La sconosciuta
di
Tu sai
genere
sentimentali
Non sono io lo sconosciuto.
Tu sai tutto di me.
Mi supplicasti "Scopami!"
Ti promisi ti avrei violato il culo.
Per questo venni a cercare quella donna e mi imbarcai al porto di Ripetta.
Ma tu mi facesti inseguire una ragazza fin sulla Cupola del Brunelleschi.
Una volta lassù, persi l'equilibrio, per le vertigini caddi oltre il parapetto, rimasi sospeso nel vuoto, aggrappato ad una corda.
Il rasoio di Occam è più tagliente della mia ironia, e quella corda non sopravvisse alla sua lama.
Rovinai sul selciato lì in basso, sul basolato di Piazza dell'Onestà: volevo aprirti il culo, ma fu il mio petto a sfondarsi, il mio cuore esposto.
Mi ero offerto di raggiungerti nel deserto del tuo animo: mi imbarcai al porto di Ripetta per questo, ma tu mi portasti di nuovo lassù, sulla Cupola del Brunelleschi.
Tutto quanto dovevo dirti senza il filtro della razionalità, della maturità e del senso del ridicolo, te l'ho detto un'altra volta ancora...e attenta, tesoro, c'è un refuso: "peletti", non "paletti", che son certo i tuoi stinchi non sono così ispidi.
Tu sai tutto di me.
Mi supplicasti "Scopami!"
Ti promisi ti avrei violato il culo.
Per questo venni a cercare quella donna e mi imbarcai al porto di Ripetta.
Ma tu mi facesti inseguire una ragazza fin sulla Cupola del Brunelleschi.
Una volta lassù, persi l'equilibrio, per le vertigini caddi oltre il parapetto, rimasi sospeso nel vuoto, aggrappato ad una corda.
Il rasoio di Occam è più tagliente della mia ironia, e quella corda non sopravvisse alla sua lama.
Rovinai sul selciato lì in basso, sul basolato di Piazza dell'Onestà: volevo aprirti il culo, ma fu il mio petto a sfondarsi, il mio cuore esposto.
Mi ero offerto di raggiungerti nel deserto del tuo animo: mi imbarcai al porto di Ripetta per questo, ma tu mi portasti di nuovo lassù, sulla Cupola del Brunelleschi.
Tutto quanto dovevo dirti senza il filtro della razionalità, della maturità e del senso del ridicolo, te l'ho detto un'altra volta ancora...e attenta, tesoro, c'è un refuso: "peletti", non "paletti", che son certo i tuoi stinchi non sono così ispidi.
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Commenti dei lettori al racconto erotico