Camerini

di
genere
voyeur

Capodanno alle porte. La tradizione vuole che il primo giorno d’anno si indossi qualcosa di nuovo.
Per evitare la folla dei finesettimana di dicembre, un martedì qualsiasi dei primi del mese delle feste, di buon mattino, la signora, una milanese sui 50 anni molto ben portati, entra in un noto grande magazzino di piazza delle Cinque Giornate...
Deve comperare le solite calze di filo di Scozia (grigie, per carità!) per il marito, boxer colorati per i figli e qualcosa per lei, magari qualcosa di un po’ sfizioso che susciti interesse nel suo compagno ultimamente molto distratto… un intimo coordinato rosso fuoco? Perché no…magari è un’idea…
Se Dio vuole c’è pochissima gente che gira tra i piani, la signora finisce rapidamente e a colpo sicuro gli acquisti per gli uomini di casa e si avventura nel reparto Intimo femminile…
Anche qui poca gente. Certo che se vuoi acquistare qualcosa di carino, anche se non di una firma particolare, devi spendere un sacco di soldi… e poi un intimo coordinato rosso fuoco quante volte lo metterebbe?
“Non fare la cretina come al solito” si dice, si vive una volta sola dopotutto e poi non è che, per fortuna, le manchino quelle poche decine di euro…
La signora prende due modelli coordinati carini e molto sexy a suo modo di vedere e si inoltra nel corridoio dei camerini di prova.
Vuoti? Una cosa da non crederci!!
E invece si, solo nell’ultimo della fila la tenda si muove testimoniando la presenza di una persona che sta provando qualche capo.
La signora entra nel penultimo camerino della fila. Sceglie sempre uno degli ultimi della fila perché le assicurano una maggiore privacy…
Meno male che fa caldo e il riscaldamento funziona, ci sono più dei famosi 19°C previsti dalle normative.
La signora si spoglia, via piumino.. scarpe.. gonna.. maglione a colto alto (quello caldo di cachemire).. e rimane, pur con qualche brivido, in reggiseno, mutandine e autoreggenti (una mania del marito)….
La signora si toglie il reggiseno per provare il primo dei due modelli che si è portata in camerino… si, ha pur sempre una terza, ma la vestibilità è diversa da modello a modello e quindi è bene provarseli per non arrivare a casa vedere che non vanno bene e dover tornare per cambiarli…
E così la signora è lì con le tette al vento, i capezzoli già un po’ duri per la temperatura, non proprio ideale per stare nude…
Si guarda i seni, li soppesa e si dice che, per la sua età, non sono niente male e che contrastano ancora con successo la forza di gravità….
Poi, quando un po’ a malincuore comincia a coprirli allacciandosi il bel reggiseno rosso senza ferretto, sente due voce femminili.
“Ma allora sono in due nel camerino vicino!!!” pensa la signora, sono due ragazze o comunque due giovani donne che ridono…
“Cosa mai avranno da ridere così tanto!!??”
Il reggiseno rosso sembra andar bene. La signora decide quindi di provare l’altro, o forse è meglio prima le mutandine per vedere l’effetto del coordinato insieme? Le mutandine, ovvio…
La signora si sfila le mutandine microscopiche che indossa dalla mattina… Nell’altro camerino ora c’è silenzio…
Poi una voce sussurra “Dai Amaia, smettila, non fare così.. sai come va a finire poi” e l’altra più roca e sensuale che risponde “Silvana, non fare la scema, lasciami fare. Non senti che i camerini sono deserti?…”
La signora rimane come paralizzata, ferma, appoggiata al sottile divisorio tra i due camerini. In mano lo slip rosso e con addosso solo il reggiseno…
Ancora silenzio.
Poi una voce “Amaia, smettila di baciarmi così, sai che non resisto…”
Nessuna risposta.
La signora ora è decisamente curiosa. Sente sussurri incomprensibili… il rumore di una cerniera che si abbassa…il sospiro di una delle due giovani donne…
Poi non si sente più alcun rumore, i camerini sono tutti deserti e anche quelle due strane ragazze se ne devono essere andate..
La signora si copre sommariamente e sporge la testa dal camerino….
La tenda del camerino di fianco è un poco socchiusa verso di lei…
Con enorme sorpresa la signora vede una giovane donna bionda appoggiata con la schiena alla parete divisoria mentre l’altra donna, con lunghi capelli castani, in ginocchio sta baciandole il pube… lo sta leccando.. la sta penetrando con la lingua mentre le sue dita accarezzano il folto ma ben curato pelo pubico..
In quel momento, forse per un rumore imprevisto, la bionda apre gli occhi, vede la testa curiosa della signora… si arresta nei suoi moti di piacere… ferma con una mano la testa dell’altra…
Poi, dopo qualche istante, rivolge alla signora uno smagliante sorriso, solleva le spalle e lascia che l’altra continui il lavoro verso la sua inevitabile e piacevole conclusione…..
La signora si ritira intimidita. Ma è anche un po’ eccitata, decisamente eccitata. Le sue dita corrono inarrestabili al suo pube nudo, al suo fiore aperto e completamente bagnato…
Nei camerini ci sono solo loro tre…e lei ora si tocca con evidente piacere, si penetra, gioca con il suo clitoride eretto.. Che situazione strana e piacevole, se ci fosse suo marito forse si potrebbe…..
Si immagina mentre si inginocchia in quel camerino e abbassa la zip dei pantaloni di suo marito. Vede il cazzo duro, eretto e già bagnato.. e lo prende in bocca fino alla radice…
E’ solo fantasia….si, però sarebbe molto eccitante per tutti e due… Portarlo con la bocca e con la lingua fino al momento supremo e poi farsi “sbattere”, siii…proprio così…”farsi sbattere” con le tette schiacciate contro la parete divisoria, farselo mettere dentro da dietro senza preoccuparsi del rumore o di farsi sentire…
La signora ora gode, non si preoccupa del suono gutturale che non riesce a trattenere e immagina che, alla sera, provocherà suo marito e davvero lo prenderà in bocca e lo succhierà come non fa da tempo…e lui glielo metterà di dietro nel fiorellino poco sfruttato…
Poi la signora torna in sé, si riveste un po’ vergognosa per quello che ha fatto ed esce dal camerino…
Ma non resiste e da un’ultima occhiata dallo spiraglio della tenda del camerino vicino…
Ora è la donna bionda in ginocchio che lecca, bacia, penetra la vulva della donna castana. Lei, l’altra donna, la guarda, le sorride e con la mano la saluta trasognata.
scritto il
2022-12-27
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