Istanbul parte 2
di
Minotauro18
genere
gay
Siamo rimasti alla seconda penetrazione sul letto del mio hotel. È gigantesco e mi sta allargando il culo. Sono nella posizione che definiamo power bottom: culo in aria a pecorino schiena abbassata in tensione. Colo già liquidi vari miei e suoi e lubrificante dalle cosce forti che mi ritrovo. Lui è dietro e sembra enorme anche di corpo dallo specchio davanti a me. Ha la faccia sfigurata dal piacere. Mi piace da matti. Faccia quadrata baffi folti e selvaggi. Odora di natura, di cuoio, di fumo. Non si muove molto non può scoparmi in modo classico perché altrimenti mi sfonda, mi manda al pronto soccorso. Con la mia stazza e la mia forza lo sto reggendo e lo sto gestendo ma non posso farmi sbattere. È troppo grosso.
Sta dentro duro come il marmo e poi lentamente esce.
Lo rivoglio dentro e sto ansimando. Respiro in modo ritmico per continuare…
Mi parla in turco non capisco un cazzo ma allo stesso tempo mi pare di capire tutto. È come un allevatore di cavalli che sta domando uno stallone: emette ruggiti, provoca, mi allarga il buco anche aiutandosi con una mano. Sputa sul cazzo mentre mi penetra nuovamente.
In inglese mi dice… lo stai prendendo tutto… sei un campione.
Rispondo solo facendo si con la testa sbattuta contro il
Cuscino.
Come sapesse i miei gusti mi lancia ora i suoi slip neri macchiato sul davanti di tutto: sborra, piscio. Sanno forte di lui. Mi dice di annusare. Non me lo faccio ripetere.
Gli chiedo in inglese anche i calzini che ha ancora addosso.
Nero pure quelli e odorosi di toro. È fuori ora e se li toglie me li porge rispettoso. Me li metto
Sotto il naso nel momento stesso in cui sempre rispettoso da uomo a uomo mi chiede piano
In inglese se può penetrarmi di nuovo.
Impreco e gli dico di fare quello che vuole basta che vada piano. Eccolo che rientra
Tutto questo dura a lungo fino a farmi venire in modo unico e incredibile.. un artista
Non viene lui…
Si fuma una sigaretta tranquillo
È contento così mi dice
Sono stravolto e stanco
Sta dentro duro come il marmo e poi lentamente esce.
Lo rivoglio dentro e sto ansimando. Respiro in modo ritmico per continuare…
Mi parla in turco non capisco un cazzo ma allo stesso tempo mi pare di capire tutto. È come un allevatore di cavalli che sta domando uno stallone: emette ruggiti, provoca, mi allarga il buco anche aiutandosi con una mano. Sputa sul cazzo mentre mi penetra nuovamente.
In inglese mi dice… lo stai prendendo tutto… sei un campione.
Rispondo solo facendo si con la testa sbattuta contro il
Cuscino.
Come sapesse i miei gusti mi lancia ora i suoi slip neri macchiato sul davanti di tutto: sborra, piscio. Sanno forte di lui. Mi dice di annusare. Non me lo faccio ripetere.
Gli chiedo in inglese anche i calzini che ha ancora addosso.
Nero pure quelli e odorosi di toro. È fuori ora e se li toglie me li porge rispettoso. Me li metto
Sotto il naso nel momento stesso in cui sempre rispettoso da uomo a uomo mi chiede piano
In inglese se può penetrarmi di nuovo.
Impreco e gli dico di fare quello che vuole basta che vada piano. Eccolo che rientra
Tutto questo dura a lungo fino a farmi venire in modo unico e incredibile.. un artista
Non viene lui…
Si fuma una sigaretta tranquillo
È contento così mi dice
Sono stravolto e stanco
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