L'Apparenza Inganna Capitolo 7
di
Locke
genere
tradimenti
Erano da poco passate le 20 e Federica stava finendo di fumare la sua sigaretta. Roberto non si era ancora presentato nonostante tutte le promesse fatte la sera prima. Aveva deciso di non chiamarlo, ne di scrivergli. Se non si fosse presentato l'avrebbe lasciato. Non avrebbe più corso dietro ad un traditore, non avrebbe più sprecato il suo tempo con un uomo del genere. Ma mentre si trovava immersa in questi pensieri così negativi, il campanello della porta suonò. Federica corse ad aprire e trovò Roberto con in mano un mazzo di rose.
"Buonasera, amore!"
"Robby!"
Federica gli saltò tra le braccia, estasiata.
"Scusa il ritardo ma ho finito tardi di lavorare e dovevo prepararmi per bene!"
Dopo aver passato quel pomeriggio di sesso violento con Eleonora, Roberto non sapeva come liberarsi di lei per raggiungere Federica. Eleonora era testarda e aveva provato di tutto per tenerselo con lei per tutta la sera. Lei era convinta che Roberto fosse ormai sul punto di lasciare Federica (e del resto lui le aveva fatto intendere quello), ma lui non aveva ancora preso una decisione, tutt'altro. Decise, così, di passare del tempo con entrambe, in modo da schiarirsi le idee e capire di quale delle due fosse realmente innamorato. Per potersi districare dalla presa di Eleonora e raggiungere Federica, Roberto inventò che avrebbe visto Federica per proporle una "pausa" nella loro relazione. Eleonora, che avrebbe desiderato sentire dall'amante di aver preso una decisione più drastica, si accontentò ugualmente. Così, Roberto ebbe il tempo per comprare un mazzo di rose e presentarsi dalla fidanzata. Ma un altro problema sopraggiunse nella testa di Roberto. Il sesso pomeridiano con Eleonora aveva lasciato dei segni sul suo corpo: frustini e unghie avevano firmato la sua pelle e, per tanto, non avrebbe potuto denudarsi davanti a Federica. Così, invece della cena a casa come programmato, Roberto propose di cenare fuori e poi andare ad un lounge bar. Federica accettò, anche se avrebbe preferito passare la serata in casa e sotto le coperte.
I due andarono prima ad un ristorante cinese e poi decisero di andare in un locale poco lontano dal centro. Parcheggiarono all'ingresso e videro che per quella sera, il locale avrebbe tenuto una serata fetish/bdsml. Federica lesse la locandina all'esterno. "Serata bdsm! Porca eva! Non ci credo". Roberto pensò si trattasse di uno strano scherzo del destino. Dopo aver passato un pomeriggio a farsi frustare i coglioni dalla sua amante, si ritrovava davanti ad un locale che faceva del bdsm il suo tema principale. Federica prese per mano Roberto.
"Che dici? Ti va di dare un'occhiata?"
Roberto, dapprima, sentì nuovamente la risata del destino su di lui. Dopo la sua amante, anche la sua fidanzata era desiderosa di mettere in pratica il sadomaso? "Certo, perchè no?" Rispose senza esitazione.
La coppia fece un pò di coda per poter entrare. Una volta varcato l'ingresso si ritrovarono in mezzo a decine di uomini e donne vestiti nei modi più disparati. La pelle e gli stivali erano l'indumento più utilizzato dagli ospiti. Tante ragazze indossavano vere e proprie tute in pelle, talmente attillate che sembravan cucite addosso. Molte di loro indossavano delle mascherine, alcuni uomini delle vere e proprie maschere che coprivano interamente il volto. Roberto rimase sorpreso di quanto quel mondo stesse affascinando Federica, totalmente incuriosita da quel turbinio di pelle e di borchie. La musica techno era così forte da far scoppiare i timpani, mentre i profumi delle varie ragazze si mescolavano ad un forte odore di pelle e di sudore. C'era un caldo da far sciogliere. "Andiamo a ballare?" Federica prese per mano Roberto e si lanciarono nella pista, iniziando a ballare con trasporto. Lei si strusciava, mentre lui la teneva stretta per i fianchi, permettendo al suo sedere di strusciare su e giù massaggiando il suo pene, che stava già iniziando a indurirsi. Le gambe di Federica erano magre e sode, i suoi quadricipiti sembravano scolpiti. I tacchi altissimi slanciavano la sua figura, che sembrava ancora più tonica e snella.
Dopo aver ballato un quarto d'ora circa, Roberto portò Federica al bancone del bar ed ordinò due negroni sbagliati. Il barista si avvicinò ai due urlando, in modo da farsi sentire sopra la musica assordante.
"Siete già stati nel privè?"
"Quale privè?" Urlò Federica in risposta.
"Uscite dalla pista e prendete la destra. Vi divertirete!"
Roberto non potè nemmeno rispondere che Federica lo prese per mano e iniziò a seguire le indicazioni del barista.
"Dove andiamo?"
"Voglio vedere questo privè!"
I due si ritrovarono davanti ad una porta sorvegliata da due membri della sicurezza.
"Possiamo entrare?"
L'uomo rispose: "Questo è privato per la coppia, possono accedere solo 3 coppie contemporaneamente e al momento è tutto occupato. Aspettate il vostro turno!"
La coppia si sedette su un divanetto, aspettando che la porta si aprisse e sputasse fuori due degli ospiti. Passarono una ventina di minuti e la prima coppia uscì dal privè. Federica si avvicinò agli uomini della sicurezza.
"Ora si può?"
L'uomo aprì la porta, Federica si rivolse a Roberto: "Andiamo!"
Oltre la porta, i due si ritrovarono in una grande stanza dalle pareti rosse. C'erano diversi divanetti e molti sex toys a disposizione sui tavoli.
"Guarda la..." Disse Roberto. Su altri due divanetti, due coppie stavano facendo sesso. La prima coppia, era composta da una ragazza dai capelli rossi con tinte turchesi, vestita in pelle attillata e un uomo. Lui era totalmente rivestito di una tuta nera di pelle, così come sul volto portava una maschera che lo nascondeva totalmente. Era disteso a 90 gradi e lei, che indossava uno strap on, gli penetrava il culo con violenza. Federica, colta di sorpresa da quella scena, stava per scoppiare a ridere, ma Roberto le diede una pacca per fermarla. La seconda coppia era più normale. Lui era seduto sul divano e lei, a cavalcioni su di lui, conduceva il gioco muovendosi sensualmente. Federica guardò Roberto.
"Te la sentiresti di farlo qui, in mezzo a questi quattro?"
Roberto era sorpreso dalla richiesta di Federica "Amore ma sei sicura?" Federica alzò le spalle. "Perchè no? Dai proviamo."
I due si avvicinarono al divano e la ragazza notò che sul tavolino del divanetto erano appoggiati un bavaglio, dei lacci, un frustino. Lei lo guardò negli occhi sorridendo. "Legami!"
"Cosa?!" Roberto era ancora più sorpreso.
"Legami e imbavagliami, voglio sentire cosa si prova!"
Federica si distese sul divano e Roberto le legò le braccia e le gambe con i lacci. Poi prese il bavaglio e glielo mise alla bocca. Federica si trovò in una situazione di impotenza totale. Roberto si sedette sul divano, prese Federica e la adagiò sulle sue ginocchia di pancia. Le tirò su il vestitino sopra il sedere e notò che indossava un perizoma molto striminzito. Prese il frustino.
"Sei una ragazzina molto, molto, cattiva lo sai?"
Roberto vibrò un paio di frustate non molto forti sul sedere di Federica, la quale gemette. Lo guardò con aria supplichevole, come per dire "ne voglio ancora". Roberto continuò con le frustate, colpi lenti, decisi, ma non forti. Federica si godeva quel momento, non avendo mai provato una simile esperienza. Il sedere sodo e tonico di Federica non tremava nemmeno quando veniva colpito dal frustino. "Ecco cosa ha provato Eleonora mentre mi frustava. E' una sensazione di potere..."Roberto prese Federica e la alzò in piedi, le slegò le mani e la mise a 90 gradi.
"Vediamo se ti piace questo?" Le legò le mani alle caviglie, in modo da mantenerle sempre una posizione 90 gradi. Si inumidì le dita con la saliva e iniziò a masturbarla con le dita. Federica gemeva e perdeva parecchia bava dal bavaglio intorno alla bocca. Lui le aprì dolcemente lo spazio con le dita e poi le infilò il pene nella vagina. La colpiva talmente forte da farle sbattere la testa al muro. Godeva come un maiale. Federica, d'altro canto, era la prima volta che provava la sensazione di essere totalmente dominata dal suo uomo e...le piaceva molto. Venne la prima volta dopo 3 minuti di penetrazione. Roberto, intanto, aveva ripreso ad usare il frustino mentre la penetrava, colpendole le natiche che ora erano rosse cianotiche.
"Ti piace? Eh?" Disse lui in preda all'estasi. Lei fece un cenno col capo. Lui le slegò i polsi dalle caviglie e la adagiò su un tavolino di cristallo. Le legò polsi e caviglie alle 4 gambe del tavolo, si mise sopra di lei e iniziò a penetrarla. Federica, sempre imbavagliata, gemeva e godeva. Quella sensazione di dominio e umiliazione la stava facendo impazzire. Venne emettendo un urlo soffocato dalla pallina rossa del bavaglio. Roberto non si fermò, continuò a penetrarla con forza fintanto che non venne anche lui. Estrasse l'uccello e riversò la sborra sul suo addome piatto come un muro. Le tolse il bavaglio e sentì il suo ansimare estasiato. La slegò e la prese in braccio, baciandola con passione. Era riuscito a nascondere le sue "ferite" pomeridiane, visto che non si era tolto nemmeno la camicia.
Lei si rivestì e un attimo dopo uscirono dalla stanza e tornarono a ballare e a bere. Circa alle 2 di notte, uscirono dal locale ed entrarono in macchina.
"E' stato meraviglioso!" Disse lei.
"Mi hai davvero sospreso, Fede! Non credevo che avresti mai voluto provare una cosa simile!"
"Io sono piena di sorprese Robby!"
"Ho visto!" Disse accendendo la macchina.
"Con te sono disposta a provare tutto, lo sai?"
Roberto sorrise. "Anche io". Mentì, dato che una cosa del genere l'aveva provata il pomeriggio precedente...e non con Federica.
"Ti amo, Robby!" La sua voce era stanca.
"Anche io! Non sai quanto!"
La macchina partì.
"Robby, devo chiederti una cosa!"
"Dimmi pure!"
"Tu non mi tradiresti mai, vero?"
Roberto soffocò un terrificante senso di colpa e di vergogna. Era tentato di liberarsi la coscienza e affrontare da uomo le conseguenze del suo essere verme. Ma la codardia prese il sopravvento su quell'uomo pavido e debole. E da infame, mentì.
"Non potrei mai tradirti, Fede! Io ti amo! Sei l'unica donna che voglio!"
Federica sorrise e si addormentò sul sedile, stanca e ubriaca, mentre lo sguardo di Roberto divenne torvo. Non poteva più reggere quella situazione. Doveva finire.
TO BE CONTINUED...
Chiedo scusa ai lettori per aver scritto un capitolo più breve dei precedenti, cercherò di rifarmi coi prossimi. Se volete lasciatemi il sempiterno commento sotto, oppure scrivetemi a cobralocke@gmail.com
"Buonasera, amore!"
"Robby!"
Federica gli saltò tra le braccia, estasiata.
"Scusa il ritardo ma ho finito tardi di lavorare e dovevo prepararmi per bene!"
Dopo aver passato quel pomeriggio di sesso violento con Eleonora, Roberto non sapeva come liberarsi di lei per raggiungere Federica. Eleonora era testarda e aveva provato di tutto per tenerselo con lei per tutta la sera. Lei era convinta che Roberto fosse ormai sul punto di lasciare Federica (e del resto lui le aveva fatto intendere quello), ma lui non aveva ancora preso una decisione, tutt'altro. Decise, così, di passare del tempo con entrambe, in modo da schiarirsi le idee e capire di quale delle due fosse realmente innamorato. Per potersi districare dalla presa di Eleonora e raggiungere Federica, Roberto inventò che avrebbe visto Federica per proporle una "pausa" nella loro relazione. Eleonora, che avrebbe desiderato sentire dall'amante di aver preso una decisione più drastica, si accontentò ugualmente. Così, Roberto ebbe il tempo per comprare un mazzo di rose e presentarsi dalla fidanzata. Ma un altro problema sopraggiunse nella testa di Roberto. Il sesso pomeridiano con Eleonora aveva lasciato dei segni sul suo corpo: frustini e unghie avevano firmato la sua pelle e, per tanto, non avrebbe potuto denudarsi davanti a Federica. Così, invece della cena a casa come programmato, Roberto propose di cenare fuori e poi andare ad un lounge bar. Federica accettò, anche se avrebbe preferito passare la serata in casa e sotto le coperte.
I due andarono prima ad un ristorante cinese e poi decisero di andare in un locale poco lontano dal centro. Parcheggiarono all'ingresso e videro che per quella sera, il locale avrebbe tenuto una serata fetish/bdsml. Federica lesse la locandina all'esterno. "Serata bdsm! Porca eva! Non ci credo". Roberto pensò si trattasse di uno strano scherzo del destino. Dopo aver passato un pomeriggio a farsi frustare i coglioni dalla sua amante, si ritrovava davanti ad un locale che faceva del bdsm il suo tema principale. Federica prese per mano Roberto.
"Che dici? Ti va di dare un'occhiata?"
Roberto, dapprima, sentì nuovamente la risata del destino su di lui. Dopo la sua amante, anche la sua fidanzata era desiderosa di mettere in pratica il sadomaso? "Certo, perchè no?" Rispose senza esitazione.
La coppia fece un pò di coda per poter entrare. Una volta varcato l'ingresso si ritrovarono in mezzo a decine di uomini e donne vestiti nei modi più disparati. La pelle e gli stivali erano l'indumento più utilizzato dagli ospiti. Tante ragazze indossavano vere e proprie tute in pelle, talmente attillate che sembravan cucite addosso. Molte di loro indossavano delle mascherine, alcuni uomini delle vere e proprie maschere che coprivano interamente il volto. Roberto rimase sorpreso di quanto quel mondo stesse affascinando Federica, totalmente incuriosita da quel turbinio di pelle e di borchie. La musica techno era così forte da far scoppiare i timpani, mentre i profumi delle varie ragazze si mescolavano ad un forte odore di pelle e di sudore. C'era un caldo da far sciogliere. "Andiamo a ballare?" Federica prese per mano Roberto e si lanciarono nella pista, iniziando a ballare con trasporto. Lei si strusciava, mentre lui la teneva stretta per i fianchi, permettendo al suo sedere di strusciare su e giù massaggiando il suo pene, che stava già iniziando a indurirsi. Le gambe di Federica erano magre e sode, i suoi quadricipiti sembravano scolpiti. I tacchi altissimi slanciavano la sua figura, che sembrava ancora più tonica e snella.
Dopo aver ballato un quarto d'ora circa, Roberto portò Federica al bancone del bar ed ordinò due negroni sbagliati. Il barista si avvicinò ai due urlando, in modo da farsi sentire sopra la musica assordante.
"Siete già stati nel privè?"
"Quale privè?" Urlò Federica in risposta.
"Uscite dalla pista e prendete la destra. Vi divertirete!"
Roberto non potè nemmeno rispondere che Federica lo prese per mano e iniziò a seguire le indicazioni del barista.
"Dove andiamo?"
"Voglio vedere questo privè!"
I due si ritrovarono davanti ad una porta sorvegliata da due membri della sicurezza.
"Possiamo entrare?"
L'uomo rispose: "Questo è privato per la coppia, possono accedere solo 3 coppie contemporaneamente e al momento è tutto occupato. Aspettate il vostro turno!"
La coppia si sedette su un divanetto, aspettando che la porta si aprisse e sputasse fuori due degli ospiti. Passarono una ventina di minuti e la prima coppia uscì dal privè. Federica si avvicinò agli uomini della sicurezza.
"Ora si può?"
L'uomo aprì la porta, Federica si rivolse a Roberto: "Andiamo!"
Oltre la porta, i due si ritrovarono in una grande stanza dalle pareti rosse. C'erano diversi divanetti e molti sex toys a disposizione sui tavoli.
"Guarda la..." Disse Roberto. Su altri due divanetti, due coppie stavano facendo sesso. La prima coppia, era composta da una ragazza dai capelli rossi con tinte turchesi, vestita in pelle attillata e un uomo. Lui era totalmente rivestito di una tuta nera di pelle, così come sul volto portava una maschera che lo nascondeva totalmente. Era disteso a 90 gradi e lei, che indossava uno strap on, gli penetrava il culo con violenza. Federica, colta di sorpresa da quella scena, stava per scoppiare a ridere, ma Roberto le diede una pacca per fermarla. La seconda coppia era più normale. Lui era seduto sul divano e lei, a cavalcioni su di lui, conduceva il gioco muovendosi sensualmente. Federica guardò Roberto.
"Te la sentiresti di farlo qui, in mezzo a questi quattro?"
Roberto era sorpreso dalla richiesta di Federica "Amore ma sei sicura?" Federica alzò le spalle. "Perchè no? Dai proviamo."
I due si avvicinarono al divano e la ragazza notò che sul tavolino del divanetto erano appoggiati un bavaglio, dei lacci, un frustino. Lei lo guardò negli occhi sorridendo. "Legami!"
"Cosa?!" Roberto era ancora più sorpreso.
"Legami e imbavagliami, voglio sentire cosa si prova!"
Federica si distese sul divano e Roberto le legò le braccia e le gambe con i lacci. Poi prese il bavaglio e glielo mise alla bocca. Federica si trovò in una situazione di impotenza totale. Roberto si sedette sul divano, prese Federica e la adagiò sulle sue ginocchia di pancia. Le tirò su il vestitino sopra il sedere e notò che indossava un perizoma molto striminzito. Prese il frustino.
"Sei una ragazzina molto, molto, cattiva lo sai?"
Roberto vibrò un paio di frustate non molto forti sul sedere di Federica, la quale gemette. Lo guardò con aria supplichevole, come per dire "ne voglio ancora". Roberto continuò con le frustate, colpi lenti, decisi, ma non forti. Federica si godeva quel momento, non avendo mai provato una simile esperienza. Il sedere sodo e tonico di Federica non tremava nemmeno quando veniva colpito dal frustino. "Ecco cosa ha provato Eleonora mentre mi frustava. E' una sensazione di potere..."Roberto prese Federica e la alzò in piedi, le slegò le mani e la mise a 90 gradi.
"Vediamo se ti piace questo?" Le legò le mani alle caviglie, in modo da mantenerle sempre una posizione 90 gradi. Si inumidì le dita con la saliva e iniziò a masturbarla con le dita. Federica gemeva e perdeva parecchia bava dal bavaglio intorno alla bocca. Lui le aprì dolcemente lo spazio con le dita e poi le infilò il pene nella vagina. La colpiva talmente forte da farle sbattere la testa al muro. Godeva come un maiale. Federica, d'altro canto, era la prima volta che provava la sensazione di essere totalmente dominata dal suo uomo e...le piaceva molto. Venne la prima volta dopo 3 minuti di penetrazione. Roberto, intanto, aveva ripreso ad usare il frustino mentre la penetrava, colpendole le natiche che ora erano rosse cianotiche.
"Ti piace? Eh?" Disse lui in preda all'estasi. Lei fece un cenno col capo. Lui le slegò i polsi dalle caviglie e la adagiò su un tavolino di cristallo. Le legò polsi e caviglie alle 4 gambe del tavolo, si mise sopra di lei e iniziò a penetrarla. Federica, sempre imbavagliata, gemeva e godeva. Quella sensazione di dominio e umiliazione la stava facendo impazzire. Venne emettendo un urlo soffocato dalla pallina rossa del bavaglio. Roberto non si fermò, continuò a penetrarla con forza fintanto che non venne anche lui. Estrasse l'uccello e riversò la sborra sul suo addome piatto come un muro. Le tolse il bavaglio e sentì il suo ansimare estasiato. La slegò e la prese in braccio, baciandola con passione. Era riuscito a nascondere le sue "ferite" pomeridiane, visto che non si era tolto nemmeno la camicia.
Lei si rivestì e un attimo dopo uscirono dalla stanza e tornarono a ballare e a bere. Circa alle 2 di notte, uscirono dal locale ed entrarono in macchina.
"E' stato meraviglioso!" Disse lei.
"Mi hai davvero sospreso, Fede! Non credevo che avresti mai voluto provare una cosa simile!"
"Io sono piena di sorprese Robby!"
"Ho visto!" Disse accendendo la macchina.
"Con te sono disposta a provare tutto, lo sai?"
Roberto sorrise. "Anche io". Mentì, dato che una cosa del genere l'aveva provata il pomeriggio precedente...e non con Federica.
"Ti amo, Robby!" La sua voce era stanca.
"Anche io! Non sai quanto!"
La macchina partì.
"Robby, devo chiederti una cosa!"
"Dimmi pure!"
"Tu non mi tradiresti mai, vero?"
Roberto soffocò un terrificante senso di colpa e di vergogna. Era tentato di liberarsi la coscienza e affrontare da uomo le conseguenze del suo essere verme. Ma la codardia prese il sopravvento su quell'uomo pavido e debole. E da infame, mentì.
"Non potrei mai tradirti, Fede! Io ti amo! Sei l'unica donna che voglio!"
Federica sorrise e si addormentò sul sedile, stanca e ubriaca, mentre lo sguardo di Roberto divenne torvo. Non poteva più reggere quella situazione. Doveva finire.
TO BE CONTINUED...
Chiedo scusa ai lettori per aver scritto un capitolo più breve dei precedenti, cercherò di rifarmi coi prossimi. Se volete lasciatemi il sempiterno commento sotto, oppure scrivetemi a cobralocke@gmail.com
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