Schiava di lei Parte 9
di
Lanottesabry
genere
trans
Instagram lanottesabry
Passò qualche giorno, e infine Giovanna si decise di andare a vivere con Matteo.
Ci metteremo d'accordo, mi avrebbe lasciato la casa, in affitto.
Io stavo bene lì, il paese era piccolo, ma era ben collegato e vicino ad altri paesi .
L'ultima notte facemmo l'amore come due amanti che si rivedono dopo tanto tempo.
Giovanna era il mio tipo ideale di donna.
Matura, decisa, seno grande che adoravo.
E poi era lei che a letto prendeva l'iniziativa. Mi sarebbe mancata tantissimo.
La mattina Matteo la venne a prendere, ci eravamo promessi di rivederci almeno una volta al mese.
Ripresi la mia vita, aggiornai l'annuncio su internet, e ricominciai a "lavorare".
La cosa buona è che avevo sempre diversi incontri al mattino, vivevo a pochi km dalla statale, e parecchie persone ne approfittavano per deviare da me.
Sempre molti rappresentanti e autisti, ma anche ragazzi e padri di famiglia.
Comprai anche un auto, adesso che non c'era più Giovanna dovevo avere la possibilità di potermi muovere.
C'erano persone che mi chiamavano anche da Ravenna, per andare da loro.
Un pomeriggio, dopo aver avuto un incontro proprio in città, ne approfittai per farmi un giro, e vedere se trovavo qualcosa di carino. Dovevo ricomprare le calze, che non so perché ma ne consumavo 2-3 paia al giorno.
Mi fermai davanti una vetrina di intimo, molto carino. C'erano dei bei corpetti, reggiseni, e molte varietà di calze e collant. Entrai, mi accolse un signore sulla cinquantina, un bel tipo, non alto, ma messo bene, completamente pelato.
Gli dissi che volevo dare un'occhiata, e lui molto gentile cominciò ad illustrarmi alcuni articoli. Scelsi un po' di cosette, poi chiacchierando un po' gli raccontai dove vivevo e cosa facevo.
Ah ecco….mi disse…ecco perché non ti avevo mai vista. Da me vengono parecchie trav, a volte ordino su internet alcuni articoli di taglia grande per loro, che poi vengono a ritirare da me, per non farli spedire a casa. Sai com'è…non tutte vivono alla luce del sole come te.
E si che sapevo com'era….per anni anch'io tenevo quel poco che avevo in uno scatolone in soffitta. E tutte le difficoltà per poter indossare.
Poi lui continuò… Da me vengono anche delle ragazze che lavorano al Princess.
Conoscevo di nome il locale, ma non più di tanto, e chiesi che tipo di ambiente era.
Bel locale…mi rispose…molto ben frequentato, molte belle ragazze e trav per passare una bella serata, le più carine ci lavorano anche, il proprietario nei fine settimana organizza sempre qualcosa, e le chiama per movimentare la serata.
Tu potresti andarci…. continuò…sicuramente ti prenderebbe. Sei molto carina…e hai un bel fisichetto.
Gli chiesi se li dentro si organizzavano incontri…
Ufficialmente no…ma ci sono un po' di posticini appartati dove poter stare tranquilli in intimità. E spesso sul tardi…c'è parecchio movimento…disse facendomi l'occhiolino.
Adesso ero veramente incuriosita…
Se ti interessa vai una sera, e chiedi di parlare con Adolfo, il proprietario, e vedi cosa ti propone.
Lo salutai ringraziandolo, e tornai a casa.
La sera dopo , mi preparai di tutto punto, vestitino sexy, calze nere e tacco dodici, un bel trucco, e andai al Princess.
Erano quasi le 11 di sera di giovedì, preferivo andarci in una serata tranquilla, con poco movimento, così avrei potuto parlare tranquillamente col proprietario.
Mi presentai all'ingresso dove c'era un buttafuori di colore, una montagna di almeno 2 metri, un armadio. Chiesi se c'era il proprietario e se potevi parlarci.
Dopo qualche parola alla radiolina…il tipo…che nel frattempo mi aveva squadrato con gli occhi, mi fece entrare e mi disse che Adolfo mi aspettava al bar.
Entrai, un piccolo corridoio con luci soffuse prima di entrare nella sala, con una pista al centro, poltroncine e divanetti tutti intorno, e anche un piccolo palco dove potersi esibire. C'era un po' di movimento, sentii molti sguardi che mi osservavano, parecchi clienti , alcune ragazze e molte trav.
Raggiunsi il bar, e conobbi Alfonso.
Era di Milano, quarantina d'anni ma ne dimostrava qualcuno in più, sicuramente la vita notturna lo aveva un po' segnato.
Non troppo alto, e una bella pancia…frutto secondo me di fiumi d'alcool e notti brave.
Ci presentammo, e parlammo un po'. Gli dissi di aver sentito parlare del locale, e volevo sapere se c'era la possibiltà di fare qualche serata. Lui era molto interessato a me, e mi disse di andare nel suo ufficio dove avremmo potuto parlare con calma.
Mi portò in una stanzetta dietro il palco.
Dentro c'era il suo ufficio. Molto organizzato, scrivania e libreria piena di documenti, di fronte un divano , frigo bar, televisore e bagno privato.
Immaginai che ci passava parecchie notti lì dentro. Ci sedemmo sul divano e parlammo un po'.
Mi spiegò la situazione, mi voleva per le serate del venerdì e del sabato, dovevo sempre essere vestita sexy ma non volgare, e mi disse che così stavo benissimo, che dovevo intrattenere i clienti, ma non ero obbligata a fare nulla se io non avessi voluto. Lui mi avrebbe dato 200 euro a serata, poi se accettavo mance per qualche servizio extra a lui non interessava, anzi gli avrebbe fatto comodo.
Poi mi disse…alzati un po' e fatti vedere.
Mi alzai e mi facevo osservare.
Togliti il vestito…continuò…
Io lo feci cadere a terra.
Splendida…avvicinati
Ero in piedi davanti a lui, che stava sempre seduto.
Mi cominciò a palpare le cosce, il culo….e poi mi abbassò il perizoma. Mi prese il pisello in mano…e cominciò a segarmelo
Dopo un po'...avendolo fatto indurire cominciò a succhiarmelo
Mi si mise in ginocchio davanti, io avevo allargato le gambe e gli avevo messo le mani in testa, e simulavo di scoparmelo in bocca. Mi mise un dito nel culo….e cominciai ad ansimare
Brava troietta….vedo che ti piace
Adesso fammi vedere che sai fare
Si alzò in piedi e mi abbracciò….e cominciò a baciarmi in bocca
Sapore di alcool e tabacco…forte
Gli sbottonai i pantaloni che feci scendere, e poi lui mi fece inginocchiare.
Gli abbassai anche le mutande, e mi ritrovai davanti un cazzetto piccolo, duro ma veramente piccolo. Senza nessuna difficoltà lo presi tutto in bocca e cominciai a spompinarlo. 30 secondi e venne….
Rimasi un po' così….mi veniva quasi da ridere ma riuscii a trattenermi .
Si ricompose, non sembrava in imbarazzo per la sua performance, prese il telefono e fece un numero:
Jimmy, vieni nel mio ufficio…e riattaccò.
Adesso ti presento a Jimmy, e lui che fa i provini…mi disse
Dopo 2 min bussarono…
Vieni Jimmy, entra ….
Entrò un uomo di colore…si avvicinò ad Alfonso e si diedero un bacio in bocca
Lui è il mio compagno…rivolgendosi a me…fatti vedere da lui.
Io ero rimasta solo con calze e reggicalze, e reggiseno, il resto me lo aveva già tolto lui.
Notevole…disse Jimmy osservandomi…
Si avvicinò e cominciò a palparmi il culo…mi prese il cazzo in mano…
Ha anche un bel pisello…continuò…
Poi mi mise con le spalle verso il muro…. avvicinò il suo viso al mio….
Eravamo a pochi cm. di distanza… mi toccava il seno…i fianchi…
E poi avvicinò le labbra alle mie
Ci baciammo…prima piccoli bacetti sulle labbra….poi le schiudemmo….e ci infilammo le lingue dentro
Un bacio lungo…appassionato…le nostre lingue che si spingevano tra di loro…e le mani che andavano dappertutto.
Si abbassò i pantaloni….gli presi il cazzo in mano….e questo era un vero cazzo. Era grande anche se ancora mezzo moscio…
Glielo accarezzavo….gli toccavo le palle…
Poi mi inginocchiai…..e me lo ritrovai davanti gli occhi. Bellissimo…senza un pelo…questo enorme cazzo nero che mi danzava davanti gli occhi.
Cominciai a leccargli la cappella…poi tutta l'asta…..e gli baciavo le palle.
Volevo gustarmelo tutto…. lo presi in bocca e cominciai a succhiarglielo.
Avanti e dietro…cercavo di farlo entrare il più possibile…ma a malapena entrava un terzo
Ero in ginocchio, attaccata alle sue gambe…gliele accarezzavo…poi salivo verso le chiappe…un culo bellissimo e sodo…
Poi lui cercò di spingermelo ancora di più dentro…lo sentì arrivare in gola…e lui lo tenne fermo. Poi dovetti tirarmi indietro altrimenti avrei vomitato….
Mi fece rialzare…e mi portò sul divano
Mi ci fece mettere a pecorina appoggiata allo schienale.
Si mise dietro e cominciò a leccarmi il buchetto
Alfonso guardava divertito…mi sentiva gemere di piacere e commentava:
Brava puttanella….ti piace il cazzo eh?...ma come lo succhi bene….sei proprio una brava frocetta…..
Poi Jimmy me lo puntò tra le chiappe
Enorme…adesso era diventato veramente duro
Cominciò a spingere….piano piano….
Con una mano si reggeva il cazzo e con l'altra mi apriva le chiappe
Entrò….lo sentivo dentro….che avanzava…
Diede un ultimo colpo ed entrò tutto
Gridai di piacere e di dolore
Mi mise le mani sui fianchi….e cominciò ad incularmi
Alfonso non diceva più una parola….era affascinato dalli spettacolo che si stava consumando a pochi cm dal suo viso
Poi mi fece alzare una gamba, si avvicinò con la bocca e me lo prese in bocca.
Jimmy aveva preso ritmo….mi stantuffava con regolarità…colpi decisi che sentivo arrivarmi in pancia…Alfonso che mi spompinava…
Stavo godendo come una troia…ansimavo di piacere…e poi lo sentii venire dentro di me…
Gli ultimi colpi mi stavano rompendo il culo…poi quel liquido caldo che mi riempì la pancia mi mandò in estasi….e venni anch'io….in bocca ad Alfonso
Rimanemmo qualche istante così, poi Jimmy su staccò, e pure Alfonso
Rimasi a pecora sul divano….con lo sperma che mi colava tra le cosce e il pisello che gocciolava
Ero esausta….ma contenta…avevo goduto come poche volte.
Ci rivestimmo, Alfonso e Jimmy mi fecero i complimenti, e ci mettemmo d'accordo.
Sarei andata lì il venerdì e il sabato sera, più le feste che si organizzavano. Mi avrebbe dato 500 euro a settimana, e se avessi quadagnato qualche extra facendo un po' la mignotta l'avrei tenuto per me, a patto che avessi spinto i clienti a bere un po'.
Ci salutammo dandoci appuntamento per il giorno dopo, venerdì, avrei attaccato verso le 23 fino a chiusura, circa le 5 del mattino.
Ero elettrizzata…non vedevo l'ora di cominciare, avrei unito il lavoro al piacere, e in più continuavo a battere a casa per conto mio.
Passò qualche giorno, e infine Giovanna si decise di andare a vivere con Matteo.
Ci metteremo d'accordo, mi avrebbe lasciato la casa, in affitto.
Io stavo bene lì, il paese era piccolo, ma era ben collegato e vicino ad altri paesi .
L'ultima notte facemmo l'amore come due amanti che si rivedono dopo tanto tempo.
Giovanna era il mio tipo ideale di donna.
Matura, decisa, seno grande che adoravo.
E poi era lei che a letto prendeva l'iniziativa. Mi sarebbe mancata tantissimo.
La mattina Matteo la venne a prendere, ci eravamo promessi di rivederci almeno una volta al mese.
Ripresi la mia vita, aggiornai l'annuncio su internet, e ricominciai a "lavorare".
La cosa buona è che avevo sempre diversi incontri al mattino, vivevo a pochi km dalla statale, e parecchie persone ne approfittavano per deviare da me.
Sempre molti rappresentanti e autisti, ma anche ragazzi e padri di famiglia.
Comprai anche un auto, adesso che non c'era più Giovanna dovevo avere la possibilità di potermi muovere.
C'erano persone che mi chiamavano anche da Ravenna, per andare da loro.
Un pomeriggio, dopo aver avuto un incontro proprio in città, ne approfittai per farmi un giro, e vedere se trovavo qualcosa di carino. Dovevo ricomprare le calze, che non so perché ma ne consumavo 2-3 paia al giorno.
Mi fermai davanti una vetrina di intimo, molto carino. C'erano dei bei corpetti, reggiseni, e molte varietà di calze e collant. Entrai, mi accolse un signore sulla cinquantina, un bel tipo, non alto, ma messo bene, completamente pelato.
Gli dissi che volevo dare un'occhiata, e lui molto gentile cominciò ad illustrarmi alcuni articoli. Scelsi un po' di cosette, poi chiacchierando un po' gli raccontai dove vivevo e cosa facevo.
Ah ecco….mi disse…ecco perché non ti avevo mai vista. Da me vengono parecchie trav, a volte ordino su internet alcuni articoli di taglia grande per loro, che poi vengono a ritirare da me, per non farli spedire a casa. Sai com'è…non tutte vivono alla luce del sole come te.
E si che sapevo com'era….per anni anch'io tenevo quel poco che avevo in uno scatolone in soffitta. E tutte le difficoltà per poter indossare.
Poi lui continuò… Da me vengono anche delle ragazze che lavorano al Princess.
Conoscevo di nome il locale, ma non più di tanto, e chiesi che tipo di ambiente era.
Bel locale…mi rispose…molto ben frequentato, molte belle ragazze e trav per passare una bella serata, le più carine ci lavorano anche, il proprietario nei fine settimana organizza sempre qualcosa, e le chiama per movimentare la serata.
Tu potresti andarci…. continuò…sicuramente ti prenderebbe. Sei molto carina…e hai un bel fisichetto.
Gli chiesi se li dentro si organizzavano incontri…
Ufficialmente no…ma ci sono un po' di posticini appartati dove poter stare tranquilli in intimità. E spesso sul tardi…c'è parecchio movimento…disse facendomi l'occhiolino.
Adesso ero veramente incuriosita…
Se ti interessa vai una sera, e chiedi di parlare con Adolfo, il proprietario, e vedi cosa ti propone.
Lo salutai ringraziandolo, e tornai a casa.
La sera dopo , mi preparai di tutto punto, vestitino sexy, calze nere e tacco dodici, un bel trucco, e andai al Princess.
Erano quasi le 11 di sera di giovedì, preferivo andarci in una serata tranquilla, con poco movimento, così avrei potuto parlare tranquillamente col proprietario.
Mi presentai all'ingresso dove c'era un buttafuori di colore, una montagna di almeno 2 metri, un armadio. Chiesi se c'era il proprietario e se potevi parlarci.
Dopo qualche parola alla radiolina…il tipo…che nel frattempo mi aveva squadrato con gli occhi, mi fece entrare e mi disse che Adolfo mi aspettava al bar.
Entrai, un piccolo corridoio con luci soffuse prima di entrare nella sala, con una pista al centro, poltroncine e divanetti tutti intorno, e anche un piccolo palco dove potersi esibire. C'era un po' di movimento, sentii molti sguardi che mi osservavano, parecchi clienti , alcune ragazze e molte trav.
Raggiunsi il bar, e conobbi Alfonso.
Era di Milano, quarantina d'anni ma ne dimostrava qualcuno in più, sicuramente la vita notturna lo aveva un po' segnato.
Non troppo alto, e una bella pancia…frutto secondo me di fiumi d'alcool e notti brave.
Ci presentammo, e parlammo un po'. Gli dissi di aver sentito parlare del locale, e volevo sapere se c'era la possibiltà di fare qualche serata. Lui era molto interessato a me, e mi disse di andare nel suo ufficio dove avremmo potuto parlare con calma.
Mi portò in una stanzetta dietro il palco.
Dentro c'era il suo ufficio. Molto organizzato, scrivania e libreria piena di documenti, di fronte un divano , frigo bar, televisore e bagno privato.
Immaginai che ci passava parecchie notti lì dentro. Ci sedemmo sul divano e parlammo un po'.
Mi spiegò la situazione, mi voleva per le serate del venerdì e del sabato, dovevo sempre essere vestita sexy ma non volgare, e mi disse che così stavo benissimo, che dovevo intrattenere i clienti, ma non ero obbligata a fare nulla se io non avessi voluto. Lui mi avrebbe dato 200 euro a serata, poi se accettavo mance per qualche servizio extra a lui non interessava, anzi gli avrebbe fatto comodo.
Poi mi disse…alzati un po' e fatti vedere.
Mi alzai e mi facevo osservare.
Togliti il vestito…continuò…
Io lo feci cadere a terra.
Splendida…avvicinati
Ero in piedi davanti a lui, che stava sempre seduto.
Mi cominciò a palpare le cosce, il culo….e poi mi abbassò il perizoma. Mi prese il pisello in mano…e cominciò a segarmelo
Dopo un po'...avendolo fatto indurire cominciò a succhiarmelo
Mi si mise in ginocchio davanti, io avevo allargato le gambe e gli avevo messo le mani in testa, e simulavo di scoparmelo in bocca. Mi mise un dito nel culo….e cominciai ad ansimare
Brava troietta….vedo che ti piace
Adesso fammi vedere che sai fare
Si alzò in piedi e mi abbracciò….e cominciò a baciarmi in bocca
Sapore di alcool e tabacco…forte
Gli sbottonai i pantaloni che feci scendere, e poi lui mi fece inginocchiare.
Gli abbassai anche le mutande, e mi ritrovai davanti un cazzetto piccolo, duro ma veramente piccolo. Senza nessuna difficoltà lo presi tutto in bocca e cominciai a spompinarlo. 30 secondi e venne….
Rimasi un po' così….mi veniva quasi da ridere ma riuscii a trattenermi .
Si ricompose, non sembrava in imbarazzo per la sua performance, prese il telefono e fece un numero:
Jimmy, vieni nel mio ufficio…e riattaccò.
Adesso ti presento a Jimmy, e lui che fa i provini…mi disse
Dopo 2 min bussarono…
Vieni Jimmy, entra ….
Entrò un uomo di colore…si avvicinò ad Alfonso e si diedero un bacio in bocca
Lui è il mio compagno…rivolgendosi a me…fatti vedere da lui.
Io ero rimasta solo con calze e reggicalze, e reggiseno, il resto me lo aveva già tolto lui.
Notevole…disse Jimmy osservandomi…
Si avvicinò e cominciò a palparmi il culo…mi prese il cazzo in mano…
Ha anche un bel pisello…continuò…
Poi mi mise con le spalle verso il muro…. avvicinò il suo viso al mio….
Eravamo a pochi cm. di distanza… mi toccava il seno…i fianchi…
E poi avvicinò le labbra alle mie
Ci baciammo…prima piccoli bacetti sulle labbra….poi le schiudemmo….e ci infilammo le lingue dentro
Un bacio lungo…appassionato…le nostre lingue che si spingevano tra di loro…e le mani che andavano dappertutto.
Si abbassò i pantaloni….gli presi il cazzo in mano….e questo era un vero cazzo. Era grande anche se ancora mezzo moscio…
Glielo accarezzavo….gli toccavo le palle…
Poi mi inginocchiai…..e me lo ritrovai davanti gli occhi. Bellissimo…senza un pelo…questo enorme cazzo nero che mi danzava davanti gli occhi.
Cominciai a leccargli la cappella…poi tutta l'asta…..e gli baciavo le palle.
Volevo gustarmelo tutto…. lo presi in bocca e cominciai a succhiarglielo.
Avanti e dietro…cercavo di farlo entrare il più possibile…ma a malapena entrava un terzo
Ero in ginocchio, attaccata alle sue gambe…gliele accarezzavo…poi salivo verso le chiappe…un culo bellissimo e sodo…
Poi lui cercò di spingermelo ancora di più dentro…lo sentì arrivare in gola…e lui lo tenne fermo. Poi dovetti tirarmi indietro altrimenti avrei vomitato….
Mi fece rialzare…e mi portò sul divano
Mi ci fece mettere a pecorina appoggiata allo schienale.
Si mise dietro e cominciò a leccarmi il buchetto
Alfonso guardava divertito…mi sentiva gemere di piacere e commentava:
Brava puttanella….ti piace il cazzo eh?...ma come lo succhi bene….sei proprio una brava frocetta…..
Poi Jimmy me lo puntò tra le chiappe
Enorme…adesso era diventato veramente duro
Cominciò a spingere….piano piano….
Con una mano si reggeva il cazzo e con l'altra mi apriva le chiappe
Entrò….lo sentivo dentro….che avanzava…
Diede un ultimo colpo ed entrò tutto
Gridai di piacere e di dolore
Mi mise le mani sui fianchi….e cominciò ad incularmi
Alfonso non diceva più una parola….era affascinato dalli spettacolo che si stava consumando a pochi cm dal suo viso
Poi mi fece alzare una gamba, si avvicinò con la bocca e me lo prese in bocca.
Jimmy aveva preso ritmo….mi stantuffava con regolarità…colpi decisi che sentivo arrivarmi in pancia…Alfonso che mi spompinava…
Stavo godendo come una troia…ansimavo di piacere…e poi lo sentii venire dentro di me…
Gli ultimi colpi mi stavano rompendo il culo…poi quel liquido caldo che mi riempì la pancia mi mandò in estasi….e venni anch'io….in bocca ad Alfonso
Rimanemmo qualche istante così, poi Jimmy su staccò, e pure Alfonso
Rimasi a pecora sul divano….con lo sperma che mi colava tra le cosce e il pisello che gocciolava
Ero esausta….ma contenta…avevo goduto come poche volte.
Ci rivestimmo, Alfonso e Jimmy mi fecero i complimenti, e ci mettemmo d'accordo.
Sarei andata lì il venerdì e il sabato sera, più le feste che si organizzavano. Mi avrebbe dato 500 euro a settimana, e se avessi quadagnato qualche extra facendo un po' la mignotta l'avrei tenuto per me, a patto che avessi spinto i clienti a bere un po'.
Ci salutammo dandoci appuntamento per il giorno dopo, venerdì, avrei attaccato verso le 23 fino a chiusura, circa le 5 del mattino.
Ero elettrizzata…non vedevo l'ora di cominciare, avrei unito il lavoro al piacere, e in più continuavo a battere a casa per conto mio.
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