Cinquina al cinema hard (2/2)
di
Stef071
genere
gay
...segue da (cinquina..1/2)
Destabilizzato dal'animalesco trattamento ricevuto, un grosso cazzo nel culo, bocca e viso pieni di un corposo carico di calda e densa sborra, mi avviavo ai bagni perché volevo specchiarmi, volevo con calma guardarmi compiaciuto e fare scendere in gola, filo a filo, lentamente, la tiepida crema che trattenevo a malapena in bocca.
In sala cinema vi erano poco meno di dieci persone sparse qua e la, generalmente vicine ai lati; consuetudine per chi quando aggancia non vuole perdere tempo nell'appartarsi.
In prossimità dei bagni, seduta, una coppia di ragazzi. Parevano quegli adolescenti (ma evidentemente maggiorenni) che tanto si vedono ed eccitano, in filmetti hard. Visi puliti, un moretto e un biondino. A loro volta mi guardano, molto probabilmente hanno colto la sbrodolata che avevo sul viso e che in parte colava ancora dal mento. Mi sentivo eccitato che qualcuno mi notasse così depravato.
Avanzai; due file più avanti un uomo più grande. Mi colpì l'imponenza del suo fisico: un armadio. Sarà che avevo un fisico esile pur alto ma quell'uomo svettava in altezza e robustezza ben oltre la media degli avventori del cinema. Pensai ''se il suo cazzo è proporzionato, deve avere tra le gambe la mazza di Thor''
Tirai avanti, entrai nei bagni e mi avvicinai al lavabo che aveva un grande specchio alla parete. Mi protesi in avanti per meglio vedere la sborra che avevo in viso; rilassai le mascelle e tenni la bocca leggermente aperta per guardarvi dentro il cremoso liquido che mi lasciò chi poco prima mi aveva trivellato il culo.
Il mio intento era riassestarmi e andare via ma quella vista mi eccitò un poco. Slacciai i pantaloni; come poco prima li feci cadere a terra, tastai il buco del culo non ancora richiusosi e passandomi un dito in faccia lo intinsi di quel nettare e lo strofinai sul buchetto. Con prudenza, volevo solo provare quella sensazione di lubrificazione. Non mi accorsi (e poi, chi se ne fregava) che mentre mi dicevo ad alta voce
- ah che buona la sborra, mi hanno riempito, uhm... che sborrata in faccia che ho.. -
l'uomo-armadio era entrato nei bagni; lo vedevo riflesso dallo specchio e sicuramente mi aveva sentito.
- se ti piace la sborra te ne posso dare quanta ne vuoi-
Esordì così mentre con le mani accarezzava le mie natiche, per poi cingerle entrambe con le dita delle mani e roteandole ora spalancando oscenamente il mio buco, ora provando a vedere di quanto si poteva ancora allargare
- non ti conosco - disse, -ma se sei venuto in questo posto per fare la troietta è bene che ti faccio conoscere le misure che quì girano; se non riesci a reggerle puoi andare di la della strada, dai mignon-
(così veniva chiamato un cinema all'altro lato del corso, frequentato da ragazzi che bigiando da scuola andavano ora al piccolo mini-golf, ora al cinema hard attiguo)
-vedo che sei appena stato sfondato, sarà piu facile farti entrare dentro la mia mazza; se non riesci a tenerlo non mi interessa; ora ti sfondo, ti trapano il culo e ti riverso la sborra che farò su quella faccia umida e appiccicaticcia che ti ritrovi-
Io ascoltavo quelle parole con ovvia brama; avevo ingoiato la sborra che mi era rimasta in bocca dai precedenti cazzi, pensavo al piacere imminente e non riuscivo a credere alla situazione: con lui 3 cazzi 3 mi avrebbero strusciato, penetrato, venuti addosso.
Sempre guardando l'uomo nello specchio vedo che armeggia con un preservativo e all'atto di calzarlo scorgo la punta del suo pene: un'asta mostruosa che termina con una cappella ancora più mostruosa ! D'accordo, ero giovane e non avevo visto molti cazzi ma col senno del poi ricordo di averne visti uno o due,così.
La lunghezza non la coglievo e, a dirla tutta, non che mi interessasse più di tanto: dopo i 15 cm è solo questione di posizione, per sentire meglio un cazzo. Si sa, ciò che fa gola è il diametro, e il cazzo di quell'uomo, stando a quanto intravedevo, era da ''anomalia'', ben oltre taluni film hard ''normali'' che avevo visto.
-No asp, mi sembra troppo grosso, forse...- dissi in sottovoce, con la convinzione di chi dice no per dire si.
Ma non volevo sembrare ninfomane invasata e in effetti non sapevo quanto potevo gestire quel cazzo quasi abnorme.
Mi tengo quindi saldo al lavandino, braccia protese. Divarico le gambe per meglio prendere quella mazza, lui sento che mette un pò di lubrificante giusto intorno al mio buchetto e punta il suo cazzo.
Sento che inserisce la cappella nel mio culo; penso -ok, la testa del fungo è passata-
Poi da un colpetto ad un mio piede divaricandomi ancor piu le gambe e facendomi così cascare verso il basso di quasi mezza spanna.
Floop ! La cappella entra tutta e buona parte del suo cazzo. Immaginate di prendere nel culo un carciofo con la differenza che il gambo non è sottile sottile ma grosso quasi come la testa. Una sensazione simile l'ho provata solo di recente quando un'amica mi ha fistato inserendomi il suo esile, minuto braccino nel culo. Per cui in quel momento stavo prendendo nel culo un braccio, pur piccolo, ma sensibilmente più grande di un cazzo che mi sarei mai aspettato mi potesse penetrare.
...
Dopo un assestamento dell'elasticità del mio retto, il mio buco si era rilassato e cingeva completamente quell'asta; quel cazzo era molto duro ed infilare un dito sarebbe passato a fatica.
-Oh si, che bello, tutto dentro. Ahh che bel cazzo ! Dai, tutto dentro, infilalo sino in fondo..-
Godevo di quanto, porco, dicevo per credere di gestire quel toro che mi stava inculando. Il sentirmi troia e sfacciata, invitandolo a chiavarmi più selvaggiamente, mi faceva perdere la nozione del presente.
Era lui però, ad avere le ''redini'' del gioco; e lo sapeva bene.
Oggi sorrido quando taluni iniziano a scopare come conigli salvo poi cedere dopo 2 minuti perchè hanno gli addominali sotto i piedi.
Quell'uomo ci sapeva fare: oltre ad avere un fisico imponente aveva la resistenza di un orso;
mi trapanava spingendo il suo cazzo sino in fondo alla seconda entrata del retto (scusate, non so come si dice) e per più minuti affondava e ritraeva, affondava il cazzo, lo ruotava giocando col suo pube che faceva battere contro le mie natiche e spingeva;
quando il buco del mio culo pareva tanto allargato da non cingere più di tanto la circonferenza di quel grosso fallo, tale che il braccino dell'amica di cui sopra sarebbe entrato nel mio culo senza sfiorarne le pareti, lo estraeva e aspettava qualche secondo, quando i miei muscoli sfinterici tornavano in tensione;
e di nuovo dentro come se fosse la prima volta, continuando ancora e ancora, facendomi emettere gemiti incomprensibili e parole ora dettate da puro istinto: -sfondami.. fammelo sentire di più, aahh, dentro tutto, sventrami il culo...- non erano parole ragionate. Stavo perdendo il senno.
..
Così rantolante mi accorgo che erano entrati i due ragazzi visti in sala; l'uno, il biondino, si era posto a fianco del mio viso e guardava tra il divertito e l'eccitato, il gemere rantolante del mio essere infoiato.
L'altro era all'altezza del mio culo; un pò chino guardava attentamente il cazzo dell'uomo mentre entrava e usciva dal mio culo, osservava le pieghe dell'ano che si muovevano secondo che l'uomo che mi stava inculando infilava o tirava fuori la grossa verga;
-Ragazzi- , dissi, -a me piace che mi si guarda mentre mi stanno inculando ma almeno tirate fuori i vostri cazzi-.
Ormai non avevo più ritegno !
Sentendosi così ''autorizzati'' a partecipare a quell'animalesco amplesso, i due giovinetti sciolgono le eventuali riserve. Il biondino al mio fianco inizia a strusciarsi la mano sulla patta dei pantaloni; li sbottona, cala la cerniera e a pochi centimetri dalla mia faccia estrae un bel cazzo guarnito da un folto cespuglio ed inizia a masturbarsi, piano piano.
L'altro parte più spudoratamente; rimanendo vestito si china all'altezza del punto in cui il cazzo dell'orso penetra nel mio culo e gli picchetta colpi di lingua, nel contempo che afferra il mio cazzo con una mano iniziando una masturbazione navigata che facendomelo diventare duro faceva si che il sangue che vi affluiva stringeva leggermente il mio buco cinto dalla verga del grosso uomo. Che sensazione di pienezza !
Ora ero in balia di 3 cazzi: uno profondamente nel culo e altri due che girovagano per il mio corpo. Li volevo, tutti insieme !
Dissi al biondino, sempre tra l'infoiato e il rantolante -dai, che aspetti a mettermelo in bocca ?-
-e tu, li dietro, se mi vuoi inculare o ficcarmi anche tu in bocca il cazzo che mi riempi di sborra calda vieni quì, ti voglio !
- Vi voglio tutti dentro di me, tutti insieme ! Vi faccio sborrare, vi bevo tutti, mi sento così baldracca, riempitemi di cazzo !-
Il biondo che mi dimenava il cazzo sulla faccia mi afferrò allora un braccio con cui, piegato a 90 gradi, mi tenevo franco al lavandino; lo spostò, si infilò dando la schiena al lavello e postosi col suo cazzo proprio davanti a me me lo infilò tutto in bocca, cercando di farlo entrare sino a toccare con il suo pube la mia bocca.
Per evitare una sensazione di conato indietreggiai col corpo di mezza spanna, così che il cazzo che avevo nel culo ci si infilò ancora più profondamente. Sentivo distintamente la grossa cappella che cercava di oltrepassare lo sfintere anale interno.
Ero bloccato. Se avanzavo, il cazzo che avevo in bocca mi avrebbe urtato la gola, se indietreggiavo facevo affondare il cazzo nel culo al limite della sua capacità; preferii questa scelta perché volevo godermi quel tornito cazzo in bocca facendogli con la lingua un lavoro di lappatura che lo eccitava e lo faceva straparlare:
-Come succhi bene, mi stai spompinando da favola; si, ahh continua, si; uuhm come mi si gonfia-
-Hai un culo senza fondo- diceva l'altro.
-Ma te lo voglio sfondare, ti sventro il culo, troia presuntuosa, il mio cazzo sta affondando in questa caverna-
Le possenti spinte che dava dal basso verso l'alto inculandomi mi facevano sentire la sua grossa cappella contro le pareti del mio retto e la sua lubrificazione lo facevano scorrere all'interno.
Affondi poderosi e animaleschi; grugnivo; emettevo suoni di piacere tra il rantolo e urla, soffocate a stento dalla consapevolezza del luogo.
- Sii, dentro ! Ancora, lo voglio, lo voglio dentro ! Sfondami tutto, voglio godere, Ahh ! E' grosso, è grosso e duro.. che bello, godo !-
Il mio cazzo si gonfiava, già eccitato dalla bocca-lingua che il ragazzo dietro di me mi faceva.
Non voleva farmi venire però; pareva indeciso tra il fare e farsi fare; probabilmente non aveva ancora trovato la sua natura di porco. Aveva anche fatto la mossa di infilarmelo nel culo ma l'orso che mi trapanava mi voleva tutto per sè, al che il giovane venne davanti e un pò strusciandomi il cazzo sulla faccia, un pò cercando le mie labbra per farselo spompinare, un pò menandoselo, pareva avere deciso di sborrarmi sul viso o in bocca.
Difatti mi è bastato toccarglielo con una mano e dirgli -dai, si, voglio tutta la tua sborra- che ebbe appena il tempo di dire -vengo, ah vengo..!- che un fiotto di caldo, bianchissimo e cremoso seme si rovesciò sulla mia guancia destra, lentamente colante al margine della mia bocca e scendendo sino al mento.
Come mi sentivo maiale ! Come mi sentivo porco, una troia invasata che stava prendendo sborra e cazzi da tutte le parti. In un bagno pubblico di un cinema hard !
Il ragazzo che mi aveva appena sborrato in faccia si svincolò e ritrasse, ricomponendosi e continuando a guardare i due che mi stavano sfiancando, i due che mi stavano penetrando con i loro turgidi cazzi.
Poco dopo "l'orso" che mi stava allargando il culo come una calda caverna intensificò l'impeto dandomi poderosi colpi col bacino; la grossezza del suo cazzo dentro di me mi faceva venire la bava alla bocca dal piacere;
farfugliando grugniti riuscì a dire -nel culo, ti sventro tutto; ahh, sto per sborrare.- che sfila l'uccello dal mio didietro, viene davanti e prendendomi la testa con due mani, facendo uscire il cazzo che stavo succhiando, ha il tempo di dire -apri apri !- che aperta la bocca mi fionda dentro una mezza chiccherina di filante sborra.
Ed appena pochi secondi dopo anche il biondino, forse capito che nella mia bocca non c'era più spazio per cazzi e quant'altro, dopo qualche colpo di mano al suo cazzo me lo punta in faccia e ragliando suoni di godimento vuota le sue palle succose un pò sulle mie labbra, il resto sul viso, spargendo qua e la come a irrigare a pioggia.
-mi avete fatto sentire troia come mai- dissi. -Grazie !-
Ognuno si è ricomposto ed è uscito da quel localino; io sono rimasto ancora un pò a pensare a quella giornata.
Cinque cazzi cinque ! Avevo preso e soddisfatto una cinquina di cazzi; tutti dentro di me, tutti fatti sborrare.
Mi sono sentito "importante". Ma ero solo stato una grande vacca di cui chiunque, quel giorno, lascivo come ero, avrebbe potuto approfittare per farsi una veloce scopata o un fugace pompino. Fortuna (anche per me) che è andata ben diversamente.
Bene. Questo è stato il mio primo racconto. Forse un pò lungo e logorroico :)
Avrei piacere di avere commenti; se mi dilungo, se dovrei entrare in più dettagli (sessuali) o meno (di contorno), insomma tutto quello che costruttivamente ritenete di dire. PS: url esterni verranno segnalati
Stef071
Destabilizzato dal'animalesco trattamento ricevuto, un grosso cazzo nel culo, bocca e viso pieni di un corposo carico di calda e densa sborra, mi avviavo ai bagni perché volevo specchiarmi, volevo con calma guardarmi compiaciuto e fare scendere in gola, filo a filo, lentamente, la tiepida crema che trattenevo a malapena in bocca.
In sala cinema vi erano poco meno di dieci persone sparse qua e la, generalmente vicine ai lati; consuetudine per chi quando aggancia non vuole perdere tempo nell'appartarsi.
In prossimità dei bagni, seduta, una coppia di ragazzi. Parevano quegli adolescenti (ma evidentemente maggiorenni) che tanto si vedono ed eccitano, in filmetti hard. Visi puliti, un moretto e un biondino. A loro volta mi guardano, molto probabilmente hanno colto la sbrodolata che avevo sul viso e che in parte colava ancora dal mento. Mi sentivo eccitato che qualcuno mi notasse così depravato.
Avanzai; due file più avanti un uomo più grande. Mi colpì l'imponenza del suo fisico: un armadio. Sarà che avevo un fisico esile pur alto ma quell'uomo svettava in altezza e robustezza ben oltre la media degli avventori del cinema. Pensai ''se il suo cazzo è proporzionato, deve avere tra le gambe la mazza di Thor''
Tirai avanti, entrai nei bagni e mi avvicinai al lavabo che aveva un grande specchio alla parete. Mi protesi in avanti per meglio vedere la sborra che avevo in viso; rilassai le mascelle e tenni la bocca leggermente aperta per guardarvi dentro il cremoso liquido che mi lasciò chi poco prima mi aveva trivellato il culo.
Il mio intento era riassestarmi e andare via ma quella vista mi eccitò un poco. Slacciai i pantaloni; come poco prima li feci cadere a terra, tastai il buco del culo non ancora richiusosi e passandomi un dito in faccia lo intinsi di quel nettare e lo strofinai sul buchetto. Con prudenza, volevo solo provare quella sensazione di lubrificazione. Non mi accorsi (e poi, chi se ne fregava) che mentre mi dicevo ad alta voce
- ah che buona la sborra, mi hanno riempito, uhm... che sborrata in faccia che ho.. -
l'uomo-armadio era entrato nei bagni; lo vedevo riflesso dallo specchio e sicuramente mi aveva sentito.
- se ti piace la sborra te ne posso dare quanta ne vuoi-
Esordì così mentre con le mani accarezzava le mie natiche, per poi cingerle entrambe con le dita delle mani e roteandole ora spalancando oscenamente il mio buco, ora provando a vedere di quanto si poteva ancora allargare
- non ti conosco - disse, -ma se sei venuto in questo posto per fare la troietta è bene che ti faccio conoscere le misure che quì girano; se non riesci a reggerle puoi andare di la della strada, dai mignon-
(così veniva chiamato un cinema all'altro lato del corso, frequentato da ragazzi che bigiando da scuola andavano ora al piccolo mini-golf, ora al cinema hard attiguo)
-vedo che sei appena stato sfondato, sarà piu facile farti entrare dentro la mia mazza; se non riesci a tenerlo non mi interessa; ora ti sfondo, ti trapano il culo e ti riverso la sborra che farò su quella faccia umida e appiccicaticcia che ti ritrovi-
Io ascoltavo quelle parole con ovvia brama; avevo ingoiato la sborra che mi era rimasta in bocca dai precedenti cazzi, pensavo al piacere imminente e non riuscivo a credere alla situazione: con lui 3 cazzi 3 mi avrebbero strusciato, penetrato, venuti addosso.
Sempre guardando l'uomo nello specchio vedo che armeggia con un preservativo e all'atto di calzarlo scorgo la punta del suo pene: un'asta mostruosa che termina con una cappella ancora più mostruosa ! D'accordo, ero giovane e non avevo visto molti cazzi ma col senno del poi ricordo di averne visti uno o due,così.
La lunghezza non la coglievo e, a dirla tutta, non che mi interessasse più di tanto: dopo i 15 cm è solo questione di posizione, per sentire meglio un cazzo. Si sa, ciò che fa gola è il diametro, e il cazzo di quell'uomo, stando a quanto intravedevo, era da ''anomalia'', ben oltre taluni film hard ''normali'' che avevo visto.
-No asp, mi sembra troppo grosso, forse...- dissi in sottovoce, con la convinzione di chi dice no per dire si.
Ma non volevo sembrare ninfomane invasata e in effetti non sapevo quanto potevo gestire quel cazzo quasi abnorme.
Mi tengo quindi saldo al lavandino, braccia protese. Divarico le gambe per meglio prendere quella mazza, lui sento che mette un pò di lubrificante giusto intorno al mio buchetto e punta il suo cazzo.
Sento che inserisce la cappella nel mio culo; penso -ok, la testa del fungo è passata-
Poi da un colpetto ad un mio piede divaricandomi ancor piu le gambe e facendomi così cascare verso il basso di quasi mezza spanna.
Floop ! La cappella entra tutta e buona parte del suo cazzo. Immaginate di prendere nel culo un carciofo con la differenza che il gambo non è sottile sottile ma grosso quasi come la testa. Una sensazione simile l'ho provata solo di recente quando un'amica mi ha fistato inserendomi il suo esile, minuto braccino nel culo. Per cui in quel momento stavo prendendo nel culo un braccio, pur piccolo, ma sensibilmente più grande di un cazzo che mi sarei mai aspettato mi potesse penetrare.
...
Dopo un assestamento dell'elasticità del mio retto, il mio buco si era rilassato e cingeva completamente quell'asta; quel cazzo era molto duro ed infilare un dito sarebbe passato a fatica.
-Oh si, che bello, tutto dentro. Ahh che bel cazzo ! Dai, tutto dentro, infilalo sino in fondo..-
Godevo di quanto, porco, dicevo per credere di gestire quel toro che mi stava inculando. Il sentirmi troia e sfacciata, invitandolo a chiavarmi più selvaggiamente, mi faceva perdere la nozione del presente.
Era lui però, ad avere le ''redini'' del gioco; e lo sapeva bene.
Oggi sorrido quando taluni iniziano a scopare come conigli salvo poi cedere dopo 2 minuti perchè hanno gli addominali sotto i piedi.
Quell'uomo ci sapeva fare: oltre ad avere un fisico imponente aveva la resistenza di un orso;
mi trapanava spingendo il suo cazzo sino in fondo alla seconda entrata del retto (scusate, non so come si dice) e per più minuti affondava e ritraeva, affondava il cazzo, lo ruotava giocando col suo pube che faceva battere contro le mie natiche e spingeva;
quando il buco del mio culo pareva tanto allargato da non cingere più di tanto la circonferenza di quel grosso fallo, tale che il braccino dell'amica di cui sopra sarebbe entrato nel mio culo senza sfiorarne le pareti, lo estraeva e aspettava qualche secondo, quando i miei muscoli sfinterici tornavano in tensione;
e di nuovo dentro come se fosse la prima volta, continuando ancora e ancora, facendomi emettere gemiti incomprensibili e parole ora dettate da puro istinto: -sfondami.. fammelo sentire di più, aahh, dentro tutto, sventrami il culo...- non erano parole ragionate. Stavo perdendo il senno.
..
Così rantolante mi accorgo che erano entrati i due ragazzi visti in sala; l'uno, il biondino, si era posto a fianco del mio viso e guardava tra il divertito e l'eccitato, il gemere rantolante del mio essere infoiato.
L'altro era all'altezza del mio culo; un pò chino guardava attentamente il cazzo dell'uomo mentre entrava e usciva dal mio culo, osservava le pieghe dell'ano che si muovevano secondo che l'uomo che mi stava inculando infilava o tirava fuori la grossa verga;
-Ragazzi- , dissi, -a me piace che mi si guarda mentre mi stanno inculando ma almeno tirate fuori i vostri cazzi-.
Ormai non avevo più ritegno !
Sentendosi così ''autorizzati'' a partecipare a quell'animalesco amplesso, i due giovinetti sciolgono le eventuali riserve. Il biondino al mio fianco inizia a strusciarsi la mano sulla patta dei pantaloni; li sbottona, cala la cerniera e a pochi centimetri dalla mia faccia estrae un bel cazzo guarnito da un folto cespuglio ed inizia a masturbarsi, piano piano.
L'altro parte più spudoratamente; rimanendo vestito si china all'altezza del punto in cui il cazzo dell'orso penetra nel mio culo e gli picchetta colpi di lingua, nel contempo che afferra il mio cazzo con una mano iniziando una masturbazione navigata che facendomelo diventare duro faceva si che il sangue che vi affluiva stringeva leggermente il mio buco cinto dalla verga del grosso uomo. Che sensazione di pienezza !
Ora ero in balia di 3 cazzi: uno profondamente nel culo e altri due che girovagano per il mio corpo. Li volevo, tutti insieme !
Dissi al biondino, sempre tra l'infoiato e il rantolante -dai, che aspetti a mettermelo in bocca ?-
-e tu, li dietro, se mi vuoi inculare o ficcarmi anche tu in bocca il cazzo che mi riempi di sborra calda vieni quì, ti voglio !
- Vi voglio tutti dentro di me, tutti insieme ! Vi faccio sborrare, vi bevo tutti, mi sento così baldracca, riempitemi di cazzo !-
Il biondo che mi dimenava il cazzo sulla faccia mi afferrò allora un braccio con cui, piegato a 90 gradi, mi tenevo franco al lavandino; lo spostò, si infilò dando la schiena al lavello e postosi col suo cazzo proprio davanti a me me lo infilò tutto in bocca, cercando di farlo entrare sino a toccare con il suo pube la mia bocca.
Per evitare una sensazione di conato indietreggiai col corpo di mezza spanna, così che il cazzo che avevo nel culo ci si infilò ancora più profondamente. Sentivo distintamente la grossa cappella che cercava di oltrepassare lo sfintere anale interno.
Ero bloccato. Se avanzavo, il cazzo che avevo in bocca mi avrebbe urtato la gola, se indietreggiavo facevo affondare il cazzo nel culo al limite della sua capacità; preferii questa scelta perché volevo godermi quel tornito cazzo in bocca facendogli con la lingua un lavoro di lappatura che lo eccitava e lo faceva straparlare:
-Come succhi bene, mi stai spompinando da favola; si, ahh continua, si; uuhm come mi si gonfia-
-Hai un culo senza fondo- diceva l'altro.
-Ma te lo voglio sfondare, ti sventro il culo, troia presuntuosa, il mio cazzo sta affondando in questa caverna-
Le possenti spinte che dava dal basso verso l'alto inculandomi mi facevano sentire la sua grossa cappella contro le pareti del mio retto e la sua lubrificazione lo facevano scorrere all'interno.
Affondi poderosi e animaleschi; grugnivo; emettevo suoni di piacere tra il rantolo e urla, soffocate a stento dalla consapevolezza del luogo.
- Sii, dentro ! Ancora, lo voglio, lo voglio dentro ! Sfondami tutto, voglio godere, Ahh ! E' grosso, è grosso e duro.. che bello, godo !-
Il mio cazzo si gonfiava, già eccitato dalla bocca-lingua che il ragazzo dietro di me mi faceva.
Non voleva farmi venire però; pareva indeciso tra il fare e farsi fare; probabilmente non aveva ancora trovato la sua natura di porco. Aveva anche fatto la mossa di infilarmelo nel culo ma l'orso che mi trapanava mi voleva tutto per sè, al che il giovane venne davanti e un pò strusciandomi il cazzo sulla faccia, un pò cercando le mie labbra per farselo spompinare, un pò menandoselo, pareva avere deciso di sborrarmi sul viso o in bocca.
Difatti mi è bastato toccarglielo con una mano e dirgli -dai, si, voglio tutta la tua sborra- che ebbe appena il tempo di dire -vengo, ah vengo..!- che un fiotto di caldo, bianchissimo e cremoso seme si rovesciò sulla mia guancia destra, lentamente colante al margine della mia bocca e scendendo sino al mento.
Come mi sentivo maiale ! Come mi sentivo porco, una troia invasata che stava prendendo sborra e cazzi da tutte le parti. In un bagno pubblico di un cinema hard !
Il ragazzo che mi aveva appena sborrato in faccia si svincolò e ritrasse, ricomponendosi e continuando a guardare i due che mi stavano sfiancando, i due che mi stavano penetrando con i loro turgidi cazzi.
Poco dopo "l'orso" che mi stava allargando il culo come una calda caverna intensificò l'impeto dandomi poderosi colpi col bacino; la grossezza del suo cazzo dentro di me mi faceva venire la bava alla bocca dal piacere;
farfugliando grugniti riuscì a dire -nel culo, ti sventro tutto; ahh, sto per sborrare.- che sfila l'uccello dal mio didietro, viene davanti e prendendomi la testa con due mani, facendo uscire il cazzo che stavo succhiando, ha il tempo di dire -apri apri !- che aperta la bocca mi fionda dentro una mezza chiccherina di filante sborra.
Ed appena pochi secondi dopo anche il biondino, forse capito che nella mia bocca non c'era più spazio per cazzi e quant'altro, dopo qualche colpo di mano al suo cazzo me lo punta in faccia e ragliando suoni di godimento vuota le sue palle succose un pò sulle mie labbra, il resto sul viso, spargendo qua e la come a irrigare a pioggia.
-mi avete fatto sentire troia come mai- dissi. -Grazie !-
Ognuno si è ricomposto ed è uscito da quel localino; io sono rimasto ancora un pò a pensare a quella giornata.
Cinque cazzi cinque ! Avevo preso e soddisfatto una cinquina di cazzi; tutti dentro di me, tutti fatti sborrare.
Mi sono sentito "importante". Ma ero solo stato una grande vacca di cui chiunque, quel giorno, lascivo come ero, avrebbe potuto approfittare per farsi una veloce scopata o un fugace pompino. Fortuna (anche per me) che è andata ben diversamente.
Bene. Questo è stato il mio primo racconto. Forse un pò lungo e logorroico :)
Avrei piacere di avere commenti; se mi dilungo, se dovrei entrare in più dettagli (sessuali) o meno (di contorno), insomma tutto quello che costruttivamente ritenete di dire. PS: url esterni verranno segnalati
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