La stagista
di
Temposesso
genere
etero
Sono un titolare di agenzia immobiliare, ho 35 anni e sono single.
Sono un bel ragazzo, fisico atletico, ho una bella casa, una bella auto e non voglio legarmi con una donna.
Frequento parecchie ragazze con cui ho rapporti occasionali ma alla sera adoro tornare a casa, bermi un bicchiere di vino rosso e godermi la serata.
Da parecchio tempo, una conoscente, mi sta addosso per mandarmi la figlia neo diciottenne a fare lo stage da me.
Parliamo di una ragazzina strana, nel senso che è vissuta nell’ombra della madre, non ha amicizie, non ha social, non ha nulla. A 18 anni va ancora in giro al pomeriggio con la madre.
Mi seccava dirle di no e così ho accettato Claudia, la ragazzina, a fare lo stage da me.
Le prime settimane sono state alquanto imbarazzanti.
Claudia è anche carina di viso e fisicamente ma completamente muta ed inespressiva.
Io, con il mio carattere esplosivo, ho cercato in ogni modo di “tirarla fuori “ma lei è sempre stata chiusa.
Non demordo ed inizio a portarla a fare aperitivi, shopping, senza secondo fine ma semplicemente per lei. L’avevo presa a cuore.
Claudia piano piano si lascia andare e noto in lei anche un cambiamento.
Ora viene in ufficio truccata, con gli stivali, sorride.
Continuiamo ad uscire a fare gli aperitivi con i miei amici fino a quando una sera, rientrati in ufficio, mentre ero al pc a cercare un ristorante per la cena, Claudia mi si siede in braccio e mi bacia.
Rimango un attimo fermo ed imbarazzato perché io ho 35 anni, lei da poco 18. Claudia mi guarda negli occhi e mi ribacia.
Non è la prima volta che il mio ufficio è scena di una scopata improvvisa, così tiro giù le serrande e mi concentro su questo bel bocconcino.
Le apro la camicetta, indossa un bel reggiseno nero che tiene la sua terza scarsa. Inizio a baciargliele, le apro la zip e le tiro giù i jeans. Indossa un bel paio di mutandine nere. La bacio calandole le mutandine. Di fronte a me una fighetta pelosa. Le metto un dito, è bella bagnata.
Claudia si lascia sdidalinare stando in piedi di fronte alla mia sedia, con le mani appoggiate alla scrivania.
La metto a 90 ed inizio a leccargliela. Claudia si lascia fare, gemendo.
Il mio cazzo stava esplodendo mentre la mia lingua gustava quella fighetta pelosa giovane ed acerba.
Quando la mia lingua va sul buchino del suo culetto, Claudia fa un sussulto, poi però le piace e si lascia leccare per bene anche lì.
Mi alzo, nessun cenno da parte sua a prendermelo in bocca ma approfittando della sua posizione, inizio a puntarglielo. Entro.
Claudia inizia a gemere e a dire cose senza senso, si gustava ogni centimetro del mio cazzo mentre la penetravo.
La sua figa è veramente stretta ma bel lubrificata. Claudia viene, tolgo l’uccello per non venirle dentro e…sorpresa!!! Claudia era vergine.
Mi sorride. Prende in mano il mio cazzo segandolo, si inginocchia e prende la cappella in bocca.
Al suo “blah” mentre le vengo in bocca, capisco che non ha neanche mai fatto un pompino.
Sono un bel ragazzo, fisico atletico, ho una bella casa, una bella auto e non voglio legarmi con una donna.
Frequento parecchie ragazze con cui ho rapporti occasionali ma alla sera adoro tornare a casa, bermi un bicchiere di vino rosso e godermi la serata.
Da parecchio tempo, una conoscente, mi sta addosso per mandarmi la figlia neo diciottenne a fare lo stage da me.
Parliamo di una ragazzina strana, nel senso che è vissuta nell’ombra della madre, non ha amicizie, non ha social, non ha nulla. A 18 anni va ancora in giro al pomeriggio con la madre.
Mi seccava dirle di no e così ho accettato Claudia, la ragazzina, a fare lo stage da me.
Le prime settimane sono state alquanto imbarazzanti.
Claudia è anche carina di viso e fisicamente ma completamente muta ed inespressiva.
Io, con il mio carattere esplosivo, ho cercato in ogni modo di “tirarla fuori “ma lei è sempre stata chiusa.
Non demordo ed inizio a portarla a fare aperitivi, shopping, senza secondo fine ma semplicemente per lei. L’avevo presa a cuore.
Claudia piano piano si lascia andare e noto in lei anche un cambiamento.
Ora viene in ufficio truccata, con gli stivali, sorride.
Continuiamo ad uscire a fare gli aperitivi con i miei amici fino a quando una sera, rientrati in ufficio, mentre ero al pc a cercare un ristorante per la cena, Claudia mi si siede in braccio e mi bacia.
Rimango un attimo fermo ed imbarazzato perché io ho 35 anni, lei da poco 18. Claudia mi guarda negli occhi e mi ribacia.
Non è la prima volta che il mio ufficio è scena di una scopata improvvisa, così tiro giù le serrande e mi concentro su questo bel bocconcino.
Le apro la camicetta, indossa un bel reggiseno nero che tiene la sua terza scarsa. Inizio a baciargliele, le apro la zip e le tiro giù i jeans. Indossa un bel paio di mutandine nere. La bacio calandole le mutandine. Di fronte a me una fighetta pelosa. Le metto un dito, è bella bagnata.
Claudia si lascia sdidalinare stando in piedi di fronte alla mia sedia, con le mani appoggiate alla scrivania.
La metto a 90 ed inizio a leccargliela. Claudia si lascia fare, gemendo.
Il mio cazzo stava esplodendo mentre la mia lingua gustava quella fighetta pelosa giovane ed acerba.
Quando la mia lingua va sul buchino del suo culetto, Claudia fa un sussulto, poi però le piace e si lascia leccare per bene anche lì.
Mi alzo, nessun cenno da parte sua a prendermelo in bocca ma approfittando della sua posizione, inizio a puntarglielo. Entro.
Claudia inizia a gemere e a dire cose senza senso, si gustava ogni centimetro del mio cazzo mentre la penetravo.
La sua figa è veramente stretta ma bel lubrificata. Claudia viene, tolgo l’uccello per non venirle dentro e…sorpresa!!! Claudia era vergine.
Mi sorride. Prende in mano il mio cazzo segandolo, si inginocchia e prende la cappella in bocca.
Al suo “blah” mentre le vengo in bocca, capisco che non ha neanche mai fatto un pompino.
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Commenti dei lettori al racconto erotico