Non voleva far sapere di essere porca
di
Ivan9
genere
dominazione
Mi suocera ha l'appartamento due piani sotto il nostro, ha poco più di 60 anni ed è ancora una bella donna. Difatti ha parecchi spasimanti ma lei pare nn curarsene. O con la morte del marito ha perso ogni appetito, oppure finge così bene da essere credibile. Sta di fatto che è sempre da noi, per accudire i nipoti o per curare la casa, e a forza di esserci è diventata padrona dell'appartamento tanto quanto noi se nn di più. Entra in silenzio al mattino presto con le chiavi e mi sorprende ancora a letto, forse mentre nel sonno tengo la banana per aria, o in cucina mentre in mutande mi preparo la colazione, perchè spesso ho appuntamenti di lavoro sul tardi, oppure in bagno, sulla tazza, in ogni secondo di quella funzione. Ed è successo che mi sorprendesse nudo mentre uscivo dalla doccia, in procinto di asciugarmi o farmi la barba. Credo che conosca ogni cm. del mio corpo, però sempre lasciandomi nel dubbio. Finchè in una di quelle mattinate dove uscivo dopo moglie e figli, intento a prepararmi la colazione, stranamente sorridente e gentile mi invitò a sedere accanto a lei per fare due chiacchiere. Voleva sapere come stavo, come andava il lavoro, come in famiglia e via discorrendo. Mentre faceva le domande, si carezzava le gambe, avvolte in una calza molto elegante e leggera. Carezzava e mi guardava, sollevava leggermente la gonna mentre io qualcosa subodoravo. Finalmente si rivelò; "ma io ti piaccio?". "Si certo, sei ancora una bella donna". "E faresti l'amore con me?" La mia incertezza era grande quanto l'imbarazzo e la sorpresa, ma anche quanto l'interesse, perchè l'idea mi andava. E mentre tacevo, interpretava questo come un assenso, prendeva le mie mani e se le portava su per le gambe. Era una bella sensazione, in lei cresceva l'affanno e cominciava a tremare. Non ero certo di cosa accadeva, ma in un secondo fu senza camicia mentre mi sfilava i pantaloni. Il contatto era piacevole, la carne soda e la passione tanta. L'assecondai e in poco tempo ci trovammo per terra, nudi, con lei che mi maneggiava sotto, e portava le mie mani sul suo grosso e sodo seno. "prendimi e togliti ogni voglia" diceva. "fai con me quello che nn hai mai avuto coraggio di fare con le altre". Obbella, una passiva! L'idea mi piaque, e così la costrinsi con energia alla pecorina e le infilai 20 cm di cazzo che nemmeno ebbe il tempo di realizzare. La pompai per parecchio ma nn mi venne di venire, così le ordinai di succhiarmelo ben bene e di ripulirmi tutta la zona idririca, che ancora nn mi ero lavato. Lo fece subito, inginocchiata davanti a me come davanti ad un altare, con piccole pause per chiedermi se andava bene così, mi afferrava piedi e cosce, si metteva in posizioni da meccanico sotto di me, per raggiungere meglio con la lingue e le dita le zone più remote, e la sentivo ispezionarmi ogni minimo anfratto. Era davvero brava e spinta come non me l'ero nemmeno immaginata. "fammelo venire grosso e ingoialo tutto per intero", lo fece e fu bravissima, riusciva ad ingoiarlo per intero e nel mentre a guardarmi negli occhi per cogliere le mie reazioni. Così stesi nudi per terra ci contorcemmo per qualche tempo, leccandoci e assaporandoci in tutto il corpo. Io con gli effluvi della nottata, lei fresca di bagno alla lavanda, piacevole e arrapante. Il mio cazzo faceva scintille e lei le spegneva con le labbra e con la lingua. La pompavo davanti e dietro, ma mentre davanti aveva reazioni di godimento, da dietro si agitava, fremeva e si aggrappava ad ogni cosa, come un naufrago in cerca dello scoglio. Fu un'esperienza davvero eccitante e porca, e col pensiero nn mi figuravo come sarebbe stato rivedere la vecchia porcona accanto a mia moglie. Di certo aveva da perdere più lei di me a parlarne e comunque confidavo nella sua completa discrezione. La sera stessa scoprii che s'era fatta invitare a cena dalla figlia, si presentò con un grazioso abitino succinto e a tavola si sedette di fianco a me. Fu molto arrapante mangiargli vicino, dopo che avevo scoperto tante cose sul suo appetitoso corpo. Fissandomi nn parlava e ad ogni boccone teneva la bocca aperta più a lungo del necessario. Una cena che era tutto un programma ed una promessai
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