Mistress per un giorno

di
genere
prime esperienze

Mi chiamo Alice, ho 20 anni e sono una studentessa universitaria...decisamente diversa dall'Alice del precedente racconto: voglio raccontare, a distanza di un anno, di come ho scoperto quanto possa essere piacevole dominare il mio partner.

Prima di tutto, ci terrei a precisare una cosa: credo che ogni persona debba essere rispettata a prescindere dai gusti sessuali...pertanto, se il racconto non dovesse interessare, a mio parere si potrebbe tranquillamente passare oltre senza lasciare commenti di cattivo gusto.

Tutto è iniziato pochi mesi fa. Come spesso accade ancora adesso, una sera mi trovavo in un parcheggio isolato con il mio partner per concederci qualche coccola e un film, ma non solo. Mi diverte provocarlo, osservarlo mentre cerca di ignorare le mie attenzioni finché non ne può più...iniziare sfiorandogli una mano, poi accarezzargli il petto e stampargli sulle labbra un casto bacio. Lui invece preferisce accarezzare i miei capelli scuri e liscissimi, o far scorrere le dita sulle mie curve, prima sulla mia vita stretta, e poi sulla mia terza di seno morbida e soda allo stesso tempo, fino a disegnarla quasi perfettamente.
Eppure quella sera ho provato un piacere perverso nel sedermi a cavalcioni sulle sue gambe e iniziare a baciarlo con passione mentre gli immobilizzavo le mani. Ho scostato un pochino la minigonna perché potesse capire che sotto non indossavo nulla, e ho iniziato a strusciarmi lentamente sul suo pacco, che cresceva visibilmente. Ho lasciato che toccasse con un paio di dita la mia figa fradicia di umori. "Da bravo, adesso leccale..." ho sussurrato, mentre gli riportavo la mano verso le sue labbra e aspettavo di vederlo avvolgere le dita con la lingua per gustarmi. Con una mano ho sbottonato dolcemente i suoi jeans e gli ho abbassato i boxer quanto basta per poter scoprire il suo grosso cazzo. Mi sono sollevata, e, dopo una breve pausa, ho inserito la cappella tra le mie grandi labbra bagnate di umori. Sono scesa molto lentamente sul suo pene per godermi ogni istante di quella profonda penetrazione mentre l'asta scompariva dentro di me, aprendomi completamente. L'ho cavalcato per pochi minuti, e mi sono fermata quando l'ho sentito a ansimare. Non volevo che venisse, non così. Ho ripreso a baciarlo, e mentre le nostre lingue si intrecciavano, ho portato una mano sul suo collo e ho iniziato a stringere prima delicatamente, poi un po' più forte. "Questa sera ti servirà una safe word. Spostati sui sedili posteriori e mettiti in ginocchio". Non ha risposto, ma ha obbedito senza esitare. Senza avvisarlo, ho iniziato a sculacciarlo, sempre più forte, e mi sono fermata solo quando l'ho visto completamente arrossato e bollente. Ho legato i suoi polsi con la sua cintura. Gli ho chiesto di mettersi a quattro zampe e di divaricare un pochino le cosce. Mi sono seduta accanto a lui, e ho iniziato a segarlo lentamente e occasionalmente a massaggiargli le palle. Mi ha lasciata fare anche quando mi ha vista estrarre dallo zaino del lubrificante. Ne ho spalmata solo una punta sull'indice, e ho iniziato a massaggiare il suo ano. Ha posto resistenza dimenandosi solo quando ho tentato di penetrarlo. L'ho sculacciato. "Rilassati, ti piacerà". Appena ho sentito il buchino più morbido e cedevole, ho iniziato a far scorrere il dito dentro di lui. L'ho inserito tutto, fino a toccare la prostata. Presa da un leggero sadismo, per rendere la penetrazione più fastidiosa e allargarlo un po', ho ruotato il dito, l'ho estratto, e l'ho inserito di nuovo più volte con più decisione, mentre con l'altra mano continuavo a segare il cazzo sempre più gonfio. Credo abbia iniziato ad apprezzare nel momento in cui l'ho sentito venirmi incontro muovendo il bacino, per poi lasciarsi sfuggire qualche gemito di piacere. "Non ce la faccio più, devo venire..." "E va bene". Ho slegato i suoi polsi e si è alzato con uno scatto mentre io mi sono messa in ginocchio. "Apri bene la bocca che ti sborro in gola" "dai, riempi di sperma la tua troia". Ho tirato fuori la lingua mentre lui ha infilato ogni centimetro del suo cazzo dentro la mia bocca, fino a quasi soffocarmi. Ho sentito i suoi getti caldi riempirmi la gola e il suo respiro diventare sempre meno affannato mentre finiva di svuotarsi completamente. 

Per critiche costruttive (non insulti gratuiti), consigli per futuri racconti o qualche complimento (sempre molto apprezzati):
unforgivablesinner19@gmail.com
di
scritto il
2024-05-28
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