Un drink in centro (storia interattiva)
di
SweetLovingKitty
genere
etero
Sono una di quelle persone che amano mangiare a piccoli morsi, affondare i denti nei frutti e succhiare via la polpa lentamente.
Non ti aspettare, quindi, di trovare pornografia immediatamente appagante nei miei scritti, non sempre almeno.
Piuttosto voglio portarti in un viaggio alla scoperta del mio e del tuo erotismo, che scavalchi spazio e tempo permettendoci di incontrarci tra una prosa e un'altra per vivere un momento solo nostro.
Ti sei mai reso conto di quanto erotismo sia intrisa la vita di tutti i giorni? Non ci credi? Portami a bere qualcosa allora.
Stavo pensando a qualcosa in centro città, in quel bar lì, in piazza; quello con quella bella visuale e con i tavolini all'aperto.
Credo che mi vestirò in modo leggero: una gonna di jeans semplice ed aderente e un top bianco, dei sandali ai piedi e... poi vedrai cos'altro.
La prima cosa che mi colpisce, appena seduti uno di fronte all'altra è il cielo del tramonto, tendente al rosso intenso che abbraccia le nuvole piene e tondeggianti. L'aria intorno è intrisa del profumo dei fiori estivi e come in una danza sensuale entra ed esce dalle mie narici e i miei muscoli si rilassano, abbandonandosi a quel ritmo.
Basterebbe questo per provare la mia tesi iniziale ma se ancora non sei soddisfatto, continuiamo; anche perché ho la gola arsa a forza di parlare e ho bisogno di qualcosa di alcolico per sciogliermi.
Intanto dimmi, ti piace come sono vestita? Se ti sporgi un po' sentirai la crema profumata e il profumo che ho messo solo per te.
I capelli li ho lasciati sciolti ma è una scelta strategica, poiché voglio che si muovano sinuosi ogni volta che riderò alle tue battute, incorniciando il collo.
Spero, così, che tu immagini di morderlo piano, mentre mi tiri i capelli da dietro...
Oh, finalmente è arrivato il mio cocktail, dicevamo? Beh, intanto che cerco di ricordare succhierò piano dalla cannuccia, muovendo lentamente le labbra e guardandoti negli occhi.
È una sfida, non distorgliere lo sguardo.
Riesci a cogliere il desiderio nello sfondo dei miei occhi? Non vedo l'ora di imprimerlo anche nei tuoi. Ma intanto, parlami di te, della tua vita, delle tue passioni. Io ti ascolto rapita, con la testa poggiata sulla mano e il busto leggermente sporto verso di te.
Preso come sei dal discorso non ti sei reso conto che dalla posizione puoi avere una vista perfetta del mio décolleté, bianco e tondo, con i capezzoli ritti e con tanta voglia di prendere le tue mani e appoggiarle sul seno.
Vorrei che lo stringessi piano, che lo baciassi e lo mordessi un po'.
Io amo le mani maschili, ogni volta che ne vedo di belle mi immagino distesa con le cosce dischiuse, mentre il proprietario inserisce lentamente le dita nella mia fessura rosa.
Sono vergine, credo ti ricorderai, quindi non ce ne entrerebbero più di due ma ti prometto che un giorno sarò tua e allora potrai inserire ben altro.
Non vedo l'ora, davvero.
Il pensiero mi crea un pizzicore tra le cosce, sotto agli slip di pizzo bianco, e sono costretta a strisciarle tra loro per alleviarlo un po'.
Forse toccarti sarebbe più efficace, però.
Se avvicini di poco le mani sarò qui ad accarezzarle, a tracciare dei cerchi invisibili che scendono fino all'avambraccio.
Vorrei che con queste tue braccia mi stringessi forte, fino a farmi mancare l'aria.
Tutto questo mentre continuo a guardarti, come adesso, negli occhi.
Anche se tu alterni gli sguardi con delle piccole occhiate al mio seno, vorrei sapere a cosa stai pensando...
Ora che so che hai visto perfettamente le mie piccole rotondità mi chiedo se sia bastato per creare al centro dei tuoi pantaloni quell'adorabile bozzo che è il mio premio.
Se è così mi farebbe piacere sentirlo, magari mentre paghiamo. Il bar è affolato e casualmente potresti fare aderire la mia schiena al tuo petto così da provocarmi un piccolo gemito, impercettibile agli altri ma non a te che mi sei così vicino.
-A presto, Kitty
Qualsiasi feedback è apprezzato, voglio sapere cosa ne pensi e se ti è piaciuto.
Ci vediamo alla prossima fantasia.
Non ti aspettare, quindi, di trovare pornografia immediatamente appagante nei miei scritti, non sempre almeno.
Piuttosto voglio portarti in un viaggio alla scoperta del mio e del tuo erotismo, che scavalchi spazio e tempo permettendoci di incontrarci tra una prosa e un'altra per vivere un momento solo nostro.
Ti sei mai reso conto di quanto erotismo sia intrisa la vita di tutti i giorni? Non ci credi? Portami a bere qualcosa allora.
Stavo pensando a qualcosa in centro città, in quel bar lì, in piazza; quello con quella bella visuale e con i tavolini all'aperto.
Credo che mi vestirò in modo leggero: una gonna di jeans semplice ed aderente e un top bianco, dei sandali ai piedi e... poi vedrai cos'altro.
La prima cosa che mi colpisce, appena seduti uno di fronte all'altra è il cielo del tramonto, tendente al rosso intenso che abbraccia le nuvole piene e tondeggianti. L'aria intorno è intrisa del profumo dei fiori estivi e come in una danza sensuale entra ed esce dalle mie narici e i miei muscoli si rilassano, abbandonandosi a quel ritmo.
Basterebbe questo per provare la mia tesi iniziale ma se ancora non sei soddisfatto, continuiamo; anche perché ho la gola arsa a forza di parlare e ho bisogno di qualcosa di alcolico per sciogliermi.
Intanto dimmi, ti piace come sono vestita? Se ti sporgi un po' sentirai la crema profumata e il profumo che ho messo solo per te.
I capelli li ho lasciati sciolti ma è una scelta strategica, poiché voglio che si muovano sinuosi ogni volta che riderò alle tue battute, incorniciando il collo.
Spero, così, che tu immagini di morderlo piano, mentre mi tiri i capelli da dietro...
Oh, finalmente è arrivato il mio cocktail, dicevamo? Beh, intanto che cerco di ricordare succhierò piano dalla cannuccia, muovendo lentamente le labbra e guardandoti negli occhi.
È una sfida, non distorgliere lo sguardo.
Riesci a cogliere il desiderio nello sfondo dei miei occhi? Non vedo l'ora di imprimerlo anche nei tuoi. Ma intanto, parlami di te, della tua vita, delle tue passioni. Io ti ascolto rapita, con la testa poggiata sulla mano e il busto leggermente sporto verso di te.
Preso come sei dal discorso non ti sei reso conto che dalla posizione puoi avere una vista perfetta del mio décolleté, bianco e tondo, con i capezzoli ritti e con tanta voglia di prendere le tue mani e appoggiarle sul seno.
Vorrei che lo stringessi piano, che lo baciassi e lo mordessi un po'.
Io amo le mani maschili, ogni volta che ne vedo di belle mi immagino distesa con le cosce dischiuse, mentre il proprietario inserisce lentamente le dita nella mia fessura rosa.
Sono vergine, credo ti ricorderai, quindi non ce ne entrerebbero più di due ma ti prometto che un giorno sarò tua e allora potrai inserire ben altro.
Non vedo l'ora, davvero.
Il pensiero mi crea un pizzicore tra le cosce, sotto agli slip di pizzo bianco, e sono costretta a strisciarle tra loro per alleviarlo un po'.
Forse toccarti sarebbe più efficace, però.
Se avvicini di poco le mani sarò qui ad accarezzarle, a tracciare dei cerchi invisibili che scendono fino all'avambraccio.
Vorrei che con queste tue braccia mi stringessi forte, fino a farmi mancare l'aria.
Tutto questo mentre continuo a guardarti, come adesso, negli occhi.
Anche se tu alterni gli sguardi con delle piccole occhiate al mio seno, vorrei sapere a cosa stai pensando...
Ora che so che hai visto perfettamente le mie piccole rotondità mi chiedo se sia bastato per creare al centro dei tuoi pantaloni quell'adorabile bozzo che è il mio premio.
Se è così mi farebbe piacere sentirlo, magari mentre paghiamo. Il bar è affolato e casualmente potresti fare aderire la mia schiena al tuo petto così da provocarmi un piccolo gemito, impercettibile agli altri ma non a te che mi sei così vicino.
-A presto, Kitty
Qualsiasi feedback è apprezzato, voglio sapere cosa ne pensi e se ti è piaciuto.
Ci vediamo alla prossima fantasia.
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