Grandi porcate del trio sportivo

di
genere
gay

Una settimana che doveva essere di sport amatoriale, ci fece apprezzare il sesso amatoriale gay.
Ci allenavamo in bicicletta assieme a due altri uomini come me, in verità lo si faceva per salute, non è che fossimo così grandi ciclisti.
Uno dei due era anche un po rotondetto, sempre sorridente con me, non troppo alto, ogni tanto faceva delle battute a doppio senso, si era separato recentemente dalla moglie. Nome Giovanni
L’altro si era aggregato a noi per la strada, ma poi veniva ogni tanto con noi, una brava persona, moglie morta per tumore, viveva con i figli nella sua villa. Nome Luigi.

Sia io che Giovanni avevamo avuto rapporti con maschi, ma in grande segreto,e nessuno dei due lo sapeva.
Avendo del tempo libero decisi di accettare l’invito di Giovanni, che aveva una casetta in montagna, al confine con la Svizzera, sul lago. Avremmo fatto li 4 o 5 giorni, andando in giro per le strade di confine.
Il primo giorno, tornammo da una pedalata di una 60ina di km, ci spogliammo per fare una doccia, e ebbi modo di vedere che avevo un bel culo, cosa che me lo fece andar su, il che fu notato da lui, che però non disse nulla, feci prima io la doccia, uscii in accappatoio, poi andò lui, uscì nudo asciugandosi con un telo grande, la cosa mi eccitava un po, ma coprii con accappatoio, non volevo che si accorgesse.
Notai però che anche lui era un po su, anche se lo aveva più piccolo del mio, ma non volevo fare una figuraccia, per cui non azzardai nulla, ma nemmeno lui,
Ci fu solo un accenno, mi chiese se volevo dormire nel lettone, o se doveva mettere due reti.
Decidi tu, è lo stesso, se non russi troppo, risposi.
Poi nel pomeriggio uscimmo per il paesino, facemmo due chiacchiere in giro, mettemmo a posto alcune cose, fino a quando si fece sera, avevamo delle cose quasi pronte, ceniamo insieme, parlando delle salite che volevamo fare il giorno dopo.
Dopo un po di telefonate, decisi di andare a letto, io dormo senza pigiama in boxer, faceva freschetto, mi infilai sotto le coperte, arrivò anche Giovanni, anche lui in slip molto poco maschile, che gli sottolineava la bella linea del culo.
Disse che aveva dimenticato le mutande a casa ed aveva messo una della moglie che stava in un cassetto.
Allora farai tu la signora qui, dissi, si mi se a ridere, ed entrò nel letto, mentre io guardavo il telefono. Dopo un po sentii le sue cosce vicino alle mie, ed era intenzionale, perché non le spostava.
Nemmeno io mi spostai tanto più che mi stava venendo duro.
Avevamo spento la luce e la cosa si svolgeva nel buio. Non parlavamo lo sentivo ansimare leggermente, ad u certo punto mise anche l’altra coscia sulle mie sentivo il suo cazzo sul fianco, e dopo un po la sua mano cercò il mio cazzo, e cominciò ad accarezzarlo.
Si accolse che era molto duro, e si incoraggiò, tirò un po giù le coperte, si diresse nel buio verso le mie cosce e me lo sentii prendere in bocca.
Ci voleva, ero molto eccitato, sentivo che anche lui lo era, e lo toccai era duro, intanto il suo lavoro diventava veramente potente, mi sentivo come stessi scopando nella sua bocca.
Sempre nel buio, si sollevò, mi venne sopra, e sentii che cercava la mia bocca per baciarmi, cosa che volentieri ricambiai,
Q quel punto si sollevò, prese il cazzo in mano e si impalò lentamente, doveva aver messo qualcosa di lubrificante, entravo senza sforzo.
Ora ansimava forte, si muoveva anche forte, su è giù, e ruotando i fianchi. Era caldo, ogni tanto cercava la mia bocca per baciare, e dopo alcuni minuti sentii bagnata la mia pancia aveva sborrato, ma io no, non volevo finire così, per cui lo girai senza uscire lo misi sulla schiena e continuai a spingere io ora, lui mi attirò in un bacio, dopo un po sborrai dentro di lui, abbattendomi di colpo.
Ci staccammo senza dire una parola, e rimanemmo vicini.
Non andai nemmeno a lavarmi, ci addormentammo assieme credo, dormendo fino al mattino.
Ora la luce c’era e lo vidi li a fianco, mi sorrideva, che toro porcello sei, mi disse, lo avevo pensato quando ti guardavo.
Fece il caffè me lo porto a letto, mentre io ero andato a lavarmi, si era messo a letto ancora, sembrava attendesse qualcosa lo capii e stavolta lo baciai intenzionalmente in bocca, in effetti mi aveva fatto godere tanto.
Era contento, non facemmo accenno a niente, come se niente fosse, e ci preparammo per uscire in bici, facemmo una decina di km, poi scoppiò a piovere, e trovammo rifugio in una baita abbandonata.
L’occasione fu buona per segarci un po insieme, e poi lui mi fece un bel pompino sentito e goduto, a volte mi chiamava porco, a volte amore.
Fu talmente bravo che mi fece sborrare, non lo avvertii, lui fece un moto strano, ma poi ingoiò tutto.
Mi disse poi che era la rima volta che beveva, che però gli piaceva.
Pareggiammo i conti lo aiutai a segarsi e in poco tempo sborrò anche lui.
E mo chi ce l’ha la forza per rientrare? Ma ce la facemmo tranquillamente, in quanto tornammo presto a casa sua.
Eravamo contenti e rilassati, ci sdraiammo a letto vicini, e facemmo un pisolino.
Ci svegliò una telefonata di Luigi, che si era liberato e voleva raggiungerci. Beh, ogni promessa è debito, gli dicemmo di venire quando voleva, e la sera arrivò verso le 21.
Giovanni gli aveva preparato il letto sul divano in sala, ma luigi rimase bello sorpreso che dormissimo in un solo letto.
Beh, facciamo così, dormi tu con Giovanni sul lettone, che è più comodo ed io sul divano, mi offrii, pensavo che il trattamento di Giovanni già fatto con me magari ….
Giovanni capì, luigi accettò, -
Io e Giovanni ci facemmo vedere in mutande, e notammo che Luigi diventava scherzoso, si mise anche lui nudo, senza badare a noi apparentemente, Giovanni prima di andare nel lettone con lui, si fece notare mentre mi baciava in bocca, cosa che Luigi sembrò apprezzare, anche se non commentò.
Lasciammo la porta della camera da letto aperte, e dopo un po capii che Giovanni aveva cominciato la stessa manovra che aveva fatto con me.
Nemmeno Luigi si scostò, e capii che dopo un po si stavano baciando in bocca, e segando assieme, e poi finirono a farsi un 69 reciproco, da come li sentivo lappare.
Stavolta accessi una piccola lampada e mi accostai al lettone, uno dei due mi prese per la mano e mi fece entrare nel letto.
Mi trovai una bocca che mi baciava era Luigi, mi stava baciando su tutto il corpo, lui aveva labbra molto grosse, e quando me lo prese in bocca , cominciò a baciarmi Giovanni.
Dopo un po Giovanni passò dietro a Luigi mentre lui mi succhiava, e lo infilzò, tenendolo per i fianchi.
Luigi era proprio invasato, sborrò , ma ripartì, e poi fu lui a cavalcare Giovanni.
Io rinunciai a sborrare, era già troppo in 24 ore. Anche Giovanni si tenne. Luigi si addormentò presto, e la mattina dopo facemmo la doccia insieme, nudi e giocando con i cazzi e a baciarci.
Non c’era stato bisogno di parlare e confessarsi, Giovanni col suo lettone aveva provocato il botro divertimento nel buio.
A un certo punto si misero a dire che non era un rapporto paritario, che io solo non lo avevo preso ne in bocca ne in culo, ma si vedeva che scherzavano, avevano più indole passiva, anche se si davano da fare con l’altro versatile.
Facemmo un breve giro in bici, e tornammo per pranzo a casa, ormai volevamo altro sport.
Mangiammo qualcosa in una osteria, e poi a casa , dove Luigi si diresse, dopo la doccia sul lettone, mi aspettava, mentre Giovanni era impegnato, voleva farsi scopare, dopo una breve pompa, quando vide che ero duro si mise di schiena sul letto a cosce alzate, io in piedi a terra, lo infilai dentro cominciammo una chiavata a volte lenta, a volte frenetica, lo segavo ogni tanto, lui ogni tanto mi chiamava per baciarmi, mi incitava, porco, ancora, più forte, le parole di questi momenti.
Giovanni era tornato e stava guardando, non si unì, fece dei filmati e delle foto, ma noi eravamo presi , avevo voglia di sborrare, e venni sulle sue cosce a e la su pancia, mescolando la mia sborra e la sua che veniva con me. Giovanni ci portò delle tele per asciugarci, e ci baciò leggermente entrambi.
Insomma si era creato un trio appassionato, facevamo sesso per puro piacere, in modo complice e fra amici.
Probabilmente loro due cominciarono a filare da loro in quella occasione, negli anni seguenti furono amanti, e convivevano.
Ma ogni tanto ce ne andavamo alla casa al lago di Giovanni, in tre, ritrovando tutte le porcate di quel periodo.
scritto il
2024-05-05
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