Storie di una ex prostituta
di
Tatia40
genere
confessioni
Ciao a tutti mi chiamo Tatiana e sono Romena e ho 40 anni, vivo in Italia da quando avevo 17 anni.Sono arrivata in Italia e sono finita per strada, costretta inizialmente a fare "la vita" e poi una volta libera ho continuato per un po' per scelta personale, oggi faccio altro bella vita. Vi racconterò di una situazione che mi successe nella parte dove lo facevo ormai per scelta. Un giorno come tanti aspettavo che qualcuno richiedesse i miei servizi fermandosi di fronte a me, disponevo già del mio appartamento dove ogni tanto portavo anche alcuni clienti, ad un certo punto si ferma una macchina di fronte a me, guidata da un ragazzo sui 25 anni, carino, con gli occhiali.Mi fece stupire che un ragazzo così carino e giovane si fermasse da una prostituta, anche se a quei tempi ero molto carina, belle gambe, un bel lato B, capelli biondi occhi azzurri, e una terza di seno, pelle liscia e bianca, un fisico bello affusolato e atletico, nonostante questo erano pochi i giovani, e di quei pochi erano veramente bruttarelli. Lui era carino, mi chiese se potevamo salire nel mio appartamento e il prezzo per stare con lui il pomeriggio, gli risposi e insieme ci recammo nel mio appartamento. Durante il viaggio rompemmo un po' il ghiaccio, ma capì fin da subito dai suoi racconti che non riusciva ad avere rapporti con le ragazze, ma non capi quale era il vero problema.Una volta in casa, gli dissi di sedersi sul divano e di spogliarsi, mentre io mio spogliavo di quel poco che avevo addosso di fronte a lui, aveva tolto tutto tranne i pantaloni, e mentre mi spogliai vidi un vistosi rigonfiamento crescere nei suoi pantaloni. Mi chinai di fronte a lui e gli slacciai i pantaloni, facendoli scivolare giù insieme alle mutande, nel calarli mi ritrovai di fronte al viso tipo molla un cazzo di dimensioni veramente enormi, fino a quel momento mai visto un membro così. Era lungo un ventina di cm ma aveva un diametro esagerato, tipo lattina dei pelati, era veramente impressionante quanto fosse duro e imponente. In quell'istante capi subito quale era il suo problema, e in quel momento era anche il mio, anzi avevo due problemi: non avevo preservativo così grandi e secondo non da poco era sicura di scopare un cazzo del genere, non ero mai stata molto larga di natura.
Lui mi vide perplessa e bloccata e fece cenno di ritirasi su i pantaloni come per andarsene perché aveva capito che non avrei accettato . Con la mano gli bloccai i pantaloni, lui mi guardo come dire "sul serio", io annui con il capo e comincia a leccargli la cappella, piano piano, lo senti rilassarsi, piano piano leccavo quel cazzo imponente su tutta la sua asta, leccando e succhiando anche le palle per poi risalire fino alla cappella, apri bene la bocca e mi misi la cappella a stento in bocca, di più non entrava. Senti la sua mano adagiarsi sulla mia testa, e la senti spingere verso il basso, mi sentivo soffocare da quel cappellone duro e mi tirai indietro sputandogli sulla cappella, con la mano cominciai a segarlo per bene, a quel punto per mio stupore mi accorsi di essere un lago in mezzo alle gambe, non capivo cosa mi stesse succedendo, presa dal momento sali sopra di lui e con una mano puntai il suo enorme cazzo nella mia stretta e bagnata figa, piano piano entro la punta, lo sentivo scivolare lentamente dentro mentre la figa si apriva esageratamente, e provavo un dolore misto godimento. Una volta entrato comincia a salire e a scendere prima piano poi forte sue giù e in pochi colpi abbi un orgasmo enorme da farmi tremare le gambe. Lui mi guardò e mi disse che era il giorno più bello della sua vita, io ricominciai a salire e scendere sul suo cazzo e tenevo d'occhio la sua espressione, capi dopo poco che stava per venire, e scesi da sopra il suo cazzo e me lo misi in mezzo alle tette, a fatica gli praticavo una spagnola aiutandomi con le mani e la lingua. Ad un tratto senti il suo cazzo irrigidirsi e esplose in una sborrata vigorosa sul mio viso e sulla mia faccia, a quel punto mi ripresi dal mio stato, e capì che avevo veramente superato il limite,senza protezioni per entrambi.Ci ripulimmo e con poche parole ci salutammo, da quel giorno non lo rividi mai più, non ricordo neanche il suo nome, e non trovai mai più un cazzo del genere.
Lui mi vide perplessa e bloccata e fece cenno di ritirasi su i pantaloni come per andarsene perché aveva capito che non avrei accettato . Con la mano gli bloccai i pantaloni, lui mi guardo come dire "sul serio", io annui con il capo e comincia a leccargli la cappella, piano piano, lo senti rilassarsi, piano piano leccavo quel cazzo imponente su tutta la sua asta, leccando e succhiando anche le palle per poi risalire fino alla cappella, apri bene la bocca e mi misi la cappella a stento in bocca, di più non entrava. Senti la sua mano adagiarsi sulla mia testa, e la senti spingere verso il basso, mi sentivo soffocare da quel cappellone duro e mi tirai indietro sputandogli sulla cappella, con la mano cominciai a segarlo per bene, a quel punto per mio stupore mi accorsi di essere un lago in mezzo alle gambe, non capivo cosa mi stesse succedendo, presa dal momento sali sopra di lui e con una mano puntai il suo enorme cazzo nella mia stretta e bagnata figa, piano piano entro la punta, lo sentivo scivolare lentamente dentro mentre la figa si apriva esageratamente, e provavo un dolore misto godimento. Una volta entrato comincia a salire e a scendere prima piano poi forte sue giù e in pochi colpi abbi un orgasmo enorme da farmi tremare le gambe. Lui mi guardò e mi disse che era il giorno più bello della sua vita, io ricominciai a salire e scendere sul suo cazzo e tenevo d'occhio la sua espressione, capi dopo poco che stava per venire, e scesi da sopra il suo cazzo e me lo misi in mezzo alle tette, a fatica gli praticavo una spagnola aiutandomi con le mani e la lingua. Ad un tratto senti il suo cazzo irrigidirsi e esplose in una sborrata vigorosa sul mio viso e sulla mia faccia, a quel punto mi ripresi dal mio stato, e capì che avevo veramente superato il limite,senza protezioni per entrambi.Ci ripulimmo e con poche parole ci salutammo, da quel giorno non lo rividi mai più, non ricordo neanche il suo nome, e non trovai mai più un cazzo del genere.
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