mani si allarga le natiche e e la ligua del cane si insinua sempre di più tra le natiche raggiungendo la figa e i la zona intorno all'ano.
A questa scena io mi eccita , mi guardo attorno , non c'è nessuno , siamo stese e nascoste dietro la siepe , mi abbasso i pantaloncini e l'intimo , comincio ad accarezzarmi la figa, già bagnata di piacere e sudore .
Il cane, attratto dall’odore dei miei umori sprigionati dalla mia figa eccitata , lascia la sua padrona e comincia a leccarmi l’interno cosce e la figa , anch'io con le mani mi allargo la figa per favorire la leccata sino alla parte interna e permettere alla lingua del capo di leccarmi il clittoride .
Poi per aumentare il piacere , mi infilo due dita nella figa e mi scopo, mentre il cane continua a leccarmi lubrificandomi la figa. Il piacere aumenta sempre di più. Mi scopo con due dita nella figa mentre il cane mi lecca .
Il cane eccitato per qualche attimo smette di leccarmi e comincia a montarmi una gamba, lasciando che la punta del suo cazzo esca dalla sua sede.
La signora vedendo il cane eccitato con il cazzo mezzo fuori e deciso a montarmi , accarezza il cane e con una mano gli stimola il cazzo accennando a una sega .
Il cane lascia la gamba e ritorna tra le mie gambe a leccarmi , mentre continuo a masturbarmi. La signora insiste a segare il cane , ma dopo un po’ eccitata nel vedere il cane con il cazzo totalmente fuori che mi lecca insistentemente , si allunga e avvicinandosi con la testa al cane prende in bocca quel cazzo rosso e venoso e comincia a pomparlo e nello stesso tempo comincia a masturbarsi toccandosi la figa .
In estasi per il piacere procuratomi dalle mie due dita che ho infilato nella mia figa e dalla lingua del cane che continua a leccarmi , apro gli occhi e vedo la signora con un’espressione eccitatissima da porca che con il cazzo del cane in bocca lo succhi e lo lecca con avidità.
Ecco apparire da dietro ai cespugli un’altro cane era la cagnetta in calore del signore della prima sera , che ci lascio perchè raggiunto da un sms. Alla vista della cagnetta il cane nero smette di leccarmi, si sfila dalla bocca della signora e correndo insegue il suo simile lasciandoci entrambe stese sull’erba con i pantaloni sino alle ginocchie in stato di altissima eccitazione.
La signora mi sorride e accarezzandomi delicatamente le gambe , a voce bassa dice:
“ Lo sai che la cagnetta del mio amico è in calore e il mio cane lo sente dall’odore.Ha preferito lei a noi , la natura ha preso il sopravvento noi siamo donne … ma non preoccuparti , mi prendo io cura di te , non ti lascio sola , continuo io.. “
Per un attimo , mi guardo attorno , dò un’occhiata oltre la siepe , vedo solo i due cani che si rincorrono nel prato , non vedo nessuno , questo mi rassicura. Mi abbandono alle sue esperte carezze . Le su mani lentamente salgono sino all’entrata a e insinuandosi nella mia figa comincia una lenta ed eccitante masturbazione .
Sento mani esperte su di me, sfiorano la mia pelle e il sesso come sappiamo farlo solo noi donne , mi accarezza il seno stimolando i capezzoli dopo avermi infilato la mano sotto la la mi t-schirt. nuova , poi comincia a baciarmi sul collo e raggiunta la mia bocca comincia a baciarmi lentamente. Socchiudo la bocca e la sua lingua si insinua delicatamente dentro la mia bocca; unite in profondo bacio saffico , le nostre lingue si toccano si in trecciano.
I baci appassionati e carezze mi rapiscono, il mio piacere aumenta sempre di più, inizio a contrarmi e a spasmare e in un attimo raggiungo un intenso orgasmo, lei smette di toccarmi , mi guarda teneramente negli occhi mi bacia, sento il mio odore sulla sulla sua bocca .
Ci ricomponiamo , ora vestite ci stendiamo sull’erba supine una accanto all’altra guardando il celo azzurro ci teniamo per mano unite dalla stessa esperienza.
Ecco apparire da dietro la siepe un uomo che rivolgendo a lei dice :
“ Ah sei qui .., ho visto il tuo cane , ma non te . Ho girato un po’ nel parco per per cercarti , poi mi sono ricordato che a volte vieni qui al fresco in questa zona ombreggiata per strane sola , mi stavo preoccupando .. Ho provato al cellulare , forse hai la soneria spenta, ero anche un po’ preoccupato..”
Quell’uomo lo riconosco, è il signore dell’altra sera, il padrone della cagnetta. Lei con voce gentile le risponde:
“ Avevamo caldo, ci siamo riparate qui all’ombra , si ho la soneria del cell spenta . Scusami se ti ho fatto preoccupare , vedo che i cani sono molto tranquilli. Dai siediti qui con noi . Ti ricordi di lei vero ? Ne abbiamo parlato spesso tra noi di quella sera qui sulla panchina … “ ( continua )
Il commesso del negozio mi guarda mentre mi ammiro allo specchio per vedere come mi sta la t-schirt. e i nuovi pantaloncini elasticizzati . Perfetti , evidenziano benissimo il mio lato b , il monte di venere e lasciano intravvedere lo spacco della figa. Ho pensato bene di indossare l'intimo per non macchiare i pantaloncini , nel caso mi bagnassi la figa nell'eccitazione .
Sono vestita come piace a me , libera di apparire nelle mie forme e di stimolare il desiderio di chi guarda.
Decido, li compro, li tengo in dosso , pago lasciando al commesso il sacchetto con all’interno la maglietta e la tuta con cui ero entrata, con il proposito di riprenderli al mio ritorno, saluto il commesso con un sorriso malizioso ed esco.
Fuori dal negozio mi avvio verso il vicino parco. Varco l’ampio cancello e comincio a correre da prima lentamente , poi sempre più intensamente ; pochi minuti ed ecco salire la temperatura , comincio a sudare , entro nella fase di movimento intenso , i muscoli si scaldano il corpo diventa tonico , le gambe si sciolgono sempre di più . Rotto il fiato il respiro si fa regolare . Comincio a provare benessere e corro sempre più forte .
Supero le persone che passeggiano al parco , sento gli sguardi dei maschi , mi eccita pensare che qualcuno pensi :
“ .. guarda alla sua età ancora così tonica, non è bellissima, ma me la farei volentieri . Guarda come corre e se scopa come corre deve essere una favola. Me la farei .. anche qui dietro quei cespugli . Guarda come è bagnata , ha tutta la maglietta inzuppata e anche i pantaloncini , chissà come sarà fradicia tra le gambe… “
Il pensiero di essere desiderata e posseduta mi eccita e forse inconsciamente prendo la direzione per raggiungere la panchina in cui qualche la sera prima ho vissuto un’esperienza straordinaria. I ricordi mi portano a qui momenti e l’eccitazione aumenta sempre più.
Correndo raggiungo un signora con un cane al guinzaglio, si è proprio lei quella della famosa sera . La riconosco anche se è vestita con i pantaloni e indossa occhiali da sole . Le passo vicina la sfioro il fianco sinistro, ci guardiamo e la saluto.
Lei mi riconosce ne sono certa . Sono troppo appariscente , ero vestita sportiva anche quella sera e la mia pettinatura riccia è inconfondibile , infatti mi saluta chiedendomi
“ Che piacevole sorpresa !…Come stai ?”
Io mi fermo e cominciamo a camminare affiancate , io alla sua sinistra e il cane al guinzaglio corto a destra.
Qualche parola ed eccoci nei pressi della panchina, lei rivolgendosi a me:
“ Ti ricordi vero ? l’altra sera non puoi esserti dimenticata . Dai sediamoci un po’ ..”
Titubante e nello stesso tempo eccitata, le rispondo avevo ancora 15 minuti di corsa , lei annuisce e sedendosi nella panchina dice che mi avrebbe aspettato li .
Mi alzo e continuo a correre, la mia mente comincia a vagare e a pensare alla quella a sera all’esperienza vissuta e voglio vivere la stessa emozione.
Ritorno alla panchina con il fiato ansimante dalla corsa , mi siedo accanto a lei. Il suo cane nero è libero nel prato vicino, corre , si guarda attorno e annusa tutto e ovunque , come fanno i cani .
Lei entra subito nell’argomento, raccontandomi che sin da bambina le piacevano i cani di media e grossa taglia. L’hanno accompagnata nella crescita e da ragazzina ha cominciato a vederli anche come compagni di giochi, e con un sorriso malizioso precisa : “… si si , proprio di quei giochi li …”
Ascolto con interesse , ma ecco sopraggiungere il suo cane , l’annusa tra le gambe , ma oggi indossa i pantaloni e non può intrufolarsi tra le sue gambe , come l’altra sera.
Scoraggiato il cagnone , senza neanche guardarmi , si avvicina annusa le mie gambe nude e sudate dalla corsa e d'istinto mi da due leccare al polpacci e all'interno cosce. Un brivido mi percorre la schiena.
Lei subito mi tranquillizza:
“ … non aver paura non ti morderà , ti sta assaggiando, vuole sentire il tuo odore e che sapore hai. Ti sta assaggiando , vuole sapere se gli puoi piacere. Hai già capito cosa gli piace di noi donne.. l’ hai visto l’altra sera con me … “
Rimango sorpresa , nelle mie fantasie avevano già esplorato questa possibilità. Infatti mi ero già domandata se mi fosse piaciuto farmi leccare da un cane, magari mentre mi penetro con il vibratore e l’idea non mi aveva scandalizzato , anzi mi aveva incuriosita e mi ero bagnata dall'eccitazione .
Dopo un po’ il cagnone , mi annusa tra le gambe sui pantaloncini proprio in corrispondenza della figa e leccare il sudore delle gambe.
“ …. e si mi penso proprio che tu gli piaccia, guarda come lecca il tuo sudore, se non fosse così , sarebbe nel prato a correre. Lasciatelo dire da me che i cani li conosco bene sin da quando ero ragazzina.. Tu gli piaci ! “
Stiamo un po’ nella panchina a parlare di cose varie, nel frattempo il cane se ne era andato a correre nel prato.
Ascoltavo la signora , ma ero molto distratta stanca dalle corsa e dal caldo iniziava a farsi sentire; con la mente inizio vagare e guardavo il cagnone nel prato che vedo sotto un’altra possibile luce.
Vedendomi un po’ assente, la signora prende l’iniziativa con un fischio chiama il cane e mi invita :
Anche la signora è un. po' accaldata e con voce invitante , mi propone
“ ..su dai vieni con me, andiamo la verso quella siepi , la è più fresco c’è ombra…”
Appena alzate dalla panchina cane ci raggiunge di corsa. Convinta di appartarci , come se non aspettassi altro, mi avvio e un desiderio particolare si fa largo nella mente.
Seguite dal docile cane , raggiungiamo la zona in ombra e ci sediamo sull’erba , nascoste dalla siepe .
Il cane, anche lui accaldato dal sole e con la lingua fuori , ansimante dalla sete e si accuccia vicino alla padrona , io mi stendo supina guardando il cielo e godendomi la frescura, mi rilasso e socchiudo gli occhi .
La signora estrae dalla borsa una bottiglietta d’acqua e una piccola ciottola, la riempie d’acqua offrendola al suo bel cane che beve con avidità .
Ormai ho preso confidenza , la presenza del cane mi è familiare ; lo guardo bere e sopratutto come usa la lingua , guardo la mia nuova amica e sorridiamo. Ritorno supina e mi rilasso all’ombra , forse mi assopisco per qualche minuto.
Qualcosa mi sveglia , giro lo sguardo verso la signora e la vedo in ginocchio alla pecora , si è calata i pantaloni e le mutande fino alle ginocchia e il cane la sta leccando da dietro .
La ruvida lingua la lecca tra le natiche e in mezzo le i mi guarda e dice:
“ Ti eri addormentata e ne ho approfittato. E’ da prima che volevo farmi leccare, non ho resistito , mi sono eccitata. Sai è bravissimo …. l’ho addestrato io anche per questo … Mi fa godere come una cagna. A lui piace molto leccarmi , gli piace sopratutto il sapore del mio nettare. Guarda come mi lecca con piacere.”
Mentre parla con le mani si allarga le natiche e e la ligua del cane si insinua sempre di più tra le natiche raggiungendo la figa e i la zona intorno all'ano.
A questa scena io mi eccita , mi guardo attorno , non c'è nessuno , siamo stese e nascoste dietro la siepe , mi abbasso i pantaloncini e l'intimo , comincio ad accarezzarmi la figa, già bagnata di piacere e sudore .
Il cane, attratto dall’odore dei miei umori sprigionati dalla mia figa eccitata , lascia la sua padrona e comincia a leccarmi l’interno cosce e la figa , anch'io con le mani mi allargo la figa per favorire la leccata sino alla parte interna e permettere alla lingua del capo di leccarmi il clittoride .
Poi per aumentare il piacere , mi infilo due dita nella figa e mi scopo, mentre il cane continua a leccarmi lubrificandomi la figa. Il piacere aumenta sempre di più. Mi scopo con due dita nella figa mentre il cane mi lecca .
Il cane eccitato per qualche attimo smette di leccarmi e comincia a montarmi una gamba, lasciando che la punta del suo cazzo esca dalla sua sede.
La signora vedendo il cane eccitato con il cazzo mezzo fuori e deciso a montarmi , accarezza il cane e con una mano gli stimola il cazzo accennando a una sega .
Il cane lascia la gamba e ritorna tra le mie gambe a leccarmi , mentre continuo a masturbarmi. La signora insiste a segare il cane , ma dopo un po’ eccitata nel vedere il cane con il cazzo totalmente fuori che mi lecca insistentemente , si allunga e avvicinandosi con la testa al cane prende in bocca quel cazzo rosso e venoso e comincia a pomparlo e nello stesso tempo comincia a masturbarsi toccandosi la figa .
In estasi per il piacere procuratomi dalle mie due dita che ho infilato nella mia figa e dalla lingua del cane che continua a leccarmi , apro gli occhi e vedo la signora con un’espressione eccitatissima da porca che con il cazzo del cane in bocca lo succhi e lo lecca con avidità.
Ecco apparire da dietro ai cespugli un’altro cane era la cagnetta in calore del signore della prima sera , che ci lascio perchè raggiunto da un sms. Alla vista della cagnetta il cane nero smette di leccarmi, si sfila dalla bocca della signora e correndo insegue il suo simile lasciandoci entrambe stese sull’erba con i pantaloni sino alle ginocchie in stato di altissima eccitazione.
La signora mi sorride e accarezzandomi delicatamente le gambe , a voce bassa dice:
“ Lo sai che la cagnetta del mio amico è in calore e il mio cane lo sente dall’odore.Ha preferito lei a noi , la natura ha preso il sopravvento noi siamo donne … ma non preoccuparti , mi prendo io cura di te , non ti lascio sola , continuo io.. “
Per un attimo , mi guardo attorno , dò un’occhiata oltre la siepe , vedo solo i due cani che si rincorrono nel prato , non vedo nessuno , questo mi rassicura. Mi abbandono alle sue esperte carezze . Le su mani lentamente salgono sino all’entrata a e insinuandosi nella mia figa comincia una lenta ed eccitante masturbazione .
Sento mani esperte su di me, sfiorano la mia pelle e il sesso come sappiamo farlo solo noi donne , mi accarezza il seno stimolando i capezzoli dopo avermi infilato la mano sotto la la mi t-schirt. nuova , poi comincia a baciarmi sul collo e raggiunta la mia bocca comincia a baciarmi lentamente. Socchiudo la bocca e la sua lingua si insinua delicatamente dentro la mia bocca; unite in profondo bacio saffico , le nostre lingue si toccano si in trecciano.
I baci appassionati e carezze mi rapiscono, il mio piacere aumenta sempre di più, inizio a contrarmi e a spasmare e in un attimo raggiungo un intenso orgasmo, lei smette di toccarmi , mi guarda teneramente negli occhi mi bacia, sento il mio odore sulla sulla sua bocca .
Ci ricomponiamo , ora vestite ci stendiamo sull’erba supine una accanto all’altra guardando il celo azzurro ci teniamo per mano unite dalla stessa esperienza.
Ecco apparire da dietro la siepe un uomo che rivolgendo a lei dice :
“ Ah sei qui .., ho visto il tuo cane , ma non te . Ho girato un po’ nel parco per per cercarti , poi mi sono ricordato che a volte vieni qui al fresco in questa zona ombreggiata per strane sola , mi stavo preoccupando .. Ho provato al cellulare , forse hai la soneria spenta, ero anche un po’ preoccupato..”
Quell’uomo lo riconosco, è il signore dell’altra sera, il padrone della cagnetta. Lei con voce gentile le risponde:
“ Avevamo caldo, ci siamo riparate qui all’ombra , si ho la soneria del cell spenta . Scusami se ti ho fatto preoccupare , vedo che i cani sono molto tranquilli. Dai siediti qui con noi . Ti ricordi di lei vero ? Ne abbiamo parlato spesso tra noi di quella sera qui sulla panchina … “ ( continua )
1
4
voti
voti
valutazione
5.5
5.5
Commenti dei lettori al racconto erotico