Lo schiavo

di
genere
dominazione

Resoconto :

Nel tardo pomeriggio ho avuto il piacere di incontrare la Mia Padrona in azienda.

Subito non le ho dato molta attenzione in quanto ero indaffarato con la moto, poi dopo circa dieci minuti mi sono rinfrescato il mio cazzetto ma in realtà sarebbe stato meglio fare una doccia, ma il tempo era tiranno.

Siamo saliti al secondo piano e subito la Mia Padrona si è presa cura del mio cazzetto e delle mie palle, che in realtà son sue in quanto può fare di loro ciò che vuole.

Tra le sue mani il mio cazzino ha tentato ingenuamente di sfidare la la Mia Padrona ma prontamente è stato schiaffeggiato e punito a dovere.
I suoi colpi, alcuni forti alcuni deboli lo hanno riportato ad essere molliccio, ciò che merita.

Sucessivamente mi ha messo in ginocchio a terra, si è sollevata la sua maglia e ha tirato fuori il suo seno, ho leccato con gusto e piacere tenendo il cazzino a bada, mi ha fatto strofinare per bene la faccia in mezzo a loro..e li mi sentivo usato a dovere con piacere però.

Sucessivamente si è seduta du una sedia, si è tolta i pantaloni ed in tutta la sua bellezza, a gambe aperte fronte a me mi ha messaggiato il cazzetto, che le sarebbe volentieri voluto venire addosso per quanto stava vedendo.

Poi mi ha preso una specie di cinghia e mi teneca il membro eretto sotto legatura per tirarlo in basso, ma lui appunto....non ne voleva sapere, allorche' la mia Padrona ha assestato un colpo alle palle e li mi son piegato dal dolore, ma dovevo resistere, merito questo, tante seghe senza il suo permesso e troppa poca sborra bevuta non mi permettono di esser considerato ancora un buon schiavetto.

Una volta in ginocchio fronte a lei mi ha chiesto di guardare la sua figa fronte a me, di tenere le mani dietro e guardarla finché lei si stava masturbando fronte a me, potevo solo vedere, in realtà con la poca luce in penombra ricordo un immagine nitida di lei che si strofinava il clitoride e pian piano i suoi umori cominciavano a farsi sentire con un ciach ciah...
Nel mentre potevo solo guardare e due volte mi ha fatto leccare le sue dita che sapevano di figa umida.

Dopo circa tre minuti tra uno spasmo e latro, ad occhi chiusi la Mia Padrona venne.... Fronte a me, inerme.

Subito dopo mi ha co concesso di annusare il suo piacere e li mi sono permesso di osare a leccarla, lei ha subito apprezzato e la sua figa si è rilassata e impregnata di umori, mi son concentrato suk clitoride, ed ad un certo punto lei mi ha preso la testa per tenermi li.

La mia lingua non attendeva altro che essere usata per il suo piacere... Hi cominciato a leccare in senso orario il clitoride, poi a volte lo succhiavo o lo comprimevo contro i denti per stuzzicarlo con la lingua e sentivo in questi frangenti che a Lei piaceva.

Dopo altri tre quatto minuti con uno spasmo potente ho sentito che era ik momento che stava per esplodere tra le mie labbra, allorche' lo succhiata ancora con più avidità e lei dopo un po è ri... Venuta, e subito mi ha allontanato dal suo nettare.

In seguito sempre in ginocchio mi ha detto che sapevo da figa... Le riposi di sì ed ero contento di esserlo... In seguito lei era in dubbio se, farmi venire o lasciarmi così...
Ha scelto la seconda ed io ho accettato, non potevo fare altro, se avessi voluto non son se le mie palle gonfie avrebbero retto ancora a dei colpi.

Mi ha ordinato di legarmi le palle e di non venire una volta a casa e lo farò appena finirò di scrivere questo resoconto con tanto di foto.

Mi son sentito usato il giusto, tanto che alla fine una volta che il cazzetto si è ammosciato ha fatto uscire un po di liquido sperminale, segno che era pronto per esser munto ma la mia Padrona ha deciso che era giusto lasciarlo così, grazie Miss
di
scritto il
2024-03-15
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