Sul lèttone lettone one

Ciao a tutte e tutti, siamo gemella e gemello di sangue lèttone e dal lettone vi scriviamo un vocale.
Figli di genitori tanto stimati in società quanto viscidi e vigliacchi. Coppia perfetta all'apparenza e durante le funzioni religiose, ma segretamente, l'altra dall'uno, accumulatori di denaro da spendere tra le mura di casa, con la più giovane prostituzione in commercio.
Noi due, inseparabili, pur sentendo tutto, non abbiamo mai voluto vedere nulla. Ci basta cogliere i loro sguardi che a turno ci spiano da anni e anni mentre facciamo la doccia con un sottofondo sonoro di rantoli e mugolii.
Quello che ci indigna è soprattutto il nascondere la cosa, il loro fare agli altri giovanissimi, quello che non hanno mai avuto l'onestà di fare a noi. Nel creare questo clima peccaminoso e morboso nel quale far vivere corpi adulti e meno adulti.
Vi parliamo sdraiati e nudi come vermi. Né belli, né brutti, due corpi normali e anonimi. Tipici tratti somatici della nostra gente: pur essendo molto alti e un po' magri abbiamo lineamenti dolci e arrotondati, occhi azzurri e capelli biondissimi. Sul lenzuolo nero profondo, pelle chiarissima che spicca senza macchie, senza pelurie, luminosa come i nostri diciott'anni. Insomma, niente degno di nota, anche perché non abbiamo termini di paragone non avendo mai visto nudità umane al di fuori delle nostre. Quindi per fare un'esempio non sapremmo valutare i venticinque centimetri per sette di diametro di pisello di Janis che come al solito riposa mollemente.
A questo punto, visto che ormai un po'ci conoscete, e che ci stiamo annoiando, vogliamo fare un gioco con voi: mandateci dei consigli su cose che potremmo fare e noi sceglieremo quella che ci piacerà maggiormente e la faremo.
Vi dobbiamo lasciare è appena rientrata nostra madre accompagnata da una femmina che della voce non dovrebbe nemmeno avere la nostra età.
Chiudiamo, gli occhi e il respiro di mamma, dalla porta socchiusa ci stanno addosso.
A presto!