Padre birichino

di
genere
incesti

Sono nato che papà aveva diciotto anni e mamma sedici, quindi sono diventato maggiorenne che aveva trentasei anni e mamma trentaquattro. Papà è stato uno scopatore incallito, le donne, mamma compresa che sono cadute ai suoi piedi non si contano. Mamma prima ha subito in seguito lo ha ricambiato con la stessa moneta. Va chiarito che mamma godeva con lui come nessun altro era in grado di fare, lo tradiva per bilanciare i suoi tradimenti. Sono convinto che se avessi avuto una sorella papà l'avrebbe scopata. Era un difetto di famiglia, suo padre vale a dire mio nonno, si era scopato mezzo paese. Quando ho portato
la mia ragazza a casa, si che era inverno, ma l'ho fatta vestire in modo esagerato per coprire le sue fattezze. Era più uno scherzo che altro, ero convinto che la scopasse. Lei sapeva tutto, abbiamo programmato il nostro futuro in maniera parsimoniosa senza eccessi, io lavoravo lei non ancora abbiamo iniziato la convivenza, Abbiamo trovato una casetta con giardino appena fuori dal centro abitato, l'abbiamo attrezzato alla meno peggio e siamo andati a convivere. La casa era rimasta disabitata dalla morte dei vecchi che l'abitavano, il loro figlio non avendone necessità la stava mandando in malora. Con l'aiuto di papà l'abbiamo riattivata, restava da pulire il giardino, c'era tanta di quella erba secca che per trasportarla ci sarebbe servito un camion. In casa, stavamo nudi, anche se c'era papà lei stava nuda, anzi quando c'era papà si mostrava in tutte le pose per eccitarlo, era il mese di giugno. Avevamo preso accordi che papà sarebbe venuto verso le otto per iniziare il suo lavoro, invece alle sei suona il campanello. Monica apre e lo va ad accogliere così com'era. Avevo lavorato fino alle dieci col mio turno, dovevo riposare ancora. Sentivo le voci provenire dalla cucina oltre ad un forte odore di caffè, parlavano del più e del meno poi silenzio totale. Ho atteso cinque minuti Monica non tornava, senza far rumore mi sono alzato, era seduta a cavalcioni sulle gambe di papà -Non ti basta mai- rivolto a papà -Veramente stavamo parlando piano per non svegliarti, stavi dormendo, comunque scendo giù a lavorare. A proposito pranzo con voi perché Viola va a pranzo da Giulio. Per la cronaca Giulio si scopava mamma. Siamo scesi io e papà per iniziare i lavori, ogni tanto qualche frase buttata qua e la -Certo che Monica è una figa paurosa- -Papà sai che mi piace se la scopi, a lei molto di più- -Ti facevo solo un complimento- Un lavoro faticoso sotto il sole, senza avvisarla siamo saliti a bere una birra, stava facendo la doccia, non ci ha sentiti ed è uscita come al solito. Quando ci ha visti è stata lei a porci i bicchieri con la birra. Papà si toccava il cazzo, era evidente che vederla nuda la eccitava tanto che tardava ad alzarsi per non mostrare l'erezione. Il bello che mi stavo eccitando anch'io. Ho fatto un lungo sospiro, ho fatto l'occhiolino a papà, ho preso Monica per mano l'ho portata in camera -Vuoi scopare con papà? ha il cazzo che gli scoppia, anch'io sono cotto al punto giusto- -Papà vieni in camera- Aveva capito è arrivato nudo ha preso Monica l'ha messa sul letto -Scopala prima tu- Ho impiegato meno di un minuto a sborrare lei non ha fatto in tempo. Papà sporco com'era senza toccarsi il cazzo è entrato subito nella figa. Con me lei era abituata alla delicatezza, papà la pompava con una forza inaudita, lei urlava per il piacere, lo incitava a spaccarle tutto, orgasmi continui fino alla sborrata di papà. Dopo due minuti papà si è alzato lei è rimasta distesa ad occhi chiusi con la sborra che colava dalla figa. -Dai andiamo a lavorare- Impietoso papà sarei rimasto li se solo avesse voluto, vedere Monica scopata da papà è stato uno spettacolo indimenticabile, quella figa che rigurgitava sborra era un immagine fissa nella mia testa. Siamo tornati in giardino con la testa non c'eravamo ne io ne papà. Siamo tornati sopra, lei era ancora come l'avevamo lasciata, ho pregato papà di farsi la doccia, lei ha aperto gli occhi mi ha sorriso, ha capito ha ancora allargato le gambe per essere penetrata, papà è uscito col cazzo duro ed è piombato sul letto. Io sono andato a lavarmi, ho impiegato molto tempo li ho volutamente lasciati soli. Sono stato oltre dieci minuti, sono uscito lei era sopra a papà, aveva il cazzo nella figa ed avevano le bocche incollate. Non c'era posto per me, mi sono messo ai piedi del letto leccavo la figa di Monica, il cazzo di papà. Lui sempre con la stessa forza, era un animale, quella figa dilatata che emetteva umori a iosa io leccavo e mi segavo. Volevo morire anch'io col cazzo di papà, ora capivo il perché era ricercato, non si fermava mai. Avevamo fame Monica non aveva la forza di alzarsi, ho pregato papà di restarle a fianco avrei pensato io a cucinare qualcosa. Spaghetti con burro e parmigiano, li ho chiamati papà sorreggeva Monica non era in grado di camminare. Lui è andato via, io e Lei siamo tornati sul letto, con la solita delicatezza l'ho scopata, la sua figa aveva ripreso l'aspetto normale, ero eccitato solo a pensare che in quella figa c'era stato il cazzo di papà. Abbiamo dormito fino alla mattina successiva, io sono andato al lavoro lei l'ho lasciata dormire. Papà lo chiamavo io per farlo scopare con Monica, io approfittavo a leccarli mentre scopavano, spesso mi trovavo in bocca quel cazzo che mi aveva generato. Con papà ho sempre avuto un rapporto particolare, si può dire che siamo cresciuti insieme, tra noi non c'erano segreti, il sesso me lo ha spiegato dalla a alla z spesso con dimostrazioni pratiche. Tante volte ho avuto il suo cazzo in mano, la prima volta che ho messo il cazzo nella figa è stata quella di mamma sotto la sua regia.
scritto il
2024-01-25
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