Sesso iniziale
di
calvo
genere
prime esperienze
Il mio sviluppo sessuale, grazie ai miei genitori, è avvenuto in maniera dolce e graduale
soprattutto perché non si ponevano problemi a girare nudi in casa, a volte con effusioni
esagerate che sfociavano in una scopata fatta sul divano oppure sul letto. Giovanissimi,
in piena vigoria fisica e sessuale, quel tipo di attività era al primo posto nelle ore del giorno ed anche della notte. Le mie masturbazioni avvenivano tranquillamente sotto i loro occhi. Raccontavo ai miei compagni, un gruppo abbastanza affiatato, il modo di vivere della nostra famiglia, ascoltavano rapiti, perfino eccitati, mi invidiavano.
Carlo uno di loro tentava sempre ad isolarsi con me, forse era il più continuo, quello
che mi stava più vicino. Una sera i miei andavano fuori, l'ho invitato a farmi compagnia,
abitava alla porta di fronte alla nostra. L'argomento non poteva essere altro che il sesso. Parlandone ci siamo eccitati, faceva caldo eravamo in pantaloncini, abbiamo iniziato a masturbarci, abbiamo continuato a succhiarcelo a vicenda fino a venire con
grande piacere ma senza sborra, era ancora al di la da venire. Da quel giorno stava il massimo possibile vicino a me ed ogni volta che restavamo soli ripetevamo le azioni. Che
dire era un piacere reciproco, forse a volte ci siamo esposti oltre misura, per i miei non era un problema, ci hanno visti masturbarci, i suoi genitori avevano un'altra mentalità. Un giorno il fratello di papà, zio Enrico ha invitato me ed un altro mio cugino a pranzo, è venuto a prenderci la mattina, siamo stati quasi tutta la giornata con loro. La moglie, zia Claudia girava in casa con una corta vestaglia mostrandoci tutto il possibile. Io e Giorgio non potevamo fare altro che guardare in modo discreto senza far
accorgere nulla allo zio. Siccome era presto siamo saliti sul terrazzo del condominio dove abitavano ad ammirare il panorama. Soli io e Giorgio si commentava la meravigliosa posizione di quella casa, eravamo molto vicini, per indicarmi la stazione dei treni a quella distanza si è messo dietro di me girandomi la testa verso l'obiettivo. Ho sentito
il duro del suo cazzo, l'ho guardato, era eccitato -Che figa la zia, senti come è duro-
Mi sono eccitato anch'io, abbiamo tirato fuori i cazzi accennando ad una sega, ecco che
dalla porticina appare la zia. Avremmo voluto sprofondare, invece con molta dolcezza si è avvicinata dicendoci -Che bello il sesso a questa età, continuate pure lo zio è uscito
tornerà più tardi, anzi siccome ho già preparato tutto ora sto un pochino con voi, fatemi
chiudere la porticina così non ci disturbano. Io e Giorgio più impauriti che altro tanto
da perdere l'erezione, ci siamo guardati lei intanto si è tolta la vestaglia restando nuda. Che spettacolo, i seni abbondanti, la figa depilata, eravamo imbambolati. Bussano
alla porticina, era tornato lo zio prima del previsto. Abbiamo fatto appena in tempo a
rimetterci a posto. Lei tranquillamente si è giustificata -Che sbadata ho chiuso la porticina, scusami- Siamo tornati tutti nell'appartamento io e Giorgio eravamo sconvolti.
Io avevo visto mille volte il cazzo di papà e la figa di mamma, ero più agitato perché lo zio non ci ha sorpresi per poco. Giorgio invece era proprio senza parole, per la prima
volta aveva visto la figa, e che figa. Lo zio ci ha coinvolto nei suoi hobby, ci ha fatto
vedere alcune collezioni, è arrivata l'ora di pranzo, alle due doveva essere sul posto di lavoro, Noi potevamo tornare a piedi nelle nostre case quindi non si è preoccupato -Vi
lascio con la zia, quando volete tornate da soli a casa, se volete stare a cena con noi
si farà tardi perché esco alle dieci- -No zio andiamo via a piedi- Ci ha salutato ed è
uscito. Siamo rimasti soli con la zia, io e Giorgio ci guardavamo, come per dire "Ora continueremo quel lavoro interrotto stamattina" Invece nulla, ha provveduto a mettere in ordine la cucina addirittura ci ha invitato ad andarcene perché doveva uscire. Delusi
stavamo tornando a casa. C'era una panchina poco distante, ci siamo seduti a parlare
commentando il comportamento della zia. Saremmo stati forse una ventina di minuti, abbiamo visto uscire la zia, con una minigonna cortissima, è salita su una macchina che
la stava aspettando, si sono baciati e sono partiti. Cazzo non era la macchina dello
zio, andava a scopare con un altro. Siamo tornati a casa, ci siamo lasciati stravolti
io e Giorgio, in un giorno solo era capitato di tutto. Dopo cena sono andato a letto,
ripensando alla zia mi sono fatto una sega, poi ancora un'altra perché mamma e papà
hanno fatto la solita recita. Infine mi sono addormentato. Il mattino successivo al risveglio, sono rimasto a pensare, nonostante la mia età. Mamma e papà fanno sesso a volontà, con Carlo il mio compagno, ci siamo segati e spompinati, la zia per poco non
ci ha segato a me e Giorgio poi è andata a scopare con un altro. Insomma lo fanno tutti
perché nascondersi?
soprattutto perché non si ponevano problemi a girare nudi in casa, a volte con effusioni
esagerate che sfociavano in una scopata fatta sul divano oppure sul letto. Giovanissimi,
in piena vigoria fisica e sessuale, quel tipo di attività era al primo posto nelle ore del giorno ed anche della notte. Le mie masturbazioni avvenivano tranquillamente sotto i loro occhi. Raccontavo ai miei compagni, un gruppo abbastanza affiatato, il modo di vivere della nostra famiglia, ascoltavano rapiti, perfino eccitati, mi invidiavano.
Carlo uno di loro tentava sempre ad isolarsi con me, forse era il più continuo, quello
che mi stava più vicino. Una sera i miei andavano fuori, l'ho invitato a farmi compagnia,
abitava alla porta di fronte alla nostra. L'argomento non poteva essere altro che il sesso. Parlandone ci siamo eccitati, faceva caldo eravamo in pantaloncini, abbiamo iniziato a masturbarci, abbiamo continuato a succhiarcelo a vicenda fino a venire con
grande piacere ma senza sborra, era ancora al di la da venire. Da quel giorno stava il massimo possibile vicino a me ed ogni volta che restavamo soli ripetevamo le azioni. Che
dire era un piacere reciproco, forse a volte ci siamo esposti oltre misura, per i miei non era un problema, ci hanno visti masturbarci, i suoi genitori avevano un'altra mentalità. Un giorno il fratello di papà, zio Enrico ha invitato me ed un altro mio cugino a pranzo, è venuto a prenderci la mattina, siamo stati quasi tutta la giornata con loro. La moglie, zia Claudia girava in casa con una corta vestaglia mostrandoci tutto il possibile. Io e Giorgio non potevamo fare altro che guardare in modo discreto senza far
accorgere nulla allo zio. Siccome era presto siamo saliti sul terrazzo del condominio dove abitavano ad ammirare il panorama. Soli io e Giorgio si commentava la meravigliosa posizione di quella casa, eravamo molto vicini, per indicarmi la stazione dei treni a quella distanza si è messo dietro di me girandomi la testa verso l'obiettivo. Ho sentito
il duro del suo cazzo, l'ho guardato, era eccitato -Che figa la zia, senti come è duro-
Mi sono eccitato anch'io, abbiamo tirato fuori i cazzi accennando ad una sega, ecco che
dalla porticina appare la zia. Avremmo voluto sprofondare, invece con molta dolcezza si è avvicinata dicendoci -Che bello il sesso a questa età, continuate pure lo zio è uscito
tornerà più tardi, anzi siccome ho già preparato tutto ora sto un pochino con voi, fatemi
chiudere la porticina così non ci disturbano. Io e Giorgio più impauriti che altro tanto
da perdere l'erezione, ci siamo guardati lei intanto si è tolta la vestaglia restando nuda. Che spettacolo, i seni abbondanti, la figa depilata, eravamo imbambolati. Bussano
alla porticina, era tornato lo zio prima del previsto. Abbiamo fatto appena in tempo a
rimetterci a posto. Lei tranquillamente si è giustificata -Che sbadata ho chiuso la porticina, scusami- Siamo tornati tutti nell'appartamento io e Giorgio eravamo sconvolti.
Io avevo visto mille volte il cazzo di papà e la figa di mamma, ero più agitato perché lo zio non ci ha sorpresi per poco. Giorgio invece era proprio senza parole, per la prima
volta aveva visto la figa, e che figa. Lo zio ci ha coinvolto nei suoi hobby, ci ha fatto
vedere alcune collezioni, è arrivata l'ora di pranzo, alle due doveva essere sul posto di lavoro, Noi potevamo tornare a piedi nelle nostre case quindi non si è preoccupato -Vi
lascio con la zia, quando volete tornate da soli a casa, se volete stare a cena con noi
si farà tardi perché esco alle dieci- -No zio andiamo via a piedi- Ci ha salutato ed è
uscito. Siamo rimasti soli con la zia, io e Giorgio ci guardavamo, come per dire "Ora continueremo quel lavoro interrotto stamattina" Invece nulla, ha provveduto a mettere in ordine la cucina addirittura ci ha invitato ad andarcene perché doveva uscire. Delusi
stavamo tornando a casa. C'era una panchina poco distante, ci siamo seduti a parlare
commentando il comportamento della zia. Saremmo stati forse una ventina di minuti, abbiamo visto uscire la zia, con una minigonna cortissima, è salita su una macchina che
la stava aspettando, si sono baciati e sono partiti. Cazzo non era la macchina dello
zio, andava a scopare con un altro. Siamo tornati a casa, ci siamo lasciati stravolti
io e Giorgio, in un giorno solo era capitato di tutto. Dopo cena sono andato a letto,
ripensando alla zia mi sono fatto una sega, poi ancora un'altra perché mamma e papà
hanno fatto la solita recita. Infine mi sono addormentato. Il mattino successivo al risveglio, sono rimasto a pensare, nonostante la mia età. Mamma e papà fanno sesso a volontà, con Carlo il mio compagno, ci siamo segati e spompinati, la zia per poco non
ci ha segato a me e Giorgio poi è andata a scopare con un altro. Insomma lo fanno tutti
perché nascondersi?
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Commenti dei lettori al racconto erotico