Un Giorno nel Buio: Le Confessioni di uno Schiavo Sadomaso - Parte II

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sadomaso

Pensavo che il mio tormento fosse giunto al termine, ma il mio aguzzino aveva altri piani. Il ventesimo giorno, quando credevo di essere finalmente libero, egli cambiò idea. Mi informò che sarei stato tenuto recluso per altre tre settimane, sottoponendomi a torture ancora più sadiche e cruente, ispirate alle sevizie dell'Inquisizione. Ogni giornata diventò un inferno senza fine.

Giorno 22: La Ruota della Tortura
Venni legato a una ruota di tortura, le mie membra tese fino al punto di rottura. Ogni giro della ruota strappava urla di dolore dalle mie labbra, mentre le articolazioni venivano spinte oltre i loro limiti naturali.

Giorno 23: La Culla di Giuda
Mi costrinsero a sedermi sulla "culla di Giuda", una struttura appuntita che penetrava lentamente nel mio corpo sotto il peso della gravità. Ogni minuto era un'agonia, ogni movimento un tormento senza fine.

Giorno 24: Il Tormento della Goccia
Mi incatenarono sotto una lenta goccia d'acqua che cadeva sulla mia fronte, causando un'irritazione insopportabile. Le ore passavano, trasformando la goccia in una tortura mentale e fisica.

Giorno 25: Lo Squassamento
Mi attaccarono a una corda e mi sollevarono in aria, solo per lasciarmi cadere bruscamente. Ogni caduta era un urto violento, ogni risalita una nuova promessa di dolore.

Giorno 26: La Strappata
Venni sottoposto alla strappata, una tortura in cui venivo tirato in due direzioni opposte. I muscoli e i tendini si tendevano al limite, il corpo minacciava di spezzarsi.

Giorno 27: La Vergine di Ferro
Mi rinchiusero in una replica della vergine di ferro, con punte che penetravano superficialmente nella mia carne. La paura di movimenti improvvisi mi teneva immobile, ogni respiro era un rischio.

Giorno 28: Il Tavolo dello Stiramento
Mi stesero su un tavolo di stiramento, allungando i miei arti fino a farli quasi uscire dalle loro articolazioni. Ogni millimetro di stiramento era una tortura intensa e prolungata.

Giorno 29: Il Cavallo Spagnolo
Fui costretto a sedermi sul cavallo spagnolo, una trave triangolare che infliggeva un dolore acuto e continuo. Ogni minuto sul cavallo era un'eternità di sofferenza.

Giorno 30: La Gabbia della Fame
Mi rinchiusero in una gabbia troppo piccola per muovermi, lasciandomi senza cibo per l'intera giornata. La fame divorava ogni pensiero, il corpo tremava per la debolezza.

Giorno 31: Il Tormento del Fuoco
Mi bruciarono con piccole fiamme e carboni ardenti, infliggendo ustioni dolorose. Ogni bruciatura lasciava cicatrici che mi ricordavano la mia sottomissione.

Giorno 32: La Frusta di Catene
Venni flagellato con una frusta fatta di catene, ogni colpo un esplosione di dolore metallico. La pelle si lacerava sotto la pressione delle catene, lasciandomi sanguinante e sofferente.

Giorno 33: La Gabbia delle Spine
Mi rinchiusero in una gabbia con pareti interne coperte di spine. Ogni tentativo di movimento causava lacerazioni e punture, lasciandomi prigioniero di un dolore continuo.

Giorno 34: La Tortura del Crivello
Mi coprirono di polvere irritante e mi costrinsero a stare sotto una rete che premeva sulla mia pelle. Ogni movimento era un grattare doloroso, ogni respiro una tortura.

Giorno 35: La Crocifissione Simulata
Mi inchiodarono le mani e i piedi a una croce di legno, lasciandomi appeso per ore. Il dolore dei chiodi e la tensione muscolare erano insopportabili, ogni secondo un inferno.

Giorno 36: La Torta della Fame
Venni obbligato a guardare cibo delizioso senza poterlo toccare, mentre la fame mi consumava. La tortura mentale si combinava con il dolore fisico della privazione.

Giorno 37: Il Pozzo dell'Acqua
Mi immersero ripetutamente in un pozzo d'acqua gelida, alternando momenti di soffocamento e respirazione. La sensazione di annegamento mi terrorizzava ogni volta.

Giorno 38: La Ruota dei Coltelli
Venni legato a una ruota con coltelli fissati alle estremità, che graffiavano la mia pelle ad ogni rotazione. Il sangue scorreva liberamente, ogni giro era una nuova ferita.

Giorno 39: La Gabbia della Morte
Mi rinchiusero in una gabbia con una piccola apertura per il cibo, troppo piccola per passare nulla di sostanzioso. La fame e la sete mi devastavano, la speranza si affievoliva.

Giorno 40: Il Letto di Chiodi
Fui costretto a giacere su un letto di chiodi, che penetravano nella mia pelle ad ogni movimento. La notte passò in un'agonia incessante, il corpo e la mente al limite della sopportazione.

Giorno 41: Il Tormento della Corda
Mi legarono con corde ruvidi, che tagliavano nella mia carne ad ogni movimento. Ogni nodo stretto era una nuova fonte di dolore, ogni respiro una lotta.

Giorno 42: La Liberazione (o quasi)
L'ultimo giorno arrivò finalmente. Ero un'ombra di me stesso, spezzato e sanguinante. Ma anche questa volta, la promessa di liberazione era una crudele illusione. Venni liberato solo per essere rinchiuso nuovamente nella mia cella, con un collare chiodato che penetrava nella mia carne, impedendomi di distendermi sul tavolaccio.

Le tre settimane successive erano un'inferno senza fine, una spirale discendente di dolore e umiliazione. Ero prigioniero del mio stesso desiderio, intrappolato in un ciclo di torture che sembrava non avere fine. La mia esistenza era ridotta a un susseguirsi di tormenti, ogni giorno un nuovo incubo da affrontare. Ero diventato un vero schiavo sadomaso, completamente annientato nel corpo e nello spirito.
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scritto il
2024-07-03
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