La vacanza olandese 2ª parte

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trans

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Arrivammo davanti una di quelle case incastrate tra loro, tutte colorate, vicino c'era un canale.
Questo è un posto molto comodo…mi disse…ci si arriva in taxi, poi da qui si va verso il quartiere a luci rosse, e da qui in centro….indicandomi delle vie.
Presi una stanza singola, per 5 giorni, e come promesso, Filippo, così si chiamava lui, mi pagò metà dell'importo.
Senti…continuò…adesso ho un po' di cose da fare, tu riposati un po', poi oggi pomeriggio ti vengo a prendere e ti porto a fare un giro.
Ok…risposi…ti aspetto
Mi diede un bacio in bocca, senza preoccuparsi minimamente della gente intorno, e se ne andò.
Io mi sistemai in camera, feci una doccia e mi riposai un po'.
Verso le 16 lui tornò a prendermi.
Io lo aspettavo giù in reception, e già mi ero innamorato di quel posto.
Era molto frequentato, pieno di ragazzi da ogni parte del mondo.
Molti gay, ma anche travestite che giravano tranquillamente vestite in modo molto provocante.
Io ero vestito da maschietto, ma se lo avessi saputo prima mi sarei portata solo vestiti femminili.
Lo confidai a Filippo, ma lui disse di non preoccuparmi e di andare con lui.
Passeggiammo un po' poi ci fermammo davanti un negozio d'abbigliamento.
Sembrava quasi un sexy shop.
Entrammo e cominciammo a vedere alcune cose.
Era un negozio d'abbigliamento, ma per travestite. Tutte taglie grandi, scarpe col tacco e stivali alcuni fino alla tg. 46, parrucche di ogni tipo, vestitini aderenti, trasparenti, minigonne ecc….
Era il mio paradiso.
Scegliemmo alcune cose, andammo alla cassa e pagò tutto lui.
Lo ringraziai…ma lui mi disse di non preoccuparmi, e che lo avrei ringraziato dopo, e mi fece un sorriso ammiccante.
Prendemmo anche dei trucchi, e tornammo dove alloggiavo.
Mi disse di andare a prepararmi, e che sarebbe tornato dopo .
Misi tutto sul letto, ero entusiasta. Avrei potuto essere me stessa per qualche giorno, e questo per me era un sogno che si avverava.
Indossai l'intimo, calze nere con reggicalze, perizoma e reggiseno.
Sopra misi un vestitino attillato e un paio di stivali al ginocchio. Traballavo un po' sui tacchi, ma mi abituai subito.
Mi truccai e mi sciolsi i capelli.
Allo specchio vidi un altra persona, una ragazza bellissima. Se mi mettevo di lato si vedeva un po' il rigonfiamento in mezzo le gambe…ma ne ero orgogliosa.
Presi la borsetta…e scesi
In reception feci la mia figura, mi guardavano, qualche saluto ammiccante mi rendeva orgogliosa.
Mi misi su una poltroncina e accavallai le gambe. Mi dissi che non avrei dimenticato mai più quei momenti.
Arrivò Filippo, come mi vide rimase a bocca aperta. Sei meravigliosa…mi disse
Andiamo.
Uscimmo e mano nella mano cominciammo a passeggiare.
Ogni tanto mi reggevo a lui per abituarmi ai tacchi
Incrociavo qualche sguardo compiaciuto…
Era chiaro che sembravo proprio una puttana col suo cliente.
Mangiammo qualcosa chiacchierando amichevolmente e poi mi portò in un locale.
Luci soffuse…musica non troppo alta, ci sedemmo e bevemmo qualcosa.
C'era molta gente, molti ragazzi, ma anche uomini maturi come Filippo, che stavano con trav o con ragazzi giovani.
Donne pochissime, a parte quelle che ci lavoravano, e tutte lesbiche.
Eravamo seduti sul divanetto, lui mi accarezzava le cosce in continuazione, e ogni tanto mi baciava. Sempre baci con la lingua, molto appassionati. L'alcool ormai aveva preso il sopravvento…ed io lascia andare ogni freno inibitore.
Lo baciavo…gli mettevo la mano sul pacco…e lui lo stesso con me.
Ad un certo punto lui mi disse…
Non devi andare in bagno? Vai…è da quella parte.
Non capii subito, non lo avevo chiesto…
Ma lui con un sorriso beffardo continuò…
Vai vai…e di lì.
Mi alzai…e mi diressi in bagno.
C'era un corridoio che sbucava in uno spazio più largo, sempre le luci molto soffuse, poi mi guardai intorno e vidi che c'erano parecchie persone. Tutti che facevano sesso.
Maschietti che si inculavano nei bagni, anziani che spompinavano ragazzetti giovani, altri giovani in mezzo a 3 o 4 persone …cazzi e culi dappertutto.
Adesso avevo capito perché mi ci aveva mandato.
Ero appoggiata ad una colonna mentre osservavo due maturi che avevano messo in mezzo un ragazzetto, se lo stavano inculando mentre se lo facevano succhiare.
Ero affascinata da tutto quello che vedevo
Ad un certo punto mi sentii mettere una mano sotto il vestitino che mi cominciò a palpare il culo. Mi girai, e mi trovai davanti un uomo di colore. Ce n'erano parecchi nel locale. Lui mi sorrise e mi disse qualcosa.
Io nel mio inglese sgangherato gli dissi che non lo capivo. Ma lui non mi disse nulla…mi attaccò alla colonna e cominciò a baciarmi sul collo, mentre le sue mani perlustravano ogni centimetro del mio corpo. Poi mi fissò dritta negli occhi. Lo vidi bene in faccia, il bianco dei suoi occhi risplendeva, e le sue labbra erano enormi…e bellissime.
Avvicinai le mie alle sue…e ci baciammo
Le nostre lingue si toccarono…e cominciarono a spingersi tra di loro
Un bacio bellissimo…lungo e appassionato. Mentre ci baciavamo gli sbottonai i pantaloni, e gli tirai fuori l'uccello.
Nonostante era ancora mezzo moscio, mi occupava tutte e due le mani, era enorme
Poi mi mise una mano in testa e mi fece inginocchiare.
Me lo ritrovai davanti, era meraviglioso. Nero…lucido…con una cappella rosa…enorme
Ci appoggiai la lingua sopra, lo baciai…e cominciai a leccarlo
Cercai di farmelo entrare in bocca, ma era impossibile, adesso si era indurito ed era enorme. Succhiavo bene la cappella, poi gli leccavo tutta l'asta…le palle…
Ero inebriata…lo segavo e leccavo contemporaneamente…non mi volevo staccare più da quel cazzo stupendo.
Mi fece rialzare e mi girò verso la colonna, dove mi ci appoggiai con le mani
Mi allargò le gambe e si chinò per leccarmi il culo. Sentivo la sua lingua entrarmi dentro…io stavo impazzendo dal piacere.
Poi si rialzò….e io pensai… adesso mi rompe…non mi entrerà mai quel coso nel culo.
Ma lui sapeva come fare. Tirò fuori un tubetto di lubrificante e ci si bagnò un dito, e dopo me lo infilò nel culo spalmandolo bene. Se ne mise un po' pure sulla cappella….e me la puntò sul buchetto.
Io gli implorai di fare piano…
Lui dietro di me rideva e ripeteva le mie parole quasi come a prendermi in giro….
Si si…piano piano
Mi allargò bene le chiappe…e mi infilò la cappella dentro…poi comincio a spingere
Cominciavo a sentirlo…stava entrando
E sentivo lui che diceva qualche parola in italiano
Brava…brava puttana…
Io stavo impazzendo…dal dolore e dal piacere….
Ma lui non si fermava, rallentava solo un po' quando mi sentiva gemere dal dolore…ma solo un attimo…poi riprendeva a spingere….
E me lo mise tutto nel culo. Mi aveva impalata. Non potevo muovermi, lui mi mise una mano davanti e cominciò a tirarmi il pisello…
Ce l'avevo piccolissimo, moscio, sembrava quello di un bambino…
E lui rideva toccandolo…non capivo ma mi stava deridendo
Sempre tenendomelo nel culo, continuò a segarmi…ed io venni…con il cazzo moscio…sbrodolando come una troietta
Sentii la sua risata insieme a parole incomprensibili
Stavo svenendo dal piacere
Lui allora mi prese per i fianchi, mentre ero sempre appoggiata alla colonna
E cominciò a muovermelo dentro
Lo sentivo distintamente
Prima piccoli colpi…poi quando sentii che ormai si era allargato bene cominciò a martellarmi con movimenti decisi…forti…profondi
Ad ogni colpo gemevo come una cagna
Mi girai un attimo e vidi che si era formato un gruppetto di persone che ci guardavano…chi si segava e chi osservava compiaciuto.
Adesso i colpi arrivavano veloci, decisi…mi stringeva i fianchi e mi faceva andare avanti e dietro…
Sempre più veloci….io che ormai ero in balia e gemevo sempre più forte…
Poi si fermò di botto….lo sfilò fuori….mi fece girare e inginocchiare
Mi prese per i capelli e mi alzò il viso mentre si stava segando
Vidi il suo cazzo e facevo fatica a credere che mi era entrato tutto nel culo
Qualche istante e mi venne sul viso
Avevo la bocca aperta e gli schizzi mi arrivarono in gola…poi sulla faccia…sugli occhi….era un idrante
Tutti intorno erano estasiati da quella scena…e anch'io lo ero.
Poi me lo mise di nuovo in bocca, voleva che glielo pulissi
E così feci, lo leccai tutto pulendolo per bene, mentre io gocciolavo sperma.
Mi accarezzò la testa dicendo qualcosa, e se ne andò. Io mi rialzai e camminando a fatica sui tacchi mi avvicinai ad un lavandino per ripulirmi un po'.
Poi mi vidi allo specchio e dietro di me c'era Filippo.
Brava…mi disse…sei stata fantastica, hai fatto godere tutti qui dentro
Mi appoggiai al suo braccio e ritornammo a sederci
Avevo il culo veramente rotto adesso, in bocca ancora il sapore dello sperma…. Filippo mi prese il viso e mi mise la lingua in bocca
Brava la mia puttanella….mi disse…ci divertiremo molto in questi giorni

scritto il
2023-04-05
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