Un'inculata tira l'altra . seguito

di
genere
prime esperienze

Ha preso ha spingere dentro di me, pensare che fino a poche ore prima avevo il culo vergine
Alzavo il culo quasi ad accompagnarlo:
- Ha oddio.
- Faccio male Mirè?
- No amore no.
- Ti piace.
- Si si.
Ha continuato ad incularmi, ho alzata la testa cercando la sua bocca intrecciando la mia lingua con la sua, era bellissimo, pensare che ero unita a lui con la bocca e il culo.
- Ho mirella vengo, vengo.
- Si amore.
Ha scaricato il suo seme dentro me, restandomi in culo ancora un poco continuando a pompare lentamente, è poi scivolato fuori mi sono scappate delle pere schizzando fuori un poco di sperma. Mi ha baciate le spalle. Lavata ci siamo addormentati.
Nel pomeriggio assieme siamo usciti, io ero molto entusiasta di camminare abbracciata a lui avevo come la sensazione, essendo in pantaloni, che mi guardassero il culo chissà quali apprezzamenti facessero, come dopo una pizza eravamo a ballare con degli amici, mi sentivo come chissà dicessero del mio culo, la cosa mi faceva piacere, come quando seduta sopra uno scialle di un'amica questa per riprenderlo mi ha semplicemente detto:
- Alza il culo.
Mamma mia cosa mi aveva detto.
A un momento ho sussurrato a Franco:
- Andiamo via, Ho voglia di succhiartelo.
Trovato un pretesto siamo tornati alla mansarda, ci siamo spogliati, subito con la bocca ho cercato l'uccello e lui la mia fica, un bel 69 con interessamento al culo, mi ha spinto il cazzo in gola facendomi fare due colpi di tosse:
- Mirella stai poco bene, devo metterti la supposta?
- Si amore, il suppostone.
Abbiamo continuato a slinguarci, il suo uccello era bello rigido, fantistico prendere la cappella con le labbra:
- Dai girati Mirella ho voglia di te.
- Cosa mi fai.
- L'hai detto, ti metto il suppostone, vuoi?
. Si amore.
Così dicendo mi sono stesa prona gambe larghe, cospargendomi la crema:
- Ecco il buchetto rosa.
Abboccata la capella al buco a spinto, mi sono sentita come strappare:
- Amore Fermo non spingere, Fermo.
Il cazzo era al buco e non entrava.
- Non spingere mi fa male, toglilo, toglilo.
Ha preso e si è messo steso accanto a me dandomi dei bacetti:
- Mi fa male.
- Ti si è ristretto il culo.
- Forse.
Ha preso ad accarezzarmi le chiappe poi il buco spingendomi un dito dentro:
- Ti faccio male?
- Con il dito no.
- Ora t'inculo un poco così.
- Si amore.
A preso a sditalinarmi il culo, intanto limonavavo, dopo avevo il buco caldo pieno di crema, aveva aumentato il ritmo:
- Vuoi farlo.
- Si, ma fai piano.
- Tu spingi ad aprirlo.
Si è sistemato dietro me, allargatomi le chiappe, abboccata la la cappella ha spinto, il culo mi si è allargato facendola entrare passato l'anello si è stretta al tronco:
- Ha mamma è entrata la cappella, amore.
- Fa male?
- Poco.
- Spingo dentro.
- Si ma piano.
E' cominciato ha scivolarmi dentro:
- Fai piano!
- E' tutto dentro.
- Si sentro.
Lentamente ha iniziato ad incularmi, dopo i primi momenti è iniziato a piacermi, certo la prima volta mi aveva quasi fatto meno male, ho preso a baciare il suo braccio:
- Faccio male?
- No.
- Ti piace?
- Si, piano così.
Franco quando m'incula, anche ora, sa come fare, a me piace sentirlo piantato in mezzo alle chiappe.
Ha continuato a spingere dentro me per ancora diverso tempo:
- Amore che mi fai?
- Sto venendo.
Mi sentivo gonfiare di tepore.
- Mi sento gonfiare.
- Non vuoi?
- Si, ma quanto.ne fai.
Pensavo stesse pisciandomi in culo, quando poi è uscito sono andata in bagno avevo in culo solo il suo seme.
Questo fu il nostro fine settimana, abbiamo continuato a fare sesso anale, in tante altre posizioni e altre cose, sempre nel mio culo.
Spero questo racconto vissuto sia piaciuto, ciao
MIRELLA






























scritto il
2024-07-10
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