Un giro in bici

di
genere
gay

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Avevo preso l'abitudine di fare un giro in bicicletta ogni pomeriggio. Era estate, e dopo il lavoro, verso le cinque inforcavo la bici e me ne andavo fuori dal paese. Avevo 16 anni, e alternavo la scuola a qualche lavoretto estivo.
Prendevo una stradina che costeggiava casa, dopo un paio di km sbucava sulla statale, facevo un giro in tondo che attraversava un paio di frazioni e mi riportava a casa. In tutto una decina di km.
Mentre pedalavo, notavo che c'era sempre un tipo che metteva a posto un orticello che aveva davanti casa.
Poteva avere una cinquantina d'anni, stava sempre a torso nudo mentre lavorava. Era un tipo bassetto, molto peloso, sempre con la sigaretta in bocca.
Rallentavo sempre un po' quando gli passavo davanti per vederlo meglio.
Non era bello, ma mi incuriosiva e fantasticavo un po' osservandolo.
Io mettevo sempre pantaloncini da ciclista molto attillati, e una canottiera.
Ero completamente depilato, e cercavo il modo per approcciarlo per vedere che succedeva.
Un pomeriggio faceva veramente caldo, e mentre facevo il solito giro, presi l'iniziativa.
Mi fermai davanti casa sua, e feci finta di armeggiare con la catena della bici.
In pratica la feci uscire dagli ingranaggi.
Mi ero piegato in avanti, in modo da mettermi di culo verso di lui.
Mi ero abbassato leggermente i pantaloncini, in modo che si vedesse un pochetto lo spacco delle chiappe.
Ad un certo punto mi sentii chiamare:
Ehi…tutto a posto…. c'è qualche problema?...mi domandò…
Se n'è uscita la catena…e non riesco a rimetterla…gli risposi
Aspetta…fai vedere…
Si avvicinò…diede un occhiata, e poi mi disse: bisogna stringerla un po'
Portala dentro al capanno, che ho qualche attrezzo.
Mi fece strada, e mentre spingevo la bici dietro di lui, mi abbassai ancora un po' i pantaloncini.
Entrammo dentro, era il classico capanno degli attrezzi, piccoletto però c'era di tutto, anche un lavandino e un vecchio divano appoggiato ad una parete.
Lui armeggiò un po' con la bicicletta, in un paio di minuti la mise a posto.
Poi mi chiese se volevo rinfrescarmi un po', ed io ne approfittai.
Andai verso il lavandino per bere un po', mi chinai verso il rubinetto e rimasi qualche istante così.
Avevo mezzo culo di fuori, e facevo in modo di farglielo vedere bene.
Guarda che puoi anche farti una doccia qui….e mi indicò un soffione dietro un mobile…con un mezzo tombino per terra che raccoglieva l'acqua.
Davvero….risposi…non vorrei crearti troppi disturbo.
Non preoccuparti…fai tutto quello che vuoi
Mi spogliai davanti a lui…e andai verso quella quella specie di doccia.
Aspetta…ne approfitto anch'io…tanto ormai ho finito di lavorare
Si tolse i pantaloni…poi le mutande…
Io lo guardavo….era pieno di peli dappertutto….al contrario mio che non ne avevo nessuno.
Si avvicinò….mi si mise davanti….
Che bel fisichetto che hai….sembri proprio una puttanella….
Io non dissi una parola
Cominciò ad accarezzarmi le spalle, poi i fianchi….
Io gli toccavo le braccia…le mani…e poi gli toccai il pisello
Bravo tesoro….toccalo…prendilo in mano
Glielo presi in mano e cominciai a muoverlo un po'....poi da tutto quel pelo cominciò ad ingrossarsi un bel cazzo.
Bravo….continua così…mi stai facendo eccitare
Adesso era proprio attaccato a me….mi aveva messo le braccia al collo…e io lo stavo segando…avevo preso sia il mio pisello che il suo….e con la stessa mano li avevo uniti e li muovevo avanti e indietro.
Lo sentivo gemere…
Cominciai a baciarlo sul petto….sulla pancia….mi inginocchiai….e glielo presi in bocca.
Sentì un gemito di piacere….alzai gli occhi mentre avevo il suo cazzo in bocca…e lo vidi che mi fissava.
Bravo frocetto….succhialo bene…si vede che sei un bravo pompinaro
Mi attaccai completamente a lui….il cazzo in bocca e con le mani gli accarezzavo le gambe…poi salii verso le chiappe…tutti quei peli mi stavano facendo impazzire.
Sentivo il suo sapore…. forte….misto di sudore e un forte odore di cazzo
Mentre gli accarezzavo il culo, cercai di infilargli un dito dietro.
Mi bloccò immediatamente….mi afferrò le mani e imprecò.
Fermati….che cosa vuoi fare….non crederai mica che sono un frocio come te.
Mi bloccai…si era fatto minaccioso…e non sapevo cosa fare….
Mi afferrò un braccio e mi trascinò verso il divano….
Adesso ti faccio vedere cosa faccio alle troiette come te
Mi spinse e mi fece allungare….a pancia in giù
Gli dissi di fare piano….
Adesso ti rompo il culo puttana….
Mi si mise sopra…e mi bloccò le braccia dietro la schiena
Con le sue gambe allargò le mie, con l'altra mano mi aprì le chiappe e ci fece scendere della saliva
Poi si prese il cazzo in mano….e cominciò a spingere la cappella sul buchetto
La sentivo dura, e grande…
Per favore fai piano…lo implorai…
Devi stare zitto….che pensi che non l'ho capito che sei venuto qui per farti inculare…
Entrò la cappella….dopo di che mi sollevò per i fianchi….e me lo spinse dentro…
Cercavo di resistere ….ma me lo infilò tutto…
Gridai dal dolore…ma lui non si fece scrupoli…e cominciò a darmi colpi decisi…e io gemevo ad ogni botta
Che bel culetto da frocio che hai…mi stai facendo proprio divertire
Cercai di toccarmi un po' il pisello…non resistevo e volevo segarmi….
Ma lui se ne accorse e mi impedì di farlo
Non ti azzardare a toccartelo frocetto….sei qui solo per farti inculare…mi rimproverò
Ormai mi aveva aperto il culo….mi dava colpi sempre più forti….e veloci….
Cercavo di strusciare il mio pisello contro il divano per godere un po' davanti…ma lui era come se se ne accorgeva….e mi rialzava per i fianchi.
Poi mi mise a pecora….io mi reggevo al bracciolo del divano….lui mi stringeva le chiappe e mi inculava come un maniaco
Lo sentivo ansimare sempre di più….ormai ero fradicio del suo sudore….
Ancora qualche colpo violento e venne….
Sentì il suo sperma entrarmi dentro….mi scaldò tutta la pancia
Continuò ancora a darmi qualche botta e poi si fermò, e si accasciò sopra di me.
Mi hai fatto godere frocio…..mi sussurrò all'orecchio….
Io mi voltai verso la finestra…..c'era una signora che mi guardava….
Poi lui si alzò e me lo rimise davanti il viso.
Puliscilo bene adesso….
E lo leccai tutto….e mentre lo pulivo con la lingua guardavo quella signora fissa negli occhi….lei mi faceva cenno di non dire nulla
Dopo averglielo pulito bene mi rimisi un po' a posto
Anche lui si tirò su i pantaloni e mi disse…
Vattene adesso, che ho da fare
Presi la bici e feci per andarmene….la signora era sparita.
Spinsi la bici fino a casa, provai a sedermici sopra ma non potevo, avevo il culo in fiamme.
Finalmente arrivai a casa, mi buttai sul letto….e mi masturbai


scritto il
2023-04-08
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