In segreto
di
Kalos
genere
confessioni
Molti anni fa, ero impiegato come assistente alle autonomie, presso un centro che raccoglieva disabili lievi. Il mio compito era accompagnarli in bagno, lavarli e riaccompagnarli in classe. Erano mansioni che facevo in automatico, senza alcun imbarazzo o timore. Le cose cambiarono quando al centro entrò Beatrice, una ragazza autistica, sovrappeso e che non poteva parlare. Un giorno accompagnandola in bagno le cambiai il pannolone e con guanti di lattice e un panno mi impegnai a detergere anche l'ano. Notai però che Beatrice faceva di tutto per indietreggiare e così essere penetrata dalle mie dita. Voleva fare dentro e fuori con aria libidinosa... Aveva persino la lingua in fuori. Quella notte non dormi, non riuscivo a togliermi dalla testa quella scena. Le mie dita dentro al culo e il suo godimento. Il mattino dopo ancora, e ancora per giorni. Fino ad un martedì, dove persi la testa. Sostituì il pannolone e lavai bene le sue parti intime, poi mi sedetti sul wc, il mio cazzo durissimo e grosso e presi Beatrice fino infondo. La sbattei col cazzo nel culo, ancora e ancora fino a sborrarle dentro mentre anche lei colava di piacere.
6
voti
voti
valutazione
1.8
1.8
commenti dei lettori al racconto erotico