Alex & Kat, storia di arti marziali e feticismo - Parte 1

di
genere
feticismo

Il racconto che state per leggere è frutto di fantasia, prende spunto dalla mia grande passione per i piedi, le arti marziali al femminile, e la protagonista femminile per la quale nutro un amore segreto da anni. Spero vi piaccia, buona lettura.

Il silenzio dello spogliatoio era assordante: seduto su una panchina, solo io con i miei pensieri. Nella mente ripercorrevo gli istanti del match: pensavo a quello che avrei potuto fare, ai colpi che avrei potuto schivare, a quelli che avrei dovuto mandare a segno. Ma ora è tutto inutile: ho perso. Sono stato battuto in modo netto, quasi umiliato.
Non sono nemmeno in grado di farmi una doccia; non per i colpi subiti, che hanno lasciato segni visibili sul mio corpo....sto pensando ai segni che questo giorno lascerà nella mia testa. Il mio orgoglio calpestato, davanti ad un sacco di gente. Con l'asciugamano che sto usando per tamponare il sangue che mi scorre dal labbro, mi asciugo le lacrime che non riesco a fermare.
D'improvviso il silenzio viene rotto dalla porta:
"Come ti senti?"
"Sono stato meglio"
Scott si avvicina a me e mi si para davanti, guardandomi con sguardo severo: "cosa dovrei dirti adesso?"
"Non lo so Scott....non so cosa dire!"

Un mese prima

Avevo chiuso Dan all'angolo, era la mia situazione preferita: inizio a martellarlo ai fianchi con dei ganci, abbassa la guardia e subito diretto al mento. Indietreggio e lo lascio uscire, è stordito: calcio diretto al corpo, scopre il viso e calcio destro che gli centra la mascella. A terra! Scott non conta nemmeno, suona la campana. Vado da Dan, ancora intontito:
"Scusa bro, ho esagerato"
"Tranquillo, ho sbagliato io a farmi chiudere all'angolo! Bravo tu ad approfittarne!"
Tocchiamo i guantoni.
Scott mi fa segno che vuole parlarmi:
"Bravo, sei migliorato ancora....sei pronto?"
"Per cosa? I provinciali sono a ottobre, siamo a maggio"
"Il sensei del dojo di karate mi ha chiesto di organizzare un match di esibizione; serve per promuovere l'open day dello sport"
"Karate?! E che centra con noi, qui facciamo kickboxing?!"
"Appunto: facciamo un'esibizione per mostrare i diversi stili....è un'occasione per invogliare i ragazzi a fare sport"
"E quindi dovrei combattere contro un karateka? Non c'è storia: la kickboxing è un altro mondo, più forza, più agonismo...."
"Appunto! Pensaci: vinci l'incontro, fai il culo al tipo in pigiama bianco, i ragazzi ti vedono e si iscrivono da noi! Si chiama marketing!"
"Ma si dai, sarà interessante, ci sto!"
"Oh, mi raccomando non perdere?! Ahahaha"
"Seeeee, figurati! Ahahaha!"

Scott teneva in mano i volantini della nostra palestra, ne aveva stampati un bel po' da distribuire nello stand allestito nel piazzale fuori dalla palestra.
"Che ci fai con quelli in mano?"
"Li ho raccolti da terra....mi sono costati un sacco"
Intuisco che i ragazzi avevano buttato i volantini, e subito penso che la mia sconfitta sia la causa....così scoppio in lacrime.
"Mi dispiace Scott, mi dispiace!"
"Dai non preoccuparti, avremo i nostri iscritti come sempre"
Cerco di ricompormi, e sposto le attenzioni su qualcos'altro
"Come va allo stand?"
"Non preoccuparti, vai a farti una do...."
"Dimmi come sta andando! Ci sono iscrizioni?" urlando tra le lacrime.
"Qualcuno che ha chiesto informazioni....ma no, nessuna domanda di iscrizione"
"Cazzo, cazzo.....cazzoooo!" mi prendo la testa tra le mani
"Dai, ti lascio da solo....ci vediamo dopo"
Scott lascia lo spogliatoio chiudendosi la porta alle spalle. Resto di nuovo da solo....sommerso dai miei pensieri, dalle mie angosce, dalla mia vergogna.

Due settimane prima

Venerdì sera, come sempre dopo l'allenamento, discopub con i compagni di allenamento. Non sto minimamente pensando all'incontro, mi sento sicuro delle mie capacità: mi alleno da anni e se Scott mi ha scelto, vuol dire che si fida di me. Ma oggi è venerdì, e ci si diverte. Mentre sto bevendo il mio GinTonic, mi sento picchiettare sulla spalla: mi giro e vedo questa ragazza molto carina che con occhi ammiccanti mi chiede se voglio ballare.
"Come rifiutare?!"
Mi alzo e andiamo in pista; balliamo per qualche minuto, ma la musica è troppo alta....non riesco nemmeno a chiederle il nome. Allora mi limito a squadrarla: begli occhi azzurri, capelli castani lunghi fino alle spalle, bel fisico in carne con le forme al posto giusto, gambe toniche e piedi bellissimi, messi in mostra da delle infradito....da feticista, i piedi sono un must per me. Cambia la canzone e la tipa fa per allontanarsi; la seguo fuori dalla calca:
"Ehi, te ne vai così?"
"Ah scusa, non te l'ho detto: ho perso una scommessa con la mia amica" mi indica una bionda seduta al tavolo "e dovevo invitare a ballare uno sconosciuto scelto da lei!"
Resto stranito, pensavo di aver fatto colpo.
"Wow....ok, ringrazia la tua amica allora" le faccio un sorriso e mi giro. Mentre me ne sto andando, mi volto per dare un'ultima occhiata a quei piedi....ma anche il culo non è niente male.
Seduto al tavolo coi miei amici, continuo a fissare la tipa; quindi decido di alzarmi e andare al suo tavolo.
"Scusa, ti ricordi di me?!" le chiedo in modo ironico.
"Certo che no! Ahahaha, scusa....dimmi"
"Ho perso una scommessa con i miei amici...e devo offrire da bere ad una ragazza scelta da me!"
"Carina" sorride "prendo un Moscow Mule!"
"Quindi accetti?"
"Certo!"
Vado a prendere da bere e quando torno la trovo sola al tavolo:
"La tua amica?"
"È una scema: mi ha detto 'ti lascio sola col tuo amichetto' ed è andata in pista"
"Allora la dovrò ringraziare due volte!"
Mi siedo e chiacchieriamo per qualche minuto:
"Mi chiamo Alex"
"Io Katherine, ma gli amici mi chiamano Kat"
"Lieto conoscerti Kat"
"Ho detto gli amici, tu non lo sei ancora!" mi dice con un sorriso ammiccante.
Parliamo di musica e locali, poco dopo torna la sua amica così mi alzo, ma prima di andare le dico:
"Sai, nella scommessa era compreso anche il tuo numero di telefono" le dico facendo l'occhiolino
"Non potrei mai farti perdere la scommessa!" mi dice prendendo un tovagliolo e scrivendo sopra il suo numero.
La ringrazio e ritorno dai miei amici, solo per salutare e andarmene. Arrivo in macchina e decido di scriverle un messaggio:
'Grazie per le scommesse...Buonanotte Katherine'
Arrivo sotto casa e sento la suoneria: ha risposto
'Grazie a te....e chiamami Kat! Notte'

Era passata già un'ora dalla fine del match, i dolori per i colpi presi stavano iniziando a farsi sentire: l'addome mostrava i primi segni di ecchimosi, lo zigomo sotto l'occhio destro si stava gonfiando, il labbro aveva smesso di sanguinare ed era gonfio anche quello. Decido di farmi una doccia; apro l'armadietto e mi spoglio, ma prima di andare accendo il telefono. Mentre sono sotto l'acqua calda, non riesco a fare a meno di pensare agli ultimi istanti del combattimento: quei colpi che mi hanno messo al tappeto, quei calci tirati con velocità e forza inaspettata; il conteggio fino a 10 senza che potessi muovermi, e poi....quel gesto così imbarazzante che non ho potuto evitare. Senza rendermene conto sul mio viso iniziarono a scendere nuovamente lacrime mischiate all'acqua bollente della doccia. Esco coprendomi con l'asciugamano, vado a prendere i vestiti e noto che la spia luminosa del telefono mostra la ricezione di alcuni messaggi: 3 chat.
Una era di Kat; una era di Scott, la terza era di un numero sconosciuto, nessuna scritta. Decido di lasciare perdere i primi due, e vado a controllare il terzo: era un link che rimandava ad un post di instagram....lo apro.
Mi sale una rabbia incontenibile che sfocia in un pianto isterico: una foto fatta alla fine del conteggio finale, io....con il piede del mio avversario sul viso.

Una settimana prima

Passammo tutta la settimana successiva a scambiarci messaggi: dal buongiorno alla buonanotte, passando per dettagli che mi hanno aiutato a conoscerla meglio. Ha 28 anni (tre più di me), lavora come commessa in un negozio di abbigliamento, va regolarmente in palestra 4 volte a settimana (le gambe toniche non mi avevano ingannato!), vive da sola, ha due gatti, adora il sushi e il suo fiore preferito è il giglio. Dopo tutti questi indizi, e visto che la mia compagnia non le dispiaceva, decido di fare la mia mossa:
'Che ne dici di un sushi domani sera?'
'Perché no!'
Le do appuntamento il sabato sera, e da bravo gentleman mi offro di andarla a prendere. Per tutto il giorno non faccio che pensare a lei, a come si sarebbe presentata, al suo sorriso ammiccante....e ai suoi piedi. Ho sempre trovato attraenti i piedi in una donna; nelle mie storie precedenti non l'avevo mai nascosto, ad alcune faceva piacere e ad altre meno.
Si fa l'ora dell'appuntamento, mi presento puntuale e le mando un messaggio per avvertirla. Poco dopo la vedo uscire dal portone della grande casa in cui viveva, e le mie attese non furono disilluse: un vestitino nero con le spalline sottili lungo fino a sopra il ginocchio, sorriso come lo ricordavo, e sandali che lasciavano in bella mostra i suoi piedini splendidi....confesso che ho avuto un erezione.
La saluto con un bacio sulla guancia e le apro la portiera, e lì sorpresa: un mazzo di gigli bianchi che le strappa un sorriso meraviglioso. Saliamo in macchina e dopo poco arriviamo al sushi.
La cena fila via piacevolmente tra un uramaki e una zuppa di miso; chiacchierare con lei senza la musica che stordisce è molto più piacevole. Parliamo del più e del meno, anche se sono io a parlare di più; viene fuori il discorso sport e le parlo della mia passione per la kickboxing:
"Wow, quindi sei un duro?!"
"Non immagini quanto!" le dico sorridendo "se vuoi puoi vedere quanto lo sono: sabato prossimo ci sarà un'esibizione alla festa dello sport all'interno della palestra del liceo! Se vieni mi farebbe piacere! Così potrai vedere quanto sono cazzuto!"
"Sì, credo proprio che ci verrò!"
Nella mia testa iniziai a pensare subito che, per fare colpo du di lei, dovrò fare il culo al karateka...sarà fantastico vederla esultare per me.
La conversazione si sposta più sul personale; mi dice che è single da 2 anni per scelta, perché al suo ex non piaceva il suo essere così disinvolta:
"Mi piace farmi guardare, poi non devo necessariamente fare qualcosa....cosa c'è di male?!"
"Assolutamente niente, sei bellissima ed è normale che i ragazzi ti guardino!"
"Come mi guardi tu?!" mi dice strizzando l'occhio.
Finiamo la cena e decido portarla a fare una passeggiata sulla spiaggia; si toglie le scarpe per camminare scalza e dice che le fanno male i piedi a portare quei sandali. A quel punto il mio sguardo si sposta di tanto in tanto a guardarle quei piedi così belli: un 38 credo, carnosi, con le unghie smaltate di nero. E poco dopo:
"Che c'è di tanto interessante per terra?"
"Come?!"
"Continui a guardare in basso"
"Beccato!"
"Ah, ho capito! Feticista!"
"Ti da fastidio?"
"Certo che no! Sai quanti soldi spendo in pedicure, adoro quando vengono apprezzati!"
"Beh, sono stupendi....come tutto il resto di te!"
A quel punto si ferma, mi si mette davanti e mi da un bacio a stampo sulle labbra! Continuiamo a passeggiare in direzione inversa per tornare alla macchina, in silenzio entrambi. Saliamo in macchina che avevo parcheggiato in un luogo isolato, a quel punto fa una cosa che mai mi sarei aspettato:
"Mi fai un massaggio?" mi chiede posando i piedi sulle mie gambe
"Come rifiutare!" le rispondo col cuore in gola
Le tolgo i sandali e inizio a massaggiarli: li avvolgo con le mani e con i pollici inizio a comprimere sulla pianta....sono esperto in materia. Vedo il suo viso mostrare un'espressione di sollievo mista a piacere, resta lì immobile qualche minuto a godersi il massaggio:
"Sei davvero bravo! Dovrei chiamarti ogni volta che finisco in palestra!"
"Ogni volta che vuoi!"
Dopo alcuni minuti decido di spingermi oltre: fermo il massaggio e alzo il suo piede vicino alla bocca e la guardo; lei mi sorride e dice "Fai pure!" con sguardo seducente.
Avvicino la le labbra e inizio prima a baciare dolcemente il dorso, per poi spostarmi sulla pianta: è bellissimo, lo bacio con sempre più passione fino a tirare fuori la lingua e leccarlo. Mi porge anche l'altro, ho entrambi i suoi piedi tra le mani: avvicino la faccia e la copro con entrambe le suo suole....fantastico. Bacio e lecco per svariati minuti, sempre tenendo l'occhio sul suo viso: rilassato, seducente....è bellissima. Ritrae i piedi e si avvicina a me: stavolta il bacio è sulle labbra, con la lingua. Limoniamo per qualche minuto, finché allungo una mano sulla sua coscia nuda salendo verso l'inguine. Mi ferma la mano:
"Non correre!"
"Scusami!" le dico con sguardo mortificato
"Non scusarti, voglio solo andare con calma"
"Hai ragione, perdonami!"
"Ho detto che non c'è bisogno di scusarsi!"
Torna nella posizione precedente e allunga nuovamente i piedi verso di me; ma stavolta li posa sul mio pacco...naturalmente l'eccitazione era già a livelli altissimi. Comincia a strusciarli sul mio cazzo durissimo; la guardo e le dico:
"Non volevi andarci con calma?!"
"Io voglio andare con calma...ma tu mi sembri già 'avanti'. È un regalo per ringraziarti della serata....e delle coccole ai miei piedini!"
La lascio fare, sarebbe sgarbato rifiutare: sto li a godermi il momento. Struscia i piedi sul mio cazzo, sembra sapere ciò che fa. Dopo pochi minuti di quel piacevole massaggio, sento che sto sul punto di venire....sarebbe imbarazzante sborrare nei pantaloni come un ragazzino alle prime strusciatine. La fermo e le dico:
"Fermati! Lasciamo il resto al nostro prossimo incontro!" mentre le prendo i piedi e glieli bacio ancora una volta
"Ti piace l'attesa?! Ok!" mi risponde con sguardo arrapante.
Ci ricomponiamo e la accompagno davanti a casa; durante il tragitto nessuno dei due parla, solo qualche sguardo d'intesa e risatine. Arriviamo a destinazione, e le chiedo quando possiamo rivederci:
"La prossima settimana sono molto impegnata...facciamo sabato?"
"Sabato ho il combattimento di esibizione"
"Beh usciamo dopo? O hai timore di non essere in forma dopo il match?!" mi dice ridendo
"Ah ah, no tranquilla: faccio il culo al mio avversario e poi sono tutto tuo!"
"Mmmmhhh, questo mi piace!"
"Vieni a vedermi? Mi farebbe piacere!"
"Verrò senz'altro! Grazie della bella ed eccitante serata!"
Ci baciamo di nuovo e scende dalla macchina salutandomi, e mandandomi un bacio. Aspetto che varchi la soglia di casa e me ne vado. Ora ho una motivazione in più per vincere: Kat sarà fra il pubblico a guardarmi.

Nonostante avessi chiuso la foto che mi avevano mandato, non riuscivo a smettere di pensarci: già è stato difficile vivere quel momento in prima persona; sentire le forze assenti, inerme al tappeto col piede del mio avversario sulla faccia. Ma vederlo da fuori, da occhi altrui, vedere quello che avevano visto i presenti....la peggiore umiliazione della mia vita! Con molta lentezza mi rivesto, mentre ad un certo punto sento la porta aprirsi. Vedo la figura del mio amico Dan:
"Ehi bello, come stai?"
"Tu che dici?!"
"Dai non ci pensare, sei stato sorpreso. Anch'io non sarei...."
"Smettila di dire cazzate, Dan!"
Dopo qualche secondo di silenzio mi scuso per i modi aggressivi.
"Chi c'è allo stand?"
"Scott e José. Io non servivo e mi hanno mandato a vedere come stavi"
"C'è qualche nuovo iscritto?"
"No, però sembrano interessati"
Dan abbassa lo sguardo pronunciando l'ultima frase, capisco che la domanda da fare è un'altra...
"Quanta gente c'è allo stand del dojo di karate?"
Dopo qualche secondo di silenzio, arriva la risposta:
"La verità?! Hanno una coda lunga di ragazzi che vogliono iscriversi. Ma non vuol dire niente, è solo la curiosità del momento!"
"Curiosità?! La chiami curiosità?! Una curiosità scaturita dal fatto che ho perso, anzi mi ha fatto il culo a strisce....mi ha umiliato!"
"Alex....tra qualche tempo nessuno se ne ricorderà!"
Prendo il telefono e riapro quel link, giro il telefono verso Dan e gli mostro la foto....
"Questo lo ricorderà....e soprattutto io lo ricorderò!" dico in modo rabbioso con gli occhi gonfi di lacrime.
Dan guardando la foto si fa scappare un ghigno appena accennato.
"Vattene! Voglio restare solo! Se anche il mio amico ride di me...."
"Dai, non....."
"VATTENE!"
Dan si allontana e se ne va, chiudendosi la porta alle spalle.
So di aver esagerato, ma un conto è immaginare che la gente possa ridere di me....un'altra cosa è vedere un amico che ride di me, della mia figuraccia.
Riprendo il telefono e recupero le chat che avevo ignorato precedentemente: Scott mi chiedeva se avessi bisogno di qualcosa. E poi quello di Kat: "Vieni a casa mia stasera?" Lancio il telefono a terra....non voglio vedere né sentire nessuno!

Qualche ora prima

Mentre preparo la borsa, non faccio altro che pensare a Kat. Per tutta la settimana non ci siano visti, ma non ho smesso di pensare a lei nemmeno un istante: il nostro appuntamento era stato fantastico e stasera la rivedrò. Durante i giorni precedenti c'erano stati i soliti messaggi del periodo precedente, ma ora eravamo più intimi: ricordando il nostro momento in macchina, mi mandò un sacco di foto dei suoi piedi...e anche altro. È stato un continuo di allusioni a cosa sarebbe stato sabato prossimo, ero eccitato all'idea di rivederla....ma prima avevo un coglione da mandare al tappeto, e lei sarebbe stata lì a guardarmi, perciò concentrazione massima. Finisco di preparare la borsa e vado in direzione del liceo. Il parcheggio è già pieno, trovo un posto non troppo distante; prima di scendere dalla macchina mando un messaggio a Kat:
'Sono arrivato, tu dove sei?'
Mi incammino e sul piazzale di ingresso c'è il nostro stand: vedo Scott, Dan, José, Billy. Accanto a noi ci sono quelli del football, poi quelli del basket, e accanto quelli del karate. Mi avvicino, saluto tutti, e mi fermo a parlare con Scott:
"Sei pronto Alex?! Tra mezz'ora si comincia"
"Prontissimo! Mi sento bene!" mentre rispondo a Scott mi guardo intorno sperando di vedere Kat
"Ehi, mi ascolti?! Che stai guardando?"
"Sto cercando una persona, un'amica"
"Resta concentrato, voglio che lo batti....così faremo schizzare le iscrizioni alle stelle!"
"Ok, tranquillo! Vado a cambiarmi...a dopo!"
Per entrare nello spogliatoio passo all'interno della palestra del liceo, dove è stato posizionato il ring; do uno sguardo veloce ma di Kat nessuna traccia. Entro nello spogliatoio e mi cambio: indosso i miei pantaloni neri portafortuna, e inizio a fare un po' di sparring a vuoto. Prima di chiudere l'armadietto controllo il telefono: un messaggio di Kat...
'Sono arrivata, ti aspetto! Ho una bella sorpresa!'
Inizio a immaginare quale possa essere la sorpresa: un vestitino nuovo, un top attillato, una minigonna, dei sandali sexy.....basta, devo concentrarmi; ma non vedo l'ora di finire per vederla.
Dopo pochi minuti entra Scott e mi dice di andare, mi aiuta a infilarmi i guantoni e ci dirigiamo verso il ring. C'è un bel numero di spettatori, anche molti compagni di corso; mentre percorro la strada mi giro cercando il bel viso di Kat, ma niente. L'organizzatore della manifestazione prende un microfono in mezzo al ring:
"Buongiorno a tutti, e grazie per essere intervenuti così numerosi. Oggi come evento speciale avremo un combattimento tra due stili differenti di arti marziali: vedremo una sfida tra karate e kickboxing. Vi auguro buon divertimento e buona fortuna ai due combattenti!"
Salgo sul ring carico, mi muovo un po', e con lo sguardo continuo a cercarla ma nulla. Vedo del movimento e Intuisco che il mio avversario sta arrivando; mi volto come faccio sempre, mi giro verso il mio angolo e non guardo l'avversario fino all'ultimo. Sono concentrato, sento degli applausi e qualche mugugno, resto fisso a cercare la mia concentrazione. Ad un certo punto vedo uno sguardo stranito in Scott:
"Che c'è?!"
"Ma che cazzo è, uno scherzo?!"
Incuriosito mi volto e quello che vedo mi lascia senza parole: nell'angolo opposto il mio avversario, in kimono bianco e cintura nera: Kat!!!!!
Sbatto gli occhi diverse volte, penso sia un riflesso del mio subconscio che la vede ovunque....no è proprio lei! La guardo e lei ricambia il mio sguardo con il suo solito sorriso ammiccante. Scott a bordo ring si avvicina al sensei per chiedere spiegazioni e viene richiamato anche l'arbitro; avanzo al centro del ring dove vengo raggiunto da Kat:
"Che diavolo è questo?!"
"Un ring, e ora combattiamo!" risponde lei sorridendo.
"Non capisco...perché sei qui, perché indossi un kimono....perché non me l'hai detto?!"
"Dopo ti spiegherò tutto! Ora dobbiamo batterci!"
"Ma io non voglio battermi con te!"
"Beh, io ho intenzione di vincere....quindi vedi di impegnarti!"
"Kat, io...."
Vengo interrotto dall'arbitro:
"Ragazzi, per quanto anche a me sembra insolito, la cosa si deve fare. Quindi ora vi ripeto le regole: l'incontro si svolge sulla base di 5 riprese da tre minuti ciascuna. Si vince per KO tecnico con conteggio di 10, oppure se uno dei due getta la spugna. In caso di parità non ci sarà un verdetto ai punti. Ora salutatevi e dateci un bello spettacolo!"
L'arbitro si allontana, Kat fa l'inchino e il mio sguardo si posa sui suoi piedi nudi. Ha lo stesso smalto nero di settimana scorsa....ma che sto pensando, sembra tutto così assurdo.
Torniamo ai rispettivi angoli, Scott sconsolato mi aspetta:
"Ma che storia è questa?"
"Che ti devo dire, il sensei dice che quella ragazza è la sua migliore allieva e vuole far combattere lei....non posso dire di no, rischiamo di farci la nomea di maschilisti!"
"Ma non posso battermi con una ragazza! È....imbarazzante!"
"Senti, non piace nemmeno a me e mi dispiace soprattutto perché ti sei allenato tanto....fai una cosa: vacci piano, arrivi alla 5 ripresa e finisce in pareggio. La gente avrà la sua esibizione, tu non passerai per quello che picchia le donne...tutti contenti!"
Non potevo dire a Scott la verità, e cioè che quella ragazza la conoscevo, che siano usciti insieme, e soprattutto che ho un debole per lei:
"Ok, ci proverò!"
Mi volto e in quel momento suona la campana, Kat fa nuovamente l'inchino e viene al centro del ring porgendomi i guantini per batterli; mi avvicino e lo faccio.
Primo round
Si comincia, mi metto in guardia con le braccia alte. Kat inizia a saltellare con una guardia diversa dalla mia: braccio sinistro e gamba sinistra avanti e saltella avanti e indietro. Fase di studio, ma non riesco a concentrarmi; decido di aspettare la sua prima mossa, le giro intorno ma il suo fare è lo stesso: guardia e saltelli sempre standomi dritta davanti. Nessuno rompe gli indugi, allora inizio io: jab destro a cercare la spalla, ma con il braccio sinistro lo para. Riprovo, ma altra parata; al terzo tentativo lo para e risponde con un diretto destro al petto che mi centra. Sorpreso dalla velocità e dalla forza, riprovo la mia azione con diretti al viso, entrambi parati con facilità, allora provo un calcio alla gamba ma lo para alzando la sua. Questa sua azione guardinga mi innervosisce, allora parto più deciso con due ganci, sinistro e destro al viso: Kat si sposta indietro sul primo, si abbassa sul secondo, e approfittando del mio ventre scoperto mi tira un calcio al fegato.
Accuso il colpo è indietreggio, mentre lei riprende la sua solita guardia; mi sorride soddisfatta del sul colpo, mentre io riprendo la posizione. Mi avvicino più deciso, cerco di chiuderle gli spazi; provo un altro diretto destro al viso ma stavolta lo para alzando la gamba sinistra colpendomi il braccio, e senza abbassare la gamba mi colpisce con un calcio al viso con il dorso del piede sinistro che si stampa sulla mia guancia destra. Sono sorpreso e intontito, mentre cerco di ricompormi la vedo arrivare con un calcio diretto alla pancia....faccio in tempo a coprirmi per ammortizzare il colpo con le braccia, ma la forza mi manda contro le corde; non riesco ad essere reattivo e non posso nulla contro il suo destro/sinistro al viso, il terzo è un colpo a mano aperta dritta sul naso. Mi metto le mani in faccia per il dolore, e lascio il corpo scoperto: troppo invitante per Kat, che replica il teep kick precedente ma stavolta prendendomi in pieno alla bocca dello stomaco. Finisco contro le corde e rimbalzo verso di lei, la abbraccio per prendere tempo e fiato: siamo vicinissimi e la sento dire "Sei già stanco?!". Questa frase mi fa scattare così lascio la presa e la spingo via, ma prima che possa rimettermi in guardia è già pronta con un calcio laterale destro al mio fianco sinistro. Accuso il colpo ma non le do soddisfazione, anzi la invito a colpire ancora...ma suona la campana. Kat va verso il suo angolo facendomi un segno con la mano a indicare "ci vediamo tra poco".
Vado al mio angolo dove mi aspetta Scott:
"Vuoi sederti?"
"No!"
"Ma che fai?! Ti ho detto di andarci piano per arrivare alla quinta ripresa, ma se ti fai colpire sembra che lei è superiore!"
Quello che vorrei dire è che Kat in questo momento mi è superiore, e io non riesco a reagire in modo ordinato: non posso impostare una strategia se non faccio che pensare al suo corpo, alle sue labbra, ai suoi piedi.
"Tranquillo, ora starò più attento. E proverò ad affondare qualche colpo!"
L'ho detto, ma devo esserne convinto; lei mi sta guardando dall'angolo opposto con sguardo soddisfatto....dio quanto cazzo è sexy! Devo smetterla di vederla così, altrimenti rischio una colossale figura di merda. Suona la campana.
Secondo round
Esco dall'angolo molto tranquillo, i suoi colpi sono stati efficaci ma non dannosi. Kat riprende la solita posizione saltellando, cerco di girarle intorno e come prima provo dei jab senza troppa convinzione ma in attesa di occasioni. Mantengo il ritmo basso per cercare di far passare tempo; ancora un paio di jab destri....ma stavolta Kat mi afferra il polso con la mano destra e lo torce all'indietro: sento dolore alla spalla ma soprattutto ho il ventre totalmente scoperto....Kat parte con una serie di calci all'addome, ogni volta riportando la gamba a terra per dare maggiore slancio:
"Kyaaaa, kyaaaa, kyaaaa, kyaaaa..."
Perdo il conto dei colpi, so solo che quando lascia la presa con la mano cado in ginocchio mettendomi entrambe le braccia all'addome. Kat va all'angolo soddisfatta e aspetta il conteggio dell'arbitro:
"1, 2, 3, 4...."
Mi alzo cercando di fare finta di nulla, ma sento gli addominali che bruciano: i suoi calci sono veloci e precisi.
"Sto bene!" mento per non mostrare anche la mia frustrazione. Cerco di metterla sullo scherzo, e invito Kat a colpirmi ancora: metto le mani dietro la nuca, lei si avvicina e sta al gioco con dei calci ai fianchi molto leggeri.
Improvvisamente fa per colpirmi dritto alle palle....ma si ferma poco prima, giusto per farmi scoprire il viso nel tentativo di ripararmi le parti basse.
Alza la gamba destra: calcio col dorso del piede alla guancia sinistra, poi di pianta alla guancia destra.....ripete la tecnica di nuovo. Kat è una furia! Finisco contro le corde, di rimbalzo torno verso di lei e calcio girato con la pianta del piede dritta al plesso solare. Non voglio finire ancora in ginocchio, quindi resisto e sto in piedi ma cammino a testa bassa tenendomi l'addome. Sento applausi dai presenti, ed è terribilmente frustrante. Devo assolutamente fare qualcosa, devo reagire!
Riprendo fiato e mi rimetto in guardia, lei è davanti a me: parto come un pazzo con ganci nel tentativo di centrare il bersaglio ma Kat schiva i miei colpi mandandomi a vuoto, tento con un montante ma mi manda a vuoto anche stavolta. Sono frustrato, sto perdendo lucidità: provo una serie di ganci al corpo ma si protegge bene...ma non si accorge che sta finendo all'angolo. La chiudo, è il mio momento: provo un calcio sinistro al viso ma lei sfrutta la sua agilità e la sua più bassa statura; si abbassa e con una capriola mi passa sotto le gambe. Mi giro, sono spiazzato: Kat è già in piedi e con un calcio al petto mi spinge all'angolo...sono io quello bloccato adesso. Finge un calcio diretto al viso, ma all'ultimo abbassa la gamba; le mie braccia erano a protezione alta, quindi inizia a martoriarmi gli addominali con una serie montanti: destro, sinistro, destro, sinistro, destro, sinistro....finché non perdo il conto. Abbasso le braccia e lei mi afferra i polsi con le mani: allarga le braccia e a quel punto ha un bersaglio invitante: calcio diretto alla pancia e poi al viso, ma una volta colpita la faccia resta con la pianta ferma sulla mio viso bloccandomi....però succede qualcosa che mi fa letteralmente esplodere di rabbia. Ho le braccia immobilizzate, sto subendo una durissima lezione, il pubblico mi sta guardando mentre le prendo da una ragazza....e la sola cosa che riesco a pensare è quanto siano belli i piedi di Kat! Fortunatamente suona la campana; lascia la presa e io mi appoggio indietro all'angolo, è il mio mentre lei se ne va salutando il pubblico che la applaude.
Scott mi allunga lo sgabello e mi fa sedere:
"Ma si può sapere che fai?! Quella ti sta facendo il culo, possibile che non riesci a tenerla a distanza?!"
"Ci provo ma è velocissima" rispondo ma la realtà è che quella ragazza mi ha fottuto la testa, non riesco a fare nulla, mi ha in pugno.
Kat mi guarda dall'altra parte del ring: è al suo angolo, in piedi, per nulla affaticata.....sto facendo una figura di merda.
"Ora mi ha fatto incazzare, me ne frego se è una ragazza....ora faccio sul serio!"
Mi alzo al suono della campana, esco dall'angolo rabbioso e poco lucido, le vado incontro e inizio una serie di pugni che schiva molto facilmente. Provo a metterla angolo di nuovo, ma l'ennesimo pugno a vuoto....e all'angolo ci finisco io. Kat è davanti a me, sono poco lucido e non penso a coprirmi e subito ne approfitta: alza la gamba e calcio diretto al viso con la pianta che mi intontisce, e senza abbassare la gamba inizia una serie di calci al viso, dorso e pianta, sulle guance. Finisce la sequenza e le cado addosso: lei mi afferra e mi tiene in piedi, mi porta alle corde e mi dice: "Dai, ho quasi finito...ancora qualche colpo per far divertire il pubblico!"
Cerco di alzare le braccia per la guardia, ma Kat è troppo veloce: calcio al viso e con la gamba di richiamo, calcio girato....rotolo sulle corde, e vado giù!
Sento la gente applaudire, cerco con le ultime forze di alzarmi...il conteggio è a 7 e mi alzo. Sono in piedi ma per nulla reattivo: Kat si avvicina e inizia una sequenza di colpi: doppio colpo a mano aperta al viso, colpo di taglio con la mano alla base del collo, calcio al viso, calcio girato....sono ancora in piedi, ma senza più forze ne difese. Kat mi guarda e mi dice: "ancora uno?!"....e così dicendo salta in aria girando stampandomi la pianta suo piede sul labbro....calcio girato in volo! Faccio due giri su me stesso e piombo al tappeto.
Pancia in su, braccia larghe...e inizia il conteggio: "1,2,3,4....".
Sentivo l'arbitro contare, ma non ho le forze per alzarmi...Kat mi ha fatto a pezzi!
"8, 9, 10! Out!"
Sento la campana e gli spettatori applaudire, vedo il soffitto della palestra e poco dopo lei: Kat sopra di me che alza il piede e lo piazza sulla mia faccia. Resto fermo per alcuni secondi in quella posizione: battuto, umiliato....da una donna! La cosa ridicola è che in quel momento così mortificante per me....avrei voluto baciarle il piede, quel piede tanto bello e tanto letale!
Scott mi aiuta a rialzarmi, e mi passa un asciugamano: "sangue dal labbro!". Manca ancora una cosa per rendere tutto un autentico incubo: siamo entrambi al centro e l'arbitro decreta il vincitore: "vince per KO alla terza ripresa, Katherine del dojo di Karate!" alzandole il braccio in segno di vittoria. Si gira verso di me e sono costretto a stringerle la mano; Kat si avvicina e mi abbraccia, così mi costringe anche a ricambiare. Esco dal ring molto imbarazzato e mi dirigo verso lo spogliatoio, sentendo i mugugni e le risatine tra il pubblico. Un paio di ragazze mi scattano delle foto, ho la testa bassa per evitare di venire ripreso con i segni della lotta sul viso....i segni che Kat ha lasciato sul mio corpo guariranno; quelli che ha impresso nella mia mente e che hanno fatto a pezzi il mio orgoglio, lasceranno cicatrici indelebili.

Finisco di vestirmi, metto tutto a caso dentro la borsa, compreso il telefono che avevo lanciato, ed esco dallo spogliatoio. Esco da dietro per non passare in mezzo alla gente; mi dirigo di buon passo verso la macchina...due ragazzi mi fermano e uno mi chiede se possiamo fare una foto, ma capisco che mi sta sfottendo quindi non gli rispondo e me ne vado. Salgo in macchina e dopo pochi minuti sono a casa, mollo la borsa all'ingresso e mi sdraio a letto; vorrei poter dormire ma, un po' i dolori che stanno pian piano venendo fuori e un po' l'angoscia, non riesco a chiudere occhio.
Sento la suoneria, è un messaggio; cerco il telefono dentro la borsa, lo prendo e vedo un messaggio di Kat...."ti aspetto!" con una foto dei suoi piedi allungati sul divano.
Fisso la foto per diversi secondi, e ripenso a quello che è successo oggi; chiudo gli occhi e provo a dormire....ma niente. Mi alzo e decido di farmi un giro in macchina; vago senza una metà precisa, pensando a quanto successo oggi...decido di affrontare il "problema" e mi recò davanti a casa di Kat. Mentre percorro il vialetto che mi conduce alla porta penso a cosa dirle; busso e dopo pochi istanti ecco che si apre la porta:

"Ciao, ce ne hai messo di tempo!"
"Voglio parl...."

Kat non mi lascia il tempo di parlare, mi afferra per la maglietta e mi porta a se baciandomi; la sua lingua si infila nella mia bocca selvaggiamente in cerca della mia, non oppongo resistenza perché in fondo lo desidero anch'io. Chiudo la porta e, sempre restando appiccicati mi porta con sé in camera sua. Mi toglie la maglietta, sono in piedi a torso nudo davanti a lei e mi spinge sul letto saltandomi addosso: passa le mani sui miei pettorali, poi le sposta sugli addominali dove vede le ecchimosi causate dai suoi colpi.
"Ops....mi sa che sono stata io?!" dice sorridendo soddisfatta. Si alza e si toglie la maglietta; non ha il reggiseno, così posso vedere le sue meravigliose tette. Mi metto seduto e allungo le mani per toccarle, ma lei mi afferra i polsi: "Non così in fretta" mi dice invitandomi ad alzarmi. Mi invita a metterle le mani sui fianchi, chiaro indizio che vuole che le abbassi gli shorts: lo faccio, ma contemporaneamente abbasso anche gli slip lasciandola completamente nuda....splendida, bellissima. La guardo a bocca aperta in tutto il suo splendore, per la seconda volta in questa giornata: la prima è stata quando me la sono trovata davanti, nel ring, vestita col suo kimono....a quel punto ripenso alla disfatta subita, e abbasso lo sguardo. Kat mi mette le mani sui fianchi e fa a me quello che io ho fatto a lei, lasciando anche me completamente nudo....la mia eccitazione era evidente, il mio cazzo era durissimo.
"Wow, ti faccio questo effetto?!"
"Sì!"
"Anche quando ti ho pestato?!" mi dice con sguardo ammiccante.
"Perché non mi hai det...."
"Shhhhh!" mi zittisce mettendomi il dito sulla labbra.
All'improvviso, senza preavviso, alza la gamba per sferrare un calcio al viso....e ferma il piede davanti alla faccia a pochi centimetri.
"Lo vuoi baciare?!"
"S....sì!" le dico con voce tremante.
Appoggia il piede sul mio petto e mi spinge indietro, cado di schiena sul letto; Kat sale sul letto e mi monta sopra infilando il mio membro nella sua vagina....
"Vista la batosta sul ring, prima fai godere me!" mi dice iniziando a cavalcarmi.
I suoi movimenti sono lenti e sinuosi, il suo sguardo così profondo seducente si alterna a gemiti di piacere: dopo un paio di minuti aumenta il ritmo, più veloce e con più foga. Sento il piacere salire:
"Sto per venire!" le dico singhiozzando.
"Non ci provare....o ti massacro di nuovo!" risponde con tono deciso.
Cerco di resistere, e dopo un minuto si lascia andare a dei gemiti più forti; sento il suo corpo contrarsi, e le mie parti intime si bagnano....del suo piacere.
Si sdraia accanto a me, mi guarda:
"Bravo, almeno adesso hai mostrato di essere uomo....visto che sul ring ti sei fatto fare il culo da una donna!" mi dice sorridendo.
Si avvicina alla mia bocca e inizia a baciarmi, nel frattempo sposta un piede sul mio pene e inizia a toccarlo e strofinarlo; sono in estasi, continua per qualche minuto finché si ferma e mi guarda:
"Adesso facciamo al contrario....e ti do il permesso di sborrare!"
Si gira mettendomi entrembi i piedi sulla faccia:
"Tu lecca loro....e io lecco lui!" mi dice avvicinando la bocca al mio cazzo.
Lo lecca, lo bacia, lo accarezza con la mano....finché lo prende in bocca e inizia un pompino da sogno. Nel frattempo io bacio e lecco ogni centimetro delle sue piante: dal tallone fino alle dita, consumo la lingua su quei piedi così belli. Penso che gli stessi piedi e la stessa donna che mi stanno facendo godere, poche ore prima mia avevano umiliato davanti a un centinaio di persone....e la cosa mi eccita ancora di più.
Dopo pochi minuti sono già sull'orlo dell'orgasmo; sposto i suoi piedi e alzo la testa:
"Sto per v...." cerco di parlare ma Kat mi molla un calcio con la pianta al viso che mi intontisce.
"Zitto e godi, perdente!" mi dice prima di riprendere con più foga.
Ho di nuovo i suoi piedi in faccia, e ormai sto esplodendo....vengo nella sua bocca, per diversi secondi; sento il mio pene schizzare per svariate volte....il più forte e soddisfacente orgasmo della mia vita.
Kat non toglie la bocca e ingoia tutto, con la lingua lecca tutta la sborra lasciando il mio pene totalmente pulito malgrado il potente orgasmo; si alza, toglie i piedi e si sdraia accanto a me.
"Mi faccio una doccia....tu aspettami in cucina. Faccio presto" mi dice baciandomi.
Si alza dal letto e va verso il bagno: la vedo da dietro mentre si allontana....il suo corpo completamente nudo è meraviglioso.
Mi alzo con fatica, più per i dolori del post combattimento che per il sesso; mi rivesto ed esco dalla camera, cercando la cucina. Ripensandoci, non conosco casa sua: quando sono entrato mi ha portato direttamente in camera in preda all'eccitazione, quindi non ho idea di dove andare. Sono davanti alla porta d'ingresso, da una parte il salotto e dall'altra la cucina; decido di fare un giro in salotto.
In un angolo la borsa della palestra aperta, dentro il kimono che aveva indosso oggi pomeriggio. Sulle pareti delle fotografie, alcune di famiglia e molte altre a tema sportivo: erano fotografie che la mostravano in diverse età, in una di queste avrà avuto non più di 15/16 anni, e indossava già la cintura nera. Sulle mensole vedo parecchi trofei e medaglie....a quanto pare è una vera campionessa. Non che avessi dubbi, i segni sul mio corpo e la mia faccia lo provano.
"Ti piacciono?"
Era alle mie spalle e non me n'ero accorto:
"Onestamente...è confortante. Almeno so che sei una campionessa, e non una principiante!"
"Campionessa o no....sei stato sconfitto da una donna! Imbarazzante direi?!" resto zitto.
"Vieni con me" mi dice invitandomi a seguirla in cucina. Mi siedo al tavolo:
"Vuoi un caffè? O preferisci una birra?"
"Quello che prendi tu"
Versa due tazze di caffè e si siede al tavolo porgendomene una.
"Allora, immagino che vuoi una spiegazione"
"Vorrei sapere....insomma.....non so cosa voglio sapere!"
"Prima che inizi a fare domande, sappi che sapevo della sfida e sapevo anche chi fossi"
"Vuoi dire che quella sera in discoteca..."
"Non ti ho seguito, tranquillo! Ero lì con la mia amica April, te la ricordi? È stata lei a riconoscerti"

Due settimane prima

"Ehi Kat, li vedi quei ragazzi al tavolo laggiù?"
"Sì, li conosci?"
"No, ma so chi è uno di loro: è il tipo della palestra di kickboxing con cui il sensei ha organizzato la sfida per la giornata dello sport"
"Qual'e'?"
"Quello con la camicia blu"
"Carino! È bravo?"
"Ha vinto gli ultimi due campionati provinciali, e agli statali ha perso in finale...ci sa fare!"
"Sai che faccio, lo invito a ballare con una scusa!"
"Perché?! E quale scusa?"
"Gli dico che abbiamo fatto una scommessa....se poi lo porto al tavolo, reggimi il gioco"
"Ok....ma perché?!"
"Perché è carino....e voglio conoscerlo meglio!"
"Sì certo, come se non ti conoscessi....vuoi scopartelo!"
"Chissà! Magari lo spompo la sera prima dell'incontro e Jackson lo batte! Ahahahah"
"Che troia che sei! Ahahahah!"
"Vado!"

Resto ad ascoltare il racconto di Kat: avrei dovuto battermi contro un certo Jackson....e allora perché sul ring c'era lei?
"Allora perché ho combattuto con te?"
"Quando siamo usciti e ho scoperto che sei feticista, ho pensato che avrei potuto sfruttarlo a mio favore"
"Quindi mi hai ingannato?!" resto di ghiaccio....

Una settimana prima

"Hai bisogno di qualcosa Kat?"
"Sì Sensei. Vorrei chiederle di combattere al posto di Jackson sabato?"
"Cosa?! Stai scherzando?!"
"No Sensei, parlo seriamente...voglio essere io a rappresentare il nostro dojo!"
"Non se ne parla! Tu sei la mia allieva migliore, mai avuto un talento come te....ma un combattimento misto è contrario ai principi miei e del karate!"
"Sensei, anche qui facciamo sparring misto....e quasi sempre riesco a vincere facilmente"
"È vero, ma qui parliamo di stili differenti: nella kickboxing è importante anche la forza fisica. Inoltre le regole sono diverse: saresti su un ring, non contano i punti. No, è escluso!"
"Sensei, le prometto che vincerò! Ne sono sicura!"
"Ho detto di no! E poi è impossibile che accettino!'
"Non glielo dica: sanno che sarà un combattimento, non devono sapere chi sarà a combattere"
"E se poi si rifiutano?"
"Farebbero la figura dei maschilisti, rischierebbero di perdere iscrizioni fra le ragazze"
"Mmmmhhhhh!"
"Come le ho già detto....vincerò, glielo garantisco!"
"Come fai ad essere così sicura?"
"Ho studiato l'avversario....e conosco le sue debolezze!"
".....ok, anche se non sono convinto! Sembri sicura di te, e ti conosco abbastanza: quando sei sicura di una cosa, non sbagli mai!"
"Grazie Sensei, non la deluderò!"

"Non ti ho ingannato....ti ho sedotto!" mi dice sorseggiando il caffè.
Il mio sguardo è sperso nel vuoto: ripenso a tutto quello che è successo, e unito al suo racconto tutto ha senso...un senso che mi fa sentire un idiota.
"Che hai? Sembri in trance"
"Ho appena scoperto che mi hai ingannato....che tutto è stato una recita, una farsa....la sola cosa reale è la mia sconfitta!" ho gli occhi gonfi di lacrime, sto per piangere di nuovo.
"Ho detto che non ti ho ingannato....ti ho sedotto, è diverso!"
"Come sarebbe diverso?! Come può essere diverso?!"
"Se ti avessi ingannato, una volta finito il combattimento sarebbe finito tutto. Invece sei qui....e, se per caso non l'avessi notato, abbiamo scopato poco fa!"
"Fa tutto parte del tuo inganno!" le dico in modo rabbioso.
"Lascia che ti spieghi: quando siamo usciti e ho scoperto la tua passione per i piedi ho capito che hai una debolezza, quindi ti ho dato un "assaggio". Sapevo che vedermi a piedi nudi sul ring non ti avrebbe lasciato indifferente. Però....sappi che ti avrei scopato in macchina quella sera! Mi sono trattenuta, e non è stato facile! Così come l'ultima settimana: avrei voluto vederti, ma volevo far aumentare il tuo desiderio per me....lasciandoti in astinenza!"
Rimasi qualche istante in silenzio ad ascoltarla....tutto aveva senso, ma non riuscivo a non pensare al fatto che mi avesse preso in giro.
"E come facevi ad essere certa che mi avresti battuto?!"
"Ho giocato sul fattore sorpresa: vedermi all'ultimo ti ha destabilizzato, e non potendo rifiutare non hai avuto la giusta concentrazione! E non negarlo: eri eccitato! Inoltre, dettaglio da non sottovalutare.....sono brava!" mi dice col suo sorriso ammiccante.
"Scusa ma non posso fare a meno di pensare che mi hai fregato: mi hai preso in giro, e l'hai fatto con l'unica intenzione di battermi! Ma non ti sei limitata a quello, hai voluto umiliarmi: hai visto la foto che gira su instagram?! No....non penso di avere più voglia di vederti!"
"Davvero?"
"Sì, me ne vado.. "
Kat si appoggia allo schienale della sedia, alza le gambe e le incrocia appoggiandole sul tavolo, mettendo i piedi in bella mostra:
"Fai pure, sai dov'è la porta! Oppure puoi restare e iniziare a frequentarci...decidi tu!" mi dice continuando a sorseggiare il caffè.
La cosa migliore da fare era recuperare un briciolo di dignità e andarmene mandandola a farsi fottere, dimenticare e ricominciare la mia vita....ma perché non riesco a farlo?! Il mio cervello dice una cosa...ma il mio corpo non reagisce: sono in fissa a guardare quei bellissimi piedi. Da un lato la possibilità di essere ancora un uomo con le palle, dall'altra mostrare definitivamente che mi ha in suo potere....mi risiedo, ha vinto Kat....ancora una volta.
"Lo sapevo!" sorride" Che aspetti?! So che vuoi baciarli!" mi invita muovendo le dita e inarcando la pianta.
Mi avvicino, li accarezzo, li bacio, li lecco....una sensazione meravigliosa che sfocia in una nuova erezione. Se ne accorge e, con aria soddisfatta, mi dice:
"Che aspetti, fallo uscire! Sembra così stretto lì dentro!"
Abbasso pantaloncini e boxer restando seduto sulla sedia con il pene durissimo...impensabile considerando l'orgasmo avuto poco meno di un'ora fa.
Kat sposta i piedi sul mio cazzo "avvolgendolo" tra le piante, iniziando a fare su e giù; prima lentamente, poi sempre più veloce.
"Che strano, eh! Quante cose diverse che sanno fare questi piedini: dare piacere, come mostra il tuo cazzo, e provocare dolore....come mostra la tua faccia!"
Resto in silenzio, penso solo a godermi quel footjob fatto in modo così magistrale....dopo pochi minuti sono già pronto ad esplodere nuovamente...
"Ci siamo....lo sento...." mi dice aumentando la velocità.
Dopo pochi secondi esplodo in un'eruzione di sperma pari alla precedente. Rimango spossato dal piacere; Kat prende un tovagliolo e si pulisce i piedi dalla mia sborra:
"Beh, mi toccherà farmi un'altra doccia! Ahahah! E ti conviene farne una anche tu, perché stasera voglio uscire!"
"Vuoi uscire con me?!" le chiedo stranito "come una coppia?!"
"Abbiamo scopato, ti ho fatto un pompino e una sega con i piedi...direi che possiamo considerarci una coppia!" risponde facendo l'occhiolino.
Ci alziamo e mi rialza boxer e pantaloncini, poi mi afferra e mi bacia; mi accompagna alla porta:
"Ci vediamo tra un'ora?"
"Certo...sarò puntualissimo!"
"Bene...non vedo l'ora!"
"Posso chiederti una cosa?"
"Certo!"
"Mi....mi concederai una rivincita?"
"Quando vuoi tesoro!" mi bacia "Ti farò a pezzi ancora, non dubitare!"
Altro bacio e appuntamento a tra un'ora. Era la fine di quella così assurda giornata, ma l'inizio di una storia meravigliosa....fatta di passione, piedi, e sfide sul ring.
scritto il
2024-05-15
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