La Festa

di
genere
prime esperienze

Al tempo avevo 19 anni ed ero fondamentalmente un verginello sfigato, ma, dopo una festa cambiò tutto.

Iniziò tutto a lavoro, facevo l’animatore e mi ritrovai a lavorare in una piccola festa con un’altra animatrice, Lucrezia, l’avevo conosciuta durante una delle mie prime feste, aveva la mia stessa età ed era davvero molto sensuale, era piuttosto bassa probabilmente intorno al metro e cinquanta e piuttosto formosa, la sua carnagione era un po’ scura e contribuiva a renderla davvero sexy, aveva un viso attraente, capelli corti e ondulati che le arrivavano poco più su delle spalle di un bellissimo castano scuro, i suoi occhi erano scuri e leggermente infossati e sembravano sempre un po’ spenti, aveva un naso piccolo e a patata e delle labbra a forma di cuore leggermente sottili, passando al fisico invece, aveva un ventre leggermente sporgente e un petto formoso con un bel seno abbondante (probabilmente una quarta abbondante), per finire aveva delle cosce abbastanza grosse che sostenevano un culo niente male anche se un po’ piatto.

Io e lei avevamo un bel rapporto e mi faceva sempre piacere lavorare con lei, però, purtroppo il nostro rapporto si limitava al lavoro almeno fino a quella festa.

Essendo una festa piccola e con pochi bambini finimmo presto e Lucrezia durante il viaggio del ritorno mi disse: “sai stasera sono sola a casa e do una festa, ci sono molti nostri colleghi e mi farebbe piacere se venissi anche tu.” La cosa mi spiazzò un po’, sapevo che queste serate a casa di Lucrezia si tenevano spesso ma io non venivo mai invitato a differenza di tutto il resto dell’agenzia, però, ovviamente preso dall’eccitazione dissi subito di sì.

Accompagnai Lucrezia e tornai a casa a farmi una doccia e a prepararmi psicologicamente per la serata, volevo evitare di fare brutte figure e magari conoscere qualcuna.

Finito di prepararmi mi precipitai in macchina per non fare tardi e alle 22 in punto (l’orario della festa) ero fuori il cancello della casa di Lucrezia, la chiamai per farmi aprire ma non rispondeva quindi decisi di mandarle un messaggio e aspettare lì fuori pazientemente, poi a un certo punto vedo arrivare Lucrezia, indossava solo un accappatoio bianco e aveva i capelli fradici, si scusò per avermi fatto aspettare e mi disse che non pensava che qualcuno arrivasse in orario, mi fa entrare e mi accompagna nell’punto in cui avrei dovuto lasciare la macchina, più mi addentravo nel cortile di casa sua più mi rendevo conto di quanto fosse grande la casa di Lucrezia e pensavo “cavolo una con una casa così lavora 8 ore al giorno per 30 euro”.

Parcheggiai ed entrammo in casa, lei mi disse di aspettare in camera sua mentre lei finiva di prepararsi in bagno, feci come detto ma mentre aspettavo non potevo fare a meno di pensare che lei era lì nuda a pochi passi da me, certo sembra eccitante se non pensi che c’era un muro a dividerci, però, a un tratto la porta del bagno si apre e la vedo uscire con solo un paio di mutandine e una maglietta bianca che lasciava davvero poco all’immaginazione, come se fosse la cosa più normale del mondo esce, prende un reggiseno e torna in bagno, in quel momento ero passato da bianco a rosso pomodoro, quel vedo non vedo su quelle magnifiche tette mi aveva steso.

Per un po’ non successe niente di troppo interessante, Lucrezia finì di vestirsi e gli invitati iniziarono ad arrivare, ci ritrovammo tutti in salone a parlare ma principalmente a bere, fortunatamente non mi sentivo molto in imbarazzo visto che più o meno avevo già conosciuto quasi tutti gli invitati a lavoro e quindi riuscì a divertirmi.

Intorno alle 2 di notte parecchi erano andati via e rimanemmo in 6 e tutti piuttosto brilli, decidemmo di giocare a obbligo o verità e le cose iniziarono a farsi strane ma piuttosto divertenti, chi twerkava, chi beveva e chi confessava cose oscene, poi arrivò il turno di Lucrezia, lei scelse verità e una delle sue amiche gli chiese: “è vero che mentre stavi con Andrea sei andata a letto con altre persone dell’agenzia?”, Lucrezia disse un no leggermente soffocato, come se stesse per scoppiare a piangere e poi disse che andava un attimo in bagno, solo dopo scoprì che lei in agenzia aveva la nomea di quella che andava con tutti e che riempiva di corna l’ex, sul momento non ci feci troppo caso pensando che fosse un gioco tra di loro e continuai a giocare con gli altri un altro po’.

Feci solo un altro giro e poi decisi di tornare a casa visto che si era fatto piuttosto tardi, salutai tutti e andai in camera di Lucrezia a prendere la giacca, appena entrato notai Lucrezia seduta a piedi al letto a piangere, le chiesi come mai stesse piangendo e lei mi disse di lasciar stare, onestamente non ero il massimo a consolare le persone ma quella volta presi coraggio, mi appoggiai sulla scrivania davanti a lei e la convinsi a sfogarsi con me, mi raccontò di questa nomea, di come tutti la prendessero in giro e l’additassero come una troia quando in realtà erano solo voci messe in giro e in realtà fu il suo ex a tradire lei e a lasciarla per un’altra.

Rimasi lì un po’ ad ascoltarla e a cercare di tirarla su e sembrava iniziare stare finalmente meglio, poi, a un certo punto si asciugò le lacrime e mi disse: “potresti venire qui vicino a me?”, io la ascoltai e mi misi seduto a terra accanto a lei che iniziò ad accoccolarsi su di me, anche se non era il caso il mio occhio non pote fare a meno di cadere sulle sue tette in maniera piuttosto evidente, dopo qualche minuto lei iniziò a sogghignare e mi disse: “sai se vuoi puoi toccarle.”, io non capì subito ma lei decise di non ripetere ma di agire, prese la mia mano e la spostò sulle sue tette, iniziai ad arrossire e le chiesi cosa stesse facendo, lei mi disse di non preoccuparmi e di lasciarmi andare, iniziammo a baciarci e lei nel mentre si mise a cavalcioni su di me, ci baciammo per qualche minuto e poi decisi di prendere l’iniziativa, le sfilai la maglietta e subito dopo il reggiseno, la sdraiai a terra e iniziai a succhiare i suoi capezzoli, succhiavo e stringevo quelle tettone come un pazzo e lei sembrava godere di questa cosa, mi premeva la testa contro il suo seno e ogni tanto fuoriusciva qualche gemito, ma, dopo un po’ mi spinse via e iniziò a sbottonarmi i pantaloni, prima di andare avanti le chiesi se fosse sicura e lei mi disse che gli piacevo e che era più che sicura, tirò fuori il mio cazzo e iniziò a segarlo lentamente mentre mi baciava, poi, smise di baciarmi e iniziò prima a leccare la punta e poi iniziò a succhiarlo, era una sensazione meravigliosa, piano piano andava sempre più giù e io iniziai a godere tantissimo, iniziò ad andare sempre più veloce finché inevitabilmente finì per venire sul suo viso, ero riuscito ad avvisarla giusto in tempo però vedendola leccare la sborra vicina alle sue labbra mi resi conto che forse non le sarebbe dispiaciuto averla in bocca.

Dopo un’altra limonata ci togliemmo i pochi vestiti rimasti e finalmente ci trasferimmo sul letto, iniziai a baciarle con foga il collo mentre strofinavo la punta del mio cazzo sulla sua figa, lei iniziò a gemere e dopo poco mi pregò di metterlo dentro, era la prima volta che facevo sesso ma chissà come mi venne tutto molto automatico e piano piano iniziai a metterlo dentro di lei, lei gemeva sempre più forte rischiando di farci sentire dagli altri nell’altra stanza, io continuai a spingerlo dentro sempre più velocemente e godevo come un matto grazie alla sua figa stretta, rimasi sopra di lei per un po’ finché non mi disse di cambiare posizione e iniziò a cavalcarmi, iniziò a muoversi e nel mentre io le stringevo con forza quelle fantastiche tettone, oramai ero al limite e le dissi che stavo per venire, lei non si fermò e continuò a muoversi fino a quando non sborrai nella sua figa, sfinita si stese affianco a me e mi disse che non era stato fantastico, io ancora non riuscivo a crederci avevo finalmente perso la verginità.

Alla fine, finì a dormire lì con Lucrezia totalmente nudi senza pensare al fatto che nella stanza affianco ci fossero altre 4 persone e infatti quella mattina….



Continua nel prossimo capitolo
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2024-01-27
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