Provavo i vestiti da donna.
di
lovelance
genere
prime esperienze
Nella crescita somigliavo sempre di più a mamma, corporatura esile, capelli biondi, viso ovale, comunque avevo un bel cazzo di cui sono andato sempre fiero, fino a quando....
Proprio di fronte a noi, ci divideva solo un recinto, abitava una coppia Vanessa la moglie ed Edoardo il marito, innamoratissimi, al pari di mamma e papà. Una volta abbiamo cenato a casa loro ed una volta sono venuti loro a casa nostra, avevamo la stessa idea sulla privacy, non ci piaceva invaderla. Un funesto giorno Vanessa si è sentita male ed è morta, probabilmente un infarto a messo fine alla sua vita. Una tragedia Edoardo distrutto, mamma e papà cercavano di consolarlo, lo facevano stare a cena da noi molto spesso. Lui si è dedicato completamente al lavoro, io quando era a casa andavo a trovarlo
per non farlo sentire solo, a volte restavo a cena, sapeva cucinare molto bene. Mi portava in camera, gli piaceva mostrarmi tutto quello che era di Vanessa. Custodiva tutto in un armadio, abiti, biancheria intima, costumi da mare, calze, scarpe mi mostrava tutto. Non avevo mai visto Vanessa in minigonna, eppure nell'armadio ce ne stavano diverse, perizomi, bikini piccolissimi, forse avevano una seconda vita. Papà lavorava in un agenzia di assicurazioni ed in premio ai risultati ottenuti l'azienda gli ha offerto un soggiorno di sette giorni a Venezia per due persone. In tempi normali. per non lasciarmi solo, non avrebbero accettato, ora anche con l'impegno di Edoardo a farmi stare con lui, sono partiti. Edoardo era ripetitivo, mi mostrava sempre quello che era di Vanessa, pensavo fosse ripetitivo invece stava mettendo in atto una strategia, quando
l'ho sgamato mi sono trovato a mio agio. -Perché non provi qualche abito di Vanessa? hai la stessa sua corporatura, con i tuoi capelli lunghi e biondi, ti staranno proprio bene-
Ero rimasto colpito da quei costumi, ho cercato di mettere uno slip sui pantaloncini che indossavo, Edoardo ha detto -Così sei goffo ti devi togliere tutto. Così ho fatto mi sono spogliato nudo, quando ha visto il cazzo ha sgranato gli occhi -Sembri una desiderabile femmina, dal cazzo sei un desiderabile ragazzo. Prova questo, nascondi il cazzo fra le gambe- Ho messo anche il reggiseno, avevo un petto appena pronunciato, allo specchio mi piacevo, lui meravigliato da tanta bellezza. -Ho paura, non vorrei rovinare l'amicizia della vostra famiglia, mi devo contenere, ma ti desidero, sei conturbante, una femmina perfetta, quel cazzo poi, anche se non sono gay lo morderei- -Non sapevo cosa rispondere,
mi è venuta fuori una frase simile -Anche tu sei desiderabile- si è spogliato anche lui
si è disteso sul letto -Dai prova qualcos'altro- Eseguivo quando ho messo la minigonna col tacco alto si è alzato mi ha abbracciato siamo ricaduti sul letto, ci siamo baciati,
ha preso il mio cazzo in bocca, mi sono girato ho preso il suo, abbiamo sborrato insieme,
abbiamo ingoiato tutta la sborra senza pensarci un attimo. La notte abbiamo dormito abbracciati come due innamorati, anzi lo eravamo veramente. Ogni sera come rientrava dal lavoro mi facevo trovare poco vestito, tacco alto, trucco evidente. Il sessantanove era
d'obbligo, doccia e subito sul letto a divorare i nostri cazzi- -Ti voglio portare in giro vestito così, qui ci conoscono non è possibile, mercoledì prendo un giorno di permesso ed andiamo fuori. Purtroppo il mercoledì c'è stato il diluvio, siamo rimasti a letto tutto il giorno. Ci stavamo ponendo il problema del ritorno dei miei, voleva che dichiarassimo il nostro amore, che avevamo bisogno di stare insieme. Siamo arrivati alla conclusione di attendere, stare insieme quando era possibile. Difficile restare impassibili quando si è innamorati, cercavamo di stare sempre vicini, veniva a cena a
casa nostra, ci parlavamo con gli occhi, eravamo continuamente eccitati, mamma ha notato
qualcosa, ha informato papà, nella solita cena papà è arrivato subito al sodo -Avete un comportamento strano voi due, ci nascondete qualcosa? Ho raccontato per filo e per segno quello che era successo, Edoardo se avesse potuto, sarebbe sprofondato, papà ha capito la
situazione, non mi aspettavo quelle parole -Se a voi sta bene avete il potere di decidere- Edoardo si è alzato ha abbracciato papà e mamma poi mi ha raggiunto stringendomi forte. Si sono abbracciati anche mamma e papà, poi....
Proprio di fronte a noi, ci divideva solo un recinto, abitava una coppia Vanessa la moglie ed Edoardo il marito, innamoratissimi, al pari di mamma e papà. Una volta abbiamo cenato a casa loro ed una volta sono venuti loro a casa nostra, avevamo la stessa idea sulla privacy, non ci piaceva invaderla. Un funesto giorno Vanessa si è sentita male ed è morta, probabilmente un infarto a messo fine alla sua vita. Una tragedia Edoardo distrutto, mamma e papà cercavano di consolarlo, lo facevano stare a cena da noi molto spesso. Lui si è dedicato completamente al lavoro, io quando era a casa andavo a trovarlo
per non farlo sentire solo, a volte restavo a cena, sapeva cucinare molto bene. Mi portava in camera, gli piaceva mostrarmi tutto quello che era di Vanessa. Custodiva tutto in un armadio, abiti, biancheria intima, costumi da mare, calze, scarpe mi mostrava tutto. Non avevo mai visto Vanessa in minigonna, eppure nell'armadio ce ne stavano diverse, perizomi, bikini piccolissimi, forse avevano una seconda vita. Papà lavorava in un agenzia di assicurazioni ed in premio ai risultati ottenuti l'azienda gli ha offerto un soggiorno di sette giorni a Venezia per due persone. In tempi normali. per non lasciarmi solo, non avrebbero accettato, ora anche con l'impegno di Edoardo a farmi stare con lui, sono partiti. Edoardo era ripetitivo, mi mostrava sempre quello che era di Vanessa, pensavo fosse ripetitivo invece stava mettendo in atto una strategia, quando
l'ho sgamato mi sono trovato a mio agio. -Perché non provi qualche abito di Vanessa? hai la stessa sua corporatura, con i tuoi capelli lunghi e biondi, ti staranno proprio bene-
Ero rimasto colpito da quei costumi, ho cercato di mettere uno slip sui pantaloncini che indossavo, Edoardo ha detto -Così sei goffo ti devi togliere tutto. Così ho fatto mi sono spogliato nudo, quando ha visto il cazzo ha sgranato gli occhi -Sembri una desiderabile femmina, dal cazzo sei un desiderabile ragazzo. Prova questo, nascondi il cazzo fra le gambe- Ho messo anche il reggiseno, avevo un petto appena pronunciato, allo specchio mi piacevo, lui meravigliato da tanta bellezza. -Ho paura, non vorrei rovinare l'amicizia della vostra famiglia, mi devo contenere, ma ti desidero, sei conturbante, una femmina perfetta, quel cazzo poi, anche se non sono gay lo morderei- -Non sapevo cosa rispondere,
mi è venuta fuori una frase simile -Anche tu sei desiderabile- si è spogliato anche lui
si è disteso sul letto -Dai prova qualcos'altro- Eseguivo quando ho messo la minigonna col tacco alto si è alzato mi ha abbracciato siamo ricaduti sul letto, ci siamo baciati,
ha preso il mio cazzo in bocca, mi sono girato ho preso il suo, abbiamo sborrato insieme,
abbiamo ingoiato tutta la sborra senza pensarci un attimo. La notte abbiamo dormito abbracciati come due innamorati, anzi lo eravamo veramente. Ogni sera come rientrava dal lavoro mi facevo trovare poco vestito, tacco alto, trucco evidente. Il sessantanove era
d'obbligo, doccia e subito sul letto a divorare i nostri cazzi- -Ti voglio portare in giro vestito così, qui ci conoscono non è possibile, mercoledì prendo un giorno di permesso ed andiamo fuori. Purtroppo il mercoledì c'è stato il diluvio, siamo rimasti a letto tutto il giorno. Ci stavamo ponendo il problema del ritorno dei miei, voleva che dichiarassimo il nostro amore, che avevamo bisogno di stare insieme. Siamo arrivati alla conclusione di attendere, stare insieme quando era possibile. Difficile restare impassibili quando si è innamorati, cercavamo di stare sempre vicini, veniva a cena a
casa nostra, ci parlavamo con gli occhi, eravamo continuamente eccitati, mamma ha notato
qualcosa, ha informato papà, nella solita cena papà è arrivato subito al sodo -Avete un comportamento strano voi due, ci nascondete qualcosa? Ho raccontato per filo e per segno quello che era successo, Edoardo se avesse potuto, sarebbe sprofondato, papà ha capito la
situazione, non mi aspettavo quelle parole -Se a voi sta bene avete il potere di decidere- Edoardo si è alzato ha abbracciato papà e mamma poi mi ha raggiunto stringendomi forte. Si sono abbracciati anche mamma e papà, poi....
1
1
voti
voti
valutazione
2.5
2.5
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
La metamorfosi di papà.
Commenti dei lettori al racconto erotico