Mamma mi assiste in clinica, si fa scopare dall'infermiere.

di
genere
tradimenti

Da qualche giorno avevo difficoltà ad ingoiare, mamma mi ha portato subito dal medico che ci ha consigliato una vita dall'otorino, tramite la Asl ci volevano quattro mesi, pertanto siamo andati ad uno a pagamento. Il solito discorso senza fattura 120 .... Il referto è stato preoccupante, ascesso tonsillare, deve essere inciso al più presto per pulire. Forse per le 120€ ci ha consigliato di recarci nella clinica dove operava lui, distante cinquanta chilometri dalla nostra casa, ed in quel modo mi avrebbe operato il giorno successivo, con due giorni di ricovero. Non c'era tempo da perdere, papà la mattina successiva è venuto ad accompagnarci, poi è dovuto rientrare, non poteva assentarsi dal lavoro. Era il quattro luglio, un caldo afoso, si sudava anche la mattina presto, io ho messo pantaloncini e maglietta, mamma ha messo un abitino molto leggero con la zip per tutta la sua lunghezza. In macchina per sedersi ha aperto la zip fino all'inguine, papà l'ha raccomandata di non aprirla tanto in clinica. Ci stavano aspettando, l'intervento è durato circa mezz'ora compresa la preparazione. Anestesia locale che appena finito il suo effetto mi dava dolore. Ci avevano dato una cameretta con due lettini, l'altro era libero. La caposala ha detto a mamma che poteva occuparlo, poi ha chiamato l'infermiera raccomandando che doveva controllarci ogni ora. Alle 14 è finito il suo turno, ne è venuta un'altra con le stesse raccomandazioni. Mamma quando veniva l'infermiera si assentava per mangiare qualcosa o bere un caffè. Alle dieci è arrivato l'altro turno, l'infermiere era un ragazzo, presumibilmente con le stesse raccomandazioni, lui forse affascinato da mamma veniva ogni dieci o venti minuti. Era notte mamma si è aperta la zip per stare più comoda, aperta solo in parte, le cosce però erano in bella vista. Mi sono addormentato. Ad una certa ora mi sono svegliato, sentivo bisbigliare, ho finto di dormire ancora, intravedevo mamma e l'infermiere seduti sull'altro lettino, non so da quanto tempo , ora riuscivo a captare quello che dicevano -Quanti anni hai?- -31 e tu?- -Io 26- -Sei fidanzato?- -Si- -Tuo marito com'è? è geloso? sei una figa- -Si è geloso ma qualche scappatella la faccio- -Lui non si accorge?- -Finora non è mai successo- -Sei molto brava- -Sono pronta sempre per l'uso- -Che vuol dire?- -Non porto mai mutandine e reggiseno- -Neanche ora?- -Neanche ora, guarda- ha aperto tutta la zip, l'infermiere ha messo le mani sui seni -Fai piano si può svegliare lui- -Ti voglio scopare- -Non hai la ragazza?- -Si quella vuole arrivare vergine al matrimonio, mi fa solo pompini-. Il cazzetto mi è diventato duro, sentire quel dialogo mi ha sorpreso non poco, mamma tradiva papà, non potevo pensarlo, non potevo fare nulla, anche perché volevo sapere come finiva. -Com'è il tuo cazzo- L'infermiere ha preso la mano di mamma, l'ha poggiata sul cazzo -E' bello grosso, hai un posticino tranquillo dove possiamo farci una sveltina?- -Si c'è il deposito della biancheria pulita, però fammi fare un giro per vedere la situazione, aspettami qui- Lui è uscito, mamma è rimasta seduta sul letto, ha chiuso parzialmente la zip. Eravamo con la luce notturna accesa, si intravedeva qualcosa, io fingevo sempre di dormire. Dopo poco è rientrato l'infermiere -Dobbiamo aspettare che l'altro finisce il giro, sta facendo le punture- -Com'è l'altro come te?- -No lui ha cinquant'anni- -Fai venire anche lui- -Cazzo sei proprio una troia- -Mentre aspettiamo fammi un pompino- Si è disteso sul letto, aveva un bel cazzo, mamma lo leccava, lo succhiava, lui gemeva -Stai zitto si sveglia lui- Evidentemente ha sborrato, mamma ha ingoiato tutto lui si è rimesso a posto ed è uscito. Dopo qualche minuto è rientrato, ha preso mamma per mano, sono usciti. Quelle persone mi dovevano assistere, pensavano solo a scopare, povero papà. Forse è passata oltre un'ora, mamma è rientrata, è andata subito in bagno, poi è uscita, si è distesa sul lettino, si è addormentata. Ci ha svegliato l'infermiere per salutarla, mancavano pochi minuti alle sei. Si sono dati la mano, lui ha salutato anche me ed è andato via. Non ho avuto il coraggio di guardarla, la sera papà è venuto a riprenderci. Durante il viaggio mamma ha detto -Non vedo l'ora di tornare a casa per farmi una doccia- -Anch'io la devo fare- ha ribattuto papà -Magari la facciamo insieme- -No la faccio da sola, devo lavarmi bene, sono stata in clinica- Da quella volta ho capito che razza di mamma avevo, papà pensava solo a lavorare, lei si
trovava chi la faceva godere. Io sono rimasto a casa altri quattro giorni per guarire bene. Era seduta vicino a me quel pomeriggio -Mamma in clinica mi sono svegliato tu non c'eri- Ero andata a parlare con l'infermiere per sapere cosa ti devo fare a casa, forse ci viene a trovare- E' arrivato veramente due giorni dopo, stranamente papà era a casa,
Mi ha chiesto di accompagnarlo a Mediaworld che doveva acquistare un dei contenitori per
l'aspirapolvere, siamo usciti lasciando soli mamma e l'infermiere. Altro che contenitori,
siamo stato due ore, quando siamo tornati a casa c'era solo mamma, ho intravisto il letto disfatto nella loro camera.
scritto il
2024-03-14
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