Anna e Claudia

di
genere
saffico

Da anni Anna è affezionata cliente del centro estetico vicino a casa, dove si concede piccoli momenti di piacere e di cura. La sua pelle, chiara e delicata, ha sempre bisogno di attenzioni particolari e il lettino UVA è diventato nel tempo uno dei suoi rifugi. Quasi ogni settimana, più spesso ogni quindici giorni, si sdraia sotto quelle luci lasciando che il suo corpo nudo si illumini di quel caldo violetto e si rilassi nel silenzio ovattato del piccolo locale riservato.
Ma, come da parecchie settimane, anche quel mattino c'è qualcosa di diverso. Non è solo la luce del lettino, isola illuminata nella penombra, che la fa sentire avvolta e accolta. E’ anche la presenza di Claudia, la giovane estetista che l'ha affascinata subito dal primo incontro. Claudia, piccola, carina, una massa di riccioli neri, un sorriso che incanta, uno sguardo profondo e intenso, due occhi neri che sembrano leggerti dentro. Ogni volta che le si avvicina Anna sente aleggiare, palpabile tra loro, qualcosa che assomiglia a una sensazione come di attesa.
Stesa sul lettino, sente il calore delle lampade e guarda la sua pelle colorata da quella luce che sembra aliena. Claudia, dietro di lei, imposta le funzioni e i tempi. Ogni movimento della giovane, preciso e morbido quasi, sembra aumentare la tensione nell'aria e con questa un’intimità non detta tra loro.
"Comoda?" le chiede con la voce un po’ roca sfiorandole con mano leggera la spalla nuda, quasi un tocco casuale. In quel gesto però c'è qualcosa che Anna non riesce a ignorare, e forse nemmeno vuole. Il contatto, per quanto breve, ha una qualità diversa, come se fuori il mondo rallentasse, come se quella lieve carezza, quel leggero contatto andasse oltre la pura e semplice gentilezza professionale.
"Comodissima" risponde quasi con un sussurro, un tono di voce che un po’ la tradisce.
Claudia si allontana per un istante ma il silenzio che segue è pieno di parole non dette. Anna si concentra sul respiro, sul calore diffuso sulla pelle. Non riesce a smettere di pensare a Claudia, a quanto la sua presenza la faccia sentire viva, a quanto ogni sua attenzione sia come un invito a qualcosa di più profondo, a qualcosa di indefinibile.
Anna si perde in fantasie che corrono troppo veloci perché lei possa dar loro un senso. Nel silenzio il trattamento è quasi finito. Claudia si avvicina ancora una volta. Più vicina di prima. "Tutto bene? Ti serve altro?" e il suono di quella voce sembra scivolarle sotto la pelle facendo correre più veloce il cuore.
Non risponde subito. Un impulso imprevisto, un desiderio che cresce e che non riesce a nascondere. "Forse.. posso fermarmi ancora qualche minuto?". Senza rendersi conto che quelle poche parole socchiudono una porta che sarà difficile, se non impossibile, tornare a richiudere.
Claudia la fissa, gli occhi che brillano. Inutili le parole, inutili i suoni. Il momento tra loro ha trovato la sua voce.
Nel piccolo locale il silenzio è denso, quasi palpabile. Claudia si avvicina di nuovo, chinandosi con il corpo a sfiorare il lettino, come se non volesse disturbarla ma sentisse il bisogno di starle più vicina. Gli occhi di Anna sono chiusi. Si sente pienamente avvolta nel calore delle luci ma ora il suo pensiero è concentrato su quel gesto di Claudia che sembra così carico di significato.
Lentamente dischiude le palpebre e trova nei suoi occhi gli occhi di Claudia, grandi pozzi neri senza fine in cui lasciarsi cadere. C’è silenzio tra loro. Non c'è fretta, necessità di parole. Solo il respiro che si fa profondo, la pelle che sussurra il desiderio di un contatto che va oltre gli sguardi.
"E’ bello quando sei qui" sussurra Claudia, la voce come seta e un tono che dice di più. "Ogni volta è come se il tempo si fermasse". Anna sente la sua anima messa a nudo come il suo corpo su quel lettino incantato, come se Claudia le leggesse davvero dentro. E’ bastato quel gesto intimo, piccolo eppure così travolgente. Il desiderio di conoscersi, di avvicinarsi sempre di più. La fragilità umana in un semplice incontro di sguardi.
"Anche per me è così" risponde Anna, emozionata. Qualcosa le sta crescendo dentro, un qualcosa che la fa sentire viva come non si sente da anni, chiusa com’è in una vita che la imprigiona in consuetudini, in rapporti e in riti che non sente più suoi. Un'attrazione che cerca di non definire, che non vuole racchiudere in nuovi confini. Una nuova energia vitale.
Claudia si china ancora di più, a ridurre ancora la distanza tra loro. La sua mano sfiora delicatamente la pelle nuda, un tocco leggero e prolungato che fa arrestare il respiro. Un gesto timido, un invito a qualcosa di profondo che non chiede parole.
"Resta se vuoi. Solo se vuoi!" come a offrirle una scelta libera ma con la consapevolezza che entrambe sanno cosa sta accadendo tra loro.
"Vorrei restare" e quando apre gli occhi vede nello sguardo di Claudia una luce che non lascia dubbi, non lascia incertezze. Solo l'attrazione che le lega senza parole.
Claudia si fa ancora più vicina e in quel momento Anna sorprende su di sé un calore che cresce, che nasce dentro di lei con un’energia che fluisce inarrestabile. Come se quella vicinanza, quasi un contatto di corpi, bastasse per liberare quello che hanno tenuto gelosamente celato, il desiderio cresciuto nel silenzio delle loro vite quotidiane.
La luce morbida del piccolo locale sembra diventare ancora più soffusa mentre le due donne restano lì, nel riflesso di una complicità che si mostra chiara. Ogni respiro è più intimo, ogni tocco più delicato, ogni carezza più morbida e prolungata. Il mondo attorno a loro non esiste più. C’è solo quel momento, quella connessione
Quando Anna apre gli occhi, Claudia è vicina al suo viso. Le labbra quasi si sfiorano. Un invisibile filo è stato teso, un legame che ormai si percepisce chiaro e vibrante, anche senza parole. Gli occhi delle due donne si parlano quando le bocche si uniscono e le labbra si schiudono, quando le mani di Claudia corrono sulle strade del piacere di quel corpo nudo, quando le mani di Anna aprono con nervosa impazienza il leggero camice a rivelare la candida pelle di Claudia, quando le due donne prendono a donarsi le carezza attese e desiderate.
Nella silenziosa penombra nascono soffocati gemiti, vivono trepidanti corpi, si rivelano nuovi sussurri, si mostrano pelli lucide e profumate di nascenti piaceri. Il tempo si dilata e si ferma tra le due donne incapaci ormai di tenere a freno le mani e le bocche che insaziabili corrono sulle pelli, sui seni bagnati di baci, sui ventri contratti, negli umidi nidi offerti.
Ma in quel momento, quando tutto è ormai su una strada senza ritorno, la porta del locale si apre con un lieve soffio. Un'altra figura di donna entra nella stanza e interrompe quel momento di accecante intimità, quell’istante non più sospeso. Laura, la proprietaria del centro estetico. Una bellezza più matura, quasi materna, un'aria di esperienza che si mostra a ogni suo apparire. I lunghi capelli castani raccolti in uno chignon ordinato. I grandi occhi, scuri e profondi, cui non sfugge mai nulla. Un dolce sorriso e una quieta sensualità che nessuno riesce a ignorare.
"Scusate, non volevo interrompere," dice con un sorriso enigmatico ma i suoi occhi si fermano su Claudia per un attimo più lungo del dovuto. "Solo un controllo veloce." E Claudia sorride. Anna avverte un cambiamento nella dinamica. C'è qualcosa tra le due donne che non riesce a decifrare del tutto. Un'intesa, una complicità nascosta che riempie l'aria.
Laura si avvicina al lettino dove Anna è sdraiata nuda e sudata. Mentre passa accanto a Claudia le loro mani si sfiorano per un breve istante, un gesto così rapido che può sembrare casuale se non fosse per i loro sguardi che si incrociano in un lampo di complicità. Un'intesa e un gioco di potere, un richiamo carnale.
"Come va?" chiede Laura. Il tono è professionale ma qualcosa nel suo sguardo fa sembrare la domanda carica di curiosità, di una sottile ricerca di qualcosa che va oltre le parole pronunciate.
"Perfetto" risponde Anna ma il cuore corre ora ancora più veloce. Il gioco è diventato più complicato, come se le dinamiche tra loro tre stessero cambiando proprio in quel preciso momento.
Claudia osserva la scena in silenzio. Ogni parola e ogni sguardo sono pieni di significati che non si possono più ignorare. Laura si è avvicinata con delicatezza al lettino e, senza dire una parola, si è chinata sulla donna distesa e offerta al suo sguardo. Anna sente il suo corpo teso ma al tempo stesso non riesce a distogliere lo sguardo da Laura. C'è qualcosa nella sua presenza che la attira. Un gioco di attrazione a tre.
Laura, senza alzare lo sguardo, sorride "Mi sembra che ci sia un buon profumo nell’aria!"
Anna, confusa ed eccitata, solleva la testa. Guarda Claudia che tace ma non nasconde il sorriso che si fa strada sulle sue labbra, un sorriso che parla di intesa complicità, di qualcosa che ormai è evidente. Un’atmosfera elettrica.
Laura si alza, lasciando che il silenzio tra loro si faccia più profondo. Poi si volta verso Claudia e Anna, gli occhi che brillano consapevoli. "Voglio che vi sentiate libere perché lo siamo tutte!" dice. "Non ci sono regole che non possiamo infrangere. Ma dovete capire cosa significa per noi questa libertà."
Un brivido corre lungo la schiena di Anna. Le parole di Laura sono chiare, palesi, così cariche di significati e di possibilità ma anche di avvertimenti non detti. Per un attimo, Anna non riesce a parlare ma sa che qualcosa non può essere più ignorato.
Il desiderio, ora, non è più solo un fatto individuale, ma un gioco di emozioni che coinvolge tutte e tre. Laura, con la sua autorità tranquilla, Claudia con il suo magnetismo silenzioso, Anna con la sua confusa ma intensa attrazione. Nessuna di loro può sapere dove le porterà questo gioco di sguardi e di sensuali gesti ma niente sarà più come prima.
Laura lascia cadere il suo camice….
scritto il
2024-12-05
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