Una collega per Troia personale

di
genere
bisex

In una calda giornata d’estate mentre eravamo in cerca di nuove collaboratrici facciamo un colloquio di selezione ad una ragazza, un po’ pienotta ma con le forme al posto giusto…
Mentre la faccio accomodare nella sala delle riunioni in attesa del titolare per valutare e discutere del suo CV scambiamo qualche parola di circostanza, entrambe sposate, entrambe con prole ed entrambe molto aperte, parlavamo del più e del meno all’improvviso si inizia a parlare della monotonia della coppia dopo qualche anno ecc… cala il silenzio, arriva il mio datore di lavoro, esamina il suo curriculum lascio la sala, sperando che venga assunta o quanto meno che venga scelta per lo stage, loro parlano, porta semichiusa il la guardo lei di tanto in tanto pure, sento qualcosa in me mai accaduto prima, mi sfioro il clitoride, sento un brivido, la smetto e mi vergogno, loro ignari di quello che io stavo provando continuano, chiudo la porta perché mi sentivo distratta senza alcun motivo. Va via, mi saluta con la classica stretta di mano e al solo tocco del suo palmo, mi bagno, peggio di un adolescente alle prime armi, torno a casa, cerco mio marito e mi faccio scopare come una Troia, ma sento che manca qualcosa, per le settimane successive è tutto normale, non avevo notizie e l’avevo già dimenticata, bussano, era proprio lei, questa volta mi comporto in modo del tutto professionale e cerco di evitarla, mi comunica che farà uno stage di 6 mesi con noi. Dopo qualche mese, dopo averla conosciuta ed essere diventate quasi amiche le confesso che la prima volta che l’avevo vista avevo sentito subito sintonia, ridiamo perché la cosa era reciproca, restiamo in ufficio fino a tardi da sole, mentre stavamo andando via lei mi mette una mano sul seno, inspiegalmente iniziamo a baciarci, leccarci come degli animali in calore lei mi prende mi afferra io più violenta la immobilizzo e la tocco ovunque, entrambe all’unisono ci sfiliamo le mutandine la sua vagina era contro la mia entrambe bagnate continuaniamo a baciarci, decido che era il momento che la sua lingua esplorasse il mio corpo lei obbedisce, avevo appena deciso che per il tempo che le rimaneva lei sarebbe stata la mia schiava, prendo un evidenziatore ed inizio a scoparla così, mi squirta addosso, inizia ad insistere di volerne di più avevo solo una borraccia termica, le sfondo la vagina, urla, le piace, mentre ci tocchiamo il seno iniziamo a sforbiciare i nostri clitoridi stavano per esplodere entrambi ci strusciamo fin quando lentrambe non raggiungiamo lorgasmo la sua vagina era mia ed io non ci credevo, ci rivestiamo e ci salutiamo questa volta senza imbarazzo ma senza sapere cosa sarebbe successo il giorno dopo torniamo a casa, confesso a mio marito cosa avevo fatto e …..
scritto il
2024-07-17
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