Un padre particolare
di
Mariella Monr
genere
dominazione
Sono molto in imbarazzo. Ho una situazione familiare molto particolare. Ho ventidue anni, ma a casa mi trattano come una bambina, mentre mio fratello che ha solo diciotto anni è trattato da grande e spesso viene coinvolto nelle mie punizioni. Le mie mancanze sono punite a sculaccioni sul sedere completamente nudo, dati da mio padre, in presenza di mamma e Giuseppe, mio fratello, che si divertono a prendermi in giro. La cosa più umiliante è che se c'è qualche suo amico viene invitato allo spettacolo e io, di traverso sulle gambe di mio padre, a culo nudo, con le gambe aperte per schivare i colpi, devo prenderle davanti a tre o quattro ragazzini, a volte qualche smorfiosa, gelosa del fatto che sono una bella ragazza e sopportare i suoi motteggi. L'altra settimana ho avuto l'influenza e chi mi ha misurato la febbre? Mio padre, presente mio fratello e mia madre. Penserete che mi hanno messo il termometro sotto il braccio? magari, mio padre è venuto e mi ha fatto voltare. Zitta e mosca, perché c'era il rischio di prendere una dose di sculaccioni, nonostante la febbre. Mi ha tolto le coperte, facendole scendere ai piedi, il pigiama e mutandine alla caviglie, con due dita mi ha aperto le natiche, mettendomi il termometro nel buchetto. Quanta vergogna, poi ci si è messa la sorte e non è salita la febbre, allora ha pensato a un altro metodo, mi ha fatto mettere supina e ha toccato la mia fichetta, dicendomi :"Apri le gambe, sei calda, se hai la febbre dobbiamo chiamare il dottore. Ai piedi del letto c'era mio fratello che guardava e rideva. Mio padre ha messo un dito nelle labbra della mia cosina e l'ha aperta, posizionato il termometro, poi ha cercato di mettere una mia gamba sull'altra. La vergogna mi aveva fatto il viso color porpora, a mio padre non stava bene, con due dita ha aperto meglio la mia fessura e messo il termometro. Io pensavo che mi stava toccando nel punto più intimo, non contento, mi ha alzato una gamba, mettendo in mostra la mia cosina e ha detto:" Quanti peli! Apri bene, devo mettere il termometro" e io sono stata costretta a aprire le gambe mettendo in mostra tutto. Posizionato il termometro, dopo cinque minuti è venuto a toglierlo, ha spalancato le gambe e mio fratello sempre lì a guardare, ma mia madre ha dato il carico da undici. " Che fica rossa" poi si è avvicinata lei e mi ha spalancato le gambe, "Guarda il clitoride come ce l'ha lungo!" Mio fratello rideva come un matto, mio padre ha visto che avevo la febbre e per due volte nella giornata, ho dovuto sopportare che mi spalancasse le gambe e mi vedesse la fica aperta, i loro commenti la paragonavano a un frutto maturo. Poi sono guarita, ma per un nonnulla vengo punita, sempre da mio padre che pare si diverta a mettermi nuda dalla vita in giù, e a sculacciarmi, dicendo:" Che bel culetto hai, ora un ceffone a destra, ora a sinistra, che bello questo culetto che si muove per schivare i colpi e si apre mostrando il buchino, che fai stringi le chiappette, ti vergogni e perché fai la monella? Ecco un'altra bella manata e tu alzi questo culetto bello, facendomi vedere la tua patatina, ecco tutta aperta, non ti vergogni di tuo padre e tuo fratello, guarda che bella le labbra cicciotte e il clitoride che esce fuori, ce l'hai bello lungo" In quei momenti vorrei morire per la vergogna che non finisce lì, nuda dalla vita in giù, dopo le sculacciate, devo mettermi con la faccia contro il muro, a mostrare le mie chiappette rosse, e spesso mio padre passa e tira i peli della mia patatina. A volte è capitato che sia entrata qualche vicina, una volta la sorella di mia madre è venuta a pranzo, a nulla sono valse le mie lacrime, sono dovuta rimanere con chiappe rosse e viola e la fica scoperta, davanti a loro che mi hanno guardata da vicino e mamma, crudele ha detto aprendomi le natiche:" Guarda bene nel solco, che bel buchino grinzoso!" facendo ridere tutti.
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Commenti dei lettori al racconto erotico