Alex & Kat, storia di arti marziali e feticismo - Parte 2

di
genere
feticismo

Sono a terra esanime e sanguinante, completamente nudo con il pene eretto. Kat è sopra di me, con il suo kimono bianco macchiato da schizzi del mio sangue. Si china verso di me:
"Ti ho steso ancora Baby! Mah....il tuo amichetto sembra ancora in piedi! Scommetti che 'stendo' anche lui prima del 10?!"
Si alza e sposta il piede sul mio cazzo, lo schiaccia sul mio ventre e inizia a strofinare velocemente.
"Forza arbitro, conta!"
Il conteggio inizia, e non posso fare niente: ogni mio muscolo è paralizzato, dalla bocca mi esce un rantolo:
"Ti prego, n....no.....non farlo di nuovo!"
Kat ignora la mia richiesta di pietà e continua a segarmi con la pianta del suo piede, sempre più veloce.
"No, sono più forte di te....devi ammetterlo!"
"M....mhhhhh.....mai!"
"....lo farai!"
Il conteggio avanza inesorabile, e sento che sto per venire....
"...7...8...9...10! Out!"

Mi sveglio di scatto mettendomi seduto, fradicio di sudore, con il cuore che va a mille....e con un evidente chiazza sui boxer. Kat è accanto a me che dorme, il suo sonno pesante non l'ha fatta svegliare, ne scoprire questi miei incubi....già, perché da un paio di settimane il mio sonno è tormentato dallo stesso sogno: Kat che mi umilia nuovamente portandomi all'orgasmo sul ring....e provocando degli orgasmi reali al mio risveglio.
Mi alzo e vado in bagno a pulirmi, ma visto il caldo e il sudore abbondante decido di farmi una doccia; l'acqua fredda aiuta a rinfrescarmi e a schiarirmi i pensieri. Una volta finito mi rivesto ma prima infilo i boxer dentro la lavatrice in mezzo agli altri vestiti, in modo da non far scoprire a Kat le mia polluzione notturna. Torno in camera e mi sdraio nuovamente a letto; le vibrazioni del letto la svagliano, si gira verso di me e si accuccia posando la testa sul mio petto nudo:
"Che ci fai sveglio?" mi chiede con gli occhi ancora socchiusi e con la voce ancora da sonno.
"Fa troppo caldo, mi sono fatto una doccia!"
"Vuoi scopare?!" mi chiede guardandomi negli occhi.
"Tranquilla, recuperiamo stasera! Ora riposati, ti tocca il primo turno in negozio"
"Ah, già! Che palle! Però stasera usciamo a cena e poi....ti stendo!" mi dice passandomi un dito sulle labbra e struciando i piedi sulla mia gamba.
"Non vedo l'ora! Ora dormi!" la bacio e la abbraccio, e pochi secondi dopo è già nel mondo dei sogni.
Resto in quella posizione e mi godo il momento, ma sempre con quelle immagini che mi rimbalzano nella testa. Fisso il soffitto e ripenso ai cambiamenti della mia vita in quei mesi.

Quattro mesi prima

È passata una settimana dall'incontro: i lividi si stanno attenuando, lo zigomo si è sgonfiato ed è rimasto solo un'ecchimosi non troppo vistosa, il labbro si sta rimarginando. Decido di fare un giro in palestra per fare un saluto agli amici....sono sparito per una settimana intera, ignorando ripetutamente i messaggi di Scott e anche quelli di Dan.
Parcheggio la macchina ed entro; si fermano tutti e si girano a guardarmi. Qualche secondo di imbarazzante silenzio che cerco di smorzare:
"Ehi, non c'è niente da vedere! Andate avanti ad allenarvi!"
"Alex, chi si rivede! Come stai?" mi chiede Scott avvicinandosi.
"Bene! Qui come va?"
"Abbastanza bene, stiamo facendo gli ultimi allenamenti prima della chiusura estiva"
"Ma guarda chi c'è?! Ciao Bro!" Dan esce dallo spogliatoio e mi si avvicina abbracciandomi.
"Come ti va?"
"Bene, ancora qualche giorno e vengo a suonartele un po', così non sentirai la mancanza durante l'estate!"
"Che faccia tosta!" dice Adam mentre si sta allenando al sacco.
"Come?!"
"Niente, lascia stare"
"No no, non lascio stare una cazzo! Cos'hai detto?!" mi avvicino.
"Ho solo pensato a voce alta...non era niente!" fa per scusarsi ma senza convinzione.
"Adam, hai qualche problema?!" mi avvicino minaccioso.
Interrompe l'allenamento e mi si avvicina con fare sprezzante, mi viene davanti e mi fissa:
"Ok, visto che nessuno ha il coraggio di parlare, lo faccio io! Hai fatto una figura di merda, hai ridicolizzato la nostra palestra e anche il nostro sport! Se vogliamo ignorare l'elefante nella stanza, facciano pure....ma io non me ne sto zitto!"
"L'elefante sarei io?! Se vuoi la risolviamo: sali sul ring!" lo minaccio con sguardo di sfida.
"Salire sul ring?! Con te?! Io non mi batto con un coglione che si è fatto prendere a calci da una ragazza!"
La frase di Adam fa calare il gelo nella palestra; mi guardo intorno cercando gli sguardi degli altri ragazzi, e vedo che tutti abbassano lo sguardo o cercano di evitare il mio.
"Nessuno salirà più su un ring con te, nessuno vorrà più battersi con te.....ormai sei quello che si è fatto stendere da una ragazza!"
"Adam, basta ok! Stai esagerando!" lo interrompe Scott "È stata una giornata storta per Alex, è stato sorpreso come lo siamo stati tutti....ha perso concentrazione, tutto qui."
"Ma se in tre....anzi, due riprese e mezzo, non è riuscito a colpirla neanche una volta! Ti ha fatto il culo, ti ha messo al tappeto...KO!Ah, dimenticavo....che sapore aveva il suo piede!? Ahahaha!"
"Figlio di putt....!!!" faccio per avventarmi contro di lui, ma Scott mi blocca e mi allontana aiutato da Dan.
"Calmo, calmati! Vieni con me!"
Scott e Dan mi accompagnano fuori, schiumo di rabbia e riesco a malapena a controllarmi. Scott mi guarda e mi dice:
"Ascolta, è una cosa ancora fresca e non a tutti è andata giù. Per come è andata, tutti avrebbero voluto combattere al tuo posto, sono tutti convinti che avrebbero fatto meglio di te....sono delusi!"
"Anche tu?!"
Scott resta in silenzio qualche secondo: "So perfettamente che sei stato preso alla sprovvista e che tu non sei il tipo da colpire una donna....ma quella ragazza ti ha fatto male! Ti ha mandato al tappeto per conto di 10! Non si può ignorare....io posso, ma altri no! Capisci?"
Guardo Dan: "La pensi anche tu così?!"
".....beh, la sconfitta è stata netta. Non voglio dire che non poteva succedere, in fondo quella era davvero forte e veloce. Dico solo che..."
"Ho capito, non andare oltre! Volete che me ne vada?"
"No, assolutamente no! Tu sei un talento, uno dei migliori che abbia mai visto. Ma devi far passare la cosa. Prenditi il tuo tempo e lascia che i ragazzi si prendano il loro, a settembre quando riapriamo tornerai ad allenarti con noi! Ok?"
L'idea è giusta, ma non riesco ad accettare le parole di Adam, hanno fatto più male dei calci di Kat.
"Ok....ma a quello gliela faccio pagare!" indico la porta della palestra in chiaro riferimento ad Adam.
"Cerca di stare tranquillo, ora riposati! Ci sentiamo, ok? E ricordati....punto su di te! Tieniti in forma, campione!"
"Ok, ciao Scott....e scusa per la sfuriata!" il suo abbraccio mi fa percepire che ha capito il mio sfogo.
"Ciao Bro, ci vediamo in giro! Ti aspetto sul ring....nessuno me le suona come te!" mi dice Dan scherzando con abbraccio fraterno annesso.
Salgo in macchina ancora agitato, le parole di Adam sono state dirette e offensive....ma purtroppo ha ragione. La cosa che mi fa più male è stato vedere gli sguardi degli altri ragazzi....i loro occhi hanno fatto più male delle parole. Ma ora devo riprendermi, ho promesso a Kat che sarei andato a prenderla fuori dalla palestra.
Arrivo e la aspetto in macchina, poco dopo la vedo arrivare; scendo dalla macchina mentre si avvicina, mi si lancia al collo baciandomi: "Ciao Baby, mi sei mancato!"
"Anche tu!"
Le prendo la borsa e la carico in macchina, mentre lei si siede al suo posto accanto a me.
"Com'è andato l'allenamento?"
"Bene, abbiamo finito! Ora riposo, riprendiamo a settembre! Andiamo da me?" mi chiede, sfilandosi le infradito e mettendo i piedi sul cruscotto "Questi piedi hanno bisogno delle tue mani!" mi dice col suo solito sorriso ammiccante.
"Al tuo servizio, Katty!" la chiamo col suo nomignolo preferito: un mix che ricorda il suo nome e il suo soggetto preferito.
Durante il viaggio verso casa mi vede strano e mi chiede se qualcosa non va; le racconto della visita in palestra, della sfuriata con Adam e del consiglio di Scott. Arriviamo da lei, ci sediamo sul divano e vado avanti a raccontarle l'accaduto mentre inizio a massaggiarle i piedi. Finito il racconto, mi dice:
"Proprio un gran bastardo questo Adam! Parlarti in quel modo....ma chi si crede di essere?!" dice con fare stizzito.
"Beh, però....ha ragione!"
"Ehi, ne abbiamo già parlato, è stato una combinazione di fattori: mi hai visto all'ultimo, non volevi farmi male, eri attratto da me, dai miei piedi....beh, non dimentichiamo che sono bravina! Ahahah!" mi riesce a strappare una risata "Alla fine è stato solo un combattimento andato male....stop! La storia della posa col piede è stata solo una cosa goliardica, per far ridere...non era un gesto di umiliazione!"
Le sue parole sono così rassicuranti che riesce a calmarmi, a farmi sentire importante....
"Grazie Katty....sei un angelo!"
"Non ringraziarmi Baby! E promettimi che non parleremo più di questa storia! Promesso?"
"Beh, io non...."
"Promesso?!"
So che non riuscirò a farlo, ma il suo sguardo e il suo tentativo di tranquillizzarmi vanno premiati....quindi mento spudoratamente:
"Ok, promesso!"
"Bene! Ora ascolta il consiglio di Scott: lascia passare l'estate e a settembre tornerai a spaccare culi sul ring!"
"Ci puoi giurare!"
Subito dopo, Kat si fionda sopra di me e inizia a baciarmi:
"Ora però....occupati di me!" mi dice in preda all'eccitazione mentre si spoglia.

Sono le 7.00 e, dopo essermi stufato di fissare il soffitto, mi alzo e vado in cucina; tra mezz'ora Kat si alzerà e voglio farle trovare la colazione pronta...compiti di un buon compagno. Da inizio settembre viviamo insieme, mi sono trasferito da lei: fu proprio Kat a chiedermelo, dato che dormivo quasi sempre da lei e, a detta sua, "avevo più vestiti da lei che a casa mia". Una convivenza mi sembrava una cosa un po' troppo affrettata, ma il nostro rapporto è praticamente perfetto: abbiamo gli stessi interessi, gli stessi gusti, il sesso con Kat è fantastico....insomma, la ragazza dei miei sogni. Ma da qualche settimana....anche dei miei incubi. Dopo l'accaduto abbiamo deciso di non parlarne più; e nonostante nella mia testa ogni tanto tornavo a pensarci, mi bastava guardarla per far sparire quei pensieri negativi e farmi apparire meravigliosa la nostra vita di coppia. Verso una tazza di caffè e gliela porto in camera:
"Dormigliona, è ora di alzarsi!"
Apre gli occhi ed ecco il suo meraviglioso sorriso apparire sul viso.
"Buongiorno Baby!"
Si mette seduta sul letto e beve il caffè mentre io mi siedo accanto a lei sul bordo:
"Sei riuscito a riprendere sonno?"
"Sì, mi sono svegliato poco fa" le rispondo mentendo.
"In effetti faceva davvero caldo stanotte....e stasera lo farà ancora di più!" mi dice sorridendo e alludendo alla nostra serata.
Finisce il caffè, le prendo la tazza e faccio per andarmene:
"Aspetta Baby....la mia coccola mattutina?!" mi dice alzando la gamba e mostrandomi il suo splendido piedino.
Mi risiedo e le faccio appoggiare il piede sulla mia faccia, lo prendo nelle mani e lo bacio....lo lecco....le succhio ogni singolo dito....i suoi piedi sono un così dolce capolavoro, e lei adora farsi adorare.
"Mmmmhhhh....che meraviglia! Ringrazia che ho il primo turno, altrimenti ti sbattevo sul letto e ti montavo come un toro meccanico!"
"Tranquilla....stasera avremo....la nostra serata!" Le rispondo tra un bacio e una leccata.
Finito il momento coccola, torno in cucina e finisco di preparare la colazione: Kat arriva in cucina dopo la doccia, è già pronta per andare. Mentre lei mangia io mi cambio, alle 8.00 siamo già in macchina; arriviamo a destinazione e scende, non prima di avermi baciato:
"Ci vediamo più tardi, ti aspetto a casa! E non stancarti troppo oggi....stasera ti voglio in forma!" sorriso ammiccante come solito, scende e si dirige verso il negozio di abbigliamento in cui lavora.
Mi rimetto alla guida verso la mia officina.
La giornata fila via tranquilla, tra un carburatore da sostituire e una coppa dell'olio che perde; ad un certo punto, verso mezzogiorno, vedo entrare una macchina:
"Ciao Alex!"
Riconosco una compagna di corso di Kat:
"Ciao April, che ci fai da queste parti?"

Due mesi prima

La storia tra me e Kat andava a gonfie vele; praticamente ci siamo visti ogni giorno da quando ci siamo messi insieme. Ogni tanto penso che una coppia ricorda il giorno in cui hanno iniziato una relazione sulla base di un particolare: un appuntamento, la prima volta che si fa sesso, una dichiarazione, o più spesso il primo bacio. Ogni volta che penso all'inizio della nostra storia mi viene in mente che fu il giorno in cui mi ha battuto e messo KO sul ring. So che le ho promesso di non pensarci più, ma ogni tanto il tarlo mi torna. Però stasera le ho promesso di uscire, quindi via i pensieri e concentrazione sulla mia splendida ragazza.
Mi preparo, mi vesto comodo come mi ha consigliato Kat: bermuda e camicia....la sua preferita, alla quale ho dovuto far ricucire tutti i bottoni dopo che una sera me l'ha letteralmente strappata di dosso. Salgo in macchina e vado a prenderla, arrivo e la trovo già fuori di casa....splendida come sempre: shorts di jeans, camicetta rossa legata sotto le tette in stile Daisy Duke, e infradito coi brillantini che mettevano in risalto il nuovo colore di smalto: blu brillantinato. Mi aveva spoilerato con una foto nel pomeriggio, che mi fece la solita reazione che mi provocano i suoi piedi.
Sale in macchina e mi bacia:
"Ciao Baby! Stavo in astinenza!" mi dice continuando a baciarmi.
"A chi lo dici!" rispondo con altrettanta enfasi.
Metto in moto, ma prima di partire sfila le infradito e mi porge i piedi:
"Ti piace?!"
"Meraviglioso! Però sono di parte, e la base è già perfetta di suo!"
"E poi mi chiedi perché sono pazza di te?!"
Alza i piedi e li avvicina alla mia faccia:
"Puoi salutarli....se vuoi!?" mi dice con suo solito fare sensuale.
Li afferro e li bacio molto dolcemente, tiro fuori la lingua per leccarli e alterno qualche morsetto sul tallone; Kat ha lo sguardo soddisfatto, e io adoro quell'espressione compiaciuta sul suo viso.
"Ora basta, altrimenti restiamo a casa anche stasera!"
"Ahahaha, hai ragione!" commenta ritraendo le gambe.
"Dove andiamo?" le chiedo ignorando il programma che aveva in mente.
"C'è una festa allo Shelter sulla spiaggia! Andiamo lì?"
Resto di ghiaccio: lo Shelter è un locale sulla spiaggia molto famoso, soprattutto d'estate è molto frequentato e una festa è un catalizzatore ancora più forte.
"Lo Shelter?! Sei sicura? Ci sarà il mondo di sabato sera ad agosto, non preferiresti un posto più intimo e riservato?"
"Dai Baby, stiamo sempre tra noi....per una sera perché non andiamo a ballare? Ci saranno un sacco di miei amici!"
È proprio questo il problema. Da quando stiamo insieme abbiamo passato molto tempo per i fatti nostri, come succede alle coppie nei primi periodi di una relazione: il più delle volte a casa sua, a cena in posti tranquilli, happy hour in locali senza troppa confusione. Tutto questo per avere modo di stare tra di noi....ma anche per evitare di essere visti. Anche i weekend in spiaggia cercavo di allontanarmi per non correre il rischio di incontrare amici e conoscenti. Ma una festa allo Shelter di sabato sera....il rischio di incontrare qualcuno che conosco c'è.
"Baby, che c'è? Eri così entusiasta?!" mi chiede in tono rattristato.
"Niente, è che sai che non amo la confusione. Ma se la mia Katty vuole ballare....è quello che avrà!"
"Grazie Baby!" mi dice sorridendo come adoro vederle fare.
La strada non è lunga, ma come pensavo è pieno e di parcheggi non se ne vede l'ombra. Alla fine dobbiamo farci un bel pezzo a piedi prima di arrivare; appena arrivati ci mettiamo in fila, quando una voce si fa largo nella confusione:
"Ciao Kat!"
"April!!! Ciao!" si abbracciano.
"È da quando abbiamo finito che non ci vediamo, come stai?"
"Tutto ok, sono stata un po' presa. Ah, April....ti presento Alex, il mio ragazzo!" le dice invitandomi ad avvicinarmi.
"Il tuo ragazzo?! Stronza, ti metti con uno e non me lo dici?!"
Non mi ha ancora riconosciuto, ma io la ricordo: era con Kat la sera che ci siamo conosciuti al pub, quando mi ha abbordato fingendo di aver perso una scommessa.
"Piacere, sono April!" si presenta allungando la mano.
"Alex, piacere mio!" ricambio il saluto.
Kat interviene per dirmi che April oltre a essere una sua cara amica, è anche una compagna di karate.
"Sei anche tu in coda per entrare?"
"No no, ho degli amici che hanno riservato un tavolo....venite con me, almeno saltate la fila?"
April ci invita a seguirla; un breve colloquio con il tipo all'ingresso e siamo dentro. Avanziamo tra la calca e arriviamo al tavolo; April saluta e ci presenta: noto che qualcuno è già un volto conosciuto da Kat, l'unico pesce fuor d'acqua sono io. Ci sediamo e ordiniamo da bere, e dopo poco April si rivolge a me:
"Aspetta.....ma tu.....io ti conosco!"
Mi irrigidisco al pensiero di quello che sta per dire...
"Sì, adesso ricordo!" si gira verso Kat "Lui è quello che hai conosciuto al locale quella sera....la storia della scommessa finta!"
Tiro un sospiro di sollievo...ma subito dopo:
"Lo stesso che hai steso alla festa dello sport! Ahahahah!"
Cerco di contenere l'imbarazzo e nasconderlo dietro un sorriso forzato. Kat percepisce il mio disagio e interviene:
"È stato un gentiluomo, non picchia le signore!" mi dice avvicinandosi e prendendomi per mano.
"Sì, però tu hai picchiato lui! E anche di brutto....mi ricordo ancora come l'hai fatto nero! Ahahahah!"
Mi sento una stretta allo stomaco: da quando, dopo la discussione in palestra con Adam, decidemmo di non parlarne più il ricordo di quanto accaduto era rimasto nella mia testa, o al massimo tra me e Kat....ma sentirlo ricordare da qualcuno che aveva assistito è stato frustrante. Conoscendomi capisce il mio disagio e sente la mia tensione, così chiede a April di accoagnarla in bagno; qualche minuto da solo, avrà pensato, potrebbero aiutarmi a sbollire...ma niente. La risata di April nel ricordare l'incontro mi hanno davvero innervosito; le vedo tornare verso il tavolo, e l'immagine di Kat in tutto il suo splendore e col suo meraviglioso sorriso placano miei pensieri. Una volta sedute, April di rivolge a me:
"Alex, mi dispiace di aver riso per quella storia, non avrei...."
"April" la interrompo "non c'è nessun problema! È acqua passata. Come dice qualcuno" mi giro guardando Kat "è stata solo una giornata storta! E poi, mi ha permesso di incontrare questa splendida creatura!" dico guardandola negli occhi e baciandole la mano "Ne è valsa la pena prendere qualche calcio in faccia!".
L'atmosfera si raffredda, Kat mi bacia e April fa una faccia felice:
"Siete proprio belli insieme!".
Scendiamo in pista a ballare: essendo sulla spiaggia, quindi tutta sabbia, Kat sfila le infradito e rimane scalza. Ci dimeniamo un po', inizia a strusciarsi e ci baciamo appassionatamente; ogni tanto le fisso i piedi che si dimenano nudi sulla sabbia....e subito scatta l'erezione. Prima di afferrarla e scoparla direttamente lì, mi allontano verso il bancone per bere qualcosa, lasciandola in compagnia di April. Ordino un gintonic, quando mi sento "bussare" sulla spalla; mi volto:
"Ciao Dan! Come stai?!" lo abbraccio come sempre in modo fraterno.
"Ciao Bro, tutto ok? È da un pezzo che non ti vedo?"
"Sì, lo so! Ho avuto da fare!"
"Sì....ho visto!" mi risponde rivolgendo lo sguardo verso Kat.
"Ti ho visto ballare con quella....state insieme?"
"Sì, vieni che te la presento!" faccio per alzarmi, ma Dan non si muove.
"So chi è. E tu stai con la tipa che ti ha battuto?!"
"Sì....beh, è una lunga storia. Te la racconterò, magari una di queste sere ci vediamo per una birra noi due?!"
Dan non risponde, mi guarda con occhi sospettosi:
"Non è che ti sei 'venduto' l'incontro per qualche scopata?"
"Cosa?! Sei ubriaco per caso, come puoi pensare una cazzata simile?!"
"Beh, almeno avrebbe un senso...la figa è sempre la figa!"
Non riesco a credere che un mio caro amico, un compagno di corso, una delle persone che mi conosce meglio al mondo, possa pensare una cosa del genere:
"Ma che cazzo dici!?"
"Senti, ci sta: la lasci vincere facile, lei è felice e te la da....poi da cosa nasce cosa!" mi dice strizzandomi l'occhio.
Pensare che io possa aver perso di proposito per farmi una scopata o due, pensare quelle cose di me ma soprattutto della mia ragazza....scatto di rabbia, afferro Dan per la maglietta e lo sbatto contro il sostegno del gazebo del bar:
"Come cazzo ti permetti di dare del venduto a me e della troia alla mia ragazza?!"
"Non ho detto niente del genere....lasciami!"
Non mollo la presa, anzi spingo il mio avambraccio ancora più a fondo sulla sua gola....ad un certo punto sento una fitta al costato e lascio la presa: un tizio, forse della compagnia di Dan, mi ha colpito con un pugno. Cado su un ginocchio dolorante, il ragazzo dalla sua posizione sopra di me mi colpisce al volto con un destro. Dan si rialza e chiede al suo amico di smetterla ma viene ignorato; si avvicina nuovamente....
"Ehi, lascialo stare!" Kat si avvicina e si frappone fra me e il ragazzo.
"Senti bella, spostati....è roba da uomini!" le dice afferrandole un braccio per scansarla.
Assisto alla scena da terra a un metro di distanza, e sono pronto per prendere a botte quello stronzo se fa....neanche il tempo di pensare e Kat reagisce: rovescia la presa al braccio afferrando lei il polso del tipo, mezzo passo indietro e calcio all'addome, doppiato da un secondo calcio diretto al viso. Il malcapitato fa due passi indietro e cade col culo per terra tenendosi la mani in faccia. Si alza e se ne va lanciando uno sguardo di disprezzo verso Kat; Dan lo segue mentre lei si gira verso di me mentre mi rialzo:
"Stai bene?"
"Sì, mi ha preso di sorpresa non l'ho visto arrivare."
"Lo conosci?" mi chiede Kat, mentre mi abbraccia e torniamo verso il tavolo tra gli applausi della gente che ha assistito alla scena.
Ci sediamo e le racconto di quello che mi ha detto Dan, e della mia reazione rabbiosa alle parole offensive verso di lei:
"Hai fatto una rissa per difendere me?!"
"Non si deve permettere di dire certe cose su di te!"
Kat mi guarda, e noto che ha gli occhi lucidi; mi fissa e dopo pochi secondi mi bacia appassionatamente:
"Ti amo!"
Era la prima volta che me lo diceva, e l'ha detto con trasporto e convinzione. Sono sul punto di risponderle:
"No, non dirlo....non adesso. Se lo dicessi potrebbe sembrare una risposta al mio. Voglio che decida tu se e quando dirlo!"
È il discorso più romantico che abbia mai sentito, così dolce che decido di non interrompere il momento magico....così la bacio nuovamente.
La serata da quel momento fila via liscia, tra un cocktail, il ballo e complimenti a Kat da parte di alcuni ragazzi che avevano assistito alla rissa. Decidiamo di andare, salutiamo tutti soprattutto April, e usciamo in direzione della macchina.
"Bella serata, vero?!"
"Già, indimenticabile: la prima volta che la mia ragazza mi difende in una rissa!" ridiamo "non so se è più imbarazzante essere messo ko dalla mia donna, o essere difeso in una rissa dalla mia donna?!"
"Beh, tu hai provato entrambe le cose....chi meglio di te può giudicare?! Ahahaha!"
Scoppiamo in un'enorme risata. Ad un tratto sento una voce alle nostre spalle:
"Alex?" riconosco la voce di Dan.
"Che vuoi?" rispondo seccato.
"Posso parlarti un attimo?"
Guardo Kat, che mi fa un cenno col capo come a farmi capire che devo permettergli di spiegarsi.
"Ti aspetto alla macchina!" dice lasciandoci soli.
"Senti....mi dispiace! Non avrei dovuto dire quelle cose, soprattutto senza aver prima parlato con te di tutto. Scusa davvero, Bro!"
"Scusami anche tu: ho esagerato! Spero di non averti fatto male?"
"No tranquillo, mi hai fatto di peggio sul ring!" commenta provocando una risata, e poi aggiunge "la tua ragazza sì che ha fatto male a Kyle!"
"È un tuo amico?"
"No, è il ragazzo di mia sorella....ma è un gran coglione! Sono contento che le abbia prese! Ahahah!" una risata e un convinto abbraccio mettono fine alla discussione.
"Chiamami per quella birra, ok? Ci vediamo Bro!" Dan fa per andarsene.
"Aspetta!" lo invito a seguirmi. Arriviamo alla macchina dove mi sta aspettando seduta sul cofano:
"Kat, lui è Dan, il mio amico di cui ti ho parlato! Dan, la mia ragazza Kat!"

"Mi ha detto Kat che lavori qui, l'ho chiamata prima e le ho chiesto se conoscesse un bravo meccanico...ha detto 'vai da Alex'...riesci a dare un'occhiata ai freni, sono due giorni che fanno uno strano rumore!"
"Che tipo di rumore?"
"Tipo un fischio, ma metallico."
Salgo in macchina e la provo, effettivamente il rumore è forte; controllo le ruote:
"Ci credo che fischia, hai le pastiglie dei freni consumate....stai frenando sul disco!"
"Cazzo! Puoi sistemarmela?"
"Non adesso, devo ordinare le pastiglie e sicuro non mi arrivano entro sera. Domani è sabato....mi sa che andiamo a lunedì!"
"Merda! Devo andare a lavoro!".
April sembra davvero disperata, penso a come posso aiutarla:
"Tranquilla, ti accompagno io. Poi vado da un rivenditore appena fuori dalla statale, se ci sbrighiamo faccio in tempo prima che chiuda".
Salgo in macchina e chiedo dove lavora:
"Il bistrot accanto al dojo".
"Ecco perché Kat mi dice che sei sempre la prima ad arrivare! Ahahah!"
"Sì, è una bella comodità! Ahahah!"
Durante il tragitto poche parole: a parte la sera alla festa in spiaggia e un paio di happy hour, le uniche volte l'avevo vista a distanza quando mi capitava di andare a prendere Kat.
"Come va la convivenza?" April rompe il silenzio.
"Benissimo, non potevo sperare di meglio! Kat è meravigliosa!"
"Ti confesso un segreto: dice lo stesso di te!"
"Davvero?!"
"Certo! E poi dove lo trova uno come te?! Per fare colpo le hai lasciato vincere il match....più preso di così?!"
Non bastavano gli incubi, ora anche queste frecciatine. Cerco di non scompormi ma voglio saperne di più:
"Te l'ha detto Kat?" le chiedo con tono che sembra cercare solo una conferma, ma in realtà voglio davvero saperlo.
"Sì! Scusa, mi aveva chiesto di mantenere il segreto!" risponde April dispiaciuta.
"Tranquilla, non c'è problema, non dirò che me l'hai detto....eccoci arrivati".
"Grazie Alex, sei stato un amore...ti chiamo dopo per la macchina. Ciao ciao!" saluta scendendo e chiudendo la portiera.
Resto fermo con le quattro frecce pensando a quanto appena detto da April: Kat le ha detto che io l'ho lasciata vincere....quelle parole le ho già sentite una volta.

Un mese prima

Il trasloco era finito, ma per completare e rendere tutto ufficiale mancava un ultimo passo: conoscere i suoi genitori.
Non sono un tipo all'antica, che deve chiedere la mano a suo padre o cose simili, però mi sembrava un gesto corretto far conoscere ai suoi il ragazzo che vive con lei.
È domenica e per Kat è tradizione pranzare dai suoi; arriviamo davanti alla casa:
"Nervoso?" mi chiede.
"Perché dovrei?! Sono adorabile!"
"Oh sì che lo sei!" risponde baciandomi "Che ne dici se stemperiamo la tensione?!" continua passandomi la mano sul pacco.
"Non credo che presentarmi coi pantaloni gonfi sia il modo migliore per fare una buona impressione ai tuoi genitori!"
"Ok!" commenta con espressione delusa "Però posso avere la mia coccola?!" mi dice alzando la gamba e porgendomi il suo piedino che aveva liberato dal sandalo.
"Siamo davanti a casa, e se ci vedono?" rispondo preoccupato.
"Solo un minutino!?" il suo sguardo sexy....cazzo, e chi può resistere?
Avvicino la bocca e le bacio la pianta, poi le dita; apro la bocca e con la lingua assaporo ogni centimetro di quel capolavoro. Kat è in estasi, adora farsi coccolare i piedi:
"Mmmhhhh....meglio andare adesso, mi stai eccitando troppo!"
"A chi lo dici! Quando torniamo a casa avrai il resto!" le dico facendo l'occhiolino.
"Mmmm, mi piace quando fai così! Andiamo, mangiamo e poi via a scopare!"
Scendiamo dalla macchina, recupero i regali che ho preso: un mazzo di fiori per la madre e una bottiglia di Jack Daniels per il padre.
Bussiamo e dopo pochi istanti la porta si apre:
"Ciao tesoro!"
"Ciao papà!" risponde abbracciandolo.
"Papà, lui è Alex".
"Piacere di conoscerti ragazzo, io sono Rex".
"Il piacere è tutto mio!" ricambio la vigorosa stretta di mano.
Entriamo e subito appare dalla cucina la madre:
"Katherine, tesoro! Ciao!"
"Ciao mami!" altro abbraccio.
"Mamma, ti presento il mio ragazzo...Alex!"
"Molto piacere signora!" le dico porgendo la mano.
"Ma quale signora, chiamami Joyce! Via questa mano, vieni qui!" mi risponde abbracciandomi in modo molto caloroso.
Consegno i fiori e la bottiglia:
"Oh, che carino! Grazie Alex! Non è stato un tesoro, Rex?!"
"Molto gentile....il mio preferito!"
"Beh, mi sono fatto aiutare!" rispondo ai ringraziamenti guardando Kat.
Finite le presentazioni mi mostrano la casa, dopodiché Kat va in cucina ad aiutare sua madre mentre Rex mi invita a sedermi in veranda offrendomi una birra.
Parliamo un po' del mio lavoro e viene fuori che anche lui si intende di meccanica, conosce il mio capo, e ha la passione per le auto sportive. L'argomento ci permette di parlare molto piacevolmente, finché Joyce ci annuncia che il pranzo è pronto.
Seduti a tavola, tra un piatto di lasagne e delle deliziose bistecche, si finisce a parlare di noi:
"Katherine, raccontami: come vi siete conosciuti?" chiede sua madre.
"In un pub. L'ho visto ma non sapevo come avvicinarmi" inizia Kat guardandomi e invitandomi a finire il racconto.
"Allora si è inventata una scommessa persa con un'amica per invitarmi a ballare!"
Il racconto intenerisce Joyce, che chiede altri dettagli:
"Ci siamo sentiti tutta la settimana, e poi mi ha chiesto di uscire. Un appuntamento fantastico: mi ha regalato dei bellissimi gigli bianchi, siamo andati a mangiare sushi, e poi abbiamo fatto una bellissima passeggiata sulla spiaggia!"
"Che carino, un vero appuntamento galante! Non trovi Rex?" chiese Joyce.
"Sì, davvero un cavaliere!" commenta Rex, e poi continua "E questo è successo prima o dopo che Kat ti mandasse al tappeto?!".
Resto di ghiaccio, guardo Kat pensando che potesse averne parlato lei; ma la sua reazione mi fa capire il contrario:
"Papà?!?!"
"Dai, stavo scherzando! Ho visto il video che girava su YouTube, volevo solo fare una battuta!"
"Una battuta del cazzo!" commenta Kat alzandosi e andando in cucina portando il piatto vuoto.
Capisco che la cosa ha infastidito lei quanto me;
"Scusate, vado a darle una mano" dico mentre mi alzo e la seguo.
È in piedi davanti al lavandino, si volta e mi guarda con occhi dispiaciuti:
"Scusa, non sapevo che ne fosse a conoscenza! Quel cazzo di YouTube!"
"Ehi, tranquilla! Ora respira e torniamo di là!" le dico dandole un bacio.
Torniamo in sala da pranzo e subito Rex, sicuramente su richiesta di Joyce, si scusa per l'uscita poco felice:
"Non c'è bisogno di scusarsi Rex. Non è certo colpa sua se Kat mi ha preso a calci....a proposito, complimenti a entrambi per le gambe che le avete dato!"
Cala il gelo....poi una fragorosa risata stempera la tensione.
"Potete stare tranquilli....i suoi piedi erano puliti!" aggiungo provocando altre risate.
"Comunque, per rispondere alla domanda: è stato prima! Altrimenti non sarei riuscito a mangiare dopo tutti i calci in bocca che mi ha tirato!".
Sono riuscito a trasformare un momento imbarazzante in uno sketch di cabaret, ironizzando sulla mia batosta sul ring....peccato che dentro sono distrutto. Ogni volta che sembro aver dimenticato quella storia....ecco che qualcuno o qualcosa me lo ricorda. Deriso dal padre della mia ragazza, che mi ha visto in un video mentre le prendevo da sua figlia...c'è qualcosa di peggio?!
"È stato un gentiluomo, quando ha scoperto che eravamo avversari...mi ha lasciato vincere!" ed ecco quel qualcosa di peggio!
Sappiamo entrambi che non è così, ma per risparmiarmi l'umiliazione ha mentito facendomi passare per un gentiluomo....mentre la realtà è che sono solo uno sfigato, battuto e umiliato da una donna.
Faccio finta di niente, e il pranzo fila via tranquillo. Dopo il dolce e il caffè ci alziamo e andiamo via, saluto in modo cordiale e saliamo in macchina:
"È andata bene, non credi?" mi chiede.
"Sì, sono davvero simpatici".
"Sai...mentre eravamo in cucina, mamma ha detto che sei molto carino!"
"Davvero?!"
"Sì, le piaci un sacco! E come darle torto!" mette la mano sulla mia coscia e la avvicina al mio inguine.
Nonostante la sensazione di umiliazione mi stia ancora logorando, Kat riesce sempre a farmi sentire meglio. L'eccitazione sta salendo e se ne accorge, così decide di provocarmi ancora di più: sfila le infradito e mette i piedi sul cruscotto come fa spesso, e contemporaneamente accarezza il mio cazzo con la mano attraverso i bermuda. Durante la strada di ritorno Kat continua a provocarmi con la mano, sento l'eccitazione salire....ma continuo a pensare a quelle parole: "....mi ha lasciato vincere!". Vorrei parlarne, ma le ho promesso che non ne avremmo più parlato. Arriviamo davanti a casa, scendiamo dalla macchina e percorriamo il vialetto verso la porta; entriamo e chiudo la porta alle mie spalle, afferro Kat per i capelli e la prendo da dietro, le metto una mano sulla gola e la bacio con foga. La sbatto contro la porta, ha uno sguardo che è un misto tra il sorpreso e l'eccitato:
"Pensi di provocarmi e non subire conseguenze?!" le dico mentre infilo le mani sotto il vestito per abbassarle gli slip.
"Hai ragione....sono una bambina cattiva!"
Abbasso i miei shorts e i boxer, il mio pene schizza fuori duro come il marmo: le metto le mani sul culo e la sollevo, sempre tenendola contro la porta. Inizio a penetrarla con forza, secco e deciso e a ogni colpo la sento godere sempre di più:
"Baby....così....ancora....ahhhhh....mi fai impazzire!" gode lanciando dei piccoli gemiti.
Dopo un minuto la sento urlare di piacere, continuo nonostante tutto; finché non sento che sto per venire, allora mi fermo e la lascio andare.
"Ora finisco io!" mi dice con voce ansimante dalla fatica, mentre si inginocchia.

Finisco di sistemare la macchina di April; dopo averla lasciata sono andato dal rivenditore e ho recuperato le pastiglie nuove, il lavoro è stato veloce. Non avendo il numero, scrivo un messaggio a Kat chiedendo di avvisarla che il lavoro era fatto. Chiude la conversazione con 'non vedo l'ora di vederti! Mi manchi' seguito da svariati bacini.
Leggendo quel messaggio mi rendo conto di quanto siano stupidi quei tarli che ho in testa....allora perché non riesco a togliermeli?! Perché dire in giro che l'ho lasciata vincere?! È frustrante pensare che la mia ragazza racconti questa versione per non farmi apparire come un perdente....e se lo pensasse ma non avesse il coraggio di dirmelo? Sono frustrato come non mai, vorrei solo poter dimostrare sul ring che non lo sono. Continuo a lavorare, ma penso e ripenso....e la soluzione è solo una.

Due settimane prima

Gli allenamenti erano ricominciati, ma dopo quello che era successo l'ultima volta decisi di allenarmi in orari in cui la palestra era meno frequentata in pausa pranzo. Scott mi aveva accolto a braccia aperte quando tornai, e tra poco ci sarebbero stati i provinciali.
Sono al sacco ad allenarmi, quando Scott si affaccia dall'ufficio e mi dice che vuole parlarmi:
"Eccomi Scott, che c'è?"
"Senti....non è facile da dire....vengo diretto al sodo: non ti porto ai provinciali!"
"Cosa?!"
"Non piace nemmeno a me, ma ho deciso"
"Ma sono il campione in carica?! Che vuol dire che non mi fai partecipare?!"
Scott resta in silenzio per qualche istante, poi digita qualcosa sul suo portatile e lo gira per farmelo vedere: erano flash del mio combattimento contro Kat, spezzoni dove mi colpiva ripetutamente, e una voce sotto diceva 'se non vuoi essere uno sfigato come lui, iscriviti alla nostra palestra! Noi formiamo campioni....non zerbini!' e sulla battuta finale ecco il fermoimmagine di me steso a terra con il piede di Kat sulla faccia.
"Chi l'ha fatto?!" chiedo in modo rabbioso.
"Lascia stare chi l'ha fatto, ho già chiesto che il video venga rimosso"
"Voglio sapere chi l'ha caricato!"
".....uno della Kickboxing Fury!"
"Giuro che lo ammazzo!"
"Alex, calmati! Ti ho già detto che il video verrà rimosso...però alcuni l'hanno visto....beh, i loro atleti si rifiutano di battersi con te! Mi hanno detto che la tua presenza può compromettere la partecipazione."
"Ho vinto gli ultimi due provinciali, l'ultimo addirittura per KO alla prima ripresa...."
"Alex, lo so! Ma se ti porto rischio l'immagine della mia palestra! Sono tuo amico e sai quanto tengo a te; ma sono anche un manager e devo badare agli affari! Abbiamo già avuto un calo di iscrizioni rispetto agli altri anni, se non partecipiamo ai provinciali rischio la mia attività! Capisci?!"
Il ragionamento di Scott era corretto: i provinciali sono una vetrina importante per gli atleti e per le palestre, e non partecipare vorrebbe dire essere tagliati fuori dal giro delle competizioni.
"Senti, mi dispiace. Lascia passare....."
"No! Lascia stare Scott....ho capito, e hai ragione!" gli rispondo con voce rotta "Posso chiederti solo un piacere?"
"Quello che vuoi!"
"Vorrei allenarmi da solo per un po', magari quando la palestra è chiusa nel weekend: mi daresti le chiavi?"
Scott si alza e prende la copia delle chiavi dal cassetto:
"Eccole! E non mollare, prima o poi questa storia verrà dimenticata!"
"Certo!" rispondo con gli occhi gonfi "Non preoccuparti, lascerò tutto pulito!" gli dico abbozzando un sorriso.
Esco dall'ufficio e vado nello spogliatoio, mi cambio al volo senza lavarmi e me ne vado. Mentre sono per strada ripenso a quel video, e la mente ritorna a quel giorno: i colpi subiti mi hanno fatto male....ma il peggio l'ha fatto dentro di me. E allora inizio a pensare: forse l'unico modo per uscirne.....no, non voglio neanche pensarlo.

April, accompagnata da un'amica, viene a riprendersi la macchina appena prima della chiusura. Saluto capo e colleghi e salgo in macchina in direzione casa.
Arrivo e cerco le chiavi nello zaino, per sbaglio mi trovo in mano quelle della palestra: dal giorno in cui Scott mi ha escluso dai campionati provinciali sono iniziati gli incubi, e onestamente non sono più andato ad allenarmi. Il video è stato rimosso il giorno dopo, ma come rimuoverlo dalla mia testa? Vista da fuori, la batosta subita è sembrata ancora più evidente: le movenze di Kat erano perfette, i colpi portati con maestria e velocità....umiliato senza discussioni. Quella visione faceva ancora più rabbia ricordandola dire che "l'avevo fatta vincere". Entro in casa coi miei pensieri, Kat è sul divano a guardare la TV:
"Ciao Baby!" mi bacia "April mi ha chiamata per la storia della macchina: sei stato un angelo!" dice dandomi un altro bacio.
"Figurati, ne aveva bisogno"
"Sei pronto per la nostra serata?".
Continuo a pensare a tutto quello che è successo, ai miei incubi di queste ultime settimane:
"Senti, devo parlarti di una cosa"
"Wow, che serietà....devo preoccuparmi?"
"No, tranquilla! Niente di grave!" cerco di rassicurarla "È solo un'idea che mi è venuta in mente!"
"Dimmi Baby!"
Prendo fiato, faccio un respiro profondo e inizio:
"Ti ricordi la prima sera che sono stato qui da te?"
"E chi se la scorda?!" sorride "Ti ho buttato a letto e ti ho montato come in un rodeo!"
"Sì....ma non intendevo quello! Ti ricordi cosa ti ho chiesto prima di andare via?"
L'espressione di Kat cambia, da sexy a stranita:
"La storia della rivincita?"
"Esatto!"
"Dove vuoi arrivare?!"
"Kat....mi concedi la rivincita?"
Resta in silenzio qualche secondo, poi mi risponde:
"Non avevamo deciso di non parlarne più?! E poi perché adesso?!"
Non sono certo di volerglielo dire, ma le devo una spiegazione a quella richiesta. Inizio a parlarle a ruota libera: comincio dalla sera della festa in cui mi ha difeso stendendo quel tipo, poi il fatto di aver detto ad April e ai suoi che io l'avessi fatta vincere, per finire al video che mi ha mostrato Scott e la conseguente esclusione dai provinciali. Infine le confesso le mie notti turbate dallo stesso incubo in cui mi batte e umilia nuovamente.
Nel salotto cala il silenzio, per alcuni minuti Kat resta in silenzio fissando un punto a caso sul pavimento. Le mie parole l'hanno turbata, sarei dovuto stare zitto.
"Kat, scusami! Non avrei do...."
Mi interrompe abbracciandomi:
"Perché non me ne hai parlato prima?! Chissà che peso che ti sei portato dentro!".
Mi abbraccia e mi tranquillizza, la stringo forte e sento tutto il suo amore che culmina con quello che dice subito dopo:
"Va bene Baby, facciamolo!"
"Dici davvero?"
"Sì, se è quello che ti serve per ritrovare serenità lo faccio!".
Mi guarda con uno sguardo che mi tranquillizza, malgrado il momento di tensione appena passato:
"Possiamo spostare qualche mobile e lo facciamo qui in salotto?!"
"Avrei un'idea migliore: ho le chiavi della palestra....ti va di farlo lì?"
"Ok, va bene! Preparo la borsa e andiamo!" mi dice alzandosi.
"Ma....vuoi combattere ora?!" le chiedo "E la nostra serata romantica?!".
"Questa sarà la nostra serata romantica! Solo tu ed io: niente secondi, niente arbitro, niente pubblico....solo noi due sul ring! Cosa c'è di più romantico?!" mi dice col suo meraviglioso sorriso furbetto.
Mi da un bacio e va in camera a preparare la borsa, io recupero la mia già pronta dal ripostiglio e la aspetto. Usciamo verso la macchina, sono le 20.00 passate, a quest'ora Scott avrà già chiuso, il venerdì pomeriggio i corsi finiscono con i ragazzini alle 18.00, al massimo qualcuno si ferma fino alle 19.00.
Il tragitto in macchina è silenzioso, solo qualche sguardo d'intesa e un paio occhiate sexy di Kat. Arriviamo, e come previsto era tutto chiuso; entriamo:
"Combiati pure nello spogliatoio, io userò l'ufficio di Scott."
"Dici davvero?! E dai, finiscila! Andiamo a cambiarci!" mi dice andando verso lo spogliatoio.
Entriamo e iniziamo a prepararci: tolgo la maglia e gli shorts e resto in slip, quando ad un certo punto sento Kat abbracciarmi da dietro. Adoro quando lo fa, sentire i suoi seni strusciarsi sulla mia schiena, e le sue mani che cercano i miei addominali e i pettorali.
"Prima di cominciare....c'è una cosa che devo fare!" mi dice infilando la mano negli slip, afferra il mio cazzo e lo tira fuori.
"Che fai?! Vuoi avvantaggiarti?!"
"In realtà....ti sto aiutando!" mi sussurra all'orecchio iniziando a segarmi "Voglio che combatti al meglio, voglio che togli ogni possibile distrazione...so che ti eccito facilmente, soprattutto i miei piedi! Voglio farti sborrare adesso....niente scuse stavolta! Niente sorprese....un combattimento ad armi pari...non voglio nessun vantaggio".
In effetti il pensiero del match aveva provocato un'erezione; decido di lasciarla fare...in fondo la cosa mi piace. In questi mesi insieme ho potuto sperimentare le abilità di Kat: che fosse con la bocca, con le tette, con le mani o con i piedi, sapeva sempre farmi venire in poco tempo. Mentre continua a masturbarmi mi bacia sul collo, e così dopo pochi istanti sento il piacere salire: vengo copiosamente, schizzando sborra sul pavimento.
"Ora sei pronto!" mi dice voltandomi verso di lei e baciandomi ancora una volta. Apre il borsone e tira fuori il kimono, nel frattempo pulisco con della carta il casino fatto sul pavimento. Mi cambio, metto i miei pantaloni neri e i guantoni. Mi volto e la vedo stringere la sua cintura nera: siamo pronti.
Saliamo sul ring, qualche minuto di stretching in silenzio....ora avverto tensione.
"Come facciamo?" domanda Kat mentre infila i guantini rossi.
"Tu cosa preferisci?"
"Sei tu che hai perso l'ultima volta, spetta a te decidere le regole!" risponde con sottile ironia.
Ripensando al sogno fatto nelle ultime settimane, decido di fare in modo diverso dalla prima volta, vista la mancanza di un timer e dell'arbitro:
"Ok! Niente round, andiamo avanti finché uno dei due non ammette la superiorità dell'altro!"
"Tipo 'fino alla morte'? Mi piace! Però ad una condizione!"
"Quale?"
"Non risparmiarti! Voglio che sia liberatorio....siamo qui per porre fine ai tuoi incubi. Vinci o perdi, devi metterci impegno e non pensare a chi sono!"
Mi sta chiedendo di farle male se ne ho la possibilità, e anche se siamo qui per fare sul serio qualcosa ancora mi frena. Vedendomi dubbioso, Kat decide di provocarmi:
"Se non ce la fai, ripensa a quante ne hai prese l'altra volta! Sei stato davvero penoso...non ho nemmeno sudato!"
Inizio a capire il suo gioco....e funziona. Ripenso a tutti gli episodi di questi mesi:
"Hai fatto talmente schifo che mi è piaciuto umiliarti col mio piedino sulla tua faccia!" insiste.
"Ok! Se è quello che vuoi?!"
"Più che altro....se ci riesci!" insiste.
"Va bene, iniziamo!".
Siamo faccia a faccia al centro del ring, tocchiamo i guanti....via!
Alzo le braccia in guardia, ondeggio da una parte e l'altra; Kat ha la stessa guardia dell'altra volta, mano sinistra avanti e destra indietro, gamba sinistra avanti e destra dietro mentre saltella avanti e dietro.
Cerco di girare in cerchio ma Kat mi segue come fossi davanti a uno specchio; provo ad accorciare le distanze, e abbozzo un destro senza convinzione che para facilmente. Proseguo la fase di studio, senza trovare varchi; provo un altro affondo col destro che viene parato, tento un low kick alla coscia ma para anche quello alzando la gamba. La sua guardia è perfetta, quasi impenetrabile; tento un altro destro verso il viso, stavolta lo para e affonda un pugno destro che paro d'istinto alzando il braccio sinistro. Kat approfitta della mia guardia alta e affonda un calcio destro al mio fianco sinistro. Riprendo distanza e mi accorgo subito che i suoi colpi sono più decisi, hanno più forza. Cerco di restare concentrato, Kat decide di affondare: pugno destro al viso che paro con gli avambracci, ma scopro l'addome e subito un calcio diretto al ventre con il tallone che mi toglie il fiato; il colpo mi porta alle corde allargando le braccia per appoggiarmi e non rimbalzare, Kat si avvicina per portare avanti la sua azione....calcio al fianco sinistro, con la stessa gamba porta un altro calcio stavolta verso l'alto che mi centra la guancia, pugno sinistro alle costole e destro al viso. Un azione micidiale che mi fa finire su un ginocchio; mi appoggio con la mano alle corde, mentre Kat si allontana per farmi riprendere.
Sono rintronato dall'ultima sequenza, mi rialzo e cerco di rimettere insieme le idee. Sull'onda dell'ultima azione Kat parte alla carica con dei pugni che paro coprendomi il viso con le braccia; la vedo attraverso uno spiraglio che carica un calcio....è la mia occasione: le blocco la gamba afferrandola con il braccio sinistro, è sorpresa dalla reazione e non fa in tempo a coprire l'addome, così parto con una serie di montanti destri; non mi risparmio con la forza, tanto che i miei colpi la sollevano da terra. La mia azione la porta in prossimità delle corde e lascio la gamba intrappolata; è visibilmente stordita e continuo con un calcio verso il viso che la centra e finisce al tappeto a faccia in giù! L'ho stesa!!! Per la prima volta è al tappeto!
Mi allontano per aspettare che si rialzi, pochi secondi e si mette in ginocchio tenendosi una mano all'addome:
"Sai una cosa? Da quando ho iniziato a gareggiare....questa è la prima volta che finisco al tappeto. Bravo Baby!" mi sorride e si rialza.
Si ricompone e torna nella solita posizione di guardia, ma con la mano destra si massaggia ancora la zona colpita. Cerco di approfittare del momento favorevole: inizio con una combinazione gancio destro e calcio sinistro, ma Kat schiva il pugno e afferra la mia gamba, col piede sinistro mi sgambetta e finisco schiena a terra, lascia il mio piede e mi colpisce con un pugno diretto dall'alto verso il basso al ventre, accompagnato da un grido:
"KYAAAAAAAAA!"
Il pugno mi spezza il fiato; mi rotolo per rialzarmi il prima possibile, ma Kat è già pronta a sfruttare il mio disorientamento: un calcio girato mi centra nello stesso punto e indietreggio coprendomi l'addome, la vedo saltare e caricare la gamba...non posso evitarlo e sento il piede centrarmi la guancia sinistra, mezzo giro su me stesso e sono a terra a pancia in giù.
L'ultimo calcio è stato forte ma è l'addome a farmi più male; Kat ha colpito lo stesso punto in pochi secondi. Mi metto in ginocchio tenendomi il braccio sulla zona colpita, mi rialzo mentre lei è già pronta in guardia; frustrato dall'ultima sequenza subita, avanzo cercando di affondare dei pugni: para un diretto destro con la mano, manda a vuoto un gancio destro spostandosi indietro e un gancio sinistro abbassandosi. Si rialza ma ha ancora la guardia scoperta, provo un teep kick alla pancia che va a segno: il colpo è forte e resta sorpresa, finisce contro le corde e rimbalzo verso di me; vedo l'addome scoperto e carico un montante destro devastante che la centra in pieno alla bocca dello stomaco....fa due passi sconnessi coprendosi la zona colpita con le braccia, e finisce in ginocchio chinandosi in avanti con la testa sul tappeto. Le lascio il tempo di riprendersi, e la provoco:
"Vuoi arrenderti?!" le chiedo.
Si rimette dritta sempre restando in ginocchio, sul suo viso compare un sorriso di compiacimento:
"Neanche per idea....mi sto divertendo! Bravo Baby!" mi dice rialzandosi.
È di nuovo in guardia saltellando, io riprendo la mia; aspetto una sua mossa, ma l'ultima azione mi da sicurezza e avanzo di più cercando altri spiragli per colpire. Provo un gancio destro...ma è un errore: con un calcio para il mio attacco, e con la stessa gamba calcio col dorso del piede alla guancia destra. Sono sorpreso e stordito: afferra il mio braccio destro con la sua mano sinistra, affonda non meno di 10 pugni consecutivi al ventre sempre allo stesso punto. Finisco alle corde, senza lasciare la presa si sposta di lato e inizia a colpirmi con calci sempre all'addome:
"Questa te la ricordi?" mi dice mentre massacra i miei addominali a suon di calci. Perdo il conto, mi lascia si posiziona davanti a me; un giro su se stessa e la pianta del suo piede mi si stampa sulla guancia destra. Balzo di lato e finisco all'angolo; la vedo avvicinarsi e copro d'istinto il viso alzando le braccia...ma non è il suo obiettivo, infatti con una capriola si posiziona schiena a terra, e con entrambi i piedi uniti mi colpisce ancora alla pancia: i suoi piedi affondano, abbasso le braccia e scopro il viso, mi afferra i polsi con le mani e colpisce allo stesso modo la mia faccia priva di difese. Non lascia la presa e resto bloccato con le braccia bloccate e le piante dei suoi piedi sul viso:
"Questa ti piace?!" mi chiede in segno di scherno.
Dopo alcuni secondi toglie i piedi, li posiziona sul basso ventre e mi tira le braccia verso di se spingendo coi piedi verso l'alto facendomi volare schiena a terra dietro di lei. Una sequenza pazzesca....è bravissima, in un momento di difficoltà ha sfruttato a pieno ogni apertura nella mia guardia.
Sono steso a pancia in su, sento fitte all'addome e con un braccio cerco sollievo massaggindomi; Kat e già in piedi e mi giro intorno come un avvoltoio attorno ad una carcassa da spolpare. Mi piazza il piede sul petto:
"Vuoi arrenderti?!" mi chiede vendocandosi per la mia stessa domanda di prima.
"Mai...." le rispondo con respiro ancora difficoltoso.
Toglie il piede e si allontana lasciandomi possibilità di rialzarmi; mentre mi rimetto in piedi sento una strana sensazione....un'erezione! Com'è possibile?! Ho perso la cognizione del tempo, ma non credo sia passato molto tempo da quando Kat mi ha masturbato nello spogliatoio: com'è possibile che sia ancora eccitato?!
Cerco di ricompormi, mi rialzo e massaggio la pancia martoriata dall'ultima sequenza di colpi; mi metto in guardia e cerco di mantenere le distanze. La mia postura è condizionata dai colpi subiti, e la mia lucidità è inferiore all'inizio; Kat resta sempre nella sua posizione saltellando, provo ad avanzare con un uno/due al corpo ma lo para. Provo nuovamente ma blocca nello stesso modo, ma stavolta tento anche un gancio destro: si abbassa mandandomi a vuoto, e contrattacca con un montante al mento. Faccio due passi indietro in modo scomposto, ho la guardia bassa e Kat ne approfitta: alza la gamba e inizia una serie di calci con la pianta che mi centra la faccia, a ogni colpo rimbalza come fosse un punchingball. Sempre con la stessa gamba mi colpisce al petto facendomi rimbalzare contro le corde; lo slancio mi riporta verso di lei, che mi sta aspettando per colpirmi con un calcio in salto che mi centra la bocca....ancora a terra.
Sento uno strano sapore in bocca...sangue. L'ultimo calcio deve aver fatto danni; la vedo sopra di me, alza il piede e lo ferma sopra il mio viso lasciandomelo vedere....è magnifico, e avverto chiaramente il mio cazzo in erezione.
"Ti ricorda qualcosa?!" mi dice in segno di scherno facendo riferimento alla posa che mi ha umiliato dal vivo e sul web.
Si sposta e mi lascia alzare, con molta lentezza:
"Vuoi andare avanti?!" mi chiede.
"Sì.....sì!" le rispondo affannosamente.
Si rimette in guardia, sono di nuovo davanti a lei mentre cerco di recuperare lucidità: inizia a fintare affondi, finché non ne tenta uno. Con le ultime forze rimaste, paro il suo destro col mio braccio sinistro, e con la gamba sinistra affondo un calcio al suo fianco; mostra sofferenza e cerco di prendere vantaggio avvicinandomi colpendo con pugni ai fianchi. Cerca di proteggersi e ci riesce ma la mia azione insistita la porta a scoprire il volto: gancio sinistro al viso che la prende, doppio il colpo con un calcio destro che le prende la guancia sinistra mandandola a terra. Si rannicchia tenendosi la mano sul viso dove l'ho appena colpita: controllo che non sia nulla di grave, mi avvicino:
"Stai bene?" le dico con tono apprensivo.
Si mette in ginocchio e mi risponde: "Benissimo! Mi piace vederti dare il massimo....mi sto divertendo!" mi dice alzandosi sorridendo.
Riprende la sua guardia, la imito ma la mia ultima azione scatena Kat: finta un pugno e parte con una serie di calci sinistri bassi a colpirmi la coscia, mi indebolisce e sono costretto a scoprirmi; sempre con la stessa gamba che mi ha martoriato la coscia, mi tira un calcio al viso che mi fa balzare la testa di lato. Faccio dei passi sconnessi e mi ritrovo all'angolo; Kat è davanti a me e la mossa successiva è incredibile: fa un giro su stessa e mi centra la faccia con la pianta del piede....e prosegue ripetendo la stessa mossa, ancora....e ancora....e ancora....e ancora. Vista da fuori sarebbe sembrata una ballerina che esegue delle pirouette, invece era una karateka che sta massacrando il suo avversario. Dopo il sesto calcio si ferma....e io piombo al tappeto di schianto.
Una sequenza che mi ha davvero massacrato, sono a terra e cerco le forze per andare avanti:
"Mi sa che abbiamo finito!" mi dice iniziando a togliersi i guantini.
"Mmmhhhh......n.....n.....no!" le rispondo biascicando mentre cerco di alzarmi puntando le braccia in terra.
Kat mi guarda e mi fissa con espressione quasi rattristata:
"Basta Baby, ti prego! È finita!"
"Avevi detto che non dovevo limitarmi.....non farlo nemmeno tu!" le dico.
Mi alzo in piedi, ma senza più forze; nonostante tutto mi metto in guardia e aspetto che lei faccia qualcosa.
"Forza, finiscimi! Hai detto che volevi aiutarmi?! Fallo!!! Altrimenti sarò ancora quello di cui tu hai avuto compassione!" le urlo in faccia.
"Ok Baby....l'hai voluto tu!".
Si avvicina e inizia una sequenza di colpi da manuale: calcio frontale all'addome che mi fa abbassare totalmente la guardia, combinazione di pugni destro e sinistro al viso, calcio con la pianta del piede che mi centra dritto sul mento provocandomi quasi un colpo di frusta per la violenza, poi inizia una scarica di pugni all'addome che senza guantini risultano più dolorosi; si ferma, fa un passo indietro e la vedo alzare la gamba sopra la mia testa....vedo solo la sua pianta stamparsi sul mio viso dall'alto verso il basso. Vado a terra faccia in giù, con le braccia lungo i fianchi....KO!
Passo alcuni secondi in quella posizione, poi mi rotolo e mi ritrovo a guardare il soffitto...ancora una volta. Kat si avvicina e mi guarda dall'alto: è bellissima, la fisso ammaliato. Uno sguardo d'intesa e capisco quello che vuole, le faccio cenno di sì con la testa: alza il piede e lo posa sulla mia faccia sconfitta ma sorridente.
Qualche istante dopo, lo toglie e mi lascia la possibilità di portglielo dire:
"Kat......ti amo!" pronuncio finalmente quelle due parole che il mio cuore ha sempre saputo ma che il mio orgoglio ha sempre represso.
Kat si inginocchia e mi aiuta a mettermi seduto:
"Dovevo pestarti per fartelo dire?!" mi chiede ridendo e baciandomi appassionatamente.
Un bacio che sembrava interminabile, meraviglioso, dolce e appassionato allo stesso tempo; la guardo negli occhi:
"Sei più forte di me....punto. Ho passato mesi a rifiutare questa conclusione, cercando scuse varie. Ma la realtà è che sul ring sei migliore tu, ora lo so. E posso andarne fiero e dire che la mia ragazza è più forte di me!" le dico baciandola nuovamente.
"Se ti può consolare....mi hai fatto male!" mi dice indicando la pancia e lo zigomo.
Ci alziamo e usciamo dal ring andando verso lo spogliatoio; appena varcata la soglia e chiusa la porta, Kat mi si avventa addosso e inizia a baciarmi con foga....
"Sai una cosa.....mi hai fatto eccitare da paura!"
"Anche tu....malgrado il tuo 'aiutino' di prima!"
Siamo in preda all'eccitazione, le tolgo i pantaloni del kimono e gli slip e lei fa lo stesso con me; mentre sta per slacciare la cintura, la fermo:
"No, non toglierlo....mi piaci così! Mi ricorda che mi hai appena steso!".
La afferro per le natiche e la sollevo sbattendola contro gli armadietti, la penetro e inizio a scoparla selvaggiamente; sento la vagina di Kat già umida, a conferma che si è eccitata anche lei. Colpi secchi e decisi la portano all'orgasmo in pochi minuti, nei quali si lascia andare a grida di piacere. La lascio andare e si inginocchia per finire il lavoro; la fermo e le chiedo di finire in modo diverso....come nel sogno. Mi sorride e mi riporta sul ring, mi sdraio a terra e Kat, con ancora indosso la giacca del kimono esegue proprio quello che accadeva nel mio 'incubo': schiaccia il mio cazzo eretto sulla pancia e inizia a strofinare.
Pochi minuti ed ecco che.....gli incubi diventano sogni! Esplodo in un potentissimo orgasmo sul mio ventre, con schizzi ripetuti che bagnano anche il piede di Kat, che nel frattempo aveva avuto un secondo orgasmo senza che nemmeno la toccassi.
Si sdraia accanto a me, posandomi la testa sul petto: restiamo in quella posizione per un po', poi decidiamo di andare. Doccia, ci vestiamo e usciamo dalla palestra; mentre andiamo verso la macchina, Kat mi guarda e mi dice:
"Potrebbe diventare un gioco da fare ogni tanto, che dici?!"
"Perché no....in fondo non è stato tanto doloroso?!" scherzo facendole notare la mia faccia e la sua.
Ridiamo di gusto. Nelle ultime settimane andare a dormire era diventato un momento di angoscia; ora non vedo l'ora di mettermi a letto, con la mia ragazza accanto, e poter riposare. L'incubo è finito....e un meraviglioso sogno è appena cominciato.

scritto il
2024-05-22
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