Cinema porno

di
genere
gay

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Eravamo alla fine degli anni 80, un fine estate dove ero andato a lavorare in un villaggio turistico in puglia. La stagione era finita, e tutti i dipendenti si stavano preparando per tornare a casa.
Io dovevo raggiungere la stazione di San Severo, per poi prendere il treno per Pescara. Il titolare ci aveva messo a disposizione il pulmino con uno dei suoi dipendenti per riaccompagnarci alla stazione. Arrivammo verso le 11 del mattino, ed io ero l'ultimo che sarebbe partito, visto che il mio treno ci sarebbe stato alle 16.
Mano a mano tutti i colleghi partirono, ed io rimasi solo. Avevo messo il mio borsone nel deposito bagagli, e ne approfittai per mangiare qualcosa e per andare a farmi un giro. Mentre girovagavo per la stazione vidi che c'era un cinema aperto. Mi avvicinai alle locandine e notai che che proiettavano un film porno. Ero preso da una strana eccitazione, durante i mesi di lavoro avevo avuto pochissimi incontri, anche perché cercavo sempre di mantenere un profilo basso sul lavoro. A quei tempi essere gay non era per niente facile. Comunque feci il biglietto ed entrai.
In sala c'erano poche persone, il film era iniziato, e i pochi uomini presenti erano sparsi un po' per tutta la sala. Qualcuno era solo, qualcun'altro in compagnia. Mentre mi abituavo al buio, vidi chi si stava segando, e chi se lo stava facendo succhiare dall'amico. Era un ambiente alquanto squallido, ma questo lo rendeva molto eccitante. Presi coraggio, e mi andai a sedere vicino un tipo verso le ultime file. Ogni tanto lo osservavo, poteva avere una sessantina d'anni, e vedevo che se lo stava tirando fuori per segarsi. Cominciò a farlo mentre io ero seduto proprio affianco a lui. Appoggiai il braccio sul bracciolo della sedia, con la mano che penzolava. Il tipo continuava a toccarlo, e poi ad un certo punto mise anche lui il braccio vicini al mio. Le mani si sfioravano, io la avvicinai ancora un po' alla sua e l'accarezzai. Senza dire una parola, lui la prese e se la mise sul cazzo. Glielo presi in mano, e cominciai a segarlo. Lui allargò le braccia e si mise a gambe larghe.
Sentivo il suo cazzo che si induriva, e piano piano lo segavo facendolo andare su e giù. Mi mise un braccio intorno al collo, e fece un po' di pressione per farmi abbassare. Mi sbottonai i pantaloni facendoli scendere un po', e rimasi seduto con le chiappe su quella poltroncina di pelle. Poi lui fece ancora un po' più di forza, ed io mi chinai verso di lui.
Continuavo a segarlo mentre avevo il suo cazzo a pochi cm dal viso, allora lui mi tolse la mano, si prese il cazzo e mi spinse la testa sul pisello. Aprii la bocca e cominciai a succhiarlo. Mi mise una mano in testa e me la spingeva con forza alternando i movimenti. Il sapore del suo cazzo era forte, sapeva di sudore e di vecchio, e lui sempre senza dire nulla mi stava scopando in bocca. Mi mise tutte e due le mani in testa, e me la schiacciò facendomi arrivare il cazzo in gola. Poi lo sentii venire…il suo cazzo mi pulsava in bocca e sentivo il suo sperma che mi aveva riempito la bocca. Ingoiai tutto, e poi lo pulii tutto con la lingua. Mi rialzai, e rimasi seduto, mentre lui si rimise a posto e se ne andò. Mentre mi stavo riprendendo, notai che un altro paio di persone si erano sedute vicino, e si erano godute lo spettacolo. Anche loro abbastanza anziani, e infatti guardandomi un po' intorno notai che l'unico giovane ero io. Poi uno di loro mi invitò a seguirli. Andammo verso una porta di emergenza, coperta da una grossa tenda di velluto.
Eravamo completamente al buio, loro mi presero le mani e se le portarono sui loro cazzi. Mentre li segavo uno di loro mi sbottonò i pantaloni e me li fece scendere.
Cominciarono a toccarmi il culo, me lo palpavano, mi tiravano il pisello.
A differenza di quello di prima loro parlavano. In dialetto stretto, non capivo quasi nulla, però capii quando mi dicevano che ero un bel ricchione giovane forestiero. Poi uno di loro mi disse:
Ti piace il cazzo e ricchione….succhiarmelo un po', fammi vedere quanto sei frocio.
Mi chinai verso di lui e glielo presi in bocca. Gli misi un braccio intorno le cosce per reggermi, e con la mano lo segavo mentre lo spompinavo. Anche lui sudatissimo….un odore di cazzo misto a sudore che sembrava stessi facendo un pompino ad un cavallo. L'altro stava ancora dietro di me, mi palpava il culo, e mi infilava un dito dentro.
Poi si avvicinò con la punta del cazzo e me lo volle infilare. Eravamo un po' scomodi, nonriuscivo a stare fermo in posizione. E quello dietro disse all'amico. Reggilo bene che adesso me lo inculo sto ricchione. L'altro mi si mise davanti, si appoggiò al muro e mi tenne la testa ferma sul suo cazzo. Allora quello dietro mi allargò bene le chiappe e me lo mise nel culo. Mugulai di dolore ma avevo sempre l'altro cazzo in bocca che non mi fece uscire neanche una parola. Adesso mi avevano preso proprio come una puttana. Si erano arrapati come due maiali, e mi stavano prendendo con forza. Quello dietro ormai mi inculava con colpi forti e decisi…e io che facevo avanti e indietro barcollando sempre con l'altro cazzo in bocca. Poi mi vennero dentro. Li sentii ansimare mentre i loro cazzi mi esplodevano dentro. Avevo tutta la bocca impastata di sborra, mentre me la sentivo scendere anche per le cosce.
Si divertivano a offendermi e ad umiliarmi, mi chiamavo frocio, ricchione…succhiacazzi
Poi anche loro si rivestirono e se ne andarono.
Cercai di pulirmi un po' e mi andai a risedere in sala. Stavo recuperando quello che non avevo fatto tutta l'estate.
Ero seduto alla penultima fila, nella parte più buia del cinema. Mi sentii una mano che mi toccava dietro la testa, me l'accarezzava. Mi girai e c'era un tipo grosso, anche lui non meno di cinquant'anni, era grasso, indossava una canottiera dove uscivano due braccia enormi tutte pelose. Mi mandò un bacio e io sorrisi. Allora si avvicinò dicendomi che non mi aveva mai visto li. Gli dissi che stavo aspettando per riprendere il treno.
Si avvicinò ancora di più, e cominciò a baciarmi sul collo, sulle guance….e poi mise le labbra sulle mie. Nonostante tutto era dolcissimo, e ci baciammo. Aprii la bocca per accogliere la sua lingua, che premeva per trovare la mia, mi aveva messo le mani sul viso e continuavamo a baciarci in modo appassionato.
Sei proprio un bel ragazzo….mi disse
Dopo di che si alzò e si sbottonò i pantaloni. Tirò fuori un cazzo di tutto rispetto…già bello duro.
Io mi girai, mi misi in ginocchio sulla poltroncina e lo presi in bocca. Feci un po' di difficoltà a prenderlo tutto per via della sua pancia, che mi ostacolava, ma lui se la tirò sopra e mi entrò tutto in bocca.
Poi lo sentii parlare con qualcuno dietro di me.
Dai…inculati sto ricchione…che è proprio bravo. Qualcuno dietro mi stava sbottonando i pantaloni e me li tirò giù.
Rimasi a pecora su quella sedia mentre succhiavo il cazzo al ciccione, e dietro qualcuno che mi stava palpando il culo e allargando le chiappe. Poi sentii un cazzo che mi entrò dritto nel culo.
Gemetti di piacere….
Ti piace e troia….guarda come è entrato bene….hai il culo rotto come una puttana
Non lo avevo nemmeno visto in faccia e mi stava facendo il culo
Dai ricchione….continua a succhiarlo…continuò quello davanti
Un altro tipo si era seduto affianco e si stava godendo lo spettacolo
Mi mise una mano in mezzo le cosce e cominciò a tirarmi il pisello
Guarda che pisellino da frocio che ha sto ricchione….disse ridendo
Era vero…avevo il pisello piccolo, e quando me lo mettevano nel culo spariva
Ma lui continuò a segarmi….raggiunsi un minimo di erezione….e mi scoppiò bagnando tutto lo schienale di sperma
Il ciccione non ce la fece più e mi venne sul viso. Me lo aveva tolto dalla bocca e si segò bagnandomi completamente tutta la faccia. Non mi accorsi se anche quello che mi stava inculando venne, ma me lo tolse dal culo e prima di andarsene di diede uno schiaffone sul culo che lo sentì tutta la sala.
Se ne andarono, io rimasi un attimo accovacciato su quella poltroncina.
Avevo sperma dappertutto.
Però mi dissi che poteva bastare.
Mi ricomposi un po' e mi avviai all'uscita.
Fuori c'erano 5-6 persone, che mi guardavano e ridevano.
Mentre me ne tornavo alla stazione una voce che veniva da loro mi disse…
Bravo ricchione, torna a trovarci ogni tanto e risero tutti. Arrivai alla stazione che a momenti perdevo il treno, e partii per tornare a casa.
Ancora oggi a distanza di anni ripenso a quel cinema, e mi masturbo ripensando a quel ciccione che.mi baciava mentre uno sconosciuto dietro mi faceva il culo.



scritto il
2023-04-15
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