Senza tregua
di
Stefano vassalli
genere
gay
Mi ritrovai nella sua cucina per un caffè,Claudio non mi aveva mai invitato nella sua casa molto intima con colori vivaci,mi feci forza e gli dissi che mi piaceva l'uomo,di lui sapevo bene quanto gli piacesse l'uomo,improvvisamente guardai consapevole di essere sfrontato,il suo uccello che si notava essere duro,cosi' in tiro che rigonfiava la tuta che indossavo,mi avvicinai e ormai talmente vicino che gli misi la lingua in bocca e con quello scambio eccitante di saliva e eccitazione ci toccammo il cazzo a vicenda,poi cominciai a mettere la mano dentro la tuta per fargli una sega e lui fece lo stesso con me,eravamo in tiro e continuavamo a limonare per un bel po',poi la voglia dilagò'e gli abbassai la tuta e avevo tutto il cazzo sulla faccia e sentivo che buon odore di selvaggio aveva,era rigido,iniziai a leccargli piano la cappella roteando tutta la lingua,sentivo Claudio che gemeva di piacere e mi prese per i capelli infilandomi tutto l'uccello in bocca,cominciai a spompinarlo di gusto,leccandolo dalle palle fino alla punta,continuo' a scoparmi la bocca e io intanto mi segavo essendo molto eccitato,continuai a prenderlo fino in gola e ogni tanto passavo la lingua come un assetato di cazzo,poi sentii un gemito e lo stringere i capelli piu' forte,mi venne tutto in bocca sulla lingua,poi succhiai tutta la cappella ancora piena di sborra e poi ingoiai tutto,aveva un sapore amarognolo ma eccitante,con la mano continuai a segarmi finche' non venni in faccia a lui,poi mi lecco' le ultime gocce anche lui,un orgasmo memorabile...diventammo amici intimi e ci vedemmo quasi ogni sabato sera
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valutazione
7.5
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Commenti dei lettori al racconto erotico