Il piacere lento
di
gioia 73
genere
tradimenti
Atterrare qui, dopo una settimana bianca sulle Alpi a -10 gradi, è abbastanza impegnativo. Nonostante siano le 10 di sera, il termometro segna 24 gradi. Il mio corpo, ancora in letargo, si risveglia come un orso, affamato di calore e non solo di quello. Sono a Dubai. Ogni volta che vengo negli Emirati, so che le mie ossa, la pelle, i muscoli si abitueranno velocemente ad essere accarezzati dai caldi raggi di un sole appassionato ed intenso. Il desiderio di sentirli addosso, in questo periodo, è più forte del solito.
In questo risveglio dei sensi, penso che non è solo il corpo, anche io sono affamata, o forse assetata, e mi abituo velocemente al calore, alle carezze maliziose, ai baci che lasciano senza fiato. Mi piacciono e mi fanno stare bene. Ma ho ben chiaro che dopo qualsiasi breve pausa piacevole, la realtà busserà alla porta e tornerà, ancora più dura di prima, obbligandomi a rientrare nella nebbia, nel freddo umido e uggioso dell'inverno del Nord Italia. Ma non mi interessa, voglio vivere.
Mentre rifletto su questi "grandi temi", il taxi mi ha portato all'hotel dove soggiornerò. Entrando, già mentre sono nella reception, i profumi locali mi avvolgono e mi proiettano verso una nuova, affascinante, avventura. Subisco la seduzione di questa terra più che di altri Paesi.
Dopo una dormita ristoratrice, entro nel frullatore delle attività. Mi preparo, vestendo stilisti italiani e divertendomi ad indossare completi intimi abbinati al colore dell’abito che scelgo, o anche scegliendo di non indossarli…
E inizio i meeting, le call, le riunioni, senza nemmeno uscire dall’hotel. Per fortuna, uno degli incontri è in un’altra zona della città e sono costretta a guardare fuori. La skyline stagliata su un cielo blu limpido e uno scorcio di mare mi fanno ricordare dove sono. Con tutti questi impegni, la giornata scorre velocissima e mi rendo conto che è quasi buio e devo ancora pensare alla serata che mi attende.
Dovrei incontrare un amico che non vedo da molto tempo. Un uomo per cui provo un’attrazione mentale particolare. E’ uno di quegli uomini che ha viaggiato nel mondo e racconta storie incredibili e io, come una bambina, starei ad ascoltarlo per ore. E mentre lui parla, provo sensazioni simili alla masturbazione. Mi eccito, mi bagno, mi viene voglia di averlo. E’ tremendamente intelligente e incredibilmente strafottente. E io sono attratta da questi uomini, maschi alfa, molto sicuri e molto maschi. Mi piace da impazzire scoparli, cavalcarli e guidarli nei giochi erotici. Diventano delle pecorelle …
Questa sera ho intenzione di togliermi tutte le voglie e dopo essere stata masturbata per così tanto tempo, ho voglia di essere penetrata, come piace a me. Io sopra di lui. Io che decido il ritmo e la posizione. Io che lo faccio impazzire, facendolo mio e decidendo se e quando può venire. Mi piace fargli sentire che sono sua e mi piace farlo sentire mio, quando è dentro di me, quando si ingrossa nella mia bocca, quando sento il suo sapore, quando la mia lingua entra nel suo corpo, esplorando e facendogli conoscere piaceri non tradizionali…
E la cosa incredibile è che quando lo incontro, e avrei solo voglia di scoparlo, lui mi invita a cenare a casa sua, a cucinare insieme, a fare la spesa, a raccontarci degli ultimi anni in cui non ci siamo visti. E nonostante io non sia abituata… nonostante questa cosa non mi capiti mai, mi piace.
Il sesso extra coniugale è spesso una veloce cavalcata tra una riunione e un impegno familiare. Non c’è molto tempo, specialmente nella city. E questo mi fa apprezzare quanto sta accadendo. E’ tutto molto lento e strano. E’ strano passare del tempo insieme fuori dal letto, dal bagno, dalla sala, all’esterno di un appartamento/stanza di hotel, alla “luce del sole”.
Mentre stiamo facendo la spesa, mi chiede cosa mi piace, cosa preferisco mangiare, se ho dei desideri particolari…. Vorrei rispondergli che vorrei saltare la cena, vorrei stendermi sul tavolo in sala per farmi mordere i capezzoli, farmi succhiare il clitoride e farmi leccare le grandi labbra, ma non posso. E’ la prima volta. So che posso far paura quando mi comporto così. Per fortuna, lui non ha paura. E’ sufficientemente sicuro di se stesso per poterlo dire, ma sono curiosa di vedere le sue prossime mosse. Mi piace essere stupita, e mi succede così raramente…
Facciamo la spesa, cuciniamo e trascorriamo una piacevolissima serata. Ma non accade nulla, il desiderio cresce ma non vedo segnali convincenti. Sono un po’ spiazzata. Non succede così, di solito. Sto per decidere di tornare in hotel quando lui mi bacia, senza darmi nemmeno il tempo di rendermene conto. E’ un bacio che mi fa girare la testa, mi fa perdere l’equilibrio. Mi porta in stanza da letto, mi sfiora i capezzoli, quasi senza toccarli e io impazzisco. Non ce la faccio più, ho voglia di sentirlo dentro di me e lui di nuovo mi stupisce. Mi guarda negli occhi e mi dice “Voglio scoparti, aprirti le gambe e mettertelo dentro. Voglio venire dentro di te e farti sentire il mio sperma caldo che scorre dentro di te”…. E la serata, finalmente, ha inizio.
In questo risveglio dei sensi, penso che non è solo il corpo, anche io sono affamata, o forse assetata, e mi abituo velocemente al calore, alle carezze maliziose, ai baci che lasciano senza fiato. Mi piacciono e mi fanno stare bene. Ma ho ben chiaro che dopo qualsiasi breve pausa piacevole, la realtà busserà alla porta e tornerà, ancora più dura di prima, obbligandomi a rientrare nella nebbia, nel freddo umido e uggioso dell'inverno del Nord Italia. Ma non mi interessa, voglio vivere.
Mentre rifletto su questi "grandi temi", il taxi mi ha portato all'hotel dove soggiornerò. Entrando, già mentre sono nella reception, i profumi locali mi avvolgono e mi proiettano verso una nuova, affascinante, avventura. Subisco la seduzione di questa terra più che di altri Paesi.
Dopo una dormita ristoratrice, entro nel frullatore delle attività. Mi preparo, vestendo stilisti italiani e divertendomi ad indossare completi intimi abbinati al colore dell’abito che scelgo, o anche scegliendo di non indossarli…
E inizio i meeting, le call, le riunioni, senza nemmeno uscire dall’hotel. Per fortuna, uno degli incontri è in un’altra zona della città e sono costretta a guardare fuori. La skyline stagliata su un cielo blu limpido e uno scorcio di mare mi fanno ricordare dove sono. Con tutti questi impegni, la giornata scorre velocissima e mi rendo conto che è quasi buio e devo ancora pensare alla serata che mi attende.
Dovrei incontrare un amico che non vedo da molto tempo. Un uomo per cui provo un’attrazione mentale particolare. E’ uno di quegli uomini che ha viaggiato nel mondo e racconta storie incredibili e io, come una bambina, starei ad ascoltarlo per ore. E mentre lui parla, provo sensazioni simili alla masturbazione. Mi eccito, mi bagno, mi viene voglia di averlo. E’ tremendamente intelligente e incredibilmente strafottente. E io sono attratta da questi uomini, maschi alfa, molto sicuri e molto maschi. Mi piace da impazzire scoparli, cavalcarli e guidarli nei giochi erotici. Diventano delle pecorelle …
Questa sera ho intenzione di togliermi tutte le voglie e dopo essere stata masturbata per così tanto tempo, ho voglia di essere penetrata, come piace a me. Io sopra di lui. Io che decido il ritmo e la posizione. Io che lo faccio impazzire, facendolo mio e decidendo se e quando può venire. Mi piace fargli sentire che sono sua e mi piace farlo sentire mio, quando è dentro di me, quando si ingrossa nella mia bocca, quando sento il suo sapore, quando la mia lingua entra nel suo corpo, esplorando e facendogli conoscere piaceri non tradizionali…
E la cosa incredibile è che quando lo incontro, e avrei solo voglia di scoparlo, lui mi invita a cenare a casa sua, a cucinare insieme, a fare la spesa, a raccontarci degli ultimi anni in cui non ci siamo visti. E nonostante io non sia abituata… nonostante questa cosa non mi capiti mai, mi piace.
Il sesso extra coniugale è spesso una veloce cavalcata tra una riunione e un impegno familiare. Non c’è molto tempo, specialmente nella city. E questo mi fa apprezzare quanto sta accadendo. E’ tutto molto lento e strano. E’ strano passare del tempo insieme fuori dal letto, dal bagno, dalla sala, all’esterno di un appartamento/stanza di hotel, alla “luce del sole”.
Mentre stiamo facendo la spesa, mi chiede cosa mi piace, cosa preferisco mangiare, se ho dei desideri particolari…. Vorrei rispondergli che vorrei saltare la cena, vorrei stendermi sul tavolo in sala per farmi mordere i capezzoli, farmi succhiare il clitoride e farmi leccare le grandi labbra, ma non posso. E’ la prima volta. So che posso far paura quando mi comporto così. Per fortuna, lui non ha paura. E’ sufficientemente sicuro di se stesso per poterlo dire, ma sono curiosa di vedere le sue prossime mosse. Mi piace essere stupita, e mi succede così raramente…
Facciamo la spesa, cuciniamo e trascorriamo una piacevolissima serata. Ma non accade nulla, il desiderio cresce ma non vedo segnali convincenti. Sono un po’ spiazzata. Non succede così, di solito. Sto per decidere di tornare in hotel quando lui mi bacia, senza darmi nemmeno il tempo di rendermene conto. E’ un bacio che mi fa girare la testa, mi fa perdere l’equilibrio. Mi porta in stanza da letto, mi sfiora i capezzoli, quasi senza toccarli e io impazzisco. Non ce la faccio più, ho voglia di sentirlo dentro di me e lui di nuovo mi stupisce. Mi guarda negli occhi e mi dice “Voglio scoparti, aprirti le gambe e mettertelo dentro. Voglio venire dentro di te e farti sentire il mio sperma caldo che scorre dentro di te”…. E la serata, finalmente, ha inizio.
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