Il nuoto cambia la vita

di
genere
gay

Questa storia mi è capitata lo scorso autunno, quando per un problema di mal di schiena avevo deciso,su consiglio del  medico, di fare del nuoto. Mi sono iscritto in una piscina del quartiere e frequentavo l’ultimo corso. In tre mesi di attività avevo ottenuto considerevoli benefici sia per il mio problema che per il mio fisico, ormai di cinquantenne. Avevo inoltre fatto amicia con Gianni , un ragazzo di 29 anni che si allenava con me la sera. Lui faceva nuoto  da quando aveva 10 anni e continuava per passione.
Un giorno , dopo aver lavorato a lungo al computer, mi faceva male una spalla tanto che la sera in acqua non riuscivo a nuotare. Gianni si accorse e mi chiese cosa avessi fatto, gli risposi che l’uso del mouse mi aveva provocato una dolorosa contrattura, mi obbligavo a limitare i movimenti.Egli mi disse che se volevo poteva fami un massaggio che mi avrebbe decontratto la muscolatura.
Il dolore era cosi forte che decisi di tentare. Cosi andammo negli spogliatoi e inizio a farmi un massaggio sulla scapola dolorante.
- Noi avevamo un fisioterapista che seguiva la nostra squadra di nuoto quando gareggiavo che ci ha insegnato le tecniche piu’ elementari del massaggio e devo dire che mi sono state utili in qualche occasione- mi disse mentre passava le mani sulla schiena.
- In effetti hai imparato, sento già un po’ di beneficio – gli risposi il massaggio durò circa 30 minuti ed ebbe  effetto contro il dolore.
- Con  qualche altra seduta dovresti stare in forma in pochi giorni – mi disse Gianni .
- hai ragione cercherò un studio di fisioterapia nei dintorni , in modo da poterla fare nelle pause pranzo dell’ufficio- risposi
- se vuoi puoi venire da me dalle due alle quattro sono libero ed abito a duecento metri da qui , fammi sapere – mi disse
- Ok. Ti faccio sapere
Ci facemmo la doccia e ce ne andammo salutandoci.
Nel tornare a casa mi trovai a pensare all’accaduto, era una situazione che poteva essere imbarazzante : io sdraiato sulla panca con Gianni che mi massaggiava la schiena nello spogliatoio della piscina, se fosse entrato qualcuno chissà cosa avrebbe potuto pensare. Che strano era Gianni sapeva fare anche i massaggi , in effetti il dolore si era molto attenuato e il muscolo sciolto; ma Gianni aveva qualcosa di strano che non ero mai riuscito a cogliere; solo ora riflettendoci pensai di aver capito : aveva un fisico asciutto la muscolatura scolpita, spalle larghe aspetto fisico da maschio che però contrastava un po’ con il suo carattere dolce , sensibile un po’ effeminato,si preoccupava per me e si offriva di aiutarmi.pensai di accettare la sua proposta.
Il giorno dopo lo chiamai al telefono e glielo comunicai; mi dette appuntamento a casa sua per le 14.00 .
Mi recai da Lui con qualche minuto di ritardo , aveva una casa piccola ma molto bella ad accogliente , mi portò in uno stanzino dove aveva un lettino apposito.
- Allora tu fai per lavoro i massaggi – gli chiesi
- Beh ! solo per gente fidata , sai non sono in regola . Dai spogliati e sdraiati a pancia in giù, ti ho riscaldato l’ambiente, torno subito. – disse
In effetti faceva molto caldo mi spogliai e mi distesi e dopo un minuto entrò lui , si era cambiato avevo una tuta bianca tipica .
- forse conviene che tu tolga anche gli slip potrebbero ungersi con l’olio- e cosi dicendo sentii le sue mani sui fianchi che li tiravano verso il basso. Alzai il bacino per facilitare la cosa , nel fare la manovra notai che fece attenzione ad abbassare  l’elastico delle mutande per non urtarmi il pene. La cosa mi imbarazzo e al contempo mi intrigò. Misi a fuoco la situazione : ero completamente nudo sul lettino di Gianni , in casa sua , solo con lui , bello scolpito ed effeminato ; la cosa mi imbarazzo e mi fece arrossire ma mi aveva anche un po’ eccitato, per fortuna non si poteva vedere.
Mise una musica a basso volume e inizio il massaggio dicendomi a bassa voce :
-  Rilassati e chiudi gli occhi.
Sentivo le sue mani che scivolavano sulla schiena e sulle spalle i muscoli si stavano lentamente rilassando ed scivolavo piano in un piacevole torpore. Stavamo in silenzio si sentiva solo la musica bassissima e l’odore dell’olio che usava sulla mia pelle dopo circa venti minuti, massaggiandomi il collo si avvicinò all’orecchio, tanto che potei sentire il suo alito carezzarmi il lobo e mi sussurrò:
- Dai ora voltati .
Come un automa mi voltai , sentii il cazzo adagiarsi sull’inguine e mi resi conto di essere nudo , notato il mio disappunto Gianni mi rassicurò sussurrandomi :
- non preoccuparti ora ti copro la nudità. – e cosi dicendo mi copri con un asciugamanino
- Continua a tenere gli occhi chiusi e a rilassarti – mi disse sempre sussurrandomi all’orecchio – Voglio farti un regalo.

Sentii le sue mani prendermi i piedi ed iniziare un massaggio particolare, non avevo mai provato quelle sensazioni , lentamente le sue mani risalirono le gambe prima una poi l’altra su su fino all’inguine. Infilandosi sotto l’asciugamano raggiungevano il mio pene fino a sfiorarlo con il dorso.
Poi passava la mano che ora percepivo calda e sensuale all’interno delle cosce fino a sfiorare fugacemente i testicoli, poi passava a massaggiarmi l’addome ed il torace glabro.
In quel momento iniziai a vedere Gianni con occhi della mente , bello, muscoloso, abbronzato quasi completamente glabro, capelli corti, mani e piedi curatissimi profumato, delicato ed effeminato, capace di farmi provare quelle sensazioni che stavo avendo e mi accorsi di essere eccitato.
Mentre la mia mente formulava questi pensieri, sempre con gli occhi chiusi lo sentii sussurrarmi piano all’orecchio:
- Bene vedo con piacere che stai apprezzando il mio regalo. – cosi dicendo mi afferrò il cazzo alla base scuotendolo e baciandolo delicatamente, sentii le sue labbra attraverso l’asciugamano.
Nella mia mente si accavallavano cento pensieri diversi, mi ero eccitato come poche volte mi era successo davanti alle attenzioni di un uomo, era l’uomo o il suo fare da effeminato che più aveva peso in questa reazione? Sentivo il viso rosso per l’imbarazzo e la vergogna di cio’ .
Gianni si accorse e subito mi disse, sempre con voce bassissima
- dai non ti vergognare delle tue sensazioni, se le provi  è giusto che né goda senza remore o imbarazzo cosi dicendo mi tolse l’asciugamano dal ventre lasciando svettare il cazzo eretto e turgido di voglia, poi mi alzo le ginocchia facendone appoggiare una alla parete e l’altra al suo petto che ora era nudo.mise una o mano sul ventre l’altra la passò sotto la gamba andando ad accarezzarmi lo scroto.
- Continua pure a tenere gli occhi chiusi e concentra la tua attenzione sulle mie manualità.
Iniziò una lunghissima e lenta masturbazione con la mano sinistra , mentre con l’altra mi toccava e mi sfiorava i testicoli ed il perineo fino quasi allo sfintere anale che sentivo pulsare in un vortice di passione incontrollabile.
In preda a questo vortice di sensazioni allungai la mano verso il suo pene , ma ebbi solo il tempo di sentirlo ancora a riposo, non si era eccitato, spostò indietro il bacino e mi disse.
- No ! non distrarti voglio che ti concentri solo sul tuo piacere , voglio che tu goda come poche volte ti sarà capitato e poi voglio godermi il tuo orgasmo , vedere come godi queste mie attenzioni. Poi se vorrai ti dirò come potrai ringraziarmi, sai riesco ad avere una erezione completa solo quando ho lo sfintere dilatato da un cazzo che si spinge dentro di me. E cosi dicendo fece scivolare la mano lungo il solco tra le natiche e mi infilò il dito nel culo fino ad arrivare a massaggiare la prostata.
Questa ultima manualità mi provoco un orgasmo violento con uno schizzo di sborra come quando avevo ventenni. Iniziai a tremare di piacere aprii gli occhi e vidi Gianni chinarsi sul mio cazzo , prenderlo in bocca e ingoiare la sborra che continuava ad uscire. Mi alzai seduto e lo abbracciai e baciai sentendo in bocca il sapore della mia stesso seme.
scritto il
2010-03-11
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