La biblioteca

di
genere
feticismo

Mi trovo in una biblioteca di Milano per studiare in vista di un esame dell’università, è tardi nel piano siamo in pochi sul mio tavolo di studio c’è solo una ragazza origini straniere pelle color caramello vestita con una camicetta bianca e pantaloni neri, attorno a noi scaffali pieni di libri, in un momento di pausa ci capita di conversare e di conoscerci, mi sposto davanti a lei per parlare meglio ad un certo punto mi sento toccare ad una gamba, è lei che mi sta accarezzando con un suo piede, io cerco di stare fermo e non chiedere spiegazioni mentre lei continua a parlarmi dello studio e dell’esame che sta preparando, mi sposto leggermente indietro con la sedia così da avere una visuale migliore sotto al tavolo, noto che ha tolto entrambe le scarpe mi riguardi in giro e non vedo anima viva, allora decido di prendere delicatamente il piede che stava strusciando sulla mia coscia e spostarlo lentamente verso il mio membro che nel mentre era diventato una roccia che premeva sui miei pantaloni, lei non si mosse di una virgola ma dopo che premetti il piede sul mio cazzo lei si ammutolì e mi sorrise e di sua iniziativa iniziò a muovere su e giù il piede stimolando ancora di più il mio pene, mentre strusciava inizio anche con l’altro a risalire lentamente la mia gamba allora io mi allontanai leggermente e con molta velocità abbassi il pantalone quanto basta per far uscire il mio cazzo, appena lo sfioro con i suoi piedi però sentimmo dei passo e con veloci mi risistemai, una volta allontano il disturbatore proseguimmo con questo gioco con addosso l’eccitazione di essere scoperti, estrassi il mio membro e con la sedia mi avvicinai il più possibile al tavolo per poter essere il più possibile vicino a lei che nel mentre si era rimessa di fronte a me ed era già intenta ad accarezzare coi suoi piedi il mio cazzo, non potevo vedere nulla ma sentivo le sue piante andare su e giù e non durai molto, con le mani stringi i suoi piedi al mio cazzo e li spinsi su e giù velocemente pochi e colpi e senti la sborra eruttare dal mio membro e finire sui suoi piedi, lei rimase per due minuti fissa coi piedi al mio cazzo accarezzandolo e poi si allontano rimettendosi le scarpe senza pulirsi.

Passarono vari giorni ma non la vidi per un po’ neanche alle lezioni dell’università finché un mercoledì non la ribeccai in biblioteca sempre in un orario favorevole a possibili situazioni piccanti, stavolta tuttavia decisi che sarei stato io a fare la prima mossa, non la salutai e mi sedetti nello stesso tavolo ma stavolta alla sedia di fianco a lei, senza fare movimenti bruschi mi abbassai i pantaloni e lentamente mi iniziai a segare guardandomi intorno sperando che nessuno apparisse, lei era assorta nello studio e non mi vide inizialmente ma appena alzo la testa mi noto immediatamente e mi sorrise, torno a studiare ed io continuai nella mia lenta sega, dopo 2 minuti mi lanciò un’altra occhiata veloce e mosse pian piano la sedia verso di me, mordendosi le labbra allungo una mano ed inizio a segarmi sussurrandomi “è bello rivederti”, dopo 5 minuti di sega le tolsi la mano e le dissi di venire nel bagno degli uomini tra due minuti, mi sistemai e me avviai al bagno, mi chiusi nel bagno che per mia fortuna era isolato rispetto alle altre persone presenti ed aveva due bagni in caso di possibili scocciatori, inizia nuovamente a masturbarmi e dopo due minuti sentì bussare, aprendo mi mezzo nascoso dietro la porta ma vedendo che era lei la presi velocemente e la tirai dentro, chiusi la porta e la forzai subito in ginocchio, lei prese subito il mio cazzo in bocca ed inizio un pompino favoloso, la sua bocca andava avanti e indietro poi si fermava per leccare tutto il mio membro e segarlo con la saliva, dopo 10 minuti le dissi che stavo per venire e le premetti la bocca sul mio cazzo venendole dentro, lei si stacco con le lacrime agli occhi e butto fuori la sborra che le colò sulla faccia.
Le porsi la carta per pulirsi poi ci salutammo, spero di rivederla presto.
scritto il
2024-04-09
3 . 1 K
visite
1
voti
valutazione
8
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.