Incidente - Scoperta di un cognato e una sorella...particolari
di
Erosracconti
genere
voyeur
INCIDENTE – SCOPERTA DI UN COGNATO…PARTICOLARE.
Quello che accadde nell’estate di un anno fa è stato davvero spiacevole ma che ebbe nei momenti a seguire risvolti inaspettati. Mi presento sono Nicola 32 anni e vivo a Parma, vivo da solo dopo aver vinto un concorso e lavoro presso una struttura sanitaria. Non potendo ancora chiedere trasferimento nella mia città nel centro Italia, vivo solo qui. Nella stessa regione, nella città di Bologna, vive mia sorella Paola con mio cognato Lino, sposati da poco, anche lei lavora li’ mentre il marito è in servizio al Nord, ma è nativo di Bologna. Non ci vediamo spesso, vero pur essendo vicini, ma avevamo ora diversi e non volevo essere elemento di disturbo.
Era il mese di Giugno ed essendo appassionato di paracadute organizzai una domenica con loro e….non l’avessi mai fatto. Brutta caduta con conseguente frattura della braccia con la precisione ulna e radio braccio destro e gomito al braccio sinistro. Certo, poteva finire ancora peggio ma la paura è stata tanta. Mia sorella da Bologna mi raggiunse con l’auto, mio cognato era fuori per lavoro. Furono giorni particolari perché inizialmente ci accordammo che rimaneva da me e provvedeva ad aiutarmi. Avvisai al lavoro di tutto e presentai i certificati medici, la fortuna vuole che le fratture erano composte, dovevo attendere dalle 5 alle massimo 8 settimane. Grazie a lei mi aiutò a sbrigarmi in tutte le faccende e il primo giorno a casa mi parlò chiaro..
Paola:”Mettiti l’anima in pace,so il tuo carattere..devo aiutarti anche nelle cose piu’….”
Io:”Lo so..ma potrei riuscirci..”
Paola:”Ma cretino a fare cosa?..La pipi’?La doccia?Un bidet?? Io sono timida imbarazza anche me ma non abbiamo alternative…
Io:”Dovresti aiutarmi tu???Oddio..”
Paola:”EEh..pazienza,si ritorna bambini..” ironicamente..
Io:”Se torno giu’ comunque è un casino..”
Paola:”Come fai con mamma e papà?”
Io:”Appunto..”
L’imbarazzo piu’ totale è stata la prima volta quando aiuto’ a lavarmi. Mi spogliò lei con calma, anche lei imbarazzata. Abbassò i pantaloni e mutanda e feci la prima doccia, proprio la prima sera. Avevo troppa vergogna, lei che passava le mani per tutto il corpo. Era confusa, stranita..
Paola:”oooh e che devo fare..” mi diceva..
Io:”Perdonami Paola..”
Paola:”Tranquillo, sto pensando che prima o poi vieni da me..”
Io:”Tu dici?”
Paola:”Si, conviene. Mi sento piu’ tranquilla”..mentre mi lavava velocemente.
La spugna passava sui testicoli e sul pene e raramente sentivo le sue mani li. Ricordo la prima volta che mi asciugò molto velocemente proprio per non essere imbarazzata. Cosi’ ando’ per qualche giorno fino a quando non decidemmo che era il caso che mi trasferissi a casa sua. Mi sistemò nella camera che aveva adibito per me sul divano letto che aveva già nella stanza.
I giorni andavano avanti cosi’, sempre un po’ di imbarazzo ormai non avevo alternative.
Dopo qualche giorno venne mio cognato e si fermò per il weekend, in quanto il Sabato entrambi dovevano andare ad una festa di compleanno di una loro conoscente ma solitamente viene ogni 20 giorni raramente dopo un mese. Mio cognato è un tipo particolare, ma proprio particolare fino a quando non scopri’' alcune cose del suo carattere o meglio del “loro” carattere. Tutto accadde a partire dalla sera che mio cognato torno’, lui già era a letto, le camere sono adiacenti, praticamente il loro letto è alle spalle della mia stanza, unite da un unico corridoio.
Come dicevo lui già era a letto mentre mia sorella mi dava una mano a sciacquarmi e pulirmi, come ogni sera e mi un aiuto nel coricarmi Una volta terminato tutto anche lei andò in camera e chiuse la porta, come mai aveva fatto in quei giorni, ma potevo capire perché comunque anche loro avevano diritto alle loro cose insomma e quindi non me ne feci un problema.
Mia sorella è una bella ragazza, non ha fisico scolpito come le Top model ma è la classica curvy ma una curvy perfetta, una 4 abbondante e un sedere abbastanza in carne ma che non sfigurava. Il suo punto forte, da uomo sono labbra e seno, che forse da piccolo davo i primi sguardi ma che poi crescendo e allontanandoci ovviamente non ci facevo caso.
Mia sorella tornò appunto in camera e chiuse la porta e fin li’ tutto tranquillo. Iniziai a dormire come un ghiro quando nel pieno della notte sentivo dei rumori provenienti dalla camera affianco. In verità avevo capito una mezza cosetta pero’ non ci diedi peso, cercai quindi di riprendere sonno ma facevo fatica. Sentivo palesemente il letto cigolare e sbattere vicino al muro, mi domandavo se si ricordassero che ci fossi io ed erano le 2:30.
Iniziava a farmi un certo effetto ed ebbi un accenno di erezione. Ero eccitato, ero troppo ecittato. Era troppo tempo che non mi svuotavo ma ero impotente.
Dopo un quarto d’ora di trambusto il silenzio, sentivo solo parlare tra di loro ma non capivo cosa si dicessero. Poco dopo’ sentii i passi ed era mia sorella che andava in bagno, forse a pulirsi e sentii’ che i passi si fermarono verso la mia porta. Io chiusi gli occhi forse voleva vedere se stessi dormendo o avessi sentito qualcosa. Ritornò in camera stavolta non chiuse la porta completamente ma sentii’ che la socchiuse.
Provai di nuovo a dormire ma dopo qualche ora, controllai l’orologio ed erano le 6 del mattino, di nuovo il letto cigolare. Stavolta decisi di alzarmi e con molta calma avvicinarmi alla porta.
Ovviamente senza superarla altrimenti mi avrebbero visto passare, sentivo ancora di piu’ il letto muoversi e i colpi classici della carne contro carne, capi’ tutto. Sentivo anche le voci ma a bassissima voce…
Paola:”Aah..mmm faii pianoo..”
Lino:”Mi stai facendo impazzire…”
Paola:”Ce l’hai duro di nuovo come il marmo…”
Lino:”Daiii dimmi l’hai visto??Com’è??”
A questa frase mi raggelai. A cosa si riferiva?
Paola:”Non fare il cretino..aahh…aahh..”
Lino:”Daii dimmelo ti è piaciuto vedere un altro cazzo??”
Paola:”Idiota è mio fratello..”
Lino:”Pero’ ti bagni ancora come prima..daii che stiamo io e te…”
Paola:”Aaah..aahh..ma sei un maiale..ti ecciti anche su questo..”
Lino:”Ahh vaiii…mmmmm…”
Paola:”Devi fare pianooo..”
Lino:”Ma dimmi ti piace o noo??” mentre sentivo ancora spingere forte
Paola:”Aah.mmm…piano Lino! Si..mi piace..”
Lino”E com’era?Descrivilo..!”
Paola:”MMmm secondo me è grande …bello grande..”
Lino:”L’hai toccato??”
Paola:”No ma l’ho sfiorato..mmm…”
Lino:”Volevi succhiarlo???”
Paola:”No..non ti rispondo…sei pazzo??”
Lino:”Daii..sii..che sto venendo..aaah..”
Paola”:Cazzo..ti tappo la bocca se non la finisci…”
Lino”:Aaahh..”
Non ci credevo. Mio cognato si eccitava se lei vedeva un altro cazzo o se lo toccava, in questo caso
il cazzo di suo fratello. Ero sconcertato. Mi appoggiai al muro per “il dopo”, per capire davvero cosa si dicessero..
Paola:”Sei un cretino!C’è Nicola di la!Ci sente..”
Lino:”Aaah..mamma mia..amore…”
Dopo il silenzio. Entrambi in silenzio. Io non sapevo se andarmene o rimanere. Ero incredulo
Paola:”Mi fai solo innervosire quando fai cosi’…” mentre sentivo che stava per alzarsi..
Lino:”daii amore, ma rimane nel nostro letto..e poi ti sei bagnata..”
Paola:”Per favore Lino, che sia l’ultima volta,in settimana ogni sera al telefono volevi che ti
raccontassi qualcosa ma è mio fratello, il cazzo di mio fratello e basta…”
Lino”D’accordo amore dai pero’…” e sentivo ancora di piu’ i passi.
Cosi’ nonostante le limitate possibilità di movimento mi avviai verso la camera e Paola usci’ dalla loro camera per andare verso la cucina.
Non potevo credere ad una cosa del genere. Mio cognato era davvero un porco ma non riuscivo ad inquadrare mia sorella. Mi avviai in camera senza farmi sentire, Paola era in cucina mentre mio cognato Lino la raggiunse. Sentii’ i passi e la loro conversazione continuo’ in cucina..
Lino”:Amore non fare cosi’..”
Paola:”No Lino mi fai imbestialire..”
Lino:”Abbiamo giocato dai..dammi un bacio..”
Paola:”Lino..è l’ultima volta che scopiamo e fantastichiamo su certe cose..intesi??”
Lino”:Va bene…”
Paola era incazzata ma la frase di mio cognato non è da sottovalutare. Durante i loro momenti hanno
pensato ad una situazione in cui ero il protagonista. Ero eccitato, lo ammetto. Avevo ancora un’asta rigida e avevo voglia di godere, ma non potevo. Maledicevo sempre piu’ il giorno dell’incidente.
Quello che accadde nell’estate di un anno fa è stato davvero spiacevole ma che ebbe nei momenti a seguire risvolti inaspettati. Mi presento sono Nicola 32 anni e vivo a Parma, vivo da solo dopo aver vinto un concorso e lavoro presso una struttura sanitaria. Non potendo ancora chiedere trasferimento nella mia città nel centro Italia, vivo solo qui. Nella stessa regione, nella città di Bologna, vive mia sorella Paola con mio cognato Lino, sposati da poco, anche lei lavora li’ mentre il marito è in servizio al Nord, ma è nativo di Bologna. Non ci vediamo spesso, vero pur essendo vicini, ma avevamo ora diversi e non volevo essere elemento di disturbo.
Era il mese di Giugno ed essendo appassionato di paracadute organizzai una domenica con loro e….non l’avessi mai fatto. Brutta caduta con conseguente frattura della braccia con la precisione ulna e radio braccio destro e gomito al braccio sinistro. Certo, poteva finire ancora peggio ma la paura è stata tanta. Mia sorella da Bologna mi raggiunse con l’auto, mio cognato era fuori per lavoro. Furono giorni particolari perché inizialmente ci accordammo che rimaneva da me e provvedeva ad aiutarmi. Avvisai al lavoro di tutto e presentai i certificati medici, la fortuna vuole che le fratture erano composte, dovevo attendere dalle 5 alle massimo 8 settimane. Grazie a lei mi aiutò a sbrigarmi in tutte le faccende e il primo giorno a casa mi parlò chiaro..
Paola:”Mettiti l’anima in pace,so il tuo carattere..devo aiutarti anche nelle cose piu’….”
Io:”Lo so..ma potrei riuscirci..”
Paola:”Ma cretino a fare cosa?..La pipi’?La doccia?Un bidet?? Io sono timida imbarazza anche me ma non abbiamo alternative…
Io:”Dovresti aiutarmi tu???Oddio..”
Paola:”EEh..pazienza,si ritorna bambini..” ironicamente..
Io:”Se torno giu’ comunque è un casino..”
Paola:”Come fai con mamma e papà?”
Io:”Appunto..”
L’imbarazzo piu’ totale è stata la prima volta quando aiuto’ a lavarmi. Mi spogliò lei con calma, anche lei imbarazzata. Abbassò i pantaloni e mutanda e feci la prima doccia, proprio la prima sera. Avevo troppa vergogna, lei che passava le mani per tutto il corpo. Era confusa, stranita..
Paola:”oooh e che devo fare..” mi diceva..
Io:”Perdonami Paola..”
Paola:”Tranquillo, sto pensando che prima o poi vieni da me..”
Io:”Tu dici?”
Paola:”Si, conviene. Mi sento piu’ tranquilla”..mentre mi lavava velocemente.
La spugna passava sui testicoli e sul pene e raramente sentivo le sue mani li. Ricordo la prima volta che mi asciugò molto velocemente proprio per non essere imbarazzata. Cosi’ ando’ per qualche giorno fino a quando non decidemmo che era il caso che mi trasferissi a casa sua. Mi sistemò nella camera che aveva adibito per me sul divano letto che aveva già nella stanza.
I giorni andavano avanti cosi’, sempre un po’ di imbarazzo ormai non avevo alternative.
Dopo qualche giorno venne mio cognato e si fermò per il weekend, in quanto il Sabato entrambi dovevano andare ad una festa di compleanno di una loro conoscente ma solitamente viene ogni 20 giorni raramente dopo un mese. Mio cognato è un tipo particolare, ma proprio particolare fino a quando non scopri’' alcune cose del suo carattere o meglio del “loro” carattere. Tutto accadde a partire dalla sera che mio cognato torno’, lui già era a letto, le camere sono adiacenti, praticamente il loro letto è alle spalle della mia stanza, unite da un unico corridoio.
Come dicevo lui già era a letto mentre mia sorella mi dava una mano a sciacquarmi e pulirmi, come ogni sera e mi un aiuto nel coricarmi Una volta terminato tutto anche lei andò in camera e chiuse la porta, come mai aveva fatto in quei giorni, ma potevo capire perché comunque anche loro avevano diritto alle loro cose insomma e quindi non me ne feci un problema.
Mia sorella è una bella ragazza, non ha fisico scolpito come le Top model ma è la classica curvy ma una curvy perfetta, una 4 abbondante e un sedere abbastanza in carne ma che non sfigurava. Il suo punto forte, da uomo sono labbra e seno, che forse da piccolo davo i primi sguardi ma che poi crescendo e allontanandoci ovviamente non ci facevo caso.
Mia sorella tornò appunto in camera e chiuse la porta e fin li’ tutto tranquillo. Iniziai a dormire come un ghiro quando nel pieno della notte sentivo dei rumori provenienti dalla camera affianco. In verità avevo capito una mezza cosetta pero’ non ci diedi peso, cercai quindi di riprendere sonno ma facevo fatica. Sentivo palesemente il letto cigolare e sbattere vicino al muro, mi domandavo se si ricordassero che ci fossi io ed erano le 2:30.
Iniziava a farmi un certo effetto ed ebbi un accenno di erezione. Ero eccitato, ero troppo ecittato. Era troppo tempo che non mi svuotavo ma ero impotente.
Dopo un quarto d’ora di trambusto il silenzio, sentivo solo parlare tra di loro ma non capivo cosa si dicessero. Poco dopo’ sentii i passi ed era mia sorella che andava in bagno, forse a pulirsi e sentii’ che i passi si fermarono verso la mia porta. Io chiusi gli occhi forse voleva vedere se stessi dormendo o avessi sentito qualcosa. Ritornò in camera stavolta non chiuse la porta completamente ma sentii’ che la socchiuse.
Provai di nuovo a dormire ma dopo qualche ora, controllai l’orologio ed erano le 6 del mattino, di nuovo il letto cigolare. Stavolta decisi di alzarmi e con molta calma avvicinarmi alla porta.
Ovviamente senza superarla altrimenti mi avrebbero visto passare, sentivo ancora di piu’ il letto muoversi e i colpi classici della carne contro carne, capi’ tutto. Sentivo anche le voci ma a bassissima voce…
Paola:”Aah..mmm faii pianoo..”
Lino:”Mi stai facendo impazzire…”
Paola:”Ce l’hai duro di nuovo come il marmo…”
Lino:”Daiii dimmi l’hai visto??Com’è??”
A questa frase mi raggelai. A cosa si riferiva?
Paola:”Non fare il cretino..aahh…aahh..”
Lino:”Daii dimmelo ti è piaciuto vedere un altro cazzo??”
Paola:”Idiota è mio fratello..”
Lino:”Pero’ ti bagni ancora come prima..daii che stiamo io e te…”
Paola:”Aaah..aahh..ma sei un maiale..ti ecciti anche su questo..”
Lino:”Ahh vaiii…mmmmm…”
Paola:”Devi fare pianooo..”
Lino:”Ma dimmi ti piace o noo??” mentre sentivo ancora spingere forte
Paola:”Aah.mmm…piano Lino! Si..mi piace..”
Lino”E com’era?Descrivilo..!”
Paola:”MMmm secondo me è grande …bello grande..”
Lino:”L’hai toccato??”
Paola:”No ma l’ho sfiorato..mmm…”
Lino:”Volevi succhiarlo???”
Paola:”No..non ti rispondo…sei pazzo??”
Lino:”Daii..sii..che sto venendo..aaah..”
Paola”:Cazzo..ti tappo la bocca se non la finisci…”
Lino”:Aaahh..”
Non ci credevo. Mio cognato si eccitava se lei vedeva un altro cazzo o se lo toccava, in questo caso
il cazzo di suo fratello. Ero sconcertato. Mi appoggiai al muro per “il dopo”, per capire davvero cosa si dicessero..
Paola:”Sei un cretino!C’è Nicola di la!Ci sente..”
Lino:”Aaah..mamma mia..amore…”
Dopo il silenzio. Entrambi in silenzio. Io non sapevo se andarmene o rimanere. Ero incredulo
Paola:”Mi fai solo innervosire quando fai cosi’…” mentre sentivo che stava per alzarsi..
Lino:”daii amore, ma rimane nel nostro letto..e poi ti sei bagnata..”
Paola:”Per favore Lino, che sia l’ultima volta,in settimana ogni sera al telefono volevi che ti
raccontassi qualcosa ma è mio fratello, il cazzo di mio fratello e basta…”
Lino”D’accordo amore dai pero’…” e sentivo ancora di piu’ i passi.
Cosi’ nonostante le limitate possibilità di movimento mi avviai verso la camera e Paola usci’ dalla loro camera per andare verso la cucina.
Non potevo credere ad una cosa del genere. Mio cognato era davvero un porco ma non riuscivo ad inquadrare mia sorella. Mi avviai in camera senza farmi sentire, Paola era in cucina mentre mio cognato Lino la raggiunse. Sentii’ i passi e la loro conversazione continuo’ in cucina..
Lino”:Amore non fare cosi’..”
Paola:”No Lino mi fai imbestialire..”
Lino:”Abbiamo giocato dai..dammi un bacio..”
Paola:”Lino..è l’ultima volta che scopiamo e fantastichiamo su certe cose..intesi??”
Lino”:Va bene…”
Paola era incazzata ma la frase di mio cognato non è da sottovalutare. Durante i loro momenti hanno
pensato ad una situazione in cui ero il protagonista. Ero eccitato, lo ammetto. Avevo ancora un’asta rigida e avevo voglia di godere, ma non potevo. Maledicevo sempre piu’ il giorno dell’incidente.
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