Schiava di lei Parte 11
di
Lanottesabry
genere
trans
Instagram lanottesabry
Giovanna…esclamai…ma cos'è successo?
Simo…purtroppo non ce l'ho fatta….me ne sono andata. Matteo è stato un vero stronzo…
Raccontami cos'è successo?
Lascia stare…non ne vale la pena…ti dico solo che si è dimostrato uno stronzo vigliacco. Dopo qualche giorno che stavamo insieme, durante una discussione mi ha mollato un ceffone, io stavo per andarmene, ma lui poi mi scongiurò che non sarebbe successo mai più. Invece stamattina, abbiamo discusso un po' per una camicia stirata male, cioè ti rendi conto, non solo gli facevo anche da serva in casa, ma pretendeva anche. La discussione è degenerata…ad un certo punto gli ho tirato la camicia addosso dicendogli che se la poteva stirare da solo, e lui mi ha colpito. Questo è il risultato.
Giovanna….gli dissi…quante volte ne abbiamo parlato….se un uomo ti mena una volta….lo farà anche la seconda, guarda come ti ha conciata.
Posso tornare a casa? Mi disse con due occhi gonfi di lacrime….
Stai scherzando spero….questa è casa tua, e lo sai che ti amo, spero che non te ne andrai mai più.
Presi un po' di ghiaccio, lo misi dentro un tovagliolo, la feci distendere, e glielo appoggiai sulla fronte vicino l'occhio.
Ora stai così per un po', cerchiamo di farlo sgonfiare. Gli diedi un bacio sulle labbra, e andai in cucina a prepararle una tisana.
Quando gliela portai, si era addormentata.
Presi una coperta e gliela misi sopra.
Povera Giò, pensava di aver trovato un po' di stabilità e invece doveva ricominciare da capo un'altra volta.
La mattina seguente stava meglio, ne approfittammo per pulire tutta casa e per prenderci cura un po' di noi stesse .
Bagno caldo….in due stavamo strette nella vasca….e facemmo un casino. Ci schizzavamo l'acqua…ridevamo e scherzavamo come due adolescenti.
Poi gli feci un massaggio su tutto il corpo, infine presi lo smalto e gli rifeci tutte le unghie dei piedi. Mi stuzzicava…provocava….gli dicevo…stai attenta che ti faccio il culetto…
E lei ridendo…ma che vuoi fare frocetta…ti si alza ancora la pisella?
E mi accarezzò sotto le palle con la punta del piede…
Rimasi un attimo ferma…e lei continuò
Stava stesa davanti a me, con un piede mi stuzzicava il pisello…e con l'altro salì sopra …prima sui capezzoli…e poi me lo mise in faccia. Sapeva che non avrei resistito…
Cominciai a leccarlo…sulla pianta….le dita…le succhiavo una ad una
Brava frocetta….sento che qui qualcosa su muove….
Mi stavo eccitando….come sempre quando stavo con lei
La differenza di età non era mai stata un problema
Mi mise tutte e due la gambe sulle spalle…e mi tirò verso di lei
Continuai a baciarla e leccarla sulle gambe…sulle cosce…e poi arrivai sulla fica…sempre grande e spessa, con quel clitoride che mi aveva sempre fatto impazzire. Lo morsi…e la sentii gemere
Poi ci infilai la lingua dentro…lei mi strinse le cosce sulla faccia…e mi teneva la testa ferma sopra la sua vagina
Leccala…mi ordinò….fammi sentire che sono sempre la tua padrona
Ero distesa davanti a lei…che intanto aveva sollevato e aperto le cosce, mi aveva spalancato tutta la sua fregna…
E la leccavo avidamente.
Poi si mise in ginocchio…e mi mise tutto il suo culo sul viso…si allargò le chiappe e me le mise in faccia….si piegò e cominciò a spimpinarmi.
Gli leccavo tutte e due i buchi….la sentivo emettere sospiri e gridolini di piacere
Lei me lo leccava….e sapeva come fare.
Mi infilò un dito dietro nel culo….e cominciò a segarmi velocemente
Resistetti trenta secondi….e poi gli venni in faccia
Lei rise mentre cercava di prendere i miei schizzi in bocca
Che troia che sei….le dissi…lo sai come fare per farmi venire
Stai zitta puttanella…rispose…pensi che non ti conosco. Sono quasi due anni che scopiamo….e so come fare con le frocette come te
Si rigirò, mi si mise sopra e ci lasciamo andare ad un lungo bacio
Sentivo il mio sperma ancora nella sua bocca, poi rimanemmo un po' abbracciati in silenzio, e infine mi disse: basta, non ti lascio più, sto troppo bene con te. Preparati che usciamo, voglio fare un po' di shopping e ti porto a mangiare fuori.
Mi misi un vestitino abbastanza aderente, calze nere e stivali, un po' di trucco, occhiali da sole e uscimmo
Era una bellissima giornata, ed io stavo con la donna che amavo.
Girammo e parlammo un po' di tutto, gli raccontai del Princess, di Suzanne, del lavoro che facevo nel fine settimana.
Lei voleva riaprire l'annuncio che avevamo sul sito di escort, mamma con figlia trav.
E mi rassicurò dicendomi che questa volta avremmo sempre diviso i nostri guadagni al 50%. Non mi preoccupavo, e le dissi di stare tranquilla. E che comunque dovevamo anche pensare al nostro futuro.
Non so per quanto tempo poteva durare questa vita per lei, a 55 anni.
A non mi interessa….rise….a lavorare non ci torno di sicuro. Fino a quando il fisico reggerà farò sempre la mignotta. Ridemmo tutte e due
Girammo un po' di negozi, e lei si divertiva quando le varie commesse mi scambiavano realmente per sua figlia, ma poi mi sentivano parlare.
Non camuffavo mai la mia voce, odiavo parlare in falsetto…come tante checche che ci sono in giro, piuttosto parlavo con la voce bassa in modo sensuale…
A volte ci guardavano sorprese…a volte infastidite…ma il più delle volte ci prendevano in simpatia e e scherzavamo insieme. Una commessa, mentre cercavamo qualcosa di sexy, mi propose un body nero di pizzo, e mi disse: l'ho preso anch'io per me, e con questo mi sono fatta padre e figlio. Scoppiammo a ridere…e gli dissi che allora doveva venire a lavorare con noi…. Magari….rispose…ma il negozio e di mio padre, e mi ucciderebbe se me ne andassi
Ridemmo e scherzammo ancora un po', poi ci salutammo con la promessa di tornare a trovarla.
A casa rimettemmo a posto l'annuncio sul sito con foto nuove, ed eravamo ancora in pista. Solo il primo giorno vennero 3 clienti per mamma e figlia, più un altro paio per me. Tutto questo movimento aiutò Giovanna a non pensare a Matteo, ma ogni tanto la vedevo con lo sguardo malinconico. Cercavo di riprenderla subito, ma sapevo che ci sarebbe voluto del tempo. Speravo che lo dimenticasse in fretta.
Giovanna…esclamai…ma cos'è successo?
Simo…purtroppo non ce l'ho fatta….me ne sono andata. Matteo è stato un vero stronzo…
Raccontami cos'è successo?
Lascia stare…non ne vale la pena…ti dico solo che si è dimostrato uno stronzo vigliacco. Dopo qualche giorno che stavamo insieme, durante una discussione mi ha mollato un ceffone, io stavo per andarmene, ma lui poi mi scongiurò che non sarebbe successo mai più. Invece stamattina, abbiamo discusso un po' per una camicia stirata male, cioè ti rendi conto, non solo gli facevo anche da serva in casa, ma pretendeva anche. La discussione è degenerata…ad un certo punto gli ho tirato la camicia addosso dicendogli che se la poteva stirare da solo, e lui mi ha colpito. Questo è il risultato.
Giovanna….gli dissi…quante volte ne abbiamo parlato….se un uomo ti mena una volta….lo farà anche la seconda, guarda come ti ha conciata.
Posso tornare a casa? Mi disse con due occhi gonfi di lacrime….
Stai scherzando spero….questa è casa tua, e lo sai che ti amo, spero che non te ne andrai mai più.
Presi un po' di ghiaccio, lo misi dentro un tovagliolo, la feci distendere, e glielo appoggiai sulla fronte vicino l'occhio.
Ora stai così per un po', cerchiamo di farlo sgonfiare. Gli diedi un bacio sulle labbra, e andai in cucina a prepararle una tisana.
Quando gliela portai, si era addormentata.
Presi una coperta e gliela misi sopra.
Povera Giò, pensava di aver trovato un po' di stabilità e invece doveva ricominciare da capo un'altra volta.
La mattina seguente stava meglio, ne approfittammo per pulire tutta casa e per prenderci cura un po' di noi stesse .
Bagno caldo….in due stavamo strette nella vasca….e facemmo un casino. Ci schizzavamo l'acqua…ridevamo e scherzavamo come due adolescenti.
Poi gli feci un massaggio su tutto il corpo, infine presi lo smalto e gli rifeci tutte le unghie dei piedi. Mi stuzzicava…provocava….gli dicevo…stai attenta che ti faccio il culetto…
E lei ridendo…ma che vuoi fare frocetta…ti si alza ancora la pisella?
E mi accarezzò sotto le palle con la punta del piede…
Rimasi un attimo ferma…e lei continuò
Stava stesa davanti a me, con un piede mi stuzzicava il pisello…e con l'altro salì sopra …prima sui capezzoli…e poi me lo mise in faccia. Sapeva che non avrei resistito…
Cominciai a leccarlo…sulla pianta….le dita…le succhiavo una ad una
Brava frocetta….sento che qui qualcosa su muove….
Mi stavo eccitando….come sempre quando stavo con lei
La differenza di età non era mai stata un problema
Mi mise tutte e due la gambe sulle spalle…e mi tirò verso di lei
Continuai a baciarla e leccarla sulle gambe…sulle cosce…e poi arrivai sulla fica…sempre grande e spessa, con quel clitoride che mi aveva sempre fatto impazzire. Lo morsi…e la sentii gemere
Poi ci infilai la lingua dentro…lei mi strinse le cosce sulla faccia…e mi teneva la testa ferma sopra la sua vagina
Leccala…mi ordinò….fammi sentire che sono sempre la tua padrona
Ero distesa davanti a lei…che intanto aveva sollevato e aperto le cosce, mi aveva spalancato tutta la sua fregna…
E la leccavo avidamente.
Poi si mise in ginocchio…e mi mise tutto il suo culo sul viso…si allargò le chiappe e me le mise in faccia….si piegò e cominciò a spimpinarmi.
Gli leccavo tutte e due i buchi….la sentivo emettere sospiri e gridolini di piacere
Lei me lo leccava….e sapeva come fare.
Mi infilò un dito dietro nel culo….e cominciò a segarmi velocemente
Resistetti trenta secondi….e poi gli venni in faccia
Lei rise mentre cercava di prendere i miei schizzi in bocca
Che troia che sei….le dissi…lo sai come fare per farmi venire
Stai zitta puttanella…rispose…pensi che non ti conosco. Sono quasi due anni che scopiamo….e so come fare con le frocette come te
Si rigirò, mi si mise sopra e ci lasciamo andare ad un lungo bacio
Sentivo il mio sperma ancora nella sua bocca, poi rimanemmo un po' abbracciati in silenzio, e infine mi disse: basta, non ti lascio più, sto troppo bene con te. Preparati che usciamo, voglio fare un po' di shopping e ti porto a mangiare fuori.
Mi misi un vestitino abbastanza aderente, calze nere e stivali, un po' di trucco, occhiali da sole e uscimmo
Era una bellissima giornata, ed io stavo con la donna che amavo.
Girammo e parlammo un po' di tutto, gli raccontai del Princess, di Suzanne, del lavoro che facevo nel fine settimana.
Lei voleva riaprire l'annuncio che avevamo sul sito di escort, mamma con figlia trav.
E mi rassicurò dicendomi che questa volta avremmo sempre diviso i nostri guadagni al 50%. Non mi preoccupavo, e le dissi di stare tranquilla. E che comunque dovevamo anche pensare al nostro futuro.
Non so per quanto tempo poteva durare questa vita per lei, a 55 anni.
A non mi interessa….rise….a lavorare non ci torno di sicuro. Fino a quando il fisico reggerà farò sempre la mignotta. Ridemmo tutte e due
Girammo un po' di negozi, e lei si divertiva quando le varie commesse mi scambiavano realmente per sua figlia, ma poi mi sentivano parlare.
Non camuffavo mai la mia voce, odiavo parlare in falsetto…come tante checche che ci sono in giro, piuttosto parlavo con la voce bassa in modo sensuale…
A volte ci guardavano sorprese…a volte infastidite…ma il più delle volte ci prendevano in simpatia e e scherzavamo insieme. Una commessa, mentre cercavamo qualcosa di sexy, mi propose un body nero di pizzo, e mi disse: l'ho preso anch'io per me, e con questo mi sono fatta padre e figlio. Scoppiammo a ridere…e gli dissi che allora doveva venire a lavorare con noi…. Magari….rispose…ma il negozio e di mio padre, e mi ucciderebbe se me ne andassi
Ridemmo e scherzammo ancora un po', poi ci salutammo con la promessa di tornare a trovarla.
A casa rimettemmo a posto l'annuncio sul sito con foto nuove, ed eravamo ancora in pista. Solo il primo giorno vennero 3 clienti per mamma e figlia, più un altro paio per me. Tutto questo movimento aiutò Giovanna a non pensare a Matteo, ma ogni tanto la vedevo con lo sguardo malinconico. Cercavo di riprenderla subito, ma sapevo che ci sarebbe voluto del tempo. Speravo che lo dimenticasse in fretta.
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