Avventura con un senzatetto

Sono Isy, ho 35 anni, lavoro come segretaria presso un famoso studio legale.
Ho capelli castani lunghi e mossi, occhi verdi, labbra sottili, glutei sodi e gambe tornite. Sono sposata con Andrejs, un promoter di integratori alimentari. A causa del suo lavoro, mio marito è sempre in viaggio. In questo periodo, lui si trova all'estero per promuovere nuovi prodotti. Io sono a casa, da sola. Venuto a sapere della assenza di mio marito, un collega mi invita a cena in un night club. Ma io rifiuto il suo invito.
Decido di dedicare i mio tempo libero a fare volontariato. Dopo cena, io ed altri volontari giriamo per le vie della città, distribuendo pasti, acqua e coperte ai senza fissa dimora. Trai i senzatetto vi sono i disadattati, i malati, gli schizofrenici e molte persone sfortunate rimaste senza lavoro e senza amici. Fra questi ultimi vi è Gian. Quando incrocio per la prima volta il suo sguardo sono stata rapita dall’intensità dei suoi occhi scuri. Il viso ricoperto da una foltissima barba non mi impedisce di notare i suoi lineamenti aggraziati. Inizio a parlare con lui e sono curiosa di conoscere la sua storia. Gian è nato da una famiglia povera. Facendo molti lavoretti è riuscito a guadagnare abbastanza per completare gli studi e laurearsi in
materie sanitarie. Tuttavia, avendo più di 40 anni, nessun datore di lavoro vuole assumerlo. Quindi, è finito per le strade a chiedere l' elemosina ai passanti.
Il mio stipendio mi consente di essere indipendente. Io e mio marito abbiamo preso in affitto un appartamento piccolo ma confortevole e invito Gian a venire da me a prendere un tè caldo. Gian non è abituato alle gentilezze e ho dovuto insistere ma, alla fine, lo ho convinto. Tra l’altro noto che la sua corporatura è simile a quella di mio marito.
Potrei regalare a Gian alcuni abiti che Andrejs non indossa più. Suona alla porta, apro e faccio entrare quel senzatetto gentile e distinto. Mentre prendiamo il tè sento il suo odore pungente e senza pensarci lo invito ad andare nel mio bagno per farsi una doccia calda. Prima che possa replicare gli porgo indumenti puliti ed appena stirati. Gian non può dire di no e scivola verso la doccia. Mentre attendo che finisca sento una voce aggraziata provenire dal bagno. Gian sta cantando ed è davvero bravo. Sento l’acqua della doccia che si interrompe e mi ricordo che non gli ho dato l’accappatoio. Mi viene una idea eccitante. Mi tolgo la gonna e la maglietta e corro in bagno. Lo trovo davanti a me, completamente nudo gocciolante ed eccitato. Infatti Gian ha un erezione improvvisa, appena mi vede. Diventa rosso e mi porge la mano implorandomi con lo sguardo di passargli in fretta l’accappatoio in modo da coprire il suo imbarazzo. Io invece mi dirigo verso di lui e prendo il suo membro fra le mie mani. In silenzio mi siedo davanti a lui ed inizio a masturbarlo lentamente. Il suo pene diventa rosso, mentre la mia lingua preme sul suo glande. Gian con un grido di eccitazione mi tira sù, mi abbraccia e mi bacia sulla bocca. Poi mi mette spalle al muro, solleva una mia gamba e introduce il suo pene dentro la mia vagina. Mentre spinge dentro di me, io e Gian ci baciamo appassionatamente. Lui probabilmente aveva anni di arretrati ma anch’io non facevo sesso da tanto tempo. Gian mi fa venire così tante volte che ho perso il conto. Infine, affondando per l' ultima volta dentro di me, viene anche lui. Sento il suo sperma riempire la mia vagina. Ci baciamo ancora una volta, poi io gli lascio i vestiti in bagno e vado in cucina a preparagli qualcosa da mangiare. Ma non ho il tempo di cucinare perché un messaggio da mio marito, mi avverte che sta per rientrare a casa. Con dispiacere, dico a Gian che se ne deve andare perché sta arrivando mio marito.
Gian capisce subito la situazione, mi ringrazia e dopo avermi baciato sulla bocca,
esce da casa mia. Forse inviterò ancora Gian oppure no. In ogni caso è stata una esperienza eccitante che rifarei sicuramente ed ho fatto felice un senzatetto.