Lui parte 2
di
annablack
genere
etero
Sono passati 10 giorni in cui mi sono sentita malissimo! Anzi peggio! Ho sentito mia sorella pochissime volte e solo per telefono, non avevo il coraggio di guardarla, ed ogni volta tagliavo corto e chiudevo al più presto. Chissà, avrà pensato che non volevo sentirla, che ce l avevo con lei ma non era assolutamente così anzi ero io quella che stava male. Male si, male cono tutti, male con mio marito che ho quasi evitato, anche lui, male con i miei figli a cui mi aggrappavo e in cui mi rintanavo per trovare un po di felicità, ma anche li poco ci riuscivo. Una mattina mi guardo allo specchio e dico Basta! Devo rinascere, devo sentirlo e cancellare questa cosa, metterci una pietra sopra! Devo andare avanti! Prendo il telefono decisa, devo mandargli un messaggio, apro la rubrica: Mino Cognato ….eccolo …..foto del profilo abbracciato a mia sorella, mi sento ancora peggio, quasi mi viene da vomitare, penso e ripenso, non riesco, chiudo il telefono. Ma si dai lo chiamo, accidenti potrebbe esserci mia sorella insieme, stanno lavorando, potrei fare altri casini, no dai meglio evitare. Poso nuovamente il telefono, inizio con le mie routine ma penso a quel messaggio mai inviato, penso alla foto ma mi rendo conto che non penso alla foto nel complesso ma a lui nella foto. Basta! Devo mettere un freno a questa cosa a questa storia! Ore 12: ora so che mia sorella non è con lui sicuramente perché va a prendere i bimbi da scuola, mi faccio coraggio, mando il messaggio:
-Ciao Mino, scusa devo parlarti
…sta scrivendo (oddio ho il cuore in gola e mi tremano le mani)
-Ue Anna dimmi è successo qualcosa?
(stronzo fa finta di nulla)
-No, devo parlarti, posso passare? (taglio corto)
-Si certo vieni verso le 7,308,00 di stasera così siamo chiusi e posso darti retta (ah con calma pure il signore, se la tira pure, sto stronzo)
-No a quell’ora non posso vado in palestra, posso passare prima? Ti rubo poco tempo (cazzo non posso rinunciare alla palestra pure per lui! È arrivato il Re! Fanculo)
-NO! Se vuoi vieni a quell’ora (la cosa mi spiazza e quel no scritto cosi mi rimbomba dentro)
Mi prendo tempo…. La cosa mi ha spiazzato, non so che dire o meglio vorrei dirgli “vaffanculo stronzo schifoso” aspetto ancora un po, magari rinsavisce e mi dice che posso passare quando voglio. Il tempo passa ma nulla, fanculo devo chiudere sta cosa
-ok passo alle 19,30 (nello stesso momento in cui lo scrivo inizia a girarmi la testa inizio nuovamente a sentirmi male, penso che forse è un'altra cazzata che sto sbagliando ancora)
-brava, avvisami 10 minuti prima di venire, a dopo(seguito da un emoticon di una lingua e una delle labbra credo sia un chiaro riferimento)
Tumulto di emozioni, di paure e si anche di eccitazione, purtroppo, si purtroppo perché non avrei voluto, mi sento umida, il mio corpo e la mia mente mi tradiscono. Ma devo chiudere sta cosa. No lui no! Non mi deve più toccare ed avvicinare. La giornata continua con un unico pensiero. Decido di andare, oramai ci siamo, ho deciso di indossare leggins e magliettina con scarpe comode questa volta ma in maniera assurda quasi inspiegabile alla fine indosso una gonna stretta al ginocchio color bordo in pelle che mi fascia molto il sedere con un leggero spacco al centro dietro che mi aiuta a camminare ed una camicetta bianca con giacchino dello stesso colore della gonna, sotto autoreggenti e perizomino nero. Per finire calzo delle decoltee che sono le mie preferite, nere lucide con tacco da 12 cm. Mi guardo, si mi piaccio. I bambini sono da mia madre, è ora, vado…..
Arrivo in pescheria, porta chiusa, lo chiamo:
“pronto”
“sono anna, sono qui ma non c’è nessuno?”
“si lo so chi sei(lo sento sorridere) ti avevo detto di avvisarmi prima, vabbe va vieni sono al bar qui di fronte”
“ok arrivo”
Arrivo al bar e mi accoglie con il solito sorriso, e mano che si posa sull’anca, bacio di circostanza, e mi presenta al barista
“luca questa è anna la sorella di mia moglie” sorrido un po seccata e distaccata, mi rendo conto che sono antipatica e mi presento “piacere anna” lui si presenta “ah si anna noi ci conosciamo, sono il marito di giovanna xxxxxx ricordi?”
“Ah si vero” sorrido, è vero conosco la moglie. Intanto Mino mentre mi presenta ed è di fianco a me poggia la sua mano sulla mia spalla all’inizio del culo, oddio so che da fuori si vede tutto, mi vergogno ma ovviamente non mi sembra il caso di dare scandalo. Mino mi dice allora?
“vuoi un caffe? Qualcosa?”
Io ho fretta “ no no anzi andiamo?” mi accorgo che agli occhi del barista può pure sembrare che io abbia fretta di stare da sola con lui. Ma no dai cosa penso, non è cosi.
“si si andiamo” sorride, “prego” e facendo il gesto con la mano mi lascia uscire dal bar. Ecco mi sorprende ancora, mentre usciamo mi accarezza il culo, sono arrabbiata davvero ora cazzo basta è l’ultima volta che mi tocca!!!! Gli sposto la mano quasi di impeto, oltretutto so che il barista guarda tutta la scena. Lui sorride “dai cosa vuoi che sia” ride sarcastico. Appena fuori gli dico “mino devo parlarti”
“si ma senza fretta, vieni entriamo in pescheria, non vorrai che ci vedano e pensano male di te” ride ancora sarcastico. Camminiamo, c’è un silenzio assordante rotto solo dal ticchettio dei miei tacchi.
“vieni entra” e di nuovo carezza sul culo. Per farmi capire che comunque fa quello che vuole, lo stronzo.
Sto per iniziare a parlare ma mi anticipa: “vieni vieni andiamo in ufficio un attimo devo inviare un ordine ad un fornitore…..cazzo cazzo cazzo mi fa incazzare davvero, lo seguo
Arriviamo entra nel minuscolo ufficio si siede sulla poltrona della scrivania dandomi le spalle, vedo allo schermo che invia una mail, è vero doveva inviare un ordine, io resto in piedi avanti la porta, non entro. Subito dopo si gira “ecco ho fatto, allora dimmi” e mi guarda. Quasi con un nodo in gola e con la voce quasi tremante inizio a dirgli “mino volevo parlarti dell’altro giorno, di quello che è successo, so che è sbagliato e non deve davvero più succedere io sono stata molto male, davvero malissimo e non è corretto nei confronti di mia sorella di mio marito di tutti, ti prego cancella quell’episodio, non voglio fare più cazzate del genere, sto troppo male, so che è colpa mia (cazzo mi do pure la colpa di una cosa che forse non dipende solo o meglio soprattutto da me) ma davvero non voglio che succeda più mai più”. Mi rendo conto che tremo che quasi piango mentre lo dico. Lui mi guarda, mi scruta, mi lascia parlare non dice una parola, sembra indifferente a quello che dico, anche se mi accorgo che seduto su quella poltrona ha le gambe aperte e si nota un accenno di erezione sotto la solita tuta da spacciatore di porto. Silenzio, silenzio, silenzio…..pensa….aspetto una sua risposta…… Si alza e si avvicina faccio un passo in dietro, mi guarda dritto negli occhi, oddio quegli occhi devo dire che mi piacciono, neri e profondi, mi prende leggermente per i fianchi “non preoccuparti non faccio niente….che tu non vuoi” accenna un sorriso….io tremo, avvicina le labbra al mio orecchio “ora ripetimi tutto quello che hai detto” e mentre lo dice le sue mani provano a farmi salire la gonna che essendo troppo stretta fatica a salire. Balbetto un “mi…mi..no do do dobbiamo smetterla…” ma il mio sospiro mi tradisce …..le sue mani passano dietro, sulle mie chiappe che nuovamente inizia a palpare a mano aperta, con foga, prova a far salire la gonna che ancora fatica e sento le sue mani scendere e in un movimento veloce e feroce afferra i due lembi del piccolo spacco e li tira, due scatti, con il primo sento saltare qualche cucitura e con il secondo sento strapparsi completamente o quasi la gonna, oddio mi ha lasciata a culo di fuori, sento le mie chiappe che erano compresse nella gonna liberarsi e quasi ballare e nello stesso istante la sua bocca avventarsi sul mio collo ….mmm oddio potrebbe lasciarmi qualche segno…..non resisto e sospiro mentre senza accorgermene lo abbraccio e spingo la sua erezione verso di me……sento le sue mani infilarsi tra le chiappe tirarmi il perizoma quasi a segarmi la figa, quasi a farmi male, “che gran culo che hai mmmm” bacia e affonda le mani senza rispetto senza amore ma con una passione incredibile…non resisto più porto una mano avanti e la inserisco nella sua tuta. La ferma, stringe il mio polso e mi dice “be che fai? Non dovevamo fermarci fare i bravi e cazzate varie?” e nel mentre con l altra mano mi strige e tocca il culo che sembra ormai roba sua. Continua “la verità vuoi sentirla?” resto interdetta in un mix continuo di rabbia, eccitazione, umiliazione, perversione, il mio viso sembra dirgli di si e lui continua “la verità è che ti stai innamorando di me e di lui” ed avvicina la mia mano al suo gran cazzo che stringo immediatamente “solo che sei troppo stupida per ammetterlo, cerchi scuse come sempre, ma sia chiaro che io non mi innamorerò mai di un troione come te” in quell’istante mi sento ferita, offesa e in un scatto di orgoglio e di rabbia gli stringo il pene e poi sfilo la mano guardandolo malissimo, credo con odio, e cerco di allontanarmi da lui e gli dico solo “non è vero” Ride anzi sorride e tenendomi ferma li usando la mano che ha sul mio culo continua “ anzi sai cosa c’è? L altra volta non mi hai mostrato le tette che c’è ti vergogni?” ride sarcastico. A quel punto mi aspettavo che avrebbe infilato le mani e provato a palpare ed invece resta fermo mi guarda e mi fa capire che vuole che sia io a mostrargliele. Penso nella mia testa Ah si? Così pensi? E vabbe ora ti faccio vedere se non perdi la testa per me stupido bastardo e slaccio il bottone della giacca quasi a sfidarlo e sta volta sono io a sorridere, lo farò morire di eccitazione, ma mentre inizio a togliermi la giacca mi ferma “ehi che fai? No no, non togliere la giacca mostramele cosi è più eccitante e mentre con una mano lui si accarezza il cazzo da sopra la tuta e l altra continua a fare i suoi porci comodi con le mie pacche di culo io inizio a sbottonarmi la camicetta , con calma lentamente, ho un settile piacere nel vedere la sua eccitazione salire in quel mio movimento lento e sexy. A metà camicetta mi ferma e guardandomi mi dice “escile” e lentamente le lascio uscire fuori dal reggiseno ma sono ancora un po coperte, si vedono appena visto che ci sono ancora due bottoni sotto chiusi, anche se i capezzoli duri come chiodi fanno capolino sulla stoffa della camicia. “mmmm belle, e che fai non me le offri?” voglio dirigere io il gioco ora e prendendole da sotto e stringendole verso il centro le lascio uscire completamente e mi esce un “tieni” è quello il momento che lui aspettava lo sento buttarsi ferocemente e voracemente sulle mie tette perdersi dentro, odorarle, pastrugnarle, leccarle, sputarci sopra mentre la sua grossa lingua si prende tutto il mio petto, il mio collo, la mia bocca, si ferma un attimo, ha l’eccitazione al massimo sembra abbia gli occhi iniettati di sangue, la mano sinistra si infila dove la camicetta è ancora chiusa e con un unico movimento fa saltare gli ultimi bottoni mentre con la destra che si è staccata dal culo mi stringe le labbra tanto da farmi aprire la bocca e mi sputa in bocca. Quel gesto, osceno e perverso mi fa impazzire completamente e mi avvinghio a lui, voglio che mi scopi non resisto, lo capisce e mentre mi dice “ti piace che ti sputo nel boccone eh?” mi tira i capelli fino a farmi girare, ora dietro di me e mentre mi tiene cosi facciamo due passi fino alla scrivania, sento che ha liberato il suo cazzo e lo poggia tra le mie chiappe in verticale, “mmm che brava mi fai una sega con le chiappone brava mmmm” e nel mentre lo stringe tra le mie chiappe e con il mio aiuto praticamente lo sega mentre lo stringe nel mezzo. Poi lo mette in orizzontale a strofinarlo tra le mie grandi labbra, Oddio come lo vorrei dentro ansimando gli dico “ti prego mino hai qualche protezione? Io non prendo pillola” e lui sempre “gentile” mi dice “ma che cazzo pensi? Io è questo che voglio porcona” ciaf due pacche insieme sul culo, mi piego sulla scrivania oscenamente glielo offro, sento un pugno sulla spalla all’altezza dei reni, “esci di più sto culone muoviti” inarco la spalla sento il suo cazzo farsi largo tra le mie chiappe e mmmm inizia prima piano poi forte poi di nuovo piano a prendersi il mio culo. Lo sento fino all’intestino oddio mmmmm. Prende i lembi strappati della gonna quasi fossero delle redini e dicendomi tutto e di tutto mi usa violentemente ma non riesco a sottrarmi, non so sottrarmi, non voglio sottrarmi mmm oddio sto godendo con il culo da matta si piega su di me e inizia a sgrllettarmi con la sinistra mentre con la destra mi stringe una tetta o mi spinge di faccia sulla scrivania, va avanti cosi per non so quanto tempo ma non è importante, so solo che godo come una matta e all’apice della goduria mentre continua a stantuffarmi pesantemente il culo mi dice “dimmelo che mi ami stupida zoccola , dimmelo, porca, dimmelo” anche se non lo penso e mai lo penserò ma presa da quella eccitazione mista a perversione mi lascio sfuggire un “si ti amo”. Quelle parole lo fanno impazzire e sento degli schizzi riempirmi completamente e selvaggiamente il culo mentre le sue mani usano e maltrattano ogni orifizio del mio corpo. Una mano mi sgrilletta e tira le labbra ferocemente mentre l’altra è nella mia bocca ad allargarla peggio delle redini di un cavallo. Appena “riprendo i sensi” da quella venuta colossale mi stacco da lui e corro in bagno, sinceramente ho paura che dopo quel “clistere” esca altro e mi vado subito a sedere sul bide. Mi sto lavando quando lo vedo entrare, ci sorridiamo, mmmm il suo grosso pene è davvero grande anche mentre è a riposo, e lui con una confidenza e naturalezza che davvero non ho neanche con mio marito si mette di fianco a me in bella vista a fare pipi nel bagno. Lo guardo, sono euforica e vederlo è inutile dirlo mi eccita infatti mentre mi lavo mi tocco un po. Quando finisce lui mi dice “Be che fai? Non ne approfitti? Non me lo pulisci?” e senza dire nulla inizo a leccarlo succhiarlo ed il misto di sapore del mio culo con il suo piscio e il suo liquido mi fa impazzire, mi inebria i sensi e divento sempre più vorace, più affamata, “mmm brava cosi, continua porca mmmm dai” e mi poggia le palle sul viso e a me piace, mi piace leccarle odorarle, “onorarle” e spingo anche la mia bocca verso il fondo verso il suo culo “mmm brava, sei pure una leccaculo brava mmmm” sento cosi, oddio non me l avevano mai detto questo e mmmmm mi butto sulla asta affamata ancora di più e ancora più famelica e lo sento nuovamente svuotarsi questa volta nella mia bocca. La sua mano mi tira i capelli perché lo guardi …. Con l’altra mi stringe la bocca per farmela aprire e mentre nuovamente mi sputa in bocca mi dice “sei un fantastico sborratoio”. “che stronzo che sei” ma questa volta glielo dico sorridendo. Lo vedo prendere il telefono “che fai?” e lui “niente, chiamo cri”
E mentre si allontana e si ricompone gli sento dire “hei amore come va? Preparati che stasera andiamo in uno splendido ristorantino. I bambini? Lasciali da tua sorella tanto lei resta a casa sicuro”. …….Resto li in piedi con la gonna strappata con tutte le mie intimità da fuori……E si, mi sento umiliata, mi sento…..uno sborratoio……..
Grazie a tutti per i commenti e grazie a chi mi è “entrato nella mente”. Siete meglio di uno psicologo.
P.s. c’è un seguito.
-Ciao Mino, scusa devo parlarti
…sta scrivendo (oddio ho il cuore in gola e mi tremano le mani)
-Ue Anna dimmi è successo qualcosa?
(stronzo fa finta di nulla)
-No, devo parlarti, posso passare? (taglio corto)
-Si certo vieni verso le 7,308,00 di stasera così siamo chiusi e posso darti retta (ah con calma pure il signore, se la tira pure, sto stronzo)
-No a quell’ora non posso vado in palestra, posso passare prima? Ti rubo poco tempo (cazzo non posso rinunciare alla palestra pure per lui! È arrivato il Re! Fanculo)
-NO! Se vuoi vieni a quell’ora (la cosa mi spiazza e quel no scritto cosi mi rimbomba dentro)
Mi prendo tempo…. La cosa mi ha spiazzato, non so che dire o meglio vorrei dirgli “vaffanculo stronzo schifoso” aspetto ancora un po, magari rinsavisce e mi dice che posso passare quando voglio. Il tempo passa ma nulla, fanculo devo chiudere sta cosa
-ok passo alle 19,30 (nello stesso momento in cui lo scrivo inizia a girarmi la testa inizio nuovamente a sentirmi male, penso che forse è un'altra cazzata che sto sbagliando ancora)
-brava, avvisami 10 minuti prima di venire, a dopo(seguito da un emoticon di una lingua e una delle labbra credo sia un chiaro riferimento)
Tumulto di emozioni, di paure e si anche di eccitazione, purtroppo, si purtroppo perché non avrei voluto, mi sento umida, il mio corpo e la mia mente mi tradiscono. Ma devo chiudere sta cosa. No lui no! Non mi deve più toccare ed avvicinare. La giornata continua con un unico pensiero. Decido di andare, oramai ci siamo, ho deciso di indossare leggins e magliettina con scarpe comode questa volta ma in maniera assurda quasi inspiegabile alla fine indosso una gonna stretta al ginocchio color bordo in pelle che mi fascia molto il sedere con un leggero spacco al centro dietro che mi aiuta a camminare ed una camicetta bianca con giacchino dello stesso colore della gonna, sotto autoreggenti e perizomino nero. Per finire calzo delle decoltee che sono le mie preferite, nere lucide con tacco da 12 cm. Mi guardo, si mi piaccio. I bambini sono da mia madre, è ora, vado…..
Arrivo in pescheria, porta chiusa, lo chiamo:
“pronto”
“sono anna, sono qui ma non c’è nessuno?”
“si lo so chi sei(lo sento sorridere) ti avevo detto di avvisarmi prima, vabbe va vieni sono al bar qui di fronte”
“ok arrivo”
Arrivo al bar e mi accoglie con il solito sorriso, e mano che si posa sull’anca, bacio di circostanza, e mi presenta al barista
“luca questa è anna la sorella di mia moglie” sorrido un po seccata e distaccata, mi rendo conto che sono antipatica e mi presento “piacere anna” lui si presenta “ah si anna noi ci conosciamo, sono il marito di giovanna xxxxxx ricordi?”
“Ah si vero” sorrido, è vero conosco la moglie. Intanto Mino mentre mi presenta ed è di fianco a me poggia la sua mano sulla mia spalla all’inizio del culo, oddio so che da fuori si vede tutto, mi vergogno ma ovviamente non mi sembra il caso di dare scandalo. Mino mi dice allora?
“vuoi un caffe? Qualcosa?”
Io ho fretta “ no no anzi andiamo?” mi accorgo che agli occhi del barista può pure sembrare che io abbia fretta di stare da sola con lui. Ma no dai cosa penso, non è cosi.
“si si andiamo” sorride, “prego” e facendo il gesto con la mano mi lascia uscire dal bar. Ecco mi sorprende ancora, mentre usciamo mi accarezza il culo, sono arrabbiata davvero ora cazzo basta è l’ultima volta che mi tocca!!!! Gli sposto la mano quasi di impeto, oltretutto so che il barista guarda tutta la scena. Lui sorride “dai cosa vuoi che sia” ride sarcastico. Appena fuori gli dico “mino devo parlarti”
“si ma senza fretta, vieni entriamo in pescheria, non vorrai che ci vedano e pensano male di te” ride ancora sarcastico. Camminiamo, c’è un silenzio assordante rotto solo dal ticchettio dei miei tacchi.
“vieni entra” e di nuovo carezza sul culo. Per farmi capire che comunque fa quello che vuole, lo stronzo.
Sto per iniziare a parlare ma mi anticipa: “vieni vieni andiamo in ufficio un attimo devo inviare un ordine ad un fornitore…..cazzo cazzo cazzo mi fa incazzare davvero, lo seguo
Arriviamo entra nel minuscolo ufficio si siede sulla poltrona della scrivania dandomi le spalle, vedo allo schermo che invia una mail, è vero doveva inviare un ordine, io resto in piedi avanti la porta, non entro. Subito dopo si gira “ecco ho fatto, allora dimmi” e mi guarda. Quasi con un nodo in gola e con la voce quasi tremante inizio a dirgli “mino volevo parlarti dell’altro giorno, di quello che è successo, so che è sbagliato e non deve davvero più succedere io sono stata molto male, davvero malissimo e non è corretto nei confronti di mia sorella di mio marito di tutti, ti prego cancella quell’episodio, non voglio fare più cazzate del genere, sto troppo male, so che è colpa mia (cazzo mi do pure la colpa di una cosa che forse non dipende solo o meglio soprattutto da me) ma davvero non voglio che succeda più mai più”. Mi rendo conto che tremo che quasi piango mentre lo dico. Lui mi guarda, mi scruta, mi lascia parlare non dice una parola, sembra indifferente a quello che dico, anche se mi accorgo che seduto su quella poltrona ha le gambe aperte e si nota un accenno di erezione sotto la solita tuta da spacciatore di porto. Silenzio, silenzio, silenzio…..pensa….aspetto una sua risposta…… Si alza e si avvicina faccio un passo in dietro, mi guarda dritto negli occhi, oddio quegli occhi devo dire che mi piacciono, neri e profondi, mi prende leggermente per i fianchi “non preoccuparti non faccio niente….che tu non vuoi” accenna un sorriso….io tremo, avvicina le labbra al mio orecchio “ora ripetimi tutto quello che hai detto” e mentre lo dice le sue mani provano a farmi salire la gonna che essendo troppo stretta fatica a salire. Balbetto un “mi…mi..no do do dobbiamo smetterla…” ma il mio sospiro mi tradisce …..le sue mani passano dietro, sulle mie chiappe che nuovamente inizia a palpare a mano aperta, con foga, prova a far salire la gonna che ancora fatica e sento le sue mani scendere e in un movimento veloce e feroce afferra i due lembi del piccolo spacco e li tira, due scatti, con il primo sento saltare qualche cucitura e con il secondo sento strapparsi completamente o quasi la gonna, oddio mi ha lasciata a culo di fuori, sento le mie chiappe che erano compresse nella gonna liberarsi e quasi ballare e nello stesso istante la sua bocca avventarsi sul mio collo ….mmm oddio potrebbe lasciarmi qualche segno…..non resisto e sospiro mentre senza accorgermene lo abbraccio e spingo la sua erezione verso di me……sento le sue mani infilarsi tra le chiappe tirarmi il perizoma quasi a segarmi la figa, quasi a farmi male, “che gran culo che hai mmmm” bacia e affonda le mani senza rispetto senza amore ma con una passione incredibile…non resisto più porto una mano avanti e la inserisco nella sua tuta. La ferma, stringe il mio polso e mi dice “be che fai? Non dovevamo fermarci fare i bravi e cazzate varie?” e nel mentre con l altra mano mi strige e tocca il culo che sembra ormai roba sua. Continua “la verità vuoi sentirla?” resto interdetta in un mix continuo di rabbia, eccitazione, umiliazione, perversione, il mio viso sembra dirgli di si e lui continua “la verità è che ti stai innamorando di me e di lui” ed avvicina la mia mano al suo gran cazzo che stringo immediatamente “solo che sei troppo stupida per ammetterlo, cerchi scuse come sempre, ma sia chiaro che io non mi innamorerò mai di un troione come te” in quell’istante mi sento ferita, offesa e in un scatto di orgoglio e di rabbia gli stringo il pene e poi sfilo la mano guardandolo malissimo, credo con odio, e cerco di allontanarmi da lui e gli dico solo “non è vero” Ride anzi sorride e tenendomi ferma li usando la mano che ha sul mio culo continua “ anzi sai cosa c’è? L altra volta non mi hai mostrato le tette che c’è ti vergogni?” ride sarcastico. A quel punto mi aspettavo che avrebbe infilato le mani e provato a palpare ed invece resta fermo mi guarda e mi fa capire che vuole che sia io a mostrargliele. Penso nella mia testa Ah si? Così pensi? E vabbe ora ti faccio vedere se non perdi la testa per me stupido bastardo e slaccio il bottone della giacca quasi a sfidarlo e sta volta sono io a sorridere, lo farò morire di eccitazione, ma mentre inizio a togliermi la giacca mi ferma “ehi che fai? No no, non togliere la giacca mostramele cosi è più eccitante e mentre con una mano lui si accarezza il cazzo da sopra la tuta e l altra continua a fare i suoi porci comodi con le mie pacche di culo io inizio a sbottonarmi la camicetta , con calma lentamente, ho un settile piacere nel vedere la sua eccitazione salire in quel mio movimento lento e sexy. A metà camicetta mi ferma e guardandomi mi dice “escile” e lentamente le lascio uscire fuori dal reggiseno ma sono ancora un po coperte, si vedono appena visto che ci sono ancora due bottoni sotto chiusi, anche se i capezzoli duri come chiodi fanno capolino sulla stoffa della camicia. “mmmm belle, e che fai non me le offri?” voglio dirigere io il gioco ora e prendendole da sotto e stringendole verso il centro le lascio uscire completamente e mi esce un “tieni” è quello il momento che lui aspettava lo sento buttarsi ferocemente e voracemente sulle mie tette perdersi dentro, odorarle, pastrugnarle, leccarle, sputarci sopra mentre la sua grossa lingua si prende tutto il mio petto, il mio collo, la mia bocca, si ferma un attimo, ha l’eccitazione al massimo sembra abbia gli occhi iniettati di sangue, la mano sinistra si infila dove la camicetta è ancora chiusa e con un unico movimento fa saltare gli ultimi bottoni mentre con la destra che si è staccata dal culo mi stringe le labbra tanto da farmi aprire la bocca e mi sputa in bocca. Quel gesto, osceno e perverso mi fa impazzire completamente e mi avvinghio a lui, voglio che mi scopi non resisto, lo capisce e mentre mi dice “ti piace che ti sputo nel boccone eh?” mi tira i capelli fino a farmi girare, ora dietro di me e mentre mi tiene cosi facciamo due passi fino alla scrivania, sento che ha liberato il suo cazzo e lo poggia tra le mie chiappe in verticale, “mmm che brava mi fai una sega con le chiappone brava mmmm” e nel mentre lo stringe tra le mie chiappe e con il mio aiuto praticamente lo sega mentre lo stringe nel mezzo. Poi lo mette in orizzontale a strofinarlo tra le mie grandi labbra, Oddio come lo vorrei dentro ansimando gli dico “ti prego mino hai qualche protezione? Io non prendo pillola” e lui sempre “gentile” mi dice “ma che cazzo pensi? Io è questo che voglio porcona” ciaf due pacche insieme sul culo, mi piego sulla scrivania oscenamente glielo offro, sento un pugno sulla spalla all’altezza dei reni, “esci di più sto culone muoviti” inarco la spalla sento il suo cazzo farsi largo tra le mie chiappe e mmmm inizia prima piano poi forte poi di nuovo piano a prendersi il mio culo. Lo sento fino all’intestino oddio mmmmm. Prende i lembi strappati della gonna quasi fossero delle redini e dicendomi tutto e di tutto mi usa violentemente ma non riesco a sottrarmi, non so sottrarmi, non voglio sottrarmi mmm oddio sto godendo con il culo da matta si piega su di me e inizia a sgrllettarmi con la sinistra mentre con la destra mi stringe una tetta o mi spinge di faccia sulla scrivania, va avanti cosi per non so quanto tempo ma non è importante, so solo che godo come una matta e all’apice della goduria mentre continua a stantuffarmi pesantemente il culo mi dice “dimmelo che mi ami stupida zoccola , dimmelo, porca, dimmelo” anche se non lo penso e mai lo penserò ma presa da quella eccitazione mista a perversione mi lascio sfuggire un “si ti amo”. Quelle parole lo fanno impazzire e sento degli schizzi riempirmi completamente e selvaggiamente il culo mentre le sue mani usano e maltrattano ogni orifizio del mio corpo. Una mano mi sgrilletta e tira le labbra ferocemente mentre l’altra è nella mia bocca ad allargarla peggio delle redini di un cavallo. Appena “riprendo i sensi” da quella venuta colossale mi stacco da lui e corro in bagno, sinceramente ho paura che dopo quel “clistere” esca altro e mi vado subito a sedere sul bide. Mi sto lavando quando lo vedo entrare, ci sorridiamo, mmmm il suo grosso pene è davvero grande anche mentre è a riposo, e lui con una confidenza e naturalezza che davvero non ho neanche con mio marito si mette di fianco a me in bella vista a fare pipi nel bagno. Lo guardo, sono euforica e vederlo è inutile dirlo mi eccita infatti mentre mi lavo mi tocco un po. Quando finisce lui mi dice “Be che fai? Non ne approfitti? Non me lo pulisci?” e senza dire nulla inizo a leccarlo succhiarlo ed il misto di sapore del mio culo con il suo piscio e il suo liquido mi fa impazzire, mi inebria i sensi e divento sempre più vorace, più affamata, “mmm brava cosi, continua porca mmmm dai” e mi poggia le palle sul viso e a me piace, mi piace leccarle odorarle, “onorarle” e spingo anche la mia bocca verso il fondo verso il suo culo “mmm brava, sei pure una leccaculo brava mmmm” sento cosi, oddio non me l avevano mai detto questo e mmmmm mi butto sulla asta affamata ancora di più e ancora più famelica e lo sento nuovamente svuotarsi questa volta nella mia bocca. La sua mano mi tira i capelli perché lo guardi …. Con l’altra mi stringe la bocca per farmela aprire e mentre nuovamente mi sputa in bocca mi dice “sei un fantastico sborratoio”. “che stronzo che sei” ma questa volta glielo dico sorridendo. Lo vedo prendere il telefono “che fai?” e lui “niente, chiamo cri”
E mentre si allontana e si ricompone gli sento dire “hei amore come va? Preparati che stasera andiamo in uno splendido ristorantino. I bambini? Lasciali da tua sorella tanto lei resta a casa sicuro”. …….Resto li in piedi con la gonna strappata con tutte le mie intimità da fuori……E si, mi sento umiliata, mi sento…..uno sborratoio……..
Grazie a tutti per i commenti e grazie a chi mi è “entrato nella mente”. Siete meglio di uno psicologo.
P.s. c’è un seguito.
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