I racconti di Angelica. - Frank incontra Charlotte -
di
AngelicaBella
genere
corna
16. Frank
Finalmente anche il maschio è arrivato. Ginevra è felice, Carmen è felice. Tutti sono felici. Io un po' meno. Da quando è nato Enrique non scopo più.
Ci vorranno ancora un paio di settimane prima che Maria possa di nuovo soddisfarmi. Non parliamo poi di Ginevra che prima di un mese non sarà chiavabile.
Zizi e Caterina sono fuori gioco. Janira partorirà a breve. Rimane mia moglie ma è così impegnata con i bambini che, quando viene a letto crolla esausta.
Potrei anche scoparla mentre dorme, ma non ci sarebbe gusto.
Credo di aver trovato una soluzione temporanea.
Da qualche tempo alla centrale di polizia viene a trovarci un signore distinto avanti con l’età. Ogni due o tre settimane viene a denunciare la scomparsa di Charlotte, la giovane moglie. La donna si allontana volontariamente da casa del marito senza avvisarlo e sparisce per due o tre giorni e poi fa ritorno a casa come se nulla fosse. Al marito racconta ogni volta storie incredibili, di rapimenti, stupri, violenze di gruppo. Lui ci crede, chiede alla moglie di sporgere denuncia, ma lei asserendo di vergognarsi lascia cadere tutto. Fino a che non scompare di nuovo e il marito ritorna da noi per la denuncia. Ho incontrato solo una volta la signora in questione e da quello che ho potuto intuire non la racconta giusta. Ne ho parlato con il mio superiore che mi ha dato l’autorizzazione ad indagare sulla vicenda, anche solo per divertirsi alle spalle del povero marito.
Ho chiesto ad uno degli agenti che è andato in pensione lo scorso anno di mettere sotto sorveglianza la casa dell’uomo e di seguire la donna quando esce.
Tutte le sere l’ex collega viene in ufficio a riferire.
Per diversi giorni non è accaduto nulla.
Poi un giorno, Charlotte esce di casa con una piccola valigia e si dirige verso la stazione ferroviaria.
Lì prende il treno per la vicina cittadina e dopo essere scesa si reca presso un antico palazzo della città.
Nel palazzo ci sono diverse abitazioni, ma al secondo piano c’è una casa di appuntamenti molto famosa nella zona. La signora per tre giorni non esce dalla casa. Il quarto giorno al mattino la donna esce con la sua piccola valigia, prende il treno e torna a casa.
Decido di approfittare della situazione proprio quando a casa sono in carenza di sesso.
Appena la signora “scompare” di nuovo, prendo il treno e mi reco presso la casa per appuntamenti.
Sono fuori dalla mia giurisdizione ma la padrona, per evitare problemi, si dimostra collaborativa e mi consente di intrattenermi con la donna.
Quando entro nella stanza, Charlotte mi riconosce e scoppia a piangere.
Mi prega di non dire nulla al marito, mi supplica ed io acconsento a condizione che mi spieghi il perché di tale comportamento.
Ci sediamo ai bordi del letto, le prendo le mani per tranquillizzarla e lei inizia a raccontarmi la sua storia.
Continua
Finalmente anche il maschio è arrivato. Ginevra è felice, Carmen è felice. Tutti sono felici. Io un po' meno. Da quando è nato Enrique non scopo più.
Ci vorranno ancora un paio di settimane prima che Maria possa di nuovo soddisfarmi. Non parliamo poi di Ginevra che prima di un mese non sarà chiavabile.
Zizi e Caterina sono fuori gioco. Janira partorirà a breve. Rimane mia moglie ma è così impegnata con i bambini che, quando viene a letto crolla esausta.
Potrei anche scoparla mentre dorme, ma non ci sarebbe gusto.
Credo di aver trovato una soluzione temporanea.
Da qualche tempo alla centrale di polizia viene a trovarci un signore distinto avanti con l’età. Ogni due o tre settimane viene a denunciare la scomparsa di Charlotte, la giovane moglie. La donna si allontana volontariamente da casa del marito senza avvisarlo e sparisce per due o tre giorni e poi fa ritorno a casa come se nulla fosse. Al marito racconta ogni volta storie incredibili, di rapimenti, stupri, violenze di gruppo. Lui ci crede, chiede alla moglie di sporgere denuncia, ma lei asserendo di vergognarsi lascia cadere tutto. Fino a che non scompare di nuovo e il marito ritorna da noi per la denuncia. Ho incontrato solo una volta la signora in questione e da quello che ho potuto intuire non la racconta giusta. Ne ho parlato con il mio superiore che mi ha dato l’autorizzazione ad indagare sulla vicenda, anche solo per divertirsi alle spalle del povero marito.
Ho chiesto ad uno degli agenti che è andato in pensione lo scorso anno di mettere sotto sorveglianza la casa dell’uomo e di seguire la donna quando esce.
Tutte le sere l’ex collega viene in ufficio a riferire.
Per diversi giorni non è accaduto nulla.
Poi un giorno, Charlotte esce di casa con una piccola valigia e si dirige verso la stazione ferroviaria.
Lì prende il treno per la vicina cittadina e dopo essere scesa si reca presso un antico palazzo della città.
Nel palazzo ci sono diverse abitazioni, ma al secondo piano c’è una casa di appuntamenti molto famosa nella zona. La signora per tre giorni non esce dalla casa. Il quarto giorno al mattino la donna esce con la sua piccola valigia, prende il treno e torna a casa.
Decido di approfittare della situazione proprio quando a casa sono in carenza di sesso.
Appena la signora “scompare” di nuovo, prendo il treno e mi reco presso la casa per appuntamenti.
Sono fuori dalla mia giurisdizione ma la padrona, per evitare problemi, si dimostra collaborativa e mi consente di intrattenermi con la donna.
Quando entro nella stanza, Charlotte mi riconosce e scoppia a piangere.
Mi prega di non dire nulla al marito, mi supplica ed io acconsento a condizione che mi spieghi il perché di tale comportamento.
Ci sediamo ai bordi del letto, le prendo le mani per tranquillizzarla e lei inizia a raccontarmi la sua storia.
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