Infanzia Perversa

di
genere
incesti

Tutto ebbe inizio in un giorno di marzo, all'epoca vivevo i miei freschi 18 anni un'età forte e vigorosa. Io Marco, ero un ragazzo come tanti altri, il mio unico problema è l'eccessivo trasporto verso le donne, ed è proprio da lì che voglio raccontarvi la mia storia.
Una di quelle sere primaverili con un cielo pezzato di stelle, il vento che ti accarezza la pelle e la luna che illuminava il paesaggio dove mi sono ritrovato a passare il weekend, ovvero nella casa di campagna dove vivono i miei zii Artemio e Maria e la mia cuginetta Valeria. Mia cugina, poco più piccola di me, aveva un fascino irresistibile, forse per via della sua pelle olivastra, forse per i suoi occhi neri e penetranti o forse per il suo fisico già ben formato con la sua terza piena di seno, fatto sta che mi eccitava da impazzire ma è pur sempre mia cugina. Il pomeriggio passa in fretta e finalmente arriviamo alla cena con tanta carne, del buon vino rosso campagnolo e due risate ci accompagnano verso l'ora di andare a dormire. Così rimango solo nella mia stanza, metto il pigiama e sistematomi nel letto, prendo subito sonno. Nella tarda notte mi sveglio colto dalla sete, pian piano per non fare rumore mi dirigo verso la cucina. Udì a malapena dei piccoli gemiti provenire dalla camera da letto dei miei zii, rimasi bloccato per paura di essere scoperto, con il groppo in gola e con passi lentissimi tornai indietro verso la mia camera. Un mix di belle emozioni eccitanti mi riportò davanti alla porta della camera da letto e, chiaramente dai suoni, i miei zii stavano facendo sesso. Mi abbassai per guardare attraverso la serratura quanto stava accadendo in quella camera. Il buio della stanza non mi permetteva di vedere nulla, rimasi quindi ad ascoltare la loro eccitazione, i loro sospiri soffocati, poi un piccolo urlo di soddisfazione di mia zia che si stava gustando qualsiasi perversione si stesse celando in quella stanza. Avevo il mio membro in tiro, e proprio quando stavo per iniziare a masturbarmi, sentii Valeria stava per aprire la porta della sua stanza, così velocemente ritornai nella mia stanza per non farmi vedere. Nella fretta mi sono accorto che avevo lasciato la porta della mia camera socchiusa, mi apprestai a chiuderla ma poi vidi Valeria adiacente la porta della camera da letto che si masturbava da sopra il pigiama. Preso dall'eccitazione presi a segarmi il mio poderoso pene. Poco dopo anche Valeria tornò nella sua stanza. Ormai non resistevo più e rovesciai i miei copiosi getti di sperma nella foto di mia zia che trovai sopra la scrivania.

Spero che il racconto sia stato di vostro gradimento. In attesa del secondo auguro a tutti una buona lettura. Grazie!

di
scritto il
2024-07-08
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