La sconosciuta

di
genere
sentimentali

Non sono io lo sconosciuto.
Tu sai tutto di me.

Mi supplicasti "Scopami!"
Ti promisi ti avrei violato il culo.

Per questo venni a cercare quella donna e mi imbarcai al porto di Ripetta.
Ma tu mi facesti inseguire una ragazza fin sulla Cupola del Brunelleschi.
Una volta lassù, persi l'equilibrio, per le vertigini caddi oltre il parapetto, rimasi sospeso nel vuoto, aggrappato ad una corda.
Il rasoio di Occam è più tagliente della mia ironia, e quella corda non sopravvisse alla sua lama.
Rovinai sul selciato lì in basso, sul basolato di Piazza dell'Onestà: volevo aprirti il culo, ma fu il mio petto a sfondarsi, il mio cuore esposto.

Mi ero offerto di raggiungerti nel deserto del tuo animo: mi imbarcai al porto di Ripetta per questo, ma tu mi portasti di nuovo lassù, sulla Cupola del Brunelleschi.

Tutto quanto dovevo dirti senza il filtro della razionalità, della maturità e del senso del ridicolo, te l'ho detto un'altra volta ancora...e attenta, tesoro, c'è un refuso: "peletti", non "paletti", che son certo i tuoi stinchi non sono così ispidi.
di
scritto il
2024-06-19
9 8 2
visite
1 5
voti
valutazione
4.4
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.