Area di sosta

di
genere
dominazione

Il tempo è bello questo giovedì, fresco ma non troppo freddo. Il cestino del cibo è pieno: c’è il caffè nel thermos, tramezzini, e alcuni biscotti allo zenzero. Siamo pronti a partire, dico, ma Tania la pensa diversamente. Ha pianificato altri preparativi oltre al semplice cestino del pranzo.
Come prima cosa mi ordina di andare in bagno e di rimuovere tutti i peli del corpo dal collo in giù, e di portare particolare attenzione intorno ai genitali e all’ano. Dopodiché devo farmi un clistere di sodio, perché vuole assicurarsi che retto e intestino siano completamente puliti. Ha messo "alcune cose" sul letto: una frusta con lunghe strisce di cuoio, un frustino e un bastone di legno. Ci sono anche tre dildo di diverse dimensioni, un butt plug, un collare e diverse corde e polsini con la chiusura a velcro. Faccio come mi è stato ordinato e metto corde, falli e collari in un bauletto giallo, e lo carico nel bagagliaio dell’auto.

Non mi ha detto nulla dei suoi piani. Sono eccitato e non penso ad altro che ai giocattoli che ho appena visto, a cosa mi potrei aspettare. Ho difficoltà a concentrarmi sulla guida. Tania mi parla di cose frivole, il nuovo fidanzato della sua amica, l’ultimo film che ha visto, cerca di coinvolgermi nella conversazione, ma la mia mente è in un altro posto, quindi alla fine si arrabbia e mi dice di fermarmi sul bordo della strada.
E’ piuttosto seccata e si lamenta della mia mancanza di attenzione. Mi ordina di togliermi i pantaloni in macchina, di metterli nel bagagliaio e di tornare nell’abitacolo con il plug anale. Mi sfilo i pantaloni, Anche le mutande, dice. Scendo dall’auto e proprio in quel momento sulla strada passa un macchina che, vedendo un uomo con il culo nudo e il cazzo rigido, si mette a strombazzare il clacson.
Prendo il plug anale dal bauletto giallo: è sagomato con tre anelli progettati per espandere l’ano man mano che viene spinto dentro. Non è enorme, ma sette centimetri nel punto più largo ci sono tutti. Tania mi dice di inserirmelo nel culo e di risalire in macchina per poter continuare. Pensa che così mi avrebbe distolto dai miei pensieri. Non sono del tutto sicuro che sia vero, ma ovviamente non glielo dico. La concentrazione alla guida sicuramente non è migliorata, ma ora ho almeno una sola a cosa cui pensare: il mio culo ben pieno!

Ho guidato per circa un’ora, prima che lei mi ordinasse di svoltare nella successiva area di sosta. Un posto in cui ci siamo già stati tempo fa a fare un pic-nic, perché ci sono dei bei tavoli di legno e panche dove sedersi, e il posto era ragionevolmente protetto da alti cespugli tutt'intorno. Solamente che qualcuno ha abbassato i cespugli, che ora sono alti circa un metro e non forniscono chissà quale schermo a chi vuole un po’ di intimità.
Andiamo all'ultimo dei tavoli, il più nascosto sul fondo e Tania mi permette di togliere il tappo dal culo, perché ormai, dilatato come sono, camminando potrebbe cadere. Prendo il cestino da picnic e tolgo il bauletto dal bagagliaio. Dopo l’estrazione del plug mi sento il culo vuoto. Posso finalmente sedermi sulla panchina.

Beviamo il caffè, mangiamo i tramezzini e commentiamo insieme le poche persone che si fermano nell’area di sosta e la quantità di macchine che passano dalla strada. In un giovedì pomeriggio come questo, il numero di macchine è limitato, e la maggior parte prosegue dopo aver usato il bagno, Alcune si fermano più a lungo, e possono notare che, nonostante sia in fondo, sono seduto un po' a disagio sulla panchina senza pantaloni.

Quando finiamo di mangiare, il tono di Tania assume un suono diverso. Mi ordina di spogliarmi completamente nudo e di mettere i vestiti in auto, e di indossare poi il collare e mettere le manette ai polsi e alle caviglie. Devo poi legare una corda a ogni polsino. Il mio cazzo durante il pranzo si era ammorbidito, ma Tania me lo fa tornare duro quando mi lega strettamente una corda attorno all’asta e alle palle. Dopo queste manovre preliminari mi ordina di inginocchiarmi sulla panca e di sdraiarmi di pancia sul tavolo. Prende la corda legata attorno alle mie palle e la fa passare sotto il tavolo, la riprende dall’altra parte e me la blocca all'anello del mio collare. Afferra le corde per le gambe e mi ordina di allargare le gambe quanto più posso, dopodiché lega le corde alla panca, prima a destra poi a sinistra. Poi fa lo stesso con le mie mani. Mi trovo così immobilizzato disteso con la pancia sul il tavolo, lo scroto che penzola in fuori attaccato alla corda attaccata al colletto, il culo esposto all’esterno.

Adesso nell’area di sosta si è formato un gruppetto di curiosi attratti da quello che sta succedendo, ma ancora troppo timidi per avvicinarsi. Tania ha un’ultima sorpresa con sé: dalla sua borsetta toglie un bavaglio ad anello. Mi ordina di aprire la bocca e di inserirlo, poi lo stringe forte così da farmi rimanere con la bocca aperta, senza nemmeno la possibilità di articolare parola. L'ultima cosa che vedo sono i curiosi che mi osservano, prima che Tania mi infili cappuccio in testa con una sola apertura per la bocca.

Sono pronto: Tania mi scalda le natiche con una ventina di colpi leggeri con la frusta con le code. Poi spalma bene il mio buco del culo con del lubrificante. Lo fa penetrare più a fondo possibile, con uno, poi due e infine tre dita. Sono accecato dal cappuccio ma sento sbattere la portiera della mia auto e capisco che lei entra in macchina e mi lascia lì da solo.

Non passa molto tempo prima che possa sentire dei passi sulla ghiaia. Qualcuno passa e poi ripassa, o ci sono più persone?
Dopo un po' qualcuno prende coraggio e sento quel qualcuno che traffica con gli attrezzi del bauletto.
Arriva, a sorpresa, il primo duro colpo sulle gambe, probabilmente con la frusta di cuoio, e mi scappa un gemito attraverso l’anello che ho in bocca, mentre i colpi aumentando di intensità, sulle mie natiche e sulle mie cosce indifese. Sembra che il mio aguzzino ci abbia preso gusto e continua a colpire con violenza, fino a che sento qualcosa premere contro il mio culo e scivolare dentro senza sforzo, Deve essere il dildo più piccolo, quello da quattro centimetri. Il cilindro scivola lentamente avanti e indietro, poi resta dentro e sento il dolore bruciante del frustino, che mi costrine a muovermi tirando le corde a cui sono legato e provocandomi ulteriore dolore.
Mentre qualcuno si è rimesso a pompare ritmicamente il dildo che ho nel culo ho il primo, potente orgasmo. Sento la sborra schizzare fuori con copiosi fiotti di piacere.

Ma non ho il tempo di afflosciarmi. Qualcuno ha inserito il suo cazzo nell’anello che ho in bocca, e comincia a scoparmela senza pietà, sprofondando il glande fino in fondo alla gola e facendomi vomitare i tramezzini che ho mangiato poco prima. Allo stesso tempo, il dildo nel mio culo è stato sostituito con uno più grande - sarà quello da sei centimetri? - e come il precedente viene stantuffato avanti e indietro. Il cazzo nella mia bocca viene tolto e nello stesso tempo il frustino mi colpisce come prima le natiche ormai martoriate. Il frustino viene sostituito alternativamente con il bastone e con la frusta, se il sedere è ormai come anestetizzato dai numerosi colpi prsei in precedenza, quelle che fanno veramente male sono le sferzate alle cosce,
Il dildo viene nuovamente sostituito. Questo è senz’altro il più largo, quello da sette centimetri, e fatica ad entrare. Un nuovo cazzo mi viene messo in bocca, o è forse quello di prima? Dopo pochi secondi sento i suoi spasmi e la mia bocca viene riempita di sperma caldo. Con la maschera fatico a respirare, ma sento l’odore della sborra che non riesco ad ingoiare e che mi torna su nel naso.

Dopo pochi minuti, o sono state ore, non ne ho idea, credo di essere svenuto, sento Tania dire ad alta voce che per oggi ne ho avuto abbastanza. Gli persone che mi stanno violentando si fermano. Tania mi toglie il cappuccio e il bavaglio con l’anello. Mi invita a contare venti rabbiose sferzate, ma io non ho più forze nemmeno per contare fino a uno. Per finire, come sempre nelle nostre sessioni, infila il suo pugno nel mio culo sfondato e sanguinante e io svengo nuovamente.

Mi riprendo con Tania che sta finendo di togliermi i lacci. Posso finalmente sedermi, ma il mio buco del culo è in fiamme e se cerco di appoggiarmi al bordo della panca sulle cosce è peggio che andar di notte, ovunque ci sia contatto il mio corpo è un campo di guerra sanguinante. Tania mi aiuta a bere una bottiglietta di acqua. Mi aiuta ad alzarmi e a salire in auto. Mi sdraio a pancia in giù sui sedili posteriori.

Prima di accendere il motore mi mostra un biglietto con la scritta “Siete tutti invitati a utilizzare le fruste sulle pietose natiche e cosce di questa merda d’uomo e a scopargli il culo con i vibratori a vostra disposizione".

Devo dire che questa volta la mia Tania si è davvero superata. Potrò studiare il mio culo e le mie cosce blu gialle e rosse per le prossime settimane. Un grazie di cuore a chi “contribuito" a rendere la giornata qualcosa di davvero speciale.
scritto il
2024-07-29
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