La forza del destino

di
genere
incesti

Mamma è morta a 42 anni a causa di una caduta dalle scale. La tragedia risale a sei anni fa, abbiamo impiegato del tempo a metabolizzarla, però io e papà abbiamo unito le nostre forze ed insieme ne siamo venuti fuori. Abbiamo cambiato radicalmente il nostro sistema di vita. Mamma era bellissima, brava intelligente, a noi sembrava avesse solo pregi e virtù. La prima cosa che abbiamo modificato, già dalla prima sera che mamma non era in casa, io e papà abbiamo dormito nello stesso letto, questo ci ha uniti ancora di più. Papà, giovane anche lui, quarantaquattro anni, avere accanto il frutto dell'amore
suo e di mamma è stato come avesse avuto lei vicino. Nel tempo abbiamo sentito qualcosa che ci legava ancora di più, i nostri corpi si incrociavano sempre più spesso, i contatti ci davano piacere reciproco, fino a dichiarare tacitamente la nostra attrazione sessuale. Era lui a partire, come faceva con mamma, a lei metteva le mani sulla figa a me sul cazzo, di riflesso prendevo il suo, era l'inizio di un gioco che
cercavamo di far durare il massimo possibile per deliziarci. Comunque era un segreto nostro, agli occhi degli altri eravamo padre e figlio colpiti da un tremendo dolore.
Già da allora mi frequentavo con una ragazza Lavinia, era più che altro un amore platonico, veniva da una famiglia eccessivamente religiosa, il suo modo di vestire
non era interessante, non avevamo avuto mai rapporti sessuali, il massimo era stato
un bacio sulle labbra chiuse. Una sera a letto io e papà abbiamo iniziato un discorso
futuristico, sostenevo che lui avesse dovuto rifarsi una vita. La negazione in persona non pensava assolutamente di tradire la memoria di mamma. Insistevo in fondo eravamo stati in due a tradire la sua memoria, io e papà sessualmente facevamo di tutto. Porta chiusa. Cercavo soluzioni alternative, mi sono trovato a parlarne con Lavinia, sapeva
che io e papà vivevamo assieme e che non l'avrei mai lasciato, mi sembrava impossibile che una ragazza sposando me avrebbe dovuto avere sempre mio padre in casa. Lei invece,
sorprendendomi ha dichiarato apertamente che si sentiva attratta da me al punto che potevo portare qualsiasi persona in modo particolare papà. L'ho portata in casa una sera, ne abbiamo parlato con papà, era felicissimo qualora avessimo costruito una famiglia. Con una esasperante gradualità informavo Lavinia del rapporto che avevo
con papà, senza naturalmente confessare tutto, però che riuscivamo a masturbarci insieme l'ho informata. Pensavo che andasse via invece si è mostrata entusiasta.
Nel giro di otto mesi Io e Lavinia ci siamo sposati, i suoi genitori non approvavano
la convivenza. Papà ha trasformato Lavinia, da ragazza insignificante vestita a dir poco ridicola, la trasformata in una super figa, abbiamo cambiato il letto prendendone uno a tre piazze, dormivamo uniti, il sesso era straordinario, scopavamo Lavinia fino
all'esasperazione, scopavamo tra noi, facevamo di tutto. Lei si è mostrata una vera troia, diceva di voler recuperare il tempo perso dietro ai suoi bigotti genitori,
voleva scopare sempre, ci voleva contemporaneamente, tutti i buchi figa, culo, bocca
prendeva i nostri cazzi dappertutto. Io e papà cercavamo di lasciarci qualcosa per noi.
Stiamo insieme, resteremo insieme Lavinia ha dichiarato che una nostra separazione equivarrebbe ad un suicidio per lei. No questo sarebbe troppo, un lutto l'abbiamo già vissuto.
scritto il
2024-05-10
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