La Colazione
di
Lenny B.
genere
etero
È mattino. Mentre sono seduto in cucina a bere il caffé, giro istintivamente lo sguardo verso il lavello e ti vedo. Sei lì, davanti a me, rivolta di spalle. Indossi una vestaglietta floreale estiva di raso, aperta sul davanti, stretta unicamente con una cinta. Scende morbidamente sui tuoi fianchi, soffice nell'avvolgere il tuo esile corpo, mentre, immersa nei tuoi pensieri, stai risciacquando alcuni bicchieri. Nel muoverti leggermente in avanti per riporli nel pensile scolapiatti, sali in punta di piedi, mostrando le tue invitanti gambe nude. Il sinuoso tessuto accarezza dolcemente le tue natiche, mettendole piacevolmente in risalto. Vengo attratto, ti desidero.
Col caffè sorseggiato a metà, mi porto silenziosamente dietro di te, abbracciandoti alla vita. Ti fermi di colpo, sorpresa, col bicchiere ancora in mano. Appoggio la mia testa sulla tua spalla, premendo forte il mio sesso contro il tuo fondo schiena. Rimaniamo per un attimo così, in silenzio. Con incertezza, tenti di riporre l'ultimo bicchiere,urtandolo leggermente contro il bordo del pensile prima di sistemarlo al suo posto.
"Non ti girare", ti sussurro. Sollevo lentamente la vestaglia e inizio ad accarezzarti i fianchi, le cosce, le rotondità del tuo sedere. Ti bacio più volte sul collo, piccoli innocenti baci, da un lato all'altro. Sento il tuo odore. "Non parlare", aggiungo. Infilo lentamente la mano nei tuoi slip e ti sfioro tra le gambe. Chini il capo in avanti, provando un inatteso piacere. Ti sento sospirare...
Coll'indice esploro delicatamente la tua vagina. Sento il tuo umore. Mi eccito sempre di più, immergendo il dito in profondità.Ti accarezzo piano, senza fretta. Individuo col polpastrello il punto più sensibile, sfiorandolo dolcemente con moviment circolari. Sento le tue gambe fremere. Con una mano ti tengo con fermezza il fianco, mentre con l'altra risalgo lentamente sotto la vestaglia, oltrepassando la cintura allentata e aggirando il tuo corpo sinuoso fino al seno. Il capezzolo è turgido, sensibile al tatto. Dio solo sa perché quella piccola ciliegina eccita così tanto.
"Baciami ancor...", "Shhh... Non parlare", ti interrompo. Con movimento identico, risalgo con l'altra mano, accarezzandoti l'altro capezzolo. Sentirli così duri è una sensazione estasiante. Li pizzico lievemente, facendoti sussultare. Desidero possederti, entrare nel tuo corpo, senza freni, senza vergogna.
Le mie braccia sono totalmente infilate sotto la vestaglietta, il tuo sedere scoperto. Mi appoggio, premendo lentamente. Stretto nei pantaloni, sento il mio sesso soffrire.
Con perfetta coordinazione, sciolgo la cintura e ti sfilo la vestaglia, lasciandola
scivolare dolcemente a terra. Slaccio la cinta dei miei pantaloni, abbassandoli di colpo insieme ai boxer, il mio membro vibrante.
Senza invito, sporgi piano il tuo sedere, divaricando leggermente le gambe. Con due dita della mano destra afferro ad uncinetto i tuoi slip, spostandoli di lato, mentre con l'altra riprendo ad accarezzare la tua vagina. Sento le sue labbra inumidirsi. Sì, sei pronta anche tu. Ti masturbo ancora dolcemente, allargando delicatamente quel meraviglioso frutto. Sento spuntare il tuo clitoride, voglioso, pieno di vita. Straripo di eccitazione, non posso più attendere.
Ti penetro dolcemente con la punta del mio pene. Lo sento pulsare. Mi fermo. Ti sento gemere. "Piano, mi piace piano...", mi dici. "Shhh... Lo so..lo so... Nessuno ti conosce come me." Con il palmo delle mani divarico dolcemente le tue natiche, mentre tu ti inarchi leggermente per porgemele meglio. Mi spingo dentro ancora un pò. Mi fermo. Sospiri. Sento la temperatura del tuo corpo aumentare. Mi abbandono, ti abbraccio di nuovo, ti bacio il collo, ti accarezzo i capezzoli. Sono duri, durissimi. Giri incontrollata la testa di lato, ci baciamo con passione, le nostre lingue si rincorrono, i nostri corpi fremono incastrati e, senza che ce ne accorgiamo, il mio membro scivola dentro del tutto, fino in fondo, i miei testicoli aggrappati al tuo sedere.
"Mi fai impazzire", ti dico. "Si... Così... Così...", rispondi ansimante. "Dentro...Ti sento... tutto dentro...Sì..." Ti pieghi in avanti per il piacere. "Prendimi i capelli", aggiungi. Li afferro con una mano, provocandoti un leggero dolore che ben accompagna quell'irrefrenabile desiderio, sprigionando il nostro piacere da ogni poro, mentre spingi il tuo sedere contro il mio pene in perfetto controritmo.
I miei colpi sono lenti e cadenzati, i nostri corpi avvinghiati, ansimanti, pronti ad
esplodere all'unisono, ma desiderosi di non bruciare le tappe, di far durare il più
possibile quell'estasiante momento.
Istintivamente mi scosto col busto, lasciando come unica forma di contatto carnale il mio membro dentro di te. Adesso sei libera di fantasticare. "Lasciati andare, amore mio", ti sussurro, "immagina chi vuoi. Lo sai che mi eccita". "Sí, piace anche a me", aggiungi. "Lui è bello, vero? È giovane?" "Sì, e lo desidero tanto...". "È bravo, vero? È forte...". "Ha un bel corpo...muscoloso...bellissimo...
Un cazzo ben scolpito" "Più grande del mio, vero?! " "Sì, più grande, più grosso!", mi inciti. I miei colpì ritmati aumentano in intensità. "Prendimi per i capelli, per i capelli!" Con una mano ti afferro di nuovo con fermezza i tuoi capelli fluenti. " Brutta zoccola...È vero che non mi terrai nascosto niente?" "No, no, ti dirò tutto! Te lo prometto!...". Spingo deciso fra le tue natiche. "Sí, cosí...” "Mi devi raccontare tutto! Fino all'ultimo dettaglio! Fino all'ultimo respiro". "Sí, ti racconterò tutto! Di tutti gli uomini che ho amato! Di tutti i cazzi che ho succhiato!...Sí, cosí! Più forte!!" Spingo deciso in profondità, una volta, due, tre, il mio cazzo totalmente ingoiato dalla tua meravigliosa figa, mentre tendi le gambe spalancate per sentirmi pienamente, inondandoti di brividi. "Bambina cattiva. Sei solo una bambina cattiva!". Sì, è vero... Sono una bambin...". La frase ti si spezza a metà, travolta dal piacere, dalla furia sessuale. "Ma come? Succhi il cazzo agli altri e a me non ci pensi?..." Sento il mio glande ribollire, pronto a sprigionare il suo caldo seme, mentre tu ti lasci andare ad un folle orgasmo. Ti sento gemere dal piacere... Mi trattengo... Faccio di tutto per trattenermi... So già cosa vuoi fare. Sfilo lentamente il mio membro mentre tu, nuda e ancora vibrante, ti giri abbassandoti. Le tue morbide labbra afferrano dolcemente il mio membro, succhiandolo senza ritegno fino in fondo, mentre con una mano mi accarezzi lievemente i testicoli. Eccolo...Arriva...Arriva...Sento il mio seme sgorgare trionfante nella tua accogliente bocca. È tanto, è bello, il mio corpo inondato di piacere... "Sí, sí...sí..." ansimo... "Sí..." Rimaniamo cosí, come in trance, il mio pene ancora duro tra le tue labbra... E con la speranza che quell'indescrivibile momento possa durare in eterno...
Col caffè sorseggiato a metà, mi porto silenziosamente dietro di te, abbracciandoti alla vita. Ti fermi di colpo, sorpresa, col bicchiere ancora in mano. Appoggio la mia testa sulla tua spalla, premendo forte il mio sesso contro il tuo fondo schiena. Rimaniamo per un attimo così, in silenzio. Con incertezza, tenti di riporre l'ultimo bicchiere,urtandolo leggermente contro il bordo del pensile prima di sistemarlo al suo posto.
"Non ti girare", ti sussurro. Sollevo lentamente la vestaglia e inizio ad accarezzarti i fianchi, le cosce, le rotondità del tuo sedere. Ti bacio più volte sul collo, piccoli innocenti baci, da un lato all'altro. Sento il tuo odore. "Non parlare", aggiungo. Infilo lentamente la mano nei tuoi slip e ti sfioro tra le gambe. Chini il capo in avanti, provando un inatteso piacere. Ti sento sospirare...
Coll'indice esploro delicatamente la tua vagina. Sento il tuo umore. Mi eccito sempre di più, immergendo il dito in profondità.Ti accarezzo piano, senza fretta. Individuo col polpastrello il punto più sensibile, sfiorandolo dolcemente con moviment circolari. Sento le tue gambe fremere. Con una mano ti tengo con fermezza il fianco, mentre con l'altra risalgo lentamente sotto la vestaglia, oltrepassando la cintura allentata e aggirando il tuo corpo sinuoso fino al seno. Il capezzolo è turgido, sensibile al tatto. Dio solo sa perché quella piccola ciliegina eccita così tanto.
"Baciami ancor...", "Shhh... Non parlare", ti interrompo. Con movimento identico, risalgo con l'altra mano, accarezzandoti l'altro capezzolo. Sentirli così duri è una sensazione estasiante. Li pizzico lievemente, facendoti sussultare. Desidero possederti, entrare nel tuo corpo, senza freni, senza vergogna.
Le mie braccia sono totalmente infilate sotto la vestaglietta, il tuo sedere scoperto. Mi appoggio, premendo lentamente. Stretto nei pantaloni, sento il mio sesso soffrire.
Con perfetta coordinazione, sciolgo la cintura e ti sfilo la vestaglia, lasciandola
scivolare dolcemente a terra. Slaccio la cinta dei miei pantaloni, abbassandoli di colpo insieme ai boxer, il mio membro vibrante.
Senza invito, sporgi piano il tuo sedere, divaricando leggermente le gambe. Con due dita della mano destra afferro ad uncinetto i tuoi slip, spostandoli di lato, mentre con l'altra riprendo ad accarezzare la tua vagina. Sento le sue labbra inumidirsi. Sì, sei pronta anche tu. Ti masturbo ancora dolcemente, allargando delicatamente quel meraviglioso frutto. Sento spuntare il tuo clitoride, voglioso, pieno di vita. Straripo di eccitazione, non posso più attendere.
Ti penetro dolcemente con la punta del mio pene. Lo sento pulsare. Mi fermo. Ti sento gemere. "Piano, mi piace piano...", mi dici. "Shhh... Lo so..lo so... Nessuno ti conosce come me." Con il palmo delle mani divarico dolcemente le tue natiche, mentre tu ti inarchi leggermente per porgemele meglio. Mi spingo dentro ancora un pò. Mi fermo. Sospiri. Sento la temperatura del tuo corpo aumentare. Mi abbandono, ti abbraccio di nuovo, ti bacio il collo, ti accarezzo i capezzoli. Sono duri, durissimi. Giri incontrollata la testa di lato, ci baciamo con passione, le nostre lingue si rincorrono, i nostri corpi fremono incastrati e, senza che ce ne accorgiamo, il mio membro scivola dentro del tutto, fino in fondo, i miei testicoli aggrappati al tuo sedere.
"Mi fai impazzire", ti dico. "Si... Così... Così...", rispondi ansimante. "Dentro...Ti sento... tutto dentro...Sì..." Ti pieghi in avanti per il piacere. "Prendimi i capelli", aggiungi. Li afferro con una mano, provocandoti un leggero dolore che ben accompagna quell'irrefrenabile desiderio, sprigionando il nostro piacere da ogni poro, mentre spingi il tuo sedere contro il mio pene in perfetto controritmo.
I miei colpi sono lenti e cadenzati, i nostri corpi avvinghiati, ansimanti, pronti ad
esplodere all'unisono, ma desiderosi di non bruciare le tappe, di far durare il più
possibile quell'estasiante momento.
Istintivamente mi scosto col busto, lasciando come unica forma di contatto carnale il mio membro dentro di te. Adesso sei libera di fantasticare. "Lasciati andare, amore mio", ti sussurro, "immagina chi vuoi. Lo sai che mi eccita". "Sí, piace anche a me", aggiungi. "Lui è bello, vero? È giovane?" "Sì, e lo desidero tanto...". "È bravo, vero? È forte...". "Ha un bel corpo...muscoloso...bellissimo...
Un cazzo ben scolpito" "Più grande del mio, vero?! " "Sì, più grande, più grosso!", mi inciti. I miei colpì ritmati aumentano in intensità. "Prendimi per i capelli, per i capelli!" Con una mano ti afferro di nuovo con fermezza i tuoi capelli fluenti. " Brutta zoccola...È vero che non mi terrai nascosto niente?" "No, no, ti dirò tutto! Te lo prometto!...". Spingo deciso fra le tue natiche. "Sí, cosí...” "Mi devi raccontare tutto! Fino all'ultimo dettaglio! Fino all'ultimo respiro". "Sí, ti racconterò tutto! Di tutti gli uomini che ho amato! Di tutti i cazzi che ho succhiato!...Sí, cosí! Più forte!!" Spingo deciso in profondità, una volta, due, tre, il mio cazzo totalmente ingoiato dalla tua meravigliosa figa, mentre tendi le gambe spalancate per sentirmi pienamente, inondandoti di brividi. "Bambina cattiva. Sei solo una bambina cattiva!". Sì, è vero... Sono una bambin...". La frase ti si spezza a metà, travolta dal piacere, dalla furia sessuale. "Ma come? Succhi il cazzo agli altri e a me non ci pensi?..." Sento il mio glande ribollire, pronto a sprigionare il suo caldo seme, mentre tu ti lasci andare ad un folle orgasmo. Ti sento gemere dal piacere... Mi trattengo... Faccio di tutto per trattenermi... So già cosa vuoi fare. Sfilo lentamente il mio membro mentre tu, nuda e ancora vibrante, ti giri abbassandoti. Le tue morbide labbra afferrano dolcemente il mio membro, succhiandolo senza ritegno fino in fondo, mentre con una mano mi accarezzi lievemente i testicoli. Eccolo...Arriva...Arriva...Sento il mio seme sgorgare trionfante nella tua accogliente bocca. È tanto, è bello, il mio corpo inondato di piacere... "Sí, sí...sí..." ansimo... "Sí..." Rimaniamo cosí, come in trance, il mio pene ancora duro tra le tue labbra... E con la speranza che quell'indescrivibile momento possa durare in eterno...
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