L’amante fortunato prima parte
di
Andrea Lupo
genere
trio
Ero a Bali da 1 settimana a trovare N. , una donna indonesiana conosciuta su un sito di incontri online . Sposata con un uomo americano da 10 anni , molto più vecchio di lei e con cui aveva ormai pochissimi rapporti sessuali.
Fisicamente molto sexy , piccola ma con una terza di seno molto sodo e un culo a mandolino spettacolare . Viso e occhi non riuscivano a nascondere una gran voglia di fare sesso non appena si poteva .
Il massimo era uno splendido “ camel toe” che esibiva molto spesso con orgoglio in fouseaux aderenti .
Ovunque andassimo sull’ isola vedevo gli sguardi affamati degli uomini e le occhiatacce delle donne gelose di cotanta femminilità.
Lasciava il marito a dormire in albergo la mattina presto e veniva in camera mia a farsi scopare per un oretta prima di fare la mogliettina fedele in spiaggia fino alle 14 quando tornava da me per il secondo round.
Avevo capito che le piaceva moltissimo farsela leccare quindi non appena entrava in camera la facevo mettere a 90 sul letto e abbassandole con violenza fouseaux e tanga sulle ginocchia le infilavo la lingua nel culo e nella fica facendola venire a raffica tra urla incontrollate e umori vaginali mai visti.
Quando proprio era sfinita la giravo di lato per poterla vedere in faccia quando lo infilavo in quella fichetta tanto gonfia quanto stretta e piena di umori cremosi.
I giorni passavano in questo modo con interessanti varianti di orari e posizioni ma la vedevo diventare sempre piú porca ed esigente ; evidentemente si era aperto il vaso di Pandora delle fantasie sessuali dopo anni di routine saltuaria con il marito .
Così un giorno le propongo di fare una cosa a tre con E . la sua migliore amica : fisicamente molto simile a lei ma decisamente più esperta con gli uomini visto che la incontravamo ogni volta con un turista diverso da quello precedente .
Mi dice che secondo lei la sua amica è bisex ma non ne è così sicura quindi mi propone di lasciarle il tempo per iniziare e poi entrare in camera se vedo che è riuscita a metterle le mani addosso.
La mia camera era affacciata su una piscina con altre camere ai lati con una gran finestra a fianco alla porta di ingresso quindi era facile sbirciare da fuori senza dover entrare prima del dovuto .
Alle 14 del giorno dopo io N. ed E. ci vediamo da me per pranzo e io mi allontano con una scusa .
Torno dopo 1 oretta e buttando l’occhio dalla finestra non credo ai miei occhi : E. é alla pecorina sul letto ed N. è in piedi di fronte a lei con le gambe aperte .
Con una mano la tiene per i capelli strusciandole la fica sulla faccia e con l altra la frusta sul culo con una cinghia .
É talmente eccitata che sembra le stia pisciando in faccia .
Istantaneamente ho il cazzo durissimo ma non so se entrare o masturbarmi lì fuori godendomi la scena .
Fisicamente molto sexy , piccola ma con una terza di seno molto sodo e un culo a mandolino spettacolare . Viso e occhi non riuscivano a nascondere una gran voglia di fare sesso non appena si poteva .
Il massimo era uno splendido “ camel toe” che esibiva molto spesso con orgoglio in fouseaux aderenti .
Ovunque andassimo sull’ isola vedevo gli sguardi affamati degli uomini e le occhiatacce delle donne gelose di cotanta femminilità.
Lasciava il marito a dormire in albergo la mattina presto e veniva in camera mia a farsi scopare per un oretta prima di fare la mogliettina fedele in spiaggia fino alle 14 quando tornava da me per il secondo round.
Avevo capito che le piaceva moltissimo farsela leccare quindi non appena entrava in camera la facevo mettere a 90 sul letto e abbassandole con violenza fouseaux e tanga sulle ginocchia le infilavo la lingua nel culo e nella fica facendola venire a raffica tra urla incontrollate e umori vaginali mai visti.
Quando proprio era sfinita la giravo di lato per poterla vedere in faccia quando lo infilavo in quella fichetta tanto gonfia quanto stretta e piena di umori cremosi.
I giorni passavano in questo modo con interessanti varianti di orari e posizioni ma la vedevo diventare sempre piú porca ed esigente ; evidentemente si era aperto il vaso di Pandora delle fantasie sessuali dopo anni di routine saltuaria con il marito .
Così un giorno le propongo di fare una cosa a tre con E . la sua migliore amica : fisicamente molto simile a lei ma decisamente più esperta con gli uomini visto che la incontravamo ogni volta con un turista diverso da quello precedente .
Mi dice che secondo lei la sua amica è bisex ma non ne è così sicura quindi mi propone di lasciarle il tempo per iniziare e poi entrare in camera se vedo che è riuscita a metterle le mani addosso.
La mia camera era affacciata su una piscina con altre camere ai lati con una gran finestra a fianco alla porta di ingresso quindi era facile sbirciare da fuori senza dover entrare prima del dovuto .
Alle 14 del giorno dopo io N. ed E. ci vediamo da me per pranzo e io mi allontano con una scusa .
Torno dopo 1 oretta e buttando l’occhio dalla finestra non credo ai miei occhi : E. é alla pecorina sul letto ed N. è in piedi di fronte a lei con le gambe aperte .
Con una mano la tiene per i capelli strusciandole la fica sulla faccia e con l altra la frusta sul culo con una cinghia .
É talmente eccitata che sembra le stia pisciando in faccia .
Istantaneamente ho il cazzo durissimo ma non so se entrare o masturbarmi lì fuori godendomi la scena .
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