Jenny in Thailandia parte 3
di
Jjoe3
genere
esibizionismo
Mentre aspettiamo l'auto vip che ho prenotato tramite un app del telefono per andare a cena al Lebua, faccio due chiacchiere informative su patpong col concierge, scoprendo che i locali dei vari show hanno la brutta reputazione di truffare i turisti, ma che con le dovute cautele e... amicizie...possono essere locali divertenti. Mi lascia un numero di telefono nel caso decidessimo di andare a vedere, gli lascio una bella mancia per l'amicizia...
Tralascio in parte la cena perché il posto se pur bello e da vedere, a noi non è che diverta più di tanto, Jenny ha potuto solo mostrare il tanga bianco sotto la gonna, non era luogo per fare altro.
Da qui prendiamo un taxi normale e ci dirigiamo verso patpong, Jenny si sistema il vestito per renderlo più adatto, si sfila il tanga, toglie il reggiseno, e me li passa dietro, l'autista sorride. Ci chiede se vogliamo consigli su dove andare a patpong e ci mostra anche un raccoglitore con ben chiaro che cosa propone. Non ci fidiamo e gentilmente rifiutiamo.
Ci lascia un po distante dall'imbocco della strada, ma è una passeggiata piacevole, sul marciapiede pieno di gente che passeggia tra due file di bancarelle che vendono di tutto. Jenny finalmente può essere mostrata in ambiente più consono, la parte superiore del vestito a fitta rete nera lascia vedere il seno, il doppio spacco laterale della parte bassa, lascia capire che non ha la mutandina e facendo attenzione, durante la camminata, quando i lembi si spostano si può anche intravedere la parte pubica. Dicevo delle bancarelle che vendono di tutto, noi siamo però attirati, da un piccolo angolino, neanche nascosto dove vendono toys...sessuali, ci sono creme, pastiglie, dildo di varie forme e dimensioni e ciò che ci attira plug anali luminosi. Ci fermiamo e chiediamo di vederli, chi vende è una signora sulla cinquantina, non troppo sorridente, ci mostra quello che ha sul banco, la parte da inserire cromata e la parte fuori tipo diamante che si illumina in multicolore lampeggiante, misura unica, ci piace, ma vogliamo vedere anche altro, la signora tira fuori il suo catalogo cartaceo e ce lo da da consultare. Non credo sia facile capire la situazione per chi non è stato qua, il marciapiede pieno di gente con queste bancarelle dove la gente si ferma a guardare, comprare, una vera confusione, e nel mentre noi stiamo scegliendo, davanti a tutti, oggetti sessuali e Jenny che mi dice di aver già ricevuto tre palpate al culo e diverse strusciate. Ci sta, eheh.
Veniamo al catalogo, scegliamo un plug anale vuoto, trasparente, in pratica un plug aperto davanti e dietro, in abbinamento viene fornito un tappo, ci sono tre misure, optiamo per la L, larghezza massima 6cm, lunghezza 8. Jenny dovrebbe supportarlo. Continuando a sfogliare ci piace un altro plug anale in silicone nero, anche questo ha le luci ma in più vibra e rotea ed è gestibile con telecomando a distanza, è in misura unica, parte da inserire di 10cm largo 6, aggiudicato anche questo. Poi scegliamo la classica catenina con le palline con dimensioni che aumentano, ne prendiamo anche uno a pompetta, inseribile e gonfiabile, per finire ne scelgo uno io, monstre.. ahah, Jenny mi guarda perplessa ahah, dimensioni veramente esagerate, scelgo la misura M che già lungo 30cm per una larghezza da 6 a 8 cm. In materiale gommoso colorato. Prima di imbustare, controlliamo che tutto funzioni, poi Jenny chiede una crema, e se la spalma da sotto il vestito, prende il plug nero col telecomando e comincia ad inserirlo, azione che non passa inosservata dai passanti anche perché ci mette alcuni minuti, e si deve spalmare lubrificanti più volte, ma alla fine ce la fa e soddisfatta mi passa il telecomando. Provo le luci, provo la rotazione a due velocità, Jenny sussulta, provo la vibrazione, tutte tre le intensità, Jenny si piega e sospira ahah. Lascio accesa la luce e la vibrazione e ci incamminiamo verso la strada obiettivo, patpong. La luce che esce dal culo di Jenny è decisamente visibile attraverso il tessuto del vestito, rendendolo anche in parte trasparente, poi riflette a terra illuminando come una piccola torcia. Scontato il fatto che la guardano tutti, ma tutti proprio.
Ci fermiamo poi in una bancarella dove vendono costumi cosplay, veramente tanti tra cui scegliere, alcuni li indossavano le ragazze del gogò di soi cowboy dove eravamo stati la sera prima, ne prendiamo uno da infermiera sexy, micro mini bianca a kilt trasparente, top bianco sempre semi trasparente con colletto a camicia e due bottoni, cappellino da infermiera con croce rossa. Uno da scolaretta giapponese bianco e blu, di fattezze simile al precedente, e poi un dress code che ci ha colpito mentre eravamo nella metro, l'uniforme universitaria delle ragazze. Gia di per sé, alcune studentesse portano le minigonne della divisa molto corte con lo spacco quasi inguinale, veramente molto molto sexy, in più qui vendono delle divise estreme, a scopo diverso da quello universitario, più adatto alla zoccoletta che è Jenny. Decide lei di volerlo indossare subito, con sempre il plug illuminato si infila la minigonna sopra al suo vestito, si mette la camicetta bianca che lascia una larga apertura sul seno, con colletto e poi si sfila il suo vestito, restando come una studentessa thai. La minigonna è leggermente larga e non estrema corta, chiede quindi la misura più piccola. Cioè, non è che fosse grande, diciamo che copriva come dovrebbe, ma non siamo qua per questo eheh. Si infila con un po di fatica la mini più piccola da sotto, ma è praticamente impossibile senza alzarla, resta quindi qualche attimo con culetto e passerina scoperti e plug visibile. La nuova mini è veramente mini, ma le sta bene, mostra quel che vogliamo, appena copre le natiche, vedremo poi mentre cammina. Lo spacco è lateral-frontale di circa 10 cm su una mini che sarà in totale 25/30, fa vedere la zona tra pube e coscia. Proseguiamo la nostra passeggiata per avvicinarci a patpong, quando cammina si scoprono le natiche, la luce del plug è quasi un fascio di una torcia poco potente che illumina leggermente il marciapiede sotto di lei, la camicetta che non si chiude abbastanza per non mostrare attraverso i bottoni le tettine puccole e sode, Jenny è a suo agio, è eccitata lo vedo, me lo dice, sentirsi tutti gli occhi addosso, vedere la gente che si volta a guardarla eccita anche me.
Ci sediamo ai tavolini di un bar/ ristorante per rifocillarci, il caldo umido è pesante, e poi è l'ideale, stare seduti, mostrare Jenny, che anche a gambe chiuse non può coprire la figa e guardare la gente che la guarda. Decidiamo qui dove andare per proseguire la serata/notte....
Segue.
Tralascio in parte la cena perché il posto se pur bello e da vedere, a noi non è che diverta più di tanto, Jenny ha potuto solo mostrare il tanga bianco sotto la gonna, non era luogo per fare altro.
Da qui prendiamo un taxi normale e ci dirigiamo verso patpong, Jenny si sistema il vestito per renderlo più adatto, si sfila il tanga, toglie il reggiseno, e me li passa dietro, l'autista sorride. Ci chiede se vogliamo consigli su dove andare a patpong e ci mostra anche un raccoglitore con ben chiaro che cosa propone. Non ci fidiamo e gentilmente rifiutiamo.
Ci lascia un po distante dall'imbocco della strada, ma è una passeggiata piacevole, sul marciapiede pieno di gente che passeggia tra due file di bancarelle che vendono di tutto. Jenny finalmente può essere mostrata in ambiente più consono, la parte superiore del vestito a fitta rete nera lascia vedere il seno, il doppio spacco laterale della parte bassa, lascia capire che non ha la mutandina e facendo attenzione, durante la camminata, quando i lembi si spostano si può anche intravedere la parte pubica. Dicevo delle bancarelle che vendono di tutto, noi siamo però attirati, da un piccolo angolino, neanche nascosto dove vendono toys...sessuali, ci sono creme, pastiglie, dildo di varie forme e dimensioni e ciò che ci attira plug anali luminosi. Ci fermiamo e chiediamo di vederli, chi vende è una signora sulla cinquantina, non troppo sorridente, ci mostra quello che ha sul banco, la parte da inserire cromata e la parte fuori tipo diamante che si illumina in multicolore lampeggiante, misura unica, ci piace, ma vogliamo vedere anche altro, la signora tira fuori il suo catalogo cartaceo e ce lo da da consultare. Non credo sia facile capire la situazione per chi non è stato qua, il marciapiede pieno di gente con queste bancarelle dove la gente si ferma a guardare, comprare, una vera confusione, e nel mentre noi stiamo scegliendo, davanti a tutti, oggetti sessuali e Jenny che mi dice di aver già ricevuto tre palpate al culo e diverse strusciate. Ci sta, eheh.
Veniamo al catalogo, scegliamo un plug anale vuoto, trasparente, in pratica un plug aperto davanti e dietro, in abbinamento viene fornito un tappo, ci sono tre misure, optiamo per la L, larghezza massima 6cm, lunghezza 8. Jenny dovrebbe supportarlo. Continuando a sfogliare ci piace un altro plug anale in silicone nero, anche questo ha le luci ma in più vibra e rotea ed è gestibile con telecomando a distanza, è in misura unica, parte da inserire di 10cm largo 6, aggiudicato anche questo. Poi scegliamo la classica catenina con le palline con dimensioni che aumentano, ne prendiamo anche uno a pompetta, inseribile e gonfiabile, per finire ne scelgo uno io, monstre.. ahah, Jenny mi guarda perplessa ahah, dimensioni veramente esagerate, scelgo la misura M che già lungo 30cm per una larghezza da 6 a 8 cm. In materiale gommoso colorato. Prima di imbustare, controlliamo che tutto funzioni, poi Jenny chiede una crema, e se la spalma da sotto il vestito, prende il plug nero col telecomando e comincia ad inserirlo, azione che non passa inosservata dai passanti anche perché ci mette alcuni minuti, e si deve spalmare lubrificanti più volte, ma alla fine ce la fa e soddisfatta mi passa il telecomando. Provo le luci, provo la rotazione a due velocità, Jenny sussulta, provo la vibrazione, tutte tre le intensità, Jenny si piega e sospira ahah. Lascio accesa la luce e la vibrazione e ci incamminiamo verso la strada obiettivo, patpong. La luce che esce dal culo di Jenny è decisamente visibile attraverso il tessuto del vestito, rendendolo anche in parte trasparente, poi riflette a terra illuminando come una piccola torcia. Scontato il fatto che la guardano tutti, ma tutti proprio.
Ci fermiamo poi in una bancarella dove vendono costumi cosplay, veramente tanti tra cui scegliere, alcuni li indossavano le ragazze del gogò di soi cowboy dove eravamo stati la sera prima, ne prendiamo uno da infermiera sexy, micro mini bianca a kilt trasparente, top bianco sempre semi trasparente con colletto a camicia e due bottoni, cappellino da infermiera con croce rossa. Uno da scolaretta giapponese bianco e blu, di fattezze simile al precedente, e poi un dress code che ci ha colpito mentre eravamo nella metro, l'uniforme universitaria delle ragazze. Gia di per sé, alcune studentesse portano le minigonne della divisa molto corte con lo spacco quasi inguinale, veramente molto molto sexy, in più qui vendono delle divise estreme, a scopo diverso da quello universitario, più adatto alla zoccoletta che è Jenny. Decide lei di volerlo indossare subito, con sempre il plug illuminato si infila la minigonna sopra al suo vestito, si mette la camicetta bianca che lascia una larga apertura sul seno, con colletto e poi si sfila il suo vestito, restando come una studentessa thai. La minigonna è leggermente larga e non estrema corta, chiede quindi la misura più piccola. Cioè, non è che fosse grande, diciamo che copriva come dovrebbe, ma non siamo qua per questo eheh. Si infila con un po di fatica la mini più piccola da sotto, ma è praticamente impossibile senza alzarla, resta quindi qualche attimo con culetto e passerina scoperti e plug visibile. La nuova mini è veramente mini, ma le sta bene, mostra quel che vogliamo, appena copre le natiche, vedremo poi mentre cammina. Lo spacco è lateral-frontale di circa 10 cm su una mini che sarà in totale 25/30, fa vedere la zona tra pube e coscia. Proseguiamo la nostra passeggiata per avvicinarci a patpong, quando cammina si scoprono le natiche, la luce del plug è quasi un fascio di una torcia poco potente che illumina leggermente il marciapiede sotto di lei, la camicetta che non si chiude abbastanza per non mostrare attraverso i bottoni le tettine puccole e sode, Jenny è a suo agio, è eccitata lo vedo, me lo dice, sentirsi tutti gli occhi addosso, vedere la gente che si volta a guardarla eccita anche me.
Ci sediamo ai tavolini di un bar/ ristorante per rifocillarci, il caldo umido è pesante, e poi è l'ideale, stare seduti, mostrare Jenny, che anche a gambe chiuse non può coprire la figa e guardare la gente che la guarda. Decidiamo qui dove andare per proseguire la serata/notte....
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