La Portiera (seconda parte)

di
genere
dominazione

Ora i cm che avevo dentro la mia pancia erano almeno un trentina, ma l’ano mi tirava tantissimo per la larghezza mostruosa di quell’immenso palo. Era tutto davvero incredibile quello che ci stava succedendo, ci stavano scopando entrambi e anzi, mia moglie stava subendo una lezione che non si sarebbe mai aspettata da quei due che dimostravano un interesse per me che lei mai avrebbe potuto prevedere. Ma a quel punto il padre mi fece alzare, senza venire, e, come niente fosse, la richiamò per scoparsela in fica, mentre il figlio “Ti sistemerà il culo ricacciandoti dentro il prolasso!” insomma ripresero il progetto iniziale di scoparsi lei mentre io li guardavo! Erano davvero troppo imprevedibili e mi convenne accettare tutti i loro desideri perché mi facevano parecchia paura e non sapevo come sarebbe finita quella incredibile situazione. Lei senza più fiatare, finalmente domata, si era adagiata sul membro gigante che le penetrò la fica non senza qualche difficoltà… lo spettacolo era semplicemente incredibile, perché aveva la fica talmente dilatata che strozzava in parte il prolasso che le pendeva dall’ano, un’immagine incredibile che probabilmente avrebbe fatto vomitare qualsiasi persona normale (ammesso che ne esistano ancora…), a maggior ragione se si fosse trattato della propria moglie, ma che invece eccitava la mia perversione e mi faceva impazzire! E lei gemeva imprecando e chiamandolo “Bastardo!” e aggiungendo rabbiosa: “Mi hai rovinata!” ma confermando che mai in vita sua era stata impalata in quel modo e mai aveva goduto tanto, nonostante le facesse molto male davanti e di dietro! Intanto il figlio era di nuovo eretto e si mise dietro di lei, posizionando la sua gran cappella in corrispondenza del buco del moncone di retto e spingendo forte, strappandole un altro grido di dolore: “Ahiiii, mi state scassando, mi state rompendo tutta! Però mi piace, scopatemi più forte vi prego!” mentre dal retto colava un umore rossastro dall’odore forte… stava con le sue gambette aperte sul gigante che aveva sotto, per cercare di fare spazio più che potesse ai due enormi membri che non le davano tregua. Poi il figlio si sfilò ma stavolta il retto non fuoriuscì, forse perché gli umori che le colavano dal buco del culo ormai completamente deformato la lubrificavano a sufficienza. Dopo un po’, quanto “dopo” non so dire, assorto com’ero nella contemplazione di un tale impressionante ma straordinario spettacolo, il padre la fece alzare e girare, poi la fece rimettere sul cazzone con la fica e ordinò al figlio di infilarglielo pure lui… in fica! “N…no vi prego, mi state distruggendo, mi sfonderete tutta…no, no… sì…no…sì…ohooooo” Ormai la mia mogliettina era talmente dilatata pure davanti che quando le vennero dentro, mentre lei li implorava di non farlo perché non era protetta da un anticoncezionale, però allo stesso tempo inclinandosi in modo da farsi riempire da ogni goccia di sperma, facendola alzare, oltre che pisciare sborra, aveva l’utero che le fuoriusciva davanti e ancora il retto di dietro! Era sconvolta e tutta sporca tra sborra e merda… “ma mai ho goduto così tanto in vita mia…”, e si lasciò andare sul divano come svenuta, e lì rimase per quasi due ore! E a quel punto, visto che non avevano perso né l’erezione né la voglia di fare altri danni, si rivolsero a me inculandomi in tutti i modi, al punto di infilarmelo dentro insieme e sfondandomi completamente come avevano fatto con mia moglie (e facendomi prolassare quasi come lei)… vi sembrerà incredibile ma l’essere stato completamente in loro potere in quella maniera fu un’esperienza che finalmente diede una vera direzione alla mia vita, infatti da quella sera in poi la mia voglia di cazzo non ebbe più limiti!
“Ma dove siamo?” mormorò mia moglie risvegliandosi… “In macchina cara…ovviamente quella dataci dai nostri amici benzinai… hanno trattenuto la nostra per ripararla, “gratuitamente”, secondo il nostro patto!” e lei, ancora assonnata: “Mi hanno sfondata tutta, altro che gratuito!...”, “Sì ma hai goduto come quella gran troia che sei…”, “Oh sì… è stato incredibile… mi mancheranno quelle loro enormi nerchie!”, mi misi a ridere… “Perché ridi?”, “Ma perché, oltre a ripararci la macchina mi hanno fatto pure una proposta: se vogliamo possiamo lavorare per loro…” e lei tra il sorpreso e il contento: “Cosa? Ma davvero?”, “Sì: io collaborerei alle pompe e in officina e tu ti occuperesti del baretto che vogliono aprire, tipo un mini autogrill, che sistemeranno dove ci siamo incontrati stasera: faresti il caffè, cucineresti le brioches e puliresti i cessi, che sai già farlo bene! Ci darebbero uno stipendio regolare… ovviamente però tutto questo sarebbe poco più che una facciata, perché in realtà noi saremmo i loro schiavi sessuali ma non solo per loro, dovremmo sottostare a tutti i loro desideri anche per tutti quelli che loro vorranno… io e te saremmo sposati ma solo formalmente (ma ormai è così già da un bel po’, no?), in realtà disporrebbero di noi a loro piacimento, ogni volta che vorrebbero e per chiunque vorrebbero”… e lei ora ansiosa: “E tu? Cos’hai risposto??”, “Beh cara – dissi ridendo- tu dormivi in modo talmente profondo…”, “Sì ma cazzo: dimmi cos’hai risposto!!”, “Ho detto che va bene…iniziamo domattina alle 8.00” La troia esplose letteralmente di gioia: “Caro, amore mio… grazie… mi hai fatto felice, ora andiamo a casa che ho proprio bisogno di fare una doccia, sono talmente appiccicata…”, “Sì cara, pure io… non hai idea di quello che è avvenuto mentre dormivi… ma non preoccuparti: ti rifarai presto!”, e mi guardò stranita, poi iniziò a ridere…
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scritto il
2024-06-26
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